Home cup match played on 21 February 2013.
Kicked off at 7:00 PM

Giovedì 21 febbraio 2013 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Borussia Mönchengladbach 2-0 Europa League - Sedicesimi di finale, gara di ritorno - inizio ore 19.00

LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Cana, Radu, Candreva (82' Pereirinha), A. Gonzalez (69' Onazi), Ledesma, Hernanes, Lulic, Floccari (78' Kozak). A disposizione: Bizzarri, Ciani, Lombardi, Ederson. Allenatore: Petkovic.

BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH: Ter Stegen, Stranzl, Jantschke, Dominguez, Wendt, Cigerci (68' Hanke), Marx (78' Xhaka), Nordtvelt, Herrmann, De Jong, Arango (52' Younes). A disposizione: Heimeroth, Daems, Brouwers, Rupp. Allenatore: Favre.

Arbitro: Sig. Göçek (TUR) - Assistenti Sigg. Eyisoy e Aktas (TUR) - Quarto arbitro Sig. Satman (TUR) - Assistenti arbitrali aggiunti Sigg. Simsek e Kalkavan (TUR).

Marcatori: 10' Candreva, 33' A. Gonzalez.

Note: ammoniti Younes per simulazione. Angoli: 5-5. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t..

Spettatori: 35.000 circa.

La Gazzetta dello Sport titola: "Europa League, Lazio-Borussia M. 2-0. Candreva-Gonzalez: ottavi raggiunti. Biancocelesti qualificati senza soffrire, troveranno lo Stoccarda. Una reazione convincente dopo la pesante sconfitta di Siena".

Continua la "rosea": Una serata da vera Lazio: decisa, concreta, attenta. Più che sufficiente per sbarazzarsi di un Borussia Moenchengladbach in vena di regali. All'Olimpico, il ritorno dei sedicesimi di Europa League finisce 2-0 per la squadra di Petkovic: dopo il 3-3 dell'andata significa qualificazione, già praticamente in cassaforte all'intervallo. La nota stonata della serata sono i tre tifosi del 'Gladbach accoltellati prima del fischio d'inizio: certa violenza imbecille si ripete con frequenza preoccupante. Dopo "occhio ai tedeschi perché non mollano mai", l'altro imperdibile luogo comune, in situazioni come queste, è "puntare al pareggio sarebbe pericoloso". Gli uomini di Petkovic, però, giocano davvero per vincere, non solo per modo di dire: c'è da dimenticare la brutta sconfitta di Siena e la flessione nell'ultimo mese di campionato. E c'è da allungare la striscia d'imbattibilità in Europa, che con quella di stasera arriva a 10 partite. Petkovic vuole costringere il 'Gladbach a scoprirsi, senza rischiare nulla. Così lascia Floccari nel ruolo di punta centrale e lo supporta con la rapidità, sulle corsie esterne, di Candreva e Lulic, imbottendo la zona centrale nel campo con Gonzalez, Ledesma e Hernanes. Il piano funziona perfettamente, perché imbriglia il 4-3-3 di Favre ed è ulteriormente favorito dallo svarione di Dominguez, che al 10' propizia l'1-0. Nella circostanza, Candreva è più che a togliere il pallone all'avversario e a fulminare Ter-Stegen in uscita. La reazione è poca cosa, i biancocelesti continuano a far male quando ripartono.

E al 33', ecco il raddoppio: Radu arriva fino al limite dell'area, scarica il diagonale rasoterra e sulla respinta di ter-Stegen è Gonzalez a mettere dentro, bruciando la copertura tardiva di Wendt. La musica non cambia granché nella ripresa. Marchetti si sporca la tuta per la prima volta al minuto 67, quando blocca a terra un destro a pelo d'erba di Stranzl. Poi deve impegnarsi di nuovo su De Jong a una decina di minuti dalla fine, ma in una fase di gara in cui la Lazio ha già iniziato da un pezzo ad amministrare il risultato, dosando gli sforzi. All'orizzonte c'è là sfida di lunedì col Pescara in campionato, partita in cui la Lazio partirà avvantaggiata se saprà evitare distrazioni, come ha fatto stasera. Più in là, guardando all'Europa, ci sarà la sfida con lo Stoccarda, che è andato a vincere a Genk. Altro club della Bundesliga, con andata in Germania il 7 marzo e ritorno all'Olimpico. Meglio per la Lazio, che un po' di tedesco l'ha già imparato.

Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio vola agli ottavi. Affronterà lo Stoccarda. Europa League: la squadra di Petkovic batte 2-0 il Borussia Mönchengladbach grazie ai gol di Candreva e Gonzalez e si qualifica per il turno successivo".

Continua il quotidiano sportivo romano: Eccolo il riscatto invocato da Petkovic dopo la pesante sconfitta a Siena. La Lazio vince e convince. E vola agli ottavi di finale dell'Europa League. Niente sorprese nel ritorno dei sedicesimi di finale contro il Borussia Mönchengladbach (andata era finita 3-3). La squadra di Petkovic supera i tedeschi con un netto 2-0 e vola alla fase successiva della competizione europea dove l'aspetta la sfida contro lo Stoccarda che ha battuto 2-0 il Genk. Ottimo primo tempo per i biancocelesti che trovano un doppio vantaggio con i gol di Candreva e Gonzalez. Nella ripresa la Lazio gestisce senza problemi la partita e conquista così l'accesso agli ottavi. Petkovic conferma il consueto 4-5-1 con Candreva, Hernanes, Gonzalez e Lulic alle spalle di Floccari. Davanti a Marchetti Biava e Cana (e non Ciani) al centro con Konko e Radu sulle face. Cervello del centrocampo, Cristian Ledesma, al rientro dopo la squalifica scontata contro il Siena.

La Lazio parte subito forte e alla prima occasione del match trova il vantaggio: il difensore Domínguez sbaglia l'appoggio, ne approfitta Candreva che entra in area e a tu per tu con il portiere Stegen non sbaglia e firma con fredezza l'1-0. La squadra di Petkovic non commette l'errore di sedersi e accontentarsi passivamente del vantaggio ma continua invece ad attaccare con continuità e ritmo. Al 15' ci prova Lulic con un tiro da fuori deviato in angolo da un attento Stegen. I tedeschi non riescono a reagire e la Lazio ha grande facilità di gioco. Al 33' Radu scarica dalla trequarti sinistra un potente sinistro che non viene bloccato dal portiere del Borussia: sulla corta respinta del numero uno si avventa Gonzalez che appoggia in rete la palla del 2-0. Memori del pirotecnico 3-3 dell'andata i giocatori della Lazio continuano a spingere e, prima della fine del primo tempo, vanno vicini al tris con un tiro di Hernanes: Stegen non trattiene ma la difesa tedesca spazza in corner. Nella ripresa la Lazio diminuisce la sua spinta offensiva. I biancocelesti, però, sono bravi ad arginare i flebili tentativi di reazione dei tedeschi. Al 69' Petkovic comincia a pensare anche al campionato e richiama in panchina l'ottimo Gonzalez. Al suo posto entra in campo il giovane Onazi. Il Borussia fa fatica a costruire gioco e, se escludiamo un tiro dai venti metri di Stranzl, bloccato con sicurezza da Marchetti, i tedeschi non riescono a pungere in avanti. Solo negli ultimi minuti assistiamo a qualche fiammata offensiva del Borussia con il tiro di De Jong (attento Marchetti) e qualche corner pericoloso ma la Lazio è brava a controllare con tranquillità e sicurezza il doppio vantaggio. Finisce 2-0 per i biancocelesti che conquistano così gli ottavi di finale dell'Europa League.

Il Messaggero titola: "Lazio-Borussia 2-0. Festa con Candreva e Gonzalez".

