Sabato 19 gennaio 2013 - Palermo, stadio Renzo Barbera - Palermo-Lazio 2-2 19 gennaio 2013 - 3.504 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXI giornata - inizio ore 18.00
PALERMO: Ujkani, Von Bergen, Aronica (46' Munoz), Garcia, Morganella (64' Anselmo), Arevalo Rios, Kurtic, Dossena, Ilicic (79' Malele), Dybala, Miccoli. A disposizione: Benussi, Brichetto, Viola, Donati, Sanseverino, Bollino. Allenatore: Gasperini.
LAZIO: Marchetti, Biava, Ciani, Radu (71' Candreva), Cavanda, Cana, Ledesma (79' Kozak), Hernanes, Lulic (67' A. Gonzalez), Mauri, Floccari. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Dias, Scaloni, Rozzi, Brocchi, Zauri. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Rocchi (Firenze) - Assistenti Sigg. Nicoletti e De Luca - Quarto uomo Sig. Paganessi - Assistenti di porta Sigg. De Marco e Tommasi.
Marcatori: 10' Floccari, 70' Rios, 71' Dybala, 84' st Hernanes (rig.).
Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Garcia, Cavanda, Miccoli, Lulic, Von Bergen e Cana. Angoli: 6-2. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 21.414 con 12.128 paganti per un incasso di 76.176 euri e 9.286 abbonati (quota euri 203.563,00).
La Gazzetta dello Sport titola: "Palermo-Lazio 2-2. Petkovic frena al Barbera. Un punto a testa al Barbera: un ottimo Floccari va in gol e si vede annullare il raddoppio (gol valido) poi in un minuto Rios e Dybala ribaltano il punteggio. Il Profeta dal dischetto evita il k.o. ma la Juve può allungare. Gasperini respira".
Continua la "rosea": Il calcio è strano. Perdonateci la banalità, ma dopo il pari per 2-2 tra Palermo e Lazio è scontato dirlo. La squadra di Petkovic, che stava gestendo senza problemi il vantaggio e si era appena vista annullare il regolarissimo gol del 2-0, incassa due gol in altrettanti minuti e deve ringraziare ancora Floccari, migliore in campo, che si guadagna il rigore del definitivo pari. "Sul piano della qualità, ci sono molte squadre più forti di noi. Ma siamo solidi e non è facile affrontarci". Il cavallo di battaglia di Petkovic sembra galoppare anche a Palermo, dove la Lazio affronta la reazione del Palermo con la consueta solidità e organizzazione. Floccari, sostituto di Klose, punisce dopo 10' l'imbarazzante piazzamento dei tre centrali di Gasperini. E da lì la squadra di Petkovic fa quello che sa fare meglio: difendersi. Aiutata anche da un Palermo che costruisce calcio con la stessa facilità con cui un siberiano può fare jogging a Casablanca in luglio. Questo fino al 25' della ripresa.
Non era casuale la sbroccata di Gasperini nella conferenza stampa della vigilia. Questo Palermo, così com'è, è incompleto. Perforabile dietro, scolastico nei centrocampisti e troppo legato alle fiammate di Ilicic, Dybala e Miccoli. Giocatori di classe ma non sempre continui. I rinforzi chiesti a gran voce non sono un capriccio, anche se la squadra ha un'anima ed è viva. La Lazio, che parte a quattro dietro per poi passare a 5 nella ripresa (Cana scala dietro), dopo il gol concede al capitano rosanero una gran giocata, ben gestita da Marchetti, e un paio di mischie in tuto il primo tempo. Tutto qui. Petkovic parte col solito centrocampo folto, dove Hernanes e Mauri devono accorciare su Floccari in fase di possesso palla e Ledesma, alla trecentesima in A, è il solito impeccabile regista. Arriva dai suoi educatissimi piedi l'assist per l'ex Atalanta, a segno per la seconda volta in campionato. Alla Lazio manca un po' di qualità per chiudere la partita nella ripresa, quando il Palermo continua ad attaccare con generosità ma senza grande costrutto. Su una situazione come tante, un cross basso di Dossena da sinistra, la palla viene fatta sbucare sul secondo palo dove Rios nobilita la sua modesta partita col facile gol dell'1-1. Qui la Lazio commette un errore capitale. Ancora alle prese con lo sbandamento post-pari, concede al trio qualità del Palermo un'azione troppo comoda, chiusa da Dybala su assist di Miccoli.
