Domenica 10 marzo 2013 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Fiorentina 0-2 10 marzo 2013 - 3.516 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXVIII giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Marchetti, Pereirinha, Cana, Dias, Radu, Ederson (46' Kozak), A. Gonzalez, Ledesma (69' Mauri), Hernanes (57' Onazi), Lulic, Floccari. A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Ciani, Biava, Saha. Allenatore: Petkovic.
FIORENTINA: Viviano, Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero (88' Sissoko), Cuadrado (86' Romulo), Jovetic, Ljajic (67' Llama). A disposizione: Neto, Lupatelli, Roncaglia, Compper, Mati Fernandez, Wolski, Toni, Larrondo. Allenatore: Montella.
Arbitro: Sig. Gervasoni (Mantova) - Assistenti Sigg. Posado e La Rocca - Quarto uomo Sig. De Luca - Assistenti di porta Sigg. Orsato e Bergonzi.
Marcatori: 20' Jovetic, 50' Ljajic.
Note: ammoniti Hernanes, Dias, A. Gonzalez, Cana e Romulo tutti per gioco scorretto. Angoli: 6-2. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t. .
Spettatori: 30.000 circa con 8.627 paganti e 20.518 abbonati.
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio-Fiorentina 0-2, Jovetic e Ljajic per il sorpasso. Viola quarti. Posticipo della 28ª giornata di A: i viola, a segno col montenegrino e col serbo, sorpassano in classifica biancocelesti e Inter. La Montella-band torna a sognare la qualificazione in Champions League".
Continua la "rosea": Vincenzino Montella sceglie il giorno più importante, quello perfetto, per infrangere il tabù esterno che durava dallo scorso dicembre. Il 2-0 con cui la Fiorentina supera la Lazio all'Olimpico non solo interrompe la serie nera di 4 k.o. esterni consecutivi, ma genera il sorpasso in chiave Champions proprio sui biancocelesti (e sull'Inter, sconfitta in casa dal Bologna). Prima del fischio d'inizio la classifica recitava: Lazio 47, Fiorentina 45; al 90' è tripudio viola con Jovetic e compagni che si ritrovano di nuovo a -3 dal Milan terzo (e a -5 dal Napoli secondo...) Per la Lazio invece piove sul bagnato. Al diluvio che ha imperversato su Roma e sull'Olimpico per tutto il giorno si è aggiunta la "scoppola" sul campo. Per fortuna l'Aquila può dimenticare in fretta lo scivolone, giovedì si torna in campo in Europa League con lo Stoccarda, non una passeggiata ma quasi... Petkovic privo di Candreva, squalificato ma il giudice sportivo, per par condicio, fa saltare la sfida anche ad una pedina dell'altro centrocampo, quello viola: Aquilani. I toscani partono forte sfruttando soprattutto i cross dalla sinistra di Pasqual (sbaglia Jovetic di testa all'8') e la corsa di Cuadrado sulla destra. La Lazio reagisce a sprazzi ma al 20' si ritrova sotto: lampo di Lajajic e destro all'angolino di Jovetic che firma il suo dodicesimo gol in campionato. La reazione della Lazio tarda ad arrivare, poi lentamente inizia a creare qualcosa ma tra cross sbagliati (Gonzalez al 44') ed errori da posizione favorevole (Dias al 37') Viviano non rischia nulla.
Nella ripresa Petkovic cerca di cambiare l'inerzia della gara inserendo la seconda punta: Kozak per lo spento Ederson ma non è che Floccari guadagni granché dall'aiuto del collega. E così, alla prima occasione, i viola raddoppiano, quasi senza faticare. Punizione vincente di Ljajic al 5' ma è generoso l'aiuto di Marchetti che giudica male la traiettoria e si tuffa con colpevole ritardo: 0-2 e Lazio sotto shock. Dentro anche Onazi, l'eroe di Stoccarda, per lo spento Hernanes, intanto (ri)comincia a diluviare. La Lazio prova a sbloccarsi, guida la riscossa Floccari con un paio di conclusioni pericolose poi però molla la presa e la Fiorentina inizia ad amministrare il doppio vantaggio senza rischiare nulla. Anzi, le offensive pericolose sono di marca viola mentre i padroni di casa accumulano cartellini gialli su cartellini gialli (Hernanes, Dias, Gonzalez, Cana). Al 38' Onazi sfiora il gol che potrebbe riaprire la gara con un gran destro dalla lunga distanza ma non è giornata: palla fuori di un soffio. In pieno recupero infine gran parata di Viviano su botta ravvicinata di Radu sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Non succede più nulla fino al fischio finale quando scatta la doppia festa viola (il k.o. interno dell'Inter è gradito omaggio per Montella e i suoi).
