Domenica 28 ottobre 2012 - Firenze, stadio Artemio Franchi - Fiorentina-Lazio 2-0 28 ottobre 2012 - 3.487 - Campionato di Serie A 2012/13 - IX giornata - inizio ore 15.00
FIORENTINA: Viviano, Tomovic, Gonzalo, Savic, Cuadrado (85' Aquilani), Mati Fernandez (62' Migliaccio), Olivera, Borja Valero, Pasqual, Ljajic (67' Toni), Jovetic. A disposizione: Neto, Lupatelli, Hegazy, Cassani, Romulo, Seferovic, Della Rocca, Llama, El Hamdaoui. Allenatore: Montella.
LAZIO: Bizzarri, Konko, Biava, Dias, Lulic, Ledesma, Candreva (88' Kozak), Hernanes, A. Gonzalez (78' Rocchi), Mauri (77' Brocchi), Klose. A disposizione: Carrizo, Strakosha, Ciani, Scaloni, Onazi, Radu, Cana, Cavanda, Floccari. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Bergonzi (Genova) - Assistenti Sigg. Bianchi e Iannello - Quarto uomo Sig. Preti - Assistenti di porta Sigg. Tagliavento e Banti.
Marcatori: 44' Ljajic, 90' Toni.
Note: osservato un minuto di raccoglimento in memoria del Caporal Maggiore Tiziano Chierotti deceduto in Afghanistan. Espulso al 75' Ledesma per doppia ammonizione ed all'82' Hernanes per gioco falloso. Ammoniti: Gonzalo per proteste, Tomovic, Lulic, Dias, Olivera per gioco scorretto. Angoli: 4-3 per la Fiorentina. Al 27' la Fiorentina ha fallito un calcio di rigore battuto da Mati Fernandez che ha colpito il palo. Recuperi: 2' p.t., 5' s.t.
Spettatori: 20.287 per un incasso di 335.439 euro (paganti 6.759 per un incasso di € 140.111; abbonati 12.636 per una quota di € 176.703; voucher 892 per una quota di € 18.625).
La Gazzetta dello Sport titola: "Ljajic e Toni, magie viola. Lazio furiosa con l'arbitro. Mati Fernandez sbaglia un rigore, poi due prodezze lanciano la Fiorentina. Nella ripresa biancocelesti in 9 per le espulsioni diLedesma e Hernanes e annullato un gol regolare a Mauri: Tare e Petkovic accusano Bergonzi".
Continua la "rosea": Avviso ai naviganti: anche la Fiorentina punta in alto. Con un primo tempo autorevole in cui sbaglia un rigore e va in gol con Ljajic, supera la Lazio 2-0 e tiene il passo del gruppo di testa. Il raddoppio di Toni arriva al 90' con la Lazio in 9. Partita a due facce, perché nella ripresa, dopo avere regalato una frazione ai viola, la squadra di Petkovic sembra risalire, ma prima Klose si mangia il gol che di norma segnerebbe legato, bendato e su una gamba, poi perde la testa e rimane in 9 per l'espulsione di Ledesma e Hernanes. Alla squadra di Petkovic viene però annullato un gol valido di Mauri. Tanto che a fine partita sia il tecnico che il d.s. Igli Tare esplodono contro Bergonzi: "Gara condizionata dall'arbitraggio, non solo per gli episodi decisivi, ma anche per la gestione dei cartellini". Partita studiata. Si sa, Vincenzo Montella è uno stratega. Il primo tempo conferma la tesi. Il tecnico viola riesce a ingabbiare la Lazio, senza però snaturare il gioco della squadra. Schemi compatti. Ma se quello della Lazio è granitico e poco reattivo, il modulo viola brilla in fase difensiva e offensiva. Non siamo qui a raccontare un primo tempo epocale. Ma la frazione racconta che la Fiorentina merita il vantaggio. Lo stile è ormai noto; la squadra gioca di prima e con la palla a terra. La Lazio attende al varco, pronta a sfruttare il minimo errore dei viola che però non ci cascano. Funzionano i raddoppi su Hernanes e Klose, mentre su Candreva e Mauri la rete fuziona puntualmente.