Petkovic, che aveva inserito Gonzalez per il mediocre Lulic, inserisce Kozak per buttare qualche palla in area. Ma ci vuole ancora Floccari, nobilissimo sostituto di Klose, per portare a casa almeno il punto. Il centravanti riceve in area, la difesa del Palermo gli lascia troppo spazio e poi Munoz lo stende cadendo sulla finta. Dal dischetto non trema Hernanes. Biancocelesti a meno 2 dalla Juve, in attesa della sfida serale tutta bianconera. E con qualche crepa mentale in più. Nessuno si aspetta la perfezione da un organico non straordinario, ma certi sbandamenti non sono da squadra con grandi obiettivi.
Il Corriere dello Sport titola: "Lazio pari a Palermo. Finisce 2-2 in rimonta. Floccari ed Hernanes (su rigore) non bastano ai biancocelesti che illudono nel primo tempo e poi si fanno rimontare in un 1' da Rios e Dybala. Sull'1-0 gol regolare annullato all'attaccante dei capitolini".
Continua il quotidiano sportivo: La Lazio passa in vantaggio con Floccari, spreca, fa anche il 2-0 (annullato ingiustamente da Rocchi), si fa rimontare da Rios e Dybala e poi rimedia con Hernanes. Ma solo parzialmente. Finisce 2-2 al Barbera con i biancocelesti che devono mangiarsi le mani per non aver controllato a dovere sull'1-0, al di là dell'episodio del gol regolare che non basta a giustificare un doppio colpo da ko (o quasi) come quello messo a referto da Rios e Dybala. È un punto che permette alla Lazio di salire in classifica (ora è a 43), ma accorciando solo di una lunghezza sulla Juve (a 45 prima della sfida con l'Udinese) e allungando di un solo punto sul Napoli (domani impegnato contro la Fiorentina). Per il Palermo invece un pareggio che non serve molto alla classifica deficitaria dei rosanero che raggiungono 16 punti, a 3 lunghezze dal Cagliari quart'ultimo. La Lazio si presenta al Barbera senza Klose e Konko che vengono sostituiti da Cavanda e Floccari. A centrocampo non ce la fa neanche Gonzalez che viene rimpiazzato da Cana. Per Petkovic classico 4-1-4-1 dunque, con Biava-Ciani coppia centrale di difesa. Per il Palermo, invece, confermato l'11 della vigilia annunciato da Gasperini con l'esordio casalingo per Aronica e Miccoli alle spalle di Ilicic e Dybala.
In avvio è subito pericolosa la Lazio con il suo possesso palla e le conclusioni da lontano. Ci prova subito Hernanes ma il suo tiro è parato facilmente a terra da Ujkani. Al 10' la squadra di Petkovic passa in vantaggio: Ledesma lancia perfettamente Floccari che con un colpo di testa a pallonetto beffa Ujkani e porta in vantaggio i capitolini. Il Palermo accusa il colpo e la Lazio controlla la partita con una grande circolazione di palla e capacità tecniche superiori alla media. La squadra di Gasperini prova a costruire, fa un grande pressing, ma si affida troppo ai lanci lunghi che fanno il gioco della difesa biancoceleste. Al 19' ci riprova Floccari dalla distanza, ma il suo tiro è deviato e ne esce fuori un passaggio lento per il portiere rosanero. Al 20' però, quasi inaspettato, c'è il primo brivido per la Lazio: Miccoli si libera bene in area di rigore e prova la conclusione a colpo sicuro ma Marchetti devia in calcio d'angolo con una parata spettacolare. Ancora una volta l'ex Cagliari si dimostra l'estremo difensore più forte, statistiche alla mano, della Serie A salvando letteramente la distrazione della sua difesa. Sugli sviluppi del corner il Palermo crea ancora due occasioni ma né Aronica, né Garcia riescono a sorprendere la retroguardia biancoceleste che respinge con molti affanno. Al 23' è il turno di Hernanes che si fa vedere con una punizione a giro, ma la sua conclusione è troppo centrale e Ujkani para nuovamente senza affanni. Nei minuti successivi la Lazio abbassa il proprio baricentro, ma la difesa nonostante qualche imprecisione di troppo riesce a reggere grazie soprattutto agli stacchi di testa di Ciani davvero imperiosi. In fase di copertura si fa notare anche Cana che si rende protagonista di un paio di interventi in scivolata davvero notevoli (quello su Miccoli lanciato in contropiede decisivo). In contropiede poi è sempre Floccari l'uomo più pericoloso con Hernanes e Mauri pronti ad impostare sulla mediana ma il trio delle meraviglie non riesce a costruire palle da gol significative. Al 45' però la Lazio va vicinissima al 2-0: Hernanes prova la conclusione dall'interno dell'area di rigore, ma Ujkani salva in corner con un bel tuffo verso l'angolino in basso a destra.