Il Corriere dello Sport titola: "Fiorentina show, Lazio ko. Montella a -3 dal Milan. All'Olimpico i viola superano 2-0 la squadra di Petkovic grazie ai gol di Jovetic e Ljajic. Lotta Champions sempre più aperta".
Continua il quotidiano sportivo romano: Fiorentina, che show all'Olimpico. La squadra di Montella batte 2-0 la Lazio grazie ai gol di Jovetic e Ljajic e in un colpo solo supera in classifica i biancocelesti e l'Inter (sconfitta in casa dal Bologna). I viola raggiungono così la quarta posizione, a -3 dal Milan terzo. Grande calcio quello messo in scena dalla Fiorentina all'Olimpico che, nonostante il diluvio che si è abbattuto sulla capitale, ha fatto valere il suo gioco fatto di possesso palla e grande qualità. Lazio senza idee e aggressività. I biancocelesti, scivolati a -4 dal Milan, sono apparsi poco lucidi e forse anche stanchi dopo l'impegno europeo con lo Stoccarda. Petkovic si affida ad Ederson per sostituire lo squalificato Candreva. Nel consueto 4-1-4-1 biancoceleste, dietro all'unica punta Floccari, la batteria di trequartisti è formata dal brasiliano, Gonzalez, Hernanes e Lulic. In difesa ecco Cana-Dias centrali (Biava in panchina) con Pereirinha e Radu sulle fasce. Nella Fiorentina Montella punta sul 4-3-3 con il tridente formato da Cuadrado, Jovetic e Ljajic.
La Fiorentina parte forte e sfiora il gol del vantaggio al 7' con Jovetic: il cross dalla sinistra di Pasqual è preciso ma il talento di Podgorica colpisce male e il pallone schizza in area. I viola insistono e dopo un tiro dalla trequarti di Cuadrado bloccato da Marchetti passano in vantaggio. L'azione che porta al gol è di alta scuola: percussione centrale di Ljajic che appoggia al centro, velo di Borja Valero e pallone che finsice sui piedi di Jovetic. Il montenegrino controlla e scarica un destro potente e preciso che s'insacca alle spalle di Marchetti. La Lazio subisce il colpo e la Fiorentina continua ad attaccare esprimendo un ottimo calcio. I viola, però, non riescono a concretizzare sulla trequarti e dopo l'iniziale sbandamento la squadra di Petkovic, anche grazie allo spostamento di Gonzalez sulla destra e l'avanzamento di Ederson, torna a farsi pericolosa. Negli ultimi dieci minuti la Fiorentina viene schiacciata dalla crescente pressione offensiva della Lazio. La squadra di Petkovic sfiora il vantaggio prima con Dias poi con Floccari ma la difesa viola regge.
Petkovic decide di passare al 4-4-2. Nella ripresa, infatti, ecco Kozak (goleador in Europa ma ancora a secco in campionato) al posto di Ederson. A scombinare i piani del tecnico di Sarajevo ci pensa Ljajic che dopo appena 4 minuti indovina una punizione-gioiello dai 25 metri che beffa Marchetti. Lazio sotto 0-2 e Olimpico impietrito. I biancocelesti non ci stanno e provano ad imbastire una reazione. Al 56' ci prova Hernanes con una punizione deviata in angolo da un attento Viviano. Pochi minuti dopo il portiere viola è ancora bravo su una girata al volo di Floccari in area. La Fiorentina non ne vuole sapere di farsi schiacciare e prova ad addormentare il gioco. Petkovic prova a dare una scossa ai suoi con gli ingressi di Mauri al posto di Ledesma e di Onazi al posto di Hernanes. La squadra di Montella, però, è brava a far valere il possesso palla facendo correre a vuoto i biancocelesti che non riescono più a farsi pericolosi se non con un tiro in area di Floccari al 91' deviato da un super Viviano. All'Olimpico finisce 2-0 per la Fiorentina.
Il Messaggero titola: "All'Olimpico vola Montella. Jovetic e Ljajic affondano Petkovic. La Fiorentina scavalca la Lazio e l'Inter: è quarta".
