Domenica 17 marzo 2013 - Torino, stadio Olimpico - Torino-Lazio 1-0 17 marzo 2013 - 3.518 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXIX giornata - inizio ore 20.45
TORINO: Gillet, D'Ambrosio, Glik, Rodriguez, Darmian, Gazzi, Brighi, Cerci, Meggiorini (56' Bianchi), Barreto (76' Jonathas), Santana (60' Birsa). A disposizione: Coppola, Masiello, Di Cesare, Caceres, Basha, Bakic, Vives, Menga, Stevanovic. Allenatore: Ventura.
LAZIO: Marchetti, Pereirinha, Cana, Ciani, Radu, Candreva, A. Gonzalez (76' Biava), Ledesma, Onazi (78' Saha), Lulic, Kozak (76' Ederson). A disposizione: Bizzarri, Scarfagna, Crecco, Mauri, Keita. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Tagliavento (Terni) - Assistenti Sigg. Maggiani e Passeri - Quarto uomo Sig. Cariolato - Assistenti di porta Sigg. Giacomelli e Di Bello.
Marcatori: 78' Jonathas.
Note: neve moderata, campo scivoloso ma praticabile. Espulso al 16' Ciani per doppia ammonizione. Ammoniti Glik e Cerci. Angoli: 2-2. Recuperi: 1' p.t., 6' st.
Spettatori: 11.683 con un incasso di euro 183.750 (paganti 3.144, incasso 69.235 euro, abbonati 8.539, quota 114.515 euro).
La Gazzetta dello Sport titola: "Torino-Lazio 1-0, Jonathas entra e risolve sotto la neve. Ospiti in 10 dal 15' per l'espulsione di Ciani, ma costruiscono le occasioni più nitide. Nel finale il gran gol dell'ex Pescara".
Continua la "rosea": Serata strana per la Lazio, quella della sconfitta per 1-0 con il Torino. E non solo per la nevicata fuori stagione che ha colpito tutto il nord-ovest italiano. Nella giornata in cui vincono Milan, Napoli, Fiorentina e Roma la mazzata in chiave Europa è pesante. E fa ancora più male, perché è difficile muovere appunti alla squadra di Petkovic. La Lazio, reduce dalla partita di Europa League di giovedì, seppur poco impegnativa, gioca su un campo molto particolare anche se praticabile. Resta in 10 dopo 15' ma crea le occasioni più nitide, prima di cedere nel finale a un bellissimo gol di Jonathas, entrato da un minuto. Il tutto senza i vari Hernanes, Konko, Dias, Klose e Floccari. Insomma, le attenuanti ci sono. Ventura preferisce Meggiorini, che non toccherà palla, a Bianchi. Il Toro è sempre quello: squadra che difende bene anche senza Ogbonna, che lascia il pallino agli altri per ripartire appena può sugli esterni, inizialmente Cerci, fresco di chiamata in Nazionale, e Santana. Petkovic, visto il velo bianco che ricopre il campo e il tipo di partita, lascia fuori Ederson per un centrocampo a 5 con Onazi e Kozak, fresco di tripletta europea, unica punta.
Dopo 10' la Lazio confeziona l'occasione più nitida con due tra i migliori: Gonzalez sfonda a sinistra e la mette sulla testa di Cana, schierato centrale in difesa. L'albanese colpisce il palo. Non ci sarebbe arrivato Gillet. Sull'altro fronte il più vivo è Barreto, ancora a secco col Toro ma brillante. In un minuto l'ex Udinese costringe Ciani, scaltro come un automobilista che vede l'autovelox e invece di frenare accelera, a commettere due falli da giallo. Giusta la decisione del bravo Tagliavento. Non cambia il tema tattico: il Toro aspetta la Lazio, ridisegnata con Radu centrale e Lulic terzino sinistro, per ripartire sugli esterni. Ma tiene bene la squadra di Petkovic, che inevitabilmente lascia solo Kozak in attacco. Il gigante boemo manca una palla interessante in avvio di ripresa. Da lì in poi per la Lazio inizia una partita più difensiva, anche il Toro crea pochino, nonostante l'ingresso di Bianchi per Meggiorini. Entrano Birsa, Biava, Ederson e Jonathas. Il tutto mentre gli addetti al campo danno una pulitina alle linee in una breve sosta. Siamo al 32'. Passa un minuto e Jonathas, entrato da 1', si inventa un gran gol girando in porta sul corner di Cerci. Beffato Biava, battuto Marchetti. La beffa è servita, anche se nel finale Bianchi va vicino al 2-0. Per la Lazio terza partita di fila senza gol e la consapevolezza che finire tra i primi 3 sarà durissima. Anche se a breve ci saranno rientri in grado di aggiungere parecchio. Il Toro, invece, fa solo festa: a quota 35 e con 10 punti sulla terz'ultima, è già salvo.
Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio resta in dieci. Ko a Torino sotto la neve. La squadra di Petkovic in dieci perde 1-0 sotto una fitta nevicata. Biancocelesti in inferiorità numerica dopo 15 minuti per un doppio giallo dell'arbitro Tagliavento a Ciani. Palo di Cana, poi rete decisiva di Jonathas al 78'".
Continua il quotidiano sportivo romano: E' una Lazio dai due volti. Bella e travolgente in Europa, spenta e in piena crisi in campionato. Terzo ko di fila per la squadra di Petkovic che vede allontanarsi il terzo posto (ora distante sette punti) e viene raggiunta in classifica dalla Roma. A decidere la gara contro il Torino, giocata in un campo ai limiti della praticabilità per una fitta nevicata che ha "sommerso" il terreno di gioco, un gol al 78' di Jonathas, appena entrato in campo al posto di Barreto. Decisivo, ai fini dell'andamento del match, il doppio giallo che l'arbitro Tagliavento rifila a Ciani in due minuti. Sotto di un uomo, la squadra biancoceleste non è riuscita ad arginare l'ennesima sconfitta in campionato. La fitta nevicata sull'Olimpico di Torino condiziona pesantemente il match. La gara non decolla su un campo pesantissimo e di occasioni da gol se ne vedono col lumicino. Dopo tre minuti un contatto in area laziale fra Marchetti e Glick fa urlare al rigore i granata ma il fallo non c'è e l'arbitro Tagliavento ammonisce per simulazione il difensore del Torino. La Lazio è sfortunata al 9' quando un perfetto colpo di testa di Cana su cross di Gonzalez fa stampare il pallone sul palo di un immobile Gillet. Dopo un quarto d'ora gli ospiti restano in dieci per il secondo giallo che l'arbitro Tagliavento sventola davanti ad un ingenuo Ciani. Il Torino, però, non è in grande serata e non sfrutta la superiorità numerica come potrebbe. La Lazio si difende con ordine e prova a ripartire con Kozak, decisamente più appannato rispetto alla grande serata di Europa League contro lo Stoccarda. La squadra di Ventura si fa pericolosa solo su un paio di calci da fermo poco precisi di Santana.
Nella ripresa - cominciata con circa dieci minuti di ritardo per pulire le linee di gioco dalla neve -, se possibile, la partita è ancora meno vivace. Ventura fa entrare l'ex Bianchi al posto di uno spento Meggiorini. Candreva al 71' per poco e non si fa autorete deviando di nuca un cross di Cerci. Petkovic toglie gli esausti Onazi e Kozak per inserire Ederson e Saha ma un minuto dopo arriva il gol decisivo di Jonathas, da sessanta secondi in campo al posto di Barreto: angolo granata e tocco sotto misura dell'attaccante ad anticipare Biava al 78'. La Lazio, stanca nelle gambe e poco lucida in fase di impostazione, non riesce a costruire nessun pericolo per Gillet. Bianchi sfiora il gol del raddoppio nel finale. Finisce 1-0 per i granata. La Lazio in "versione italiana" non riesce più a ritrovarsi. Cinque punti nelle ultime nove partite è un chiaro segnale di allarme.
Il Messaggero titola: "Torino-Lazio 1-0. Petko a testa alta, poi la beffa finale. Lazio in dieci per espulsione di Ciani, crolla solo nel finale dopo aver messo in difficoltà il Toro".
Continua il quotidiano romano: Il Torino batte la Lazio 1-0. Biancocelesti in dieci per l'espulsione di Ciani, escono a testa alta. La Lazio era a dieci minuti dall'impresa, resistere un'ora e un quarto in inferiorità numerica senza prendere gol, in un campo ai limiti della praticabilità per la neve. Ma è bastata l'unica distrazione difensiva della partita per regalare al Toro una vittoria comunque meritata e corroborante, visto che i granata battono per la prima volta una grande e salgono a quota 35, a pochi passi dalla salvezza. La sciocchezza l'ha commessa un giocatore pure esperto come Ciani, che dopo dieci minuti si era fatto ammonire e dopo altri cinque si è beccato il secondo cartellino per una entrata scomposta anche se non violenta. La Lazio, già priva di Klose, Floccari, Hernanes e con Mauri in panchina, poteva solo sperare un un'accorta e rocciosa partita difensiva, che le è in effetti riuscita quasi fino al termine. Ma i granata dopo pochi minuti avevano recriminato per un rigore più che possibile di Marchetti su Glik, con il risultato di vedersi ammonire il polacco per simulazione, un atteggiamento che non è per nulla nelle sue corde. Poi era stato Santana a mettere i brividi a Marchetti, così come in apertura Cana aveva colpito il palo nell'unico guizzo decente dei romani in area avversaria. Premesso che sul campo allentato dalla neve era difficile costruire e mantenersi in equilibrio, il Toro comunque l'ha fatto meglio, cercando di tenere palla bassa e muovendosi molto a riceverla. Pregevoli le aperture di Barreto, il lavoro dei soliti Gazzi e Brighi, leggermente in ombra l'uomo del qualcosa in più, Cerci - fresco di convocazione in nazionale -, anche rallentato psicologicamente dall'ammonizione per proteste. Toro più costante, più ordinato e compatto, ma occasioni vere da gol nemmeno l'ombra neppure nella ripresa, quando la fatica ha imposto a tutti di sparacchiare via qualche palla di troppo.