Vantaggio meritato per due buoni motivi. Per la parata capolavoro di Bizzarri sulla punizione calciata da Pasqual al 20' e per il rigore fallito da Fernandez al 27'. Mati colpisce il palo, sulla ribattuta riprende palla per servirla a Ljajic che insacca, ma Bergonzi, che aveva assegnato un rigore ineccepibile per un fallo di Konko, giustamente annulla. Il pressing della Viola funzione bene e alla fine, in pieno recupero, passa con un magnifico gol di Ljajic: il serbo si sistema palla al limite e con un collo destro pieno insacca sotto la traversa. L'eccentrico Ljajic apre la ripresa con un delizioso colpo di tacco assorbito da Bizzarri. Ma il gesto accademico di Adem rischia di essere l'ultimo spunto viola. La Lazio, infatti, comincia a caricare a caccia del gol. Inizia uno splendido Klose che controlla palla e dalla linea di fondo mette in mezzo; Candreva di testa conclude fra le braccia di Viviano. Ma al 10' proprio il tedesco si mangia un gol enorme; riceve da Hernanes e davanti a Viviano di esterno destro conclude inspiegabilmente a lato. Accade poi che Bergonzi cada in trappoloni giganti: prima non vede un evidente fallo di mano di Cuadrado nell'area viola, poi annulla un bel gol di Mauri in tuffo di testa per un fuorigioco inesistente. I viola si ricompattano dedicandosi alla sola fase difensiva, ma Montella decide di togliere prima Fernandez per Migliaccio e Ljajic per Toni che va a fare il guastatore. La squadra di Montella agisce in contropiede e per un ciuffo di capelli Toni sfiora l'impatto con la palla calciata dalla destra da Valero al 27'. Al 30' Lazio in dieci: Ledesma viene espulso per doppia ammonizione, ma Bergonzi riflette a lungo prima di estrarlo; forse convinto dai fischi del pubblico del Franchi. Petkovic non cambia le sue idee e siccome vuole pareggiare inserisce Rocchi e Brocchi (fuori Gonzalez e Mauri). Ma Hernanes, nervoso e inguardabile, al 38' la combina grossa commettendo un brutto fallo su Cuadrado: è rosso diretto. Lazio in nove. La Fiorentina ringrazia. Soprattutto Toni che all'89' sbaglia il raddoppio, ma al 90' compie una prodezza segnando in girata, coperto dal marcatore, nell'angolo giusto. Tuoni e fulmini! Si vola.
Il Messaggero titola: "Fiorentina-Lazio 2-0. Rabbia e accuse. Gol regolare di Mauri, l'arbitro annulla. Dopo il rigore sbagliato di Mati Fernandez, viola in vantaggio grazie ad un tiro imparabile di Ljajic dal limite in pieno recupero".
L'articolo prosegue: La Lazio lascia Firenze con una sconfitta che fa male e apre una settimana di polemiche. La squadra era nervosa e forse nel primo tempo ha concesso troppo alla Fiorentina, ma la partita è stata decisa da alcuni episodi: tutti contro la Lazio. L'arbitro Bergonzi ha annullato un gol regolare di Mauri, che aveva rimesso il risultato in parità dopo il capolavoro da fuori area di Ljajic. Un altro episodio è sotto accusa: il fallo di mani di Cuadrado, che poteva essere punito con un calcio di rigore e invece l'arbitro ha lasciato correre. La Lazio si è innervosita e ha chiuso in nove con le espulsioni di Ledesma e Hernanes. La Lazio parte molto attenta, arretrata, con Hernanes e Gonzalez che non salgono. Soffre il possesso di palla e il palleggio della Fiorentina, che riesce ad arrivare a ridosso dell'area biancoceleste senza tuttavia creare nette azioni da gol. Su cross dalla destra di Konko, Tomovic anticipa in extremis di testa l'accorrente Klose e allontana il pericolo. Partita equilibrata. La Lazio spinge, ma non si sbilancia. La Fiorentina non si espone al contropiede. Al 17° su cross dalla destra di Cuadrado, esce basso Bizzarri e blocca con sicurezza. Poco prima Candreva se ne va sulla destra ma poi si allunga troppo il pallone, trascinandoselo sul fondo. 20° gran parata di Bizzarri su punizione calciata a giro da Pasqual, che poi però sbatte contro il palo e si fa male. Soccorso, torna in gioco. 24° Konko su Pasqual, rigore per la Fiorentina. La decisione sembra corretta. Mati calcia sul palo. 30° Gonzalez e Hernanes restano molto arretrati, la Lazio fatica a rendersi pericolosa. La Fiorentina fa la partita. 45° nel pieno recupero Ljajic dal limite, destro a giro imparabile: 1-0. La Lazio torna in campo con un atteggiamento più offensivo. 14° della ripresa: segna Mauri e il gol è buono, ma l'arbitro annulla. La partita si innervosisce. Bergonzi espelle prima Ledesma e poi Hernanes. Lazio in nove e sotto di un gol, vittima di episodi molto discutibili. 44° Toni si gira e batte a colpo sicuro: 2-0 per la Fiorentina. Finita. La Lazio esce sconfitta, ma a testa alta dal match con la Fiorentina.
