Domenica 2 settembre 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Palermo 3-0 2 settembre 2012 - 3.477 - Campionato di Serie A 2012/13 - II giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias, Lulic, Ledesma, A. Gonzalez, Candreva, Hernanes (86' Scaloni), Mauri (80' Onazi), Klose (89' Kozak). A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Cavanda, Ederson, Rocchi, Zarate, Floccari. Allenatore: Petkovic.
PALERMO: Ujkani, E. Pisano, Cetto, Von Bergen, Garcia, Giorgi (51' Rios), Barreto, Kurtic (58' Hernandez), Bertolo, Ilicic, Miccoli (58' Dybala). A disposizione: Benussi, Munoz, Milanovic, Labrin, Morganella, N. Viola, Donati, Sanseverino, Budan. Allenatore: Sannino.
Arbitro: Sig. Celi (Bari) - Assistenti Sigg. Galloni e Altomare - Quarto uomo Sig. Manganelli - Assistenti di porta Sigg. Guida e Irrati.
Marcatori: 39' Klose, 56' Candreva, 82' Klose.
Note: ammonito Miccoli per proteste, Lulic e Rios per gioco falloso, Klose per simulazione, Candreva per comportamento non regolamentare. Esordio in serie A per Dybala. Angoli: 7-4 per la Lazio. Recuperi: 0' p.t, 3' s.t.
Spettatori: 35.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Klose-Candreva: la Lazio vola. Tutto facile col Palermo: 3-0. Il tedesco porta in vantaggio i suoi nel primo tempo, il centrocampista raddoppia in avvio di ripresa. Poi è ancora l'ariete ex Bayern nel finale a chiudere sul 3-0".
Continua la "rosea": La Lazio batte 3-0 il Palermo all'Olimpico grazie a una doppietta di Klose e a una splendida rete di Candreva: per la squadra di Petkovic è la seconda vittoria dopo il successo all'esordio in casa dell'Atalanta. Sono bastati due extraterrestri come il tedesco e il centrocampista ai biancocelesti per avera la meglio di un Palermo che pure aveva cominciato bene, ma poi ha concesso la replica della squadra arrendevole e confusa vista contro il Napoli settimana scorsa. L'ariete ex Bayern (primo gol al volo da centro area, secondo con stop di petto e palla piazzata all'angolino) conferma di essere un giocatore d'altra categoria, Candreva lo insegue facendo stropicciare gli occhi dei suoi tifosi con giocate da fuoriclasse e un gol che finirà nelle sigle delle trasmissioni televisive. Petkovic punta su un centrocampo molto folto e un'unica punta (ovviamente Klose), dando fiducia alla coppia affiatata Biava-Dias dietro: solo panchina per il neo acquisto Ciani. Sannino, invece, butta subito nella mischia Giorgi, appena arrivato dal Novara: è sua la fascia destra, mentre sulla sinistra c'è Bertolo e davanti il tandem extra-tecnico Miccoli-Ilicic, che però non riuscirà mai a crepare il muro biancoceleste.
Il Palermo, ferito dallo 0-3 contro il Napoli di settimana scorsa, ha grande voglia di riscatto e lo testimonia fin dall'avvio, quando comincia a pressare altissimo, tanto da costringere la Lazio sulla difensiva. Col passare dei minuti, però, i ragazzi di Petkovic alzano il baricentro e prendono in mano il gioco. Il 4-5-1 biancoceleste crea grande densità a centrocampo, dove abbondano i piedi buoni: con Candreva, Hernanes, Ledesma e Mauri, di certo non manca la tecnica e con le progressioni sulla fascia di Lulic da una parte e Konko dall'altra, il Palermo finisce per essere costretto a rinculare pericolosamente. Ma siccome il calcio non è una scienza esatta, la prima occasione vera capita sui piedi di Bertolo, al 29', ottimamente lanciato da Miccoli in profondità: solo un portentoso ripiegamento di Lulic salva Marchetti dal pallonetto dell'argentino. La partita s'accende all'improvviso e 3' più tardi tocca a Cetto immolarsi sulla riga per respingere una puntata di Konko che aveva già superato Ujkani. Il portiere del Palermo, però, nulla può al 40', quando Gonzalez soffia un pallone sulla destra ad uno sbadato Garcia e mette in mezzo, Klose si avvita e, al volo, di destro, porta in vantaggio la Lazio. Una palla giocabile e un gol per l'ariete tedesco.
Sannino sa che deve chiedere alla sua squadra un cambio di marcia per non soccombere definitivamente e allora prova ad aiutare i suoi ragazzi: dentro Arevalo Rios e fuori Giorgi dopo soli 6' del secondo tempo. Il jolly, però, lo pesca Candreva 5' più tardi, quando dai 25 metri fa partire un missile che detona all'incrocio senza che Ujkani possa opporsi. La gioia del centrocampista biancoceleste è incontrollabile: si toglie la maglia e si fa praticamente issare in curva dai suoi tifosi, beccandosi l'inevitabile ammonizione. Nell'occasione, giallo anche per Miccoli, che si lamenta con Celi per un fallo precedente dei giocatori della Lazio non ravvisato dall'arbitro. Sotto di 2-0, e con ancora più di mezzora da giocare, Sannino non ci pensa due volte e si gioca gli ultimi due cambi: Miccoli e Kurtic finiscono sotto la doccia, Hernandez e Dybala (esordio per l'argentino) sono chiamati a guidare la riscossa. Al 38', però, ci pensa ancora Klose a chiudere definitivamente i giochi.