Continua il quotidiano romano: La Fiorentina batte la Lazio e passa al quarto posto in classifica. All'Olimpico non vola l'aquila, ma Montella. Gol di Jovetic e Ljajic. Dopo quattro trasferte in cui non aveva raccolto nemmeno un punto, la Fiorentina si rifà con gli interessi vincendo all'Olimpico contro la Lazio. Montella riparte per Firenze con tre punti pesantissimi in saccoccia, che proiettano i viola a quota 48, da soli al quarto posto (a tre lunghezze dal Milan), complice anche il ko interno dell'Inter con il Bologna. La Fiorentina vince la sfida per la rincorsa alla zona Champions sul piano del palleggio, costringendo gli avversari a sfiancarsi a caccia di una palla che a tratti sembra un miraggio irraggiungibile. Pizarro e, soprattutto, Borja Valero, sono due maghi che fanno sparire e riapparire l'oggetto del desiderio dove vogliono, ben supportati dalla corsa inesauribile di Cuadrado e Migliaccio. E davanti Jovetic e Ljajic sono sempre pericolosi. Sono infatti proprio loro, con una rete per tempo, a fissare il risultato. La Lazio non demerita sul piano dell'impegno, ma la trasferta tedesca di giovedì, in Europa League, si fa sentire nei muscoli di diversi giocatori, oltretutto in una partita resa ancora più complicata dai violenti scrosci di pioggia che si abbattono sul campo per tutta la ripresa. Il terreno inzuppato non favorisce i centrocampisti laziali, più pesanti e lenti. Le triangolazioni in velocità tra Cudrado, Borja Valero e - alternativamente - Ljajic o Jovetic, mettono spesso in difficotà Cana e Dias, mentre Radu riesce a tenere meglio la posizione. La prima occasione i Montella-boys la creano all'8'. Ma sul cross di Pasqual, Jovetic non è pronto e spedisce a lato. Cuadrado ci prova da lontano al 14'. Tiro centrale, parato senza problemi. Sono le prove del vantaggio viola che arriva al primo vero affondo. È il 20' quando Ljajic sfugge sulla sinistra e crossa al centro. Il "velo" di Borja Valero inganna Dias e permette a Jovetic di battere un rigore in movimento. Palla nell'angolo e Marchetti battuto. La Lazio fatica a riordinare le idee ed organizzare una reazione pericolosa.
La ragnatela dei viola, al contrario, dopo il vantaggio diventa ancora più avvolgente, con Pizarro implacabile nel tenere palla e guadagnare falli a centrocampo e Migliaccio uomo-ovunque. Floccari si batte da solo contro tutta la difesa avversaria. Lentamente i biancocelesti riprendono un po' di fiducia e finiscono il primo tempo in crescendo. L'occasione migliore capita sui piedi di Dias, che però "cicca" la palla a pochi metri di Viviano. Laziali al tiro quattro volte negli ultimi minuti, ma imprecisione o il muro dei difensori viola fanno sì che Viviano se la cavi con poco. In avvio di ripresa Petkovic toglie Ederson per dare spazio ai centimetri e chili di Kozak. Ma al 5' la punizione di Ljajic (complice un errore di piazzamento di Marchetti) spegne le velleità di rimonta. Hernanes replica con un'altra punizione velenosa, ma Viviano è bravo a deviare in angolo. Poi il brasiliano lascia spazio a Onazi, che si farà notare con un bel destro da 25 metri (38') fuori di poco. Esce Ledesma per Mauri (24'), ma è un cambio che non incide. Il più pericoloso resta Floccari, prima con un tiro al volo deviato (Kozak non ne approfitta, poi con una botta ravvicinata, in mischia (45') sulla quale Viviano compie un miracolo. È l'ultima occasione biancoceleste. La Fiorentina può festeggiare un successo pesantissimo.
La Repubblica titola: "Lazio-Fiorentina 0-2, i viola salgono al quarto posto. La squadra di Montella si impone grazie ad un gol per tempo di Jovetic e Ljajic, scavalcando i capitolini e, anche per la sconfitta dell'Inter con il Bologna, proponendosi come prima inseguitrice del Milan nella corsa alla terza piazza".
L'articolo così prosegue: Una Fiorentina praticamente perfetta ha liquidato una Lazio ancora in difficoltà dopo la trasferta in Europa. Montella aveva preparato la partita alla perfezione e ha modellato la sua squadra sugli avversari. Ha spostato Cuadrado e Ljajic qualche metro più indietro e ha fatto saltare tutte le logiche di Petkovic, che non è mai riuscito a rimettere in piedi la partita. Invece la Fiorentina ha fatto tutto bene. Ha gestito il pallone, lo ha fatto girare, ha trovato la profondità con Jovetic, che dopo aver sbagliato un gol davanti a Marchetti, alla seconda occasione non ha fallito. E da lì in poi c'è stata una squadra sola. Più organizzata. Più affamata. Più di tutto. Pizarro è un gigante in mezzo al campo, la difesa non ha sbagliato niente. Solo Tomovic è sembrato un po' in affanno su Lulic. Dettagli. Perché la Lazio non ha mai messo davvero in difficoltà la Fiorentina. Floccari & Co. qualche occasione l'hanno avuta, però non sono mai riusciti a sfondare. Troppo molle nelle gambe e nelle idee, la Lazio ha sofferto in difesa e ha fatto fatica a ragionare in mezzo al campo. Così recuperare è diventato quasi impossibile. Anche perché dopo quattro minuti del secondo tempo la squadra viola ha trovato il raddoppio con una punizione di Ljajic, perfetto nell'esecuzione e nella capacità di adattamento al nuovo ruolo. Tutto perfetto, come voleva Montella.