Continua il quotidiano romano: Tanta Lazio contro il Borussia. Tedeschi schiacciati e travolti. La prima parte di gara finisce 2-0: gol di Candreva e Gonzalez. Borussia mai in partita, Lazio padrona. Nel secondo tempo la Lazio si accontenta e passa alla grande il turno di Europa League. La Lazio ritrova in Europa League tutta la compattezza smarrita a Siena e batte 2-0 il Borussia Moenchengladbach con le reti di Candreva e Gonzalez, raggiungendo senza particolari affanni gli ottavi del torneo. Il 7 e 14 marzo affronterà un altro club tedesco, lo Stoccarda (andata in Germania), che ha eliminato i belgi del Genk vincendo in trasferta. Era dalla stagione 2002-'03 (con Mancini in panchina, Coppa Uefa) che i biancocelesti non andavano così avanti in una competizione europea. Lazio in campo con il preannunciato 4-1-4-1. Tedeschi costretti a osare dal 3-3 dell'andata e schierati con un più spregiudicato 4-3-3, spinti dall'incitamento dei 10.000 tifosi bianco-nero-verdi giunti all'Olimpico. Un entusiasmo (piuttosto alcolico, ma pacifico) che resiste anche all'1-0, realizzato dopo appena 10 minuti. A spezzare l'equilibrio è un'indecisione di Dominguez, difensore spagnolo, che controllo maldestramente un passaggio del portiere. Candreva è in agguato e porta in vantaggio la Lazio sull'uscita alla disperata di Ter Stegen. Colpito a freddo, il Moenchengladbach si scompagina mostrando i limiti di una squadra che in Bundesliga quest'anno vivacchia a metà classifica. La furia agonistica dell'andata è solo un ricordo, il pressing del centrocampo biancoceleste non lascia respirare Cigerci, Marx e Nordtveit, palleggiatori tutt'altro che sopraffini. Così Arango, punta venezuelana che in Germania aveva segnato un gol e preso un palo, diventa impalpabile. Il 2-0 è la logica conseguenza di un superiore possesso palla che i giocatori di Petkovic non devono nemmeno sudarsi troppo. Al 33' Radu tira da lontano. Ter Stegen devia a fatica, ma il più lesto è Gonzalez che anticipa Wendt e da pochi metri piazza la palla sotto la traversa.

La ripresa ha poco da dire, se non altro perché il Borussia - già non molto convinto - molla quasi del tutto. Arango lascia il posto a Younes, che si farà ammonire per una palese simulazione in area laziale. Il bravo arbitro turco Gocek non ci casca, i tre rigori a favore dell'andata non torneranno più. La prima vera parata di Marchetti arriva solo al 22', su tiro di Stranzl. Nel finale la Lazio gigioneggia un po' e offre un paio di occasioni agli stralunati attaccanti tedeschi. Marchetti devia bene su De Jong al 35'. Il Borussia guadagna un paio di angoli, ma senza costruirci sopra nulla di pericoloso. Al triplice fischio festeggiano i tifosi della Nord ed anche i tedeschi hanno ancora voglia di sventolare le loro bandiere. Tutti, tranne i tre che allo stadio non sono mai arrivati causa leggere ferite da coltello, ricordo di una vacanza romana.

La Repubblica titola: "Lazio-Borussia M. 2-0, Candreva e Gonzalez rialzano Petkovic. I biancocelesti riscattano l'orrenda serata di Siena superando i tedeschi e guadagnando l'accesso agli ottavi (contro lo Stoccarda) di Europa League. Pratica chiusa nella prima mezz'ora".

L'articolo così prosegue: Lazio di corsa agli ottavi di Europa League. Meritatamente. Dopo la brillante prestazione di Moenchengladbach, i biancocelesti si ripetono all'Olimpico e eliminano il Borussia, accompagnato a Roma da quasi ottomila tifosi (hanno riempito l'intera curva sud). Riscatta, la Lazio, l'orrenda serata di Siena e nello stesso tempo abbatte un tabù decennale, visto che non approdava agli ottavi di una competizione europea dal 2003: quell'anno, poi, la squadra di Mancini raggiunse le semifinali. Ancora imbattuti in questa Europa League, i biancocelesti hanno ritrovato la solidità difensiva: fondamentali, in questo senso, il ritorno al 4-1-4-1, il modulo delle giornate migliori, e il rientro di Ledesma, assente per squalifica a Siena. Con l'argentino piazzato davanti alla terza linea, la retroguardia fa il suo lavoro senza patemi: dà buoni risultati la scelta di Petkovic, che ha preferito Cana a Ciani, disastroso a Siena. Prezioso anche il recupero di Radu, il difensore più in forma. Certo tutto è stato reso più facile dall'errore - già al 10' - del difensore spagnolo Dominguez: controlla male un pallone innocuo sulla sua trequarti, Candreva glielo soffia, corre solo e felice verso il portiere e lo fredda con un destro sotto la pancia. Così la Lazio ha potuto rilassarsi ed esprimere il meglio di sé: copertura perfetta del campo, recupero rapido del pallone per poi catapultarsi in attacco con 4-5 uomini. Resta il problema del contropiedista che (in rosa) non c'è, lacuna che non le ha consentito di chiudere partite come quella di Palermo o quella contro il Napoli.