La Repubblica titola: "Fiorentina-Lazio 2-0, Ljajic e Toni fanno sorridere i viola. Con una rete per tempo la squadra di Montella vince 2-0 e frena la corsa Champions della squadra di Petkovic. Espulsi, nel finale, Ledesma e Hernanes. Annullato, sull'1-0, un gol regolare a Mauri".
L'articolo così prosegue: Dopo 4 sconfitte consecutive, la Fiorentina si prende la rivincita nei confronti della Lazio facendola uscire dalla zona Champions. Tre punti pesanti per i viola che si confermano una delle migliori realtà del campionato. La Lazio compie un passo indietro, dopo 3 vittorie di fila, ma, quel che è peggio, perde la testa e ora si vedrà costretta a giocare il turno infrasettimanale contro il Torino senza due pedine chiave come Ledesma e Hernanes. I biancocelesti, al di là di un gol ingiustamente annullato sull'1-0, devono recitare il mea culpa per aver regalato un tempo agli avversari. Hanno mostrato tutto il loro valore solo nella ripresa quando la gara era ormai divenuta in salita. E a rincorrere, si sa, si fa sempre più fatica a riprendere l'avversario. In una giornata in cui è venuto a mancare il fondamentale apporto di Hernanes e Klose, le note più liete per Petkovic sono arrivate da Bizzarri e dalla difesa, autori di una prestazione impeccabile, malgrado le due reti subite. La Fiorentina può decisamente sorridere. Il gioco c'è, gli uomini pure. Cuadrado e Pasqual sugli esterni stanno diventando sempre più una spina nel fianco degli avversari. Borja Valero e Olivera hanno garantito quell'equilibrio e quella tranquillità a difesa e attacco che, alla fine, ha permesso di fare la differenza. Male solo Mati Fernandez che non è mai riuscito a entrare in partita, tradito, forse, dalla troppa foga di voler far bene. Persi per squalifica Pizarro e Roncaglia, Montella li ha rimpiazzati con Savic e Olivera, non perdendo, comunque, ordine nella manovra e solidità in difesa. Il problema dei viola per tutto il primo tempo è stato, semmai, quello di riuscire a saltare il centrocampo a 5 di un'ordinata Lazio, brava a chiudere gli spazi.
E non è un caso che nell'unica circostanza in cui ci sono riusciti, al 26', si sono procurati con Pasqual, ingenuamente atterrato in area da Konko, la migliore occasione per passare. Sul dischetto, invece, di Jovetic, si è presentato Mati Fernandez che ha sbagliato tutto mandando prima il pallone sul palo a Bizzarri battuto e poi toccando il pallone sulla ribattuta, togliendolo all'accorrente Ljajic. Il serbo si è mangiato le mani ma ha avuto, comunque, modo per rifarsi in pieno recupero di parziale infilando l'incrocio con un gran destro dai 25 mt su assist di Jovetic. La Lazio ha atteso la ripresa per risvegliarsi ma non è stata né cinica, né fortunata: Candreva e Klose hanno sciupato due ottime occasioni da pochi passi, Mauri ha segnato in tuffo di testa su un cross di Lulic ma si è visto annullare il gol per un fuorigioco inesistente. L'episodio ha fatto innervosire i bianconelesti e farne le spese sono stati Ledesma ed Hernanes che, nel giro di soli 7' (75' e 82') si sono fatti cacciare da un incerto Begonzi per due falli evitabili ai danni di un incontenibile Cuadrado. Petkovic non si è dato per vinto, ha tentato il tutto per tutto chiudendo addirittura con tre punte (Rocchi e Kozak accanto a Klose) e ha finito, inevitabilmente, per incassare al 90', per di più da due ex romanisti, subentrati nella ripresa: Aquilani ha centrato per Toni che in girata ha mantenuto la promessa fatta in settimana ai propri tifosi.
Il Tempo titola: "La Lazio si ferma sotto i colpi della Fiorentina e dell'arbitro Bergonzi. All'Artemio Franchi finisce 2-0, perché la Fiorentina è sicuramente più cinica ma anche a causa di un arbitraggio a senso unico che nega il pari regolare di Mauri nel momento migliore dei biancocelesti e lascia la squadra in 9 per le espulsioni di Ledesma ed Hernanes".
