5 novembre 2015 - Europa League - Fase a gironi gruppo "G", gara 4 - inizio ore 21.05
ROSENBORG: Hansen, Svensson, Eyjolfsson, Reginiussen (dal 33' Bjordal), Skjelvik, Jensen, Selnaes, Midtsjø (dal 62' Konradsen), Mikkelsen, Søderlund (dal 66' Vilhjálmsson), Helland. A disposizione: A.L. Hansen, De Lanlay, Pedersen, Stamnestro. Allenatore: Ingebrigtsen.
LAZIO: Berisha, Konko, Gentiletti, Hoedt, Radu, Cataldi, Kishna, Onazi, Morrison (dal 76' Mauri), Candreva (46' Keita), Djordjevic (dal 66' Matri). A disposizione: Guerrieri, Basta, Murgia, Oikonomidis. Allenatore: Pioli.
Arbitro: Sig. Marriner (ENG) - Assistenti Sigg. Kirkup e Bennett (ENG) - Assistenti arbitrali aggiunti Sigg. Madley e Mason (ENG) - Quarto arbitro Sig. Salisbury (ENG) - Delegato Uefa Sig. Khodeev (RUS).
Marcatori: 9' Djordjevic, 29' Djordjevic.
Note: espulso Keita per fallo di reazione. Ammoniti Radu e Kishna per gioco falloso. Angoli 5-3. Recuperi: 3' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 18.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio già in clima derby. Djordjevic, sms alla Roma. Doppietta del serbo al Rosenborg, basta un pari per la qualificazione. Funziona il turnover di Pioli, ma Keita rovina tutto e si fa cacciare nel finale".
Continua la "rosea": Missione compiuta. Senza spendere troppe energie e con mezza squadra lasciata a Roma a riposare in vista del derby. La Lazio continua in Norvegia la marcia europea. Tre punti, quelli conquistati sul campo del Rosenborg, praticamente decisivi ai fini della qualificazione al turno successivo. Ora ai biancocelesti manca un solo punto per avere la aritmetica certezza del passaggio ai sedicesimi. Con due partite a disposizione si tratta di una formalità. A chiudere in anticipo la storia del match e il discorso qualificazione provvedono una Lazio concentrata e un Djordjevic in serata di grazia. All'ariete serbo, al rientro nel blocco dei titolari dopo l'infortunio muscolare di inizio ottobre, basta mezzora per risolvere la pratica. Due gol complementari, a conferma della ricchezza del repertorio a disposizione dell'ex Nantes. Di testa ad anticipare tutta la difesa norvegese sull'angolo di Kishna il primo, di sinistro a conclusione di una perfetta azione in pressing in tandem con Onazi il secondo. Non aveva mai segnato in una coppa europea, Djordjevic. Ha deciso di iniziare a farlo nel migliore dei modi sia come qualità sia come quantità. L'uno-due del serbo arriva al termine di un periodo che la Lazio domina in lungo e in largo. La squadra di Pioli quasi si diverte a fare il gatto con il topo contro un Rosenborg volenteroso ma nulla più.
I biancocelesti lasciano volentieri il possesso palla alla squadra di casa e poi ripartono con letali contropiede. Funziona bene il giro palla a centrocampo grazie ad un Onazi più che positivo e ad un Cataldi in netta ripresa rispetto alle ultime uscite. La Lazio gioca in scioltezza e prima dell'intervallo potrebbe anche triplicare. L'arbitro le nega un rigore solare (fallo di Svensson su Radu) e poi Candreva tira addosso al portiere la più comoda delle palle-gol. Il Rosenborg invece si affaccia dalle parti di Berisha in una sola occasione, colpendo il palo con Helland, il cui tiro però era in realtà un tentativo di cross. Lazio perfetta fino all'intervallo (al netto delle occasioni sciupate per il 3-0), un po' meno brillante nella ripresa. Calo più mentale che fisico, perché dopo aver messo al sicuro il risultato prevale nei biancocelesti la voglia di preservare energie in vista del derby di domenica. Anche se dei giocatori che affrontano il Rosenborg soltanto due o tre giocheranno anche domenica. Da questo punto di vista Pioli azzecca tutto. Decidendo di fare turnover totale il tecnico si prende un bel rischio, ma alla fine i fatti gli danno ragione. E non solo, perché oltre ai tre punti il tecnico riceve buone notizie anche dallo stato di forma di alcuni giocatori che, a questo punto, potranno tornargli utili contro la Roma.
L'ispirato Djordjevic innanzitutto. Ma anche un Radu di nuovo convincente e un Onazi decisamente in palla. Dietro la lavagna invece il rientrante Keita. In una partita di assoluta tranquillità lo spagnolo riesce a farsi espellere a sette minuti dalla fine per un fallo di reazione su Helland. Nessuna conseguenza sull'esito di una partita oramai già abbondantemente conclusa, ma nuovi dubbi sulla tenuta mentale di un giocatore tanto forte quanto fragile.