Stavolta però il 2-0 è arrivato abbastanza presto, al 33', ancora una volta grazie a un'incertezza difensiva: il portiere ter Stegen (incomprensibile come mai il Barcellona sia così interessato a lui) non blocca un tiro di Radu e sulla respinta il motorino Gonzalez anticipa Wendt e gonfia la rete. L'applicazione nella fase difensiva e la buona predisposizione alla ripartenza stavolta non ha fatto avvertire più di tanto l'assenza di Klose e Mauri, uomini che restano essenziali per gli schemi di Petkovic. E' piaciuto anche il fraseggio avvolgente palla a terra dei biancocelesti, agevolato dalla ritrovata leggerezza. Hernanes ha cercato il gol invano con un tiro da fuori, poco servito Floccari. Applaudito Onazi, reduce dalla vittoria in Coppa d'Africa, il Borussia ha pagato la fragilità difensiva: allora errori di reparto, oggi individuali. Al 22' della ripresa la prima parata di Marchetti, su tiro dalla distanza di Stranzl. Negli ottavi la Lazio affronterà un'altra squadra tedesca, lo Stoccarda.

Il sito web Uefa.com commenta così la gara:

La S.S. Lazio ritrova la vittoria nel momento più importante e conquista con pieno merito la qualificazione agli ottavi di UEFA Europa League. I Biancocelesti, senza successi da quattro partite, stendono 2-0 all'Olimpico un Borussia Mönchengladbach trascinato da quasi 10mila tifosi tedeschi: decidono la sfida i gol nel primo tempo di Antonio Candreva e Álvaro González. Dopo il 3-3 del Borussia-Park, la squadra di Vladimir Petkovic era la logica favorita per questa sfida, anche se il digiuno di vittorie in campionato e la pericolosità sui calci piazzati degli uomini di Lucien Favre avevano creato qualche apprensione alla vigilia. La Lazio ha però giocato una partita quasi perfetta, rischiando pochissimo in difesa e sfruttando tutte le occasioni concesse dagli avversari. Ora i Biancocelesti se la vedranno con un'altra formazione di Bundesliga, il VfB Stuttgart. Senza lo squalificato André Dias e l'infortunato Stefano Mauri, Petkovic torna allo schieramento a quattro in difesa e cambia tre uomini nella squadra sconfitta 3-0 sul campo dell'AC Siena: il difensore brasiliano, Michaël Ciani e Libor Kozák lasciano il posto a Stefan Radu, Lorik Cana e Cristian Ledesma. Più turn-over per Lucien Favre, che modifica per quattro undicesimi la formazione battuta 1-0 in trasferta dall'Hamburger SV: escono Filip Daems, Lukas Rupp, Mike Hanke e Granit Xhaka, sostituiti da Oscar Wendt, Tolga Cigerci, Håvard Nordtveit e Luuk de Jong.

Il primo tempo dei Biancocelesti è un monumento alla concretezza e al cinismo. Il vantaggio arriva dopo dieci minuti, complice una grave leggerezza di Álvaro Domínguez: Candreva soffia il pallone al difensore spagnolo, si invola verso Marc-André ter Stegen e lo supera con un preciso piatto destro. Il 20enne portiere tedesco si riscatta sulla conclusione di Senad Lulic, mentre al 22' Patrick Herrmann riesce a calciare verso la porta di Federico Marchetti ma la mira è abbondantemente imprecisa. La squadra di Petkovic tiene benissimo il campo, non ha alcuna difficoltà a limitare gli attacchi – tutt'altro che veementi – del Borussia. E al 33' raddoppia. Ter Stegen non è impeccabile sul sinistro da fuori di Radu, González anticipa Wendt e insacca sul tap-in. La formazione di Favre è alle corde, prima dell'intervallo è ancora la Lazio a rendersi pericolosa con Hernanes. Nella ripresa il Borussia cambia: Amin Younes, 19enne attaccante di origini libanesi fresco di esordio in Bundesliga, sostituisce Juan Arango, a segno su punizione sull'andata. E' il capitano Stranzl che prova a suonare la carica, ma Marchetti para a terra il suo destro da fuori area. Ogenyi Onazi rileva il goleador González, Hanke prende il posto di Cigerci e Floccari, esausto, è rimpiazzato da Kozák. Marchetti è bravissimo nella parata a terra su De Jong, poi Lulic è tempestivo nella chiusura su Herrmann. Ma il successo della Lazio non è mai in discussione: ora, ad attendere gli uomini di Petkovic, c'è una nuova "missione" tedesca.

Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:

Pacato, come sempre, ma felice. Vladimir Petkovic può sorridere dopo la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League, la sua Lazio ha ripreso a marciare. "Dopo tanti anni è bello andare avanti in Europa, ora ci tocca lo Stoccarda: in poche settimane può cambiare tanto. Sfideremo una squadra che gioca un po' di più rispetto al Gladbach ma che concede anche qualcosa: se faremo il nostro dovere, riusciremo a passare". Il mister biancoceleste non nasconde i problemi delle ultime uscite. "Il calo di Siena è dovuto a tanti fattori: stanchezza e qualche errore di concentrazione, giocando tanto succede. Oggi avevamo due giorni di riposo in meno rispetto a loro, con la disciplina tattica siamo riusciti a correre meno ma meglio. Le risposte le abbiamo avute dall'inizio della stagione: siamo agli ottavi in Europa League, in finale di Coppa Italia e in piena corsa Champions. Non è cambiato tanto rispetto a inizio stagione, siamo sempre gli stessi, solo con qualche gara sbagliata ogni tanto. Ci sono sette squadre al vertice in Italia, tutti perdono punti in determinati momenti". In molti hanno attribuito alla difesa a 3 schierata a Siena il motivo del ko del Franchi: Petkovic analizza tatticamente i suoi. "La difesa a 4 o a 3 è legata anche alle situazioni tattiche degli avversari, se le squadre mettono in campo tante punte si deve coprire lo spazio e tenere duro davanti alla porta: per adesso preferisco la difesa a 4, ci ha dato risultati migliori. C'è stato qualche passaggio a vuoto ma può capitare, oggi ho visto una squadra cinica e molto attenta dal punto di vista tattico. Era importante tenere la porta inviolata, ci tenevo a finire senza subire gol: conta molto per il morale. Sicuramente non ci siamo espressi al 100% ma siamo stati sufficientemente bravi".

Dal Corriere dello Sport:

L'allenatore della Lazio Vladimir Petkovic ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Lazio-Borussia M.: "Risposte dopo Siena? No, non servivano delle risposte, le ho avute dall'inizio del campionato, siamo agli ottavi di finale, lottiamo per la Champions e penso che ogni tanto la squadra, anche se in modo non giustificato, possa concedere qualche sbaglio. Sono contento, però, di come si sia comportata questa sera, la disciplina tattica era davvero al massimo e siamo stati abbastanza cinici a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto". Dopo otto partite siete riusciti a mantenere la porta inviolata: "Questo era molto importante, fino al 93' ho chiesto di finire questa partita a 0 dietro perché sarebbe stato molto importante per il morale, per tutto quello che stiamo facendo. Sicuramente neanche stasera siamo stati al 100% ma abbastanza bravi a passare il turno". Dove può arrivare questa Lazio in Europa? "E' molto importante, dopo tutti questi anni, rimanere ancora in Europa. Adesso vediamo perché tra qualche settimana può ancora cambiare tutto, avremo una squadra che magari gioca un po' e sicuramente andremo incontro alla prossima sfida alla pari. Sono convinto che, facendo bene, potremo passare avanti".

Che differenza c'è tra la partita di stasera e quella di lunedì? "C'entra un po' tutto, un po' di stanchezza che è anche comprensibile. Quando si gioca tanto si incomincia anche a subire, per questo ho detto anche che con la rigorosità tattica e la disciplina abbiamo corso di meno e meglio". Si aspettava un Milan così, che tornasse in questo modo sia in Italia che in Europa? "Con questa società dietro, con il blasone e tutto quanto era obbligata a tornare su questi livelli, vediamo, ci sono ancora tantissime partite. Per la mia squadra io sono ottimista". Da qui in poi sarà sempre difesa a 4 o potrebbe tornare in qualche occasione a 3? "Dipende, anche a fine partita abbiamo giocato a tre, quando l'avversario mette 4-5 attaccanti si devono anche coprire gli spazi e tenere duro davanti alla porta. Per adesso la difesa a 4 è privilegiata e dà risultati migliori".

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