E con questi tre punti la Fiorentina fa un bel balzo in avanti in classifica, supera Lazio e Inter e si piazza al quarto posto in classifica a soli tre punti dal Milan. E c'è ancora lo scontro diretto da giocare. A Firenze. Invece la Lazio scivola ancora e si allontana dal terzo posto. E i problemi sono ancora tutti lì. Le assenze pesano e per Petkovic adesso recuperare in classifica non sarà semplice. Da segnalare, a margine della gara, uno striscione pesante esposto dai tifosi della Lazio, che hanno contestato Michel Platini dopo la decisione dell'Uefa di far giocare la gara con lo Stoccarda a porte chiuse per la questione dei saluti romani in curva nord. "Heysel 20-05-85. Hai avuto la forza di giocare, davanti a 39 morti il coraggio di festeggiare. Platini maiale da te nessuna morale" il contenuto dello striscione.
Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:
C'è molta amarezza dopo la sconfitta casalinga contro la Fiorentina. La Lazio si allontana dal terzo posto, occupato sempre più saldamente dal Milan, e viene sorpassata proprio dai viola che si piazzano al quarto posto. Petkovic non cerca alibi e rende merito all'avversario: "La Fiorentina ha vinto meritatamente. Ma non penso che abbiamo perso tantissimo per quanto riguarda la lotta per il terzo posto. Sono a disposizione ancora 30 punti e vogliamo crederci fino in fondo. Purtroppo in questi momenti ci gira tutto un po' contro, prendiamo gol evitabili e non ne segniamo alcuni facili". Sulle ultime prestazioni della Lazio, però, stanno indubbiamente incidendo anche i tanti impegni e, complici i tanti infortuni, i pochi ricambi a disposizione del tecnico: "Quello è un dato di fatto. Alcuni giocatori fino a questo momento hanno giocato più minuti di quanti ne hanno disputati l'anno scorso in tutta la stagione. Ma non deve essere un alibi. In certi momenti non siamo abbastanza lucidi e pronti per vincere gare come queste di stasera". A sorpresa oggi non ha giocato neanche Giuseppe Biava: "Non era al 100%, così come non lo erano altri giocatori. Dovevo per forza di cose prendere alcuni rischi". E così per la prima volta da quando il tecnico di Sarajevo siede sulla panchina della Lazio, la sua squadra perde uno scontro diretto in casa. Confermato anche il trend negativo in campionato dopo ogni trasferta europea visto che, nelle 5 precedenti occasioni, la Lazio non è mai riuscita né a vincere, né a segnare, ottenendo un solo pareggio per 0-0 a Bologna: "Ma non è solo un problema nostro. Inter, Tottenham e lo stesso Stoccarda hanno faticato. Dobbiamo cercare di andare oltre".
Unica nota positiva della serata il rientro in campo di Mauri dopo un mese di stop. Il capitano biancoceleste ha analizzato la gara: "Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, poi ci siamo trovati sotto e nel momento in cui stavamo attaccando per recuperare abbiamo subito il secondo gol. Giocare ogni tre giorni non è facile, dobbiamo migliorare nel possesso palla, senza aver fretta di verticalizzare". In questa seconda parte di stagione, però, la Lazio sta andando molto male in campionato (appena 8 punti nelle 9 partite del girone di ritorno), a differenza dell'alto rendimento in ambito europeo: "Non è facile spiegare il motivo. Il campionato italiano è difficilissimo, alle volte giochiamo bene e non riusciamo a far risultato. Nelle ultime domeniche abbiamo raccolto pochissimo, dobbiamo invertire la rotta sperando che davanti perdano punti e tornare nelle posizioni alte per accedere in Champions League".
Dal Corriere dello Sport:
"Corsa Champions? La Lazio ci crede ancora". Lo ha detto il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic al termine della sfida contro la Fiorentina. L'allenatore biancoceleste analizza la sconfitta contro i viola: "Stasera non ci abbiamo creduto fino in fondo - le sue parole a Sky Sport -, abbiamo avuto diverse occasioni ma non le abbiamo sfruttate. La Fiorentina è stata cinica e ha combattuto più di noi. Champions? La Lazio ci crede ancora e poi non siamo gli unici ad avere queste difficoltà. Dobbiamo crederci di più. Stanchezza per l'impegno di giovedì in Europa? Sicuramente è così ma non voglio che sia una scusa: a questi livelli i giocatori devono sempre dare qualcosa in più".