L'articolo prosegue: Le proteste a fine match restano, però, parole al vento, quando il danno è fatto. E ora la Lazio vede andare via l'Inter in classifica, piazzandosi al quarto posto. Sono i viola a fare la partita nel primo tempo. La Lazio ha difficoltà a difendersi, non riesce a ripartire e soffre il baricentro molto alto dei padroni di casa che sembrano più convinti e affamati. Le due fasce di Petkovic non pungono e Candreva da una parte e Lulic dall'altra non vanno quasi mai sul fondo. Il bosniaco lo sa e scuote la testa, provando a caricare i suoi. Ma in campo c'è una formazione stanca che non costruisce. Hernanes non fa girare il pallone ed è stretto in mezzo ai cinque centrocampisti che lo ingabbiano. Le verticalizzazioni sono spesso imprecise, il risultato è un Klose che non vede la sfera durante quasi tutta la prima frazione e resta lì davanti a "pascolare". I problemi della Lazio arrivano soprattutto dalla linea laterale Konko-Candreva che non riescono ad arginare Pasqual. Al 27' la Fiorentina sfrutta un errore di Lulic per ripartire in contropiede con Cuadrado che vede proprio il capitano viola dall'altra parte del campo. Il numero 23 entra in area, supera Konko che lo stende, Bergonzi non ha dubbi e indica il dischetto: è forse l'unica decisione importante del fischietto presa senza sbagliare. Dagli 11 metri va Mati Fernandez, botta sul palo e palla che gli torna sui piedi, Pasqual mette dentro ma il gioco è già fermo. La Lazio si salva ma per poco. Il centrocampo è in affanno. Così, allo scoccare del 45', proprio dalla destra, Valero tocca per Ljajic che si accentra e fa partire da fuori area un destro che s'infila sotto il sette. Uno a zero, viziato però dal fuorigioco di Jovetic che gli assistenti non segnalano (è sulla traiettoria di Bizzarri). Il secondo tempo sembra un'altra storia. Petkovic riporta in campo i suoi con un altro carattere.
La Lazio prende fiducia. Al 55' clamoroso errore di Klose che appoggia a lato un pallone fin troppo facile. Poco dopo Mauri la butta dentro di testa su cross di Lulic. A tenere in gioco il laziale c'è Cuadrado (che poco prima aveva stoppato la palla con una mano in area), il guardalinee lo ignora e Bergonzi sale in cattedra annullando la rete. La Lazio sembra poter riacciuffare la partita, ma l'arrembaggio pesa sulle gambe e la Fiorentina punge a ogni ripartenza. Ma è Bergonzi, dopo il gol annullato, a peggiorare ancora la sua prestazione al 71' tirando fuori il rosso a Ledesma dopo la doppia ammonizione per un fallo a centrocampo (nel primo tempo non aveva usato lo stesso metro di giudizio su un fallo di Tomovic, già ammonito, su Mauri). L'arbitro condanna la Lazio a giocare in dieci e Petkovic richiama Mauri per Brocchi e Gonzalez per Rocchi che fa il suo esordio stagionale. Ma ormai la benzina di inizio ripresa è esaurita e il nervosismo è alle stelle. Tanto da mandare in tilt il pacato Hernanes che perde palla e falcia Cuadrado: ora si gioca in nove. A poco servono i 5 minuti regalati a Kozak (per Candreva), perché ci pensa Toni a siglare il raddoppio al 90' che chiude il match: Bergonzi 2 Lazio 0.
Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
"Abbiamo regalato il primo tempo. Abbiamo cercato subito di prendere in mano il gioco ma la Fiorentina è stata aggressiva e capace di pressare alto. Abbiamo avuto delle difficoltà e non siamo stati al cento per cento". Il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic analizza così la sconfitta della Lazio sul campo dei viola, frutto anche di diverse decisioni arbitrali errate. "Nella ripresa abbiamo dominato, finché non ci sono stati degli episodi - ha detto Petkovic - Il gol di Mauri era regolare, il fallo di mano in area di Cuadrado era da fischiare per il metro di giudizio che Bergonzi ha avuto oggi. E poi, sulla rete di Ljajic la posizione di Jovetic era irregolare. Non ci sono però solo questi episodi: i nostri primi cinque falli sono stati sanzionati con altrettanti cartellini e la squadra è diventata nervosa. Non dobbiamo però sminuire i meriti dell'avversaria: la Fiorentina ha giocato un buon calcio, propositivo, e ha meritato la vittoria. Non ci fossero stati questi episodi, la sua vittoria sarebbe stata ancor più meritata". Infine, una battuta su Klose, al centro in settimana di un autentico caso poi rientrato: "Come tutta la squadra, ha impiegato un tempo per entrare in partita. E ha avuto un'occasione che normalmente sfrutta con il gol".