Nella ripresa Gasperini butta nella mischia Munoz levando invece Aronica. Petkovic invece cambia ancora lo schieramento tattico così come era accaduto contro l'Atalanta: Cana viene spostato in difesa formando una linea a tre con Biava e Ciani. A centrocampo Ledesma, Hernanes e Mauri con Cavanda e Radu sulle fasce. Al 51' primo brivido del secondo tempo per la Lazio. Cavanda rinvia male un pallone e cercando di appoggiare su Marchetti avvia l'azione di Miccoli che però viene anticipato all'ultimo momento dal portiere biancoceleste che rinvia in fallo laterale. Lo spostamento di Cana però lascia più uomini in mezzo al campo al Palermo che dunque può fare più gioco e tenere più il possesso palla rispetto al primo tempo. Ne consegue una superiorità territoriale per i rosanero che mettono in crisi i capitolini soprattutto con il pressing asfissiante sui portatori di palla. Proprio per questo Hernanes e compagni non riescono a creare occasioni da gol anche per un calo fisico abbastanza evidente. Al 62' episodio chiave della partita con il gol del 2-0 annullato alla Lazio per fuorigioco inesistente di Floccari. Gasperini tenta a questo punto un cambio tattico: fuori Morganella e dentro Anselmo. Al 66' Miccoli prova la conclusione di prima intenzione di sinistro su assist di Dybala ma la sua conclusione finisce di molto sul fondo. Al 68' anche Petkovic cambia: fuori Lulic e dentro Gonzalez per dare maggior corsa al centrocampo. Il cambio però non fa bene, anzi. Al 70' il minuto della morte che ribalta completamente la sfida. Ilicic taglia tutto il campo, serve per Dossena che va al traversone basso dalla sinistra: buco della difesa biancoceleste, Arevalo Rios è il più lesto nel tap-in. Al 71' è Dybala a fulminare Marchetti concludendo con precisione una bella triangolazione iniziata da Ilicic e rifinita da Miccoli. In entrambe le occasioni evidenti le colpe di Cavanda che non copre a dovere la fascia da dove si generano le due reti rosanero. Petkovic non ci sta e prova a cambiare ancora: fuori Radu e dentro Candreva per proporre più gioco sulle fasce e soprattutto spostamento di Cavanda a sinistra dopo i disastri combinati a destra.
Al 74' è Ledesma a scuotere la squadra sfruttando un calcio di punizione: buono il cross, ma il colpo di testa di Floccari finisce alto sopra la traversa. Al 79' il tecnico rosanero si gioca l'ultima carta: Malele per Ilicic. Un minuto dopo anche Petkovic tenta il tutto per inserendo Kozak per Ledesma e schierando la Lazio con il 4-3-3. È il cambio giusto perché la Lazio guadagna in profondità e pericolosità. Proprio su una percussione di Candreva si genera il rigore del 2-2: Floccari stoppa un bel cross e finta il tiro in porta. Il tocco disorienta i centrali rosanero che mettono giù l'attaccante biancoceleste. Dagli 11 metri non sblaglia Hernanes che infila per la seconda volta Ujkani. Negli ultimi minuti saltano tutti gli schemi ed entrambe le squadre cercano il successo, ma le difesa nonostante tutto (incredibile 4 contro 3 non sfruttato dal Palermo al 93') reggono. Finisce dunque 2-2, ma alla fine è solo un'occasione persa per la Lazio che si prende un punto, ma ne butta due contro un Palermo ormai alle corde e al quale un pareggio serve davvero poco.