La Repubblica titola: "Doppio Klose e Candreva. È una Lazio splendida. I capitolini schiantano il Palermo (3-0) grazie a una notevole prestazione di squadra: gioco palla a terra e corsie esplorate a ripetizione, nulla da fare per la banda di Sannino, arrivata all'Olimpico in versione abbastanza rinunciataria".
Continua il quotidiano: "Dobbiamo essere padroni in casa nostra". Vlado Petkovic sapeva quel che diceva. Perché la Lazio vista all'Olimpico contro il Palermo è un'orchestra in cui si fatica a trovare l'elemento fuori tempo. I biancocelesti dominano dal calcio d'inizio al triplice fischio di Celi, con l'unica parentesi di sofferenza a 15 minuti dalla fine e a risultato già ampiamente in cassaforte. E se a sublimare il gioco di squadra c'è un centravanti come Miro Klose, i capitolini potranno continuare a divertirsi e a divertire. Chi stasera non avrà digerito il monologo laziale è Beppe Sannino, che presenta una formazione volta a non prenderle e finisce per sbandare pesantemente sotto i colpi dei padroni di casa. Il 4-3-3 spurio scelto da Petkovic ha negli scambi stretti e nelle sovrapposizioni degli esterni bassi il proprio credo, Konko e Lulic macinano metri di campo a caccia dei rifornimenti di Candreva e Mauri, che spesso e volentieri cercano il fraseggio con Klose. Il Palermo, sceso in campo con un 4-4-2 che presenta otto giocatori a ridosso dell'area, svolge dignitosamente i compiti di copertura nella prima mezz'ora. Al 28' Bertolo potrebbe addirittura piazzare il gol del vantaggio su imbeccata di Miccoli, provvidenziale la rimonta di Lulic. La crescita della Lazio è inesorabile, al 32' è Cetto a negare l'1-0 a Konko, prima del timbro griffato Klose. Giorgi svirgola invece di allontanare, Garcia dà il pallone per suo e ignora Gonzalez, che glielo soffia e centra col mancino: girata chirurgica del tedesco, è la rete che indirizza la contesa.
La ripresa vede i biancocelesti vicinissimi al 2-0 dopo nemmeno un minuto: Hernanes in mezzo per Biava, colpo di testa troppo centrale, Ujkani si salva anche sul tentato tap-in di Mauri. Petkovic inverte le corsie delle due ali, chiedendo a Candreva di rientrare per mettere in mezzo e sfogare il destro. È lui ad andare a un passo dal raddoppio: mancino da pochi passi, esterno della rete. Quando l'ex Cesena può liberare la potenza del suo piede, però, Ujkani si deve arrendere. La sassata da 28 metri si insacca sotto l'incrocio, scatenando l'entusiasmo del pubblico. Sannino mischia le carte e passa al 4-3-3: quando i padroni di casa riprendono fiato, dopo la mezz'ora, il Palermo va anche vicino al 2-1. Cross da sinistra di Dybala - buono l'impatto del baby argentino - con Konko che devia ingannando Marchetti: Dias è incerto nell'allontanare il cuoio che balla sulla linea, Ilicic ci prova incrociando il destro e trovando la risposta del portiere laziale. A conti fatti è questo il solo momento di apnea capitolina: a ritmi alti la squadra sa dire la sua, manca ancora padronanza quando c'è da addormentare l'andatura. Poco male, si riprende a correre: Klose di tacco manda in porta Gonzalez, che quasi non crede al ben di Dio che gli si è stato offerto e incespica nel controllo, agevolando il recupero difensivo sul suo mancino. Il tedesco decide di fare tutto da solo al 37': Lulic, instancabile da terzino sinistro, crossa in mezzo. Finta di andare a sinistra col pallone ancora in aria e stop di petto a cambiare direzione, mandando a vuoto uno sbigottito Von Bergen: diagonale dai sette metri e titoli di coda. Sannino dovrà ancora lavorare parecchio (ammesso che Zamparini gliene dia il tempo) mentre Petkovic è decisamente sulla strada giusta.
La Stampa titola: "Due vittorie in due partite: la Lazio c'è. Il Palermo travolto, è già allarme rosso. Doppio Klose e Candreva: è show".