Il sito web Uefa.com commenta così la gara:
La SS Lazio conquista la terza vittoria consecutiva in UEFA Europa League e mette di fatto in cassaforte la qualificazione ai sedicesimi. A Trondheim, nella quarta giornata del Gruppo G, la squadra di Stefano Pioli supera 2-0 in scioltezza il Rosenborg BK grazie alla doppietta di Filip Djordjevic, all'esordio europeo in maglia Biancoceleste. Malgrado le tante "seconde linee" schierate in vista del derby di domenica contro l'AS Roma, la Lazio ha offerto una prestazione di livello al Lerkendal Stadion, con l'unica macchia dell'espulsione nel finale di Keita. Tre punti che consentono ai Biancocelesti di salire a quota 10 punti e restare in testa al raggruppamento: giovedì 26 novembre, all'Olimpico contro il FC Dnipro Dnipropetrovsk, basterà non perdere per brindare alla qualificazione. La squadra di Pioli, malgrado l'abbondante turnover deciso dal tecnico, inizia fortissimo. Sono trascorsi appena cinque minuti quando Ricardo Kishna si presenta solo davanti ad André Hansen che respinge il suo forte tiro di sinistro. Dopo nove minuti, comunque, la Lazio è già in vantaggio: corner proprio dell'olandese e stacco di testa di Djordjevic, che mette nel sacco.
I Biancocelesti sbandano paurosamente su un cross dalla destra di Pål André Helland, che accarezza il palo prima che Wesley Hoedt riesca ad allontanare il pallone. Ma è una "crisi" passeggera. L'inglese Ravel Morrison, sul tocco di Kishna, impegna il numero 1 del Rosenborg, prima che al 29' arrivi il raddoppio. Djordjevic recupera un pallone e innesta la transizione di Ogenyi Onazi, che entra in area e serve ancora il serbo: il sinistro non lascia scampo ad Hansen, 2-0 per la Lazio. Ci sarebbe addirittura il tris, ma il gol di Hoedt è annullato per fuorigioco di Santiago Gentiletti; poi è Candreva, tutto solo davanti al portiere dei norvegesi, a esaltarne i riflessi. Anche nella ripresa i Biancocelesti partono con il piede saldamente premuto sull'acceleratore. Djordjevic, sul pallone scodellato da Kishna, si divora la chance del 3-0, mentre Keita - in campo a inizio secondo tempo al posto di Candreva - si presenta con un bel tiro deviato da Johan Lædre Bjørdal non distante dal primo palo.
Onazi, dopo una bella sgroppata di Abdoulay Konko, tenta invano la conclusione dal limite; trascorrono pochi minuti e si fa notare anche Etrit Berisha, che respinge il velenoso tentativo di Mike Jensen. Stesso scenario al 68', con il portiere albanese che controlla il pallone in due tempi. La squadra di Pioli non disdegna comunque le ripartenze, Konko e soprattutto Alessandro Matri - subentrato al bomber Djordjevic - hanno l'occasione per il tris ma non hanno la lucidità giusta. Proprio come Keita, che a sette minuti dalla fine perde la testa ed è espulso per una reazione su Helland. Ma la Lazio conduce comunque in porto la vittoria: la qualificazione è di fatto, ormai, una certezza.
Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Il passaggio del turno decisamente ipotecato oltre al ritorno alla vittoria rinfrancano Stefano Pioli. "Abbiamo avuto l'approccio giusto - dice l'allenatore dei biancocelesti -. Abbiamo saputo attaccare in profondità sin dall'inizio. Meglio nel primo tempo che nella ripresa quando abbiamo un po' giochicchiato. Dovevamo comunque essere più concreti in fase finalizzativa e quindi segnare di più contro una formazione che ha cercato di farsi valere sino alla fine. Ma la Lazio ha mostrato la voglia di vincere e ha giocato con attenzione". Il tecnico si sofferma poi sui singoli. A partire da Keita, espulso: "Sa di aver sbagliato. Ha commesso un'ingenuità grossa che non dovrà più ripetere". E Morrison al debutto da titolare? "Si è spremuto molto per la squadra - prosegue Pioli -. Una buona prestazione. A volte era troppo alto e noi non siamo riusciti a metterlo nelle condizioni migliori per esprimersi. Sicuramente è stato più che sufficiente". Pioli fa i conti della trasferta norvegese: "Abbiamo ottenuto quello che volevamo e siamo ormai vicini alla qualificazione. Anzi, ci manca soltanto un punto ma sarebbe importante arrivare primi per evitare chi viene dalla Champions". Un sguardo anche alla sfida di domenica all'Olimpico. "Abbiamo ricevuto buone risposte dalla partita col Rosenborg, ora la testa va subito al derby". Infine, c'erano circa trecento tifosi della Lazio a Trondheim: striscione contro il prefetto Gabrielli per la nota questione delle curve divise.