Da La Repubblica:
Terza sconfitta in campionato per i biancocelesti. Dopo Genoa e Napoli, anche la Fiorentina di Vincenzo Montella riesce ad avere la meglio sulla Lazio che, a differenza delle scorse partite, parte con il freno a mano tirato per poi accelerare nella ripresa. Il predominio territoriale è però quasi sempre dei toscani che, dopo aver sprecato un calcio di rigore con Mati Fernandez, colpiscono prima con Ljajic e poi con Toni a tempo scaduto. Sull'andamento della gara hanno però inciso alcune decisioni arbitrali decisamente dubbie, motivo per il quale, la Lazio ha deciso di non far parlare nessun tesserato a eccezione del direttore sportivo Igli Tare e del tecnico Vladimir Petkovic: "Abbiamo regalato il primo tempo - ha ammesso nell'immediato post partita l'allenatore - e anche se abbiamo tentato di prendere il gioco in mano la Fiorentina è stata più aggressiva, quindi complimenti a lei. Noi non siamo stati al cento per cento, ma abbiamo dominato nella seconda frazione, finché non ci sono state alcune decisioni". A questo punto l'allenatore ha analizzato la gestione di gara da parte dell'arbitro: "Il gol di Mauri è sicuramente regolare. Non avevo visto il fallo di mano Cuadrado, mi dicono che ci fosse, ma con il criterio usato fino a quel momento era per forza rigore. Vorrei vedere poi se qualcuno era davanti al portiere sul primo gol della Fiorentina. Mi sembra che Jovetic fosse sulla linea del pallone, quasi la prendeva con la mano". A prescindere dai casi singoli è stato più l'atteggiamento generale degli arbitri a suscitare perplessità: "Con i primi 5 falli abbiamo preso 5 gialli. Per quanto riguarda Ledesma la prima ammonizione lo ha condizionato e penso che entrambi i cartellini siano assurdi. Anche Hernanes non mi sembra faccia un fallo da espulsione, la caduta di Cuadrado è stata teatrale e un giallo sarebbe stato abbastanza. Nel complesso forse in alcuni casi si poteva aspettare, ci sono 5/6 arbitri che possono aiutarsi l'un l'altro. Adesso con le loro squalifiche dovremo fare turn-over, mi dispiace perché non si possono decidere le partite così". Inevitabile la domanda sulle dichiarazioni rilasciate in settimana da Pradè. Petkovic, comunque, con un sorriso a denti stretti ha negato di pensare che possano esserci collegamenti: "Spero proprio di no. Potrei avere questi pensieri, ma per il bene del calcio italiano spero non sia così. Anche perché se così fosse, noi mercoledì dovremmo vincere sicuramente con il Torino".
A prescindere dai torti arbitrali, però, l'allenatore di Sarajevo rende merito alla Fiorentina: "Non dobbiamo sminuire i meriti dell'avversario che ha giocato un buon calcio, sempre propositivo. Ha meritato una vittoria che senza episodi sarebbe stata più meritata. Ci ha messo in difficoltà con la velocità e il pressing costante. Abbiamo cercato di scendere in campo nel modo giusto, nei primi 5-10 minuti è andata così, ma abbiamo perso subito equilibrio e siamo andati in difficoltà. Sapevamo che la Fiorentina non poteva mantenere questo ritmo per tutti i 90 minuti e nel secondo tempo abbiamo dominato". Che non fosse la giornata giusta lo si è capito anche dall'errore sotto porta di Klose: "Ogni giocatore dipende dal lavoro della squadra. Se tutta la squadra è in difficoltà anche il singolo giocatore lo è. Così è stato anche per Klose, quando la squadra è salita nel secondo tempo anche lui è stato pericoloso. Ha avuto una grossa occasione che normalmente avrebbe segnato". Molto critico nei confronti della direzione di gara anche il direttore sportivo Igli Tare che ha così commentato al termine della partita: "Vanno fatti i complimenti alla Fiorentina, ma il risultato è stato sicuramente condizionato dall'arbitraggio. Ad esempio il primo gol con Jovetic sulla traiettoria della palla, per non parlare dei tanti episodi del secondo tempo, soprattutto il gol di Mauri. Si può dire chiaramente che ci sentiamo danneggiati, dobbiamo dare l'esempio, cerchiamo di dare collaborazione e fair play, questi sono punti regalati e condizionati da un arbitraggio che va criticato".