La Repubblica titola: "Palermo-Lazio 2-2: orgoglio rosanero, Petkovic rallenta. Finisce 2-2 al Barbera al termine di 90' ricchi di emozioni. La squadra del tecnico croato passa subito in vantaggio con Floccari e sembra controllare senza problemi. Nella ripresa l'arbitro annulla per fuorigioco (inesistente) il gol del 2-0 allo stesso attaccante biancoceleste e i rosanero ribaltano in 2' con Arevalo Rios e Dybala. Nel finale pareggio di Hernanes su rigore".
L'articolo prosegue: Fallisce l'aggancio (seppur provvisorio) al primo posto della Lazio ai danni della Juventus. I biancocelesti vengono infatti fermati sul 2-2 dal Palermo dopo una partita dalle mille emozioni. Capitolini in vantaggio meritatamente nel primo tempo grazie a Floccari (assoluto migliore in campo). Nella ripresa Petkovic cambia modulo ed esce il Palermo che schiaccia gli ospiti nella loro metà campo. Nonostante la sofferenza, Floccari segna il 2-0 ma il guardalinee lo annulla per un offside inesistente. I rosanero fanno due gol in due minuti sfruttando un momento di blackout della difesa laziale. Risolve ancora Floccari che conquista un calcio di rigore che Hernanes non sbaglia. Petkovic deve rinunciare all'infortunato Klose, come previsto alla vigilia. Out anche Konko e con diversi calciatori fuori forma e in panchina (Dias, Gonzalez e Candreva), il tecnico schiera un 4-1-4-1 con Ciani al centro della difesa, Cavanda terzino destro, Ledesma davanti alla difesa, Cana a centrocampo e Floccari unica punta. Gasperini risponde con la formazione annunciata ieri un po' polemicamente durante la conferenza stampa della vigilia: 3-4-1-2 con Ilicic dietro le punte, Miccoli e Dybala. In mezzo al campo Kurtic rimpiazza lo squalificato Barreto. In porta confermato Ujkani. Dopo 10' la Lazio è già in vantaggio grazie a Floccari che, dopo il gol all'Atalanta realizzato dopo 8 mesi di astinenza in campionato, concede il bis al Barbera. Stavolta la sua rete è regolare e bellissima: lancio di Ledesma e colpo di testa di prima intenzione che non concede diritto di replica alcuna.
Il Palermo è in netta difficoltà e soffre soprattutto quando la palla ce l'hanno i suoi difensori che, pressati, la gettano quasi sempre via. Quando i siciliani attaccano non trovano varchi e sulle palle alte la prende sempre Ciani. Al 21' però c'è un lampo: palla in verticale in area per Miccoli che si gira e conclude di potenza. Marchetti è super nella deviazione in corner. L'unico ispirato tra le fila dei rosanero sembra essere Dybala, mal assistito però dai compagni. Nel finale del tempo la Lazio sfiora il raddoppio con un tiro da fuori di Hernanes che Ujkani salva in calcio d'angolo. A inizio ripresa Gasperini lascia Aronica (negativa la sua gara) negli spogliatoi per inserire Munoz. Petkovic invece cambia modulo e porta la difesa a tre con un centrocampo folto e Floccari sempre unica punta. Tutto per rinforzare le corsie laterali. Solo che i giocatori, Mauri e Lulic su tutti, non riescono a interpretare bene il nuovo modulo e la squadra subisce l'iniziativa dei padroni di casa. Ma in uno dei rari break biancocelesti, la Lazio fa gol: azione Radu-Mauri-Floccari e gol del numero 99. Ma il guardalinee rileva un offside che non c'è e Rocchi annulla.
Gasperini inserisce Anselmo al posto di Morganella mentre Petkovic risponde con Gonzalez per Lulic. Al 25' arriva l'insperato pareggio siciliano: Dossena va sul fondo sinistro, crossa basso dietro la difesa laziale e sul secondo palo sbuca Arevalo Rios che insacca. Ma non è finita. Passa un minuto e siamo 2-1: Ilicic a destra, palla in area dove Miccoli la tocca per Dybala che con una girata batte Marchetti. Esplode il Barbera per tre punti che sarebbero manna dal cielo nella corsa alla salvezza. Petkovic inserisce anche Candreva per Radu e poi Kozak per Ledesma alla disperata ricerca del pareggio. Ma l'anima laziale è ancora Floccari: al 29' svetta di testa in area rosanero non trovando la porta. Al 39' Biava lo serve in area, Floccari si muove da campione e Munoz con una folle scivolata lo stende. Rigore netto che Hernanes trasforma evitando alla Lazio un capitombolo pesante in chiave scudetto. Al Palermo resta il rimpianto di aver gettato nel finale due punti forse decisivi in chiave salvezza.