L'articolo così prosegue: Due vittorie su due incontri per la Lazio che batte il Palermo, alla seconda sconfitta di fila, per 3-0 (doppio Klose e Candreva) e raggiunge in vetta alla classifica a punteggio pieno la Juventus. Dopo un precampionato disastroso la Lazio va a caccia del poker di vittorie (due in Europa League e una alla prima di campionato a Bergamo). Il Palermo, invece, ha fatto un percorso decisamente diverso. Dopo un precampionato convincente e il passaggio del turno in Coppa Italia è incappato in una bruttissima sconfitta in casa alla prima contro il Napoli. Vladimir Petkovic ripropone la squadra che ha vinto sul campo dell'Atalanta ridisegnando però alcuni compiti tattici dei suoi uomini. Un modo per irrobustire il centrocampo, non lasciare spazio agli avversari e puntare tutto sugli inserimenti dei centrocampisti. Klose recupera da un piccolo acciacco della vigilia ed è regolarmente al suo posto. Il Palermo abbandona il 3-5-2 di sette giorni fa e passa al 4-4-2. Sannino manda subito in campo il nuovo acquisto Giorgi e si affida a Ilicic e Miccoli in attacco. È il Palermo che nelle battute iniziali cerca di fare la partita, ma la prima conclusione è della Lazio con Hernanes dalla distanza: Ujkani però si fa trovare attento. Il primo quarto d'ora fila via senza particolari emozioni: il Palermo cerca di costruire azioni, ma non riesce ad arrivare alla conclusione; la Lazio, invece, dà l'impressione di far girare il pallone con più fluidità, ma non riesce a essere concreta sotto porta. Intorno alla mezzora il Palermo pareggia il conto delle occasioni con Miccoli che lancia Bertolo sulla trequarti, ma l'argentino, che forse temporeggia un po' troppo, viene anticipato proprio quando stava per provare il pallonetto.
Proprio quando sembrava che il primo tempo filasse via sullo 0-0 Gonzalez va verso un pallone respinto malamente dalla difesa rosanero, riesce a sorprendere Garcia e a crossare dalla destra un pallone sul quale si avventa Klose che, al 39', porta in vantaggio la Lazio. Nella ripresa si riparte con le stesse formazioni di inizio partita e subito Ujkani ha il suo bel da fare per salvare la sua porta. L'albanese è goffo nell'intervento su colpo di testa di Biava, ma il suo bagher è efficace, poi Mauri e Biava non trovano la deviazione vincente. Comincia a piovere e il Palermo inizia a sfaldarsi. La Lazio si rende sempre più pericolosa e Ujkani non sempre trasmette sicurezza al reparto difensivo del Palermo. All'11' Candreva pesca il jolly da poco meno di 30 metri con una gran botta che si insacca alla sinistra di Ujkani. Sannino prova a cambiare qualcosa: fuori Giorgi, Miccoli e Kurtic, dentro Arevalo Rios, Dybala ed Hernandez. I due attaccanti danno un po' di vivacità in avanti ai rosanero, ma il Palermo sembra affidarsi più all'improvvisazione che ad altro, al cospetto di una Lazio che sa sempre cosa fare. Al 37' Klose mette la ciliegina sulla sua partita: Lulic dalla sinistra crossa al centro, il tedesco fa una finta che spiazza Von Bergen, stoppa di petto e chiude la partita. Per lui e per la Lazio solo applausi. Per il Palermo e per Sannino, invece, tanto lavoro.
Tratte dal Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
"Abbiamo giocato una grande partita e controllato il gioco, anche con belle trame. Così sono arrivati i 3 punti", spiega il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic dopo la convincente vittoria interna contro il Palermo. "Non è problema essere in tanti - continua ai microfoni di Premium Calcio - la squadra ora si trova bene sul campo e riesce a tenere un buon ritmo per 90 minuti con la palla e senza. Oggi abbiamo fatto un ottimo progresso in avanti". Riguardo alle critiche piovute addosso a lui e alla società durante un incerto pre-campionato, Petkovic ha le idee chiare: "Non eravamo brocchi due settimane fa e non siamo fenomeni ora, ma cerchiamo di imporci contro ogni avversario e vincere le partite. Io sapevo cosa avevo a disposizione, la squadra non poteva essere brillante e assimilare certi movimenti da subito, ma ora stiamo crescendo. Dobbiamo preparare la squadra per ogni occasione, era molto importante vincere prima della pausa, ora recuperiamo energie e proviamo nuove cose per essere pronti per il Chievo". Riguardo poi alle contestazioni dei tifosi, stasera diventate ovazioni, Petkovic commenta a Sky: "Fa piacere sentire i cori, che ora aiutano me e la squadra. Siamo ancora in un processo, possiamo migliorare, io ho fatto un passo indietro, i giocatori uno in avanti e ci siamo trovati. Zarate? È un grande campione, dipende tutto dalle partite e dalla forma. Io cerco sempre di usare i migliori. Ho sempre cercato di dare opportunità ai giovani - conclude -, lo farò anche quest'anno". Entusiasta anche l'"uomo della partita" Klose, autore di una pregevole doppietta: "Cosa è cambiato in questa Lazio? E' cambiato allenatore ed è cambiato il gioco, giochiamo bene adesso e vinciamo. Dopo il riposo vogliamo ancora di più, cerchiamo di dominare le partite, e ancora non siamo al 100 per cento", conclude il bomber tedesco.