Tratte dal Messaggero alcune dichiarazioni post-gara:
"Il pareggio è giusto, rispecchia quello che hanno fatto le due squadre, nessuna meritava di perdere. Noi abbiamo avuto l'occasione ma dovevamo chiudere prima la partita. Abbiamo sbagliato atteggiamento". Vladimir Petkovic, tecnico della Lazio, commenta così il risultato dell'incontro con il Palermo che poteva proiettare i biancocelesti al primo posto provvisorio, a fianco della Juventus in campo stasera con l'Udinese. "La rete di Floccari annullata? Le immagini non lasciano dubbi, ma era molto difficile, perché ci sono stati dei centimetri che hanno deciso - ha proseguito l'allenatore -. Comunque oggi ci siamo abbassati troppo e abbassando i ritmi non siamo riusciti a portare a casa i tre punti, che era quello che volevamo. Sicuramente in trasferta si deve osare di più. Abbiamo osato dopo il loro 2-1, anche se non mi è piaciuto, perché l'abbiamo fatto senza usare la testa".
Dalla Gazzetta dello Sport:
"Gol regolare di Floccari non convalidato? Ormai quello che è stato è stato, sono episodi che fanno parte di questo sistema". Claudio Lotito non fa polemiche dopo il pari di Palermo. "A metà del secondo tempo eravamo in svantaggio a causa di alcune nostre disattenzioni. Abbiamo sprecato la possibilità di fare risultato pieno, complimenti al Palermo che ci ha creduto fino alla fine. Noi abbiamo avuto un calo di mentalità, pensando che il risultato fosse già conseguito. Abbiamo preso in pochi minuti due gol che potevano essere evitati, ma adesso non dobbiamo recriminare più di tanto. Poi appena sotto abbiamo ripreso a giocare come prima e siamo riusciti solo a pareggiare". Grande fair-play anche da parte di Vladimir Petkovic: "Il pareggio è giusto, rispecchia quello che hanno fatto le due squadre, nessuna meritava di perdere. Noi dovevamo chiudere prima la partita. Abbiamo sbagliato atteggiamento. La rete di Floccari annullata? Le immagini non lasciano dubbi, ma era molto difficile, perché ci sono stati dei centimetri che hanno deciso. Comunque oggi ci siamo abbassati troppo e abbassando i ritmi non siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Sicuramente in trasferta si deve osare di più".
Da La Repubblica:
"Pareggio giusto, nessuna delle due squadre meritava di perdere la partita". Vladimir Petkovic, allenatore della Lazio, riconosce i meriti del Palermo e tira un po' le orecchie ai suoi dopo il 2-2 del "Barbera". "Potevamo chiuderla prima ma ogni tanto ci siamo abbassati troppo e abbassando i ritmi non siamo riusciti a conquistare i tre punti - riconosce il tecnico bosniaco - Il gol annullato a Floccari era regolare? Le immagini parlano chiaro ma era molto difficile, era una questione di centimetri". Non cerca alibi Petkovic, nemmeno quando parla delle sostituzioni che stavolta non sono riuscite a cambiare la gara. "Abbiamo preso due gol evitabili e volevo ottenere la superiorità numerica sulle fasce, volevo anche giocare con le tre punti ma questa volta è andata un po' male", l'analisi del tecnico della Lazio, che riconosce come la squadra debba migliorare l'atteggiamento lontano dall'Olimpico. "Si deve osare di più, come abbiamo fatto sotto 2-1 anche se ogni tanto abbiamo osato senza testa". Parole d'elogio per Floccari che, decisivo con l'Atalanta, oggi ha fatto un gol, un altro regolare gli è stato annullato e si è procurato il rigore del pari. "Dimostra attaccamento alla maglia, impegno e con qualità sta dimostrando che merita di giocare anche in futuro", conclude Petkovic.