Ventura a metà ripresa ha azzeccato le due mosse giuste, Bianchi per Meggiorini e soprattutto Jonathas per l'esausto Barreto. È stato proprio il brasiliano a bagnare l'esordio nel Toro con un gol importantissimo e alla prima palla toccata. Alla Lazio è poi rimasta una manciata di minuti per tentare l'arrembaggio, ma i granata si sono chiusi benissimo e ai biancazzurri è mancata la forza di superare il centrocampo granata, data l'inferiorità numerica. Petkovic ha provato a giocare le carte Ederson e Saha, ma senza esito. Si era coperto con Biava pochi minuti prima pensando così di blindare il pari. Adesso il cammino del Toro prosegue con coefficiente di difficoltà altissimo (in serie, Napoli, Bologna, Roma, Fiorentina, Milan e Juventus), ma la vittoria di questa sera è stata corroborante. La Lazio paga le fatiche di Coppa, l'assenza di troppi uomini importanti e qualche peccato di ingenuità di troppo. Il terzo posto è più lontano, ma la squadra di Petkovic ha carattere da vendere. Brighi, Gazzi, Santana, D'Ambrosio, Barreto e Jonathas i migliori del Toro. Si sono salvati Ledesma, Cana, Lulic e Onazi tra i biancazzurri. Il travolgente Kozak di Europa League non ha toccato palla. Una curiosità ambientale: l'arbitro ha sospeso per tre minuti la partita (poi recuperando) per consentire agli spalatori di evidenziare meglio le linee d'area. Mancavano solo dieci minuti al termine.
Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:
L'espulsione di Ciani poco dopo il quarto d'ora non gli è andata giù, ma Vladimir Petkovic evita le polemiche ("mi piacerebbe qualche volta di parlare di certi episodi ma a nostro favore", si limita a dire), e la delusione è tanta. La Lazio torna a casa ancora una volta a mani vuote. "Ma devo fare i complimenti ai miei ragazzi - ci tiene a dire il tecnico biancoceleste - Hanno fatto un'ottima gara, con tanto sacrificio, tanta qualità, non abbiamo meritato questa sconfitta e io dalla panchina ho cercato di essere d'aiuto". Lotito è polemico: "Non capisco perché la partita non sia stata rinviata. Si è giocato su un campo impraticabile, dove i giocatori rischiano di farsi male. E' stata una partita che ha snaturato la credibilità del sistema sportivo. Al di là del Torino, che alla fine ha vinto con merito - ha concluso Lotito -, non è stato uno spettacolo di calcio e sport, ma si è pensato di più alla propria incolumità". Petkovic invece lascia le recriminazioni sulla neve al presidente: "Ma noi non decidevamo niente, abbiamo saputo dall'arbitro che si giocava e lo abbiamo fatto, abbiamo dato tutto e penso che abbiamo fatto una buona gara - aggiunge il tecnico biancoceleste - Il gol di Jonathas? Sapevamo che il Torino avrebbe cercato di provocare delle punizioni perché lì sono forti...". Il terzo posto dista ora sette punti e, soprattutto, c'è da registrare l'aggancio della Roma. "Ma noi alla qualificazione Champions ci crediamo sempre e ci crederemo finché si gioca questo campionato - assicura Petkovic - Vogliamo migliorare e cercare di vincere, speriamo nella prossima partita di essere più fortunati con certi episodi". La sosta per le nazionali arriva comunque al momento giusto. "Peccato che tanti andranno via per gli impegni con le rispettive selezioni ma abbiamo 15 giorni durante i quali cercheremo di recuperare gli infortunati - conclude Petkovic - La sosta arriva al momento giusto e dopo la pausa, recuperando chi manca, faremo vedere altre cose".
Dal Corriere dello Sport:
"Sono molto meravigliato che la partita non sia stata rinviata: si è giocato su un campo impraticabile, dove i giocatori rischiano di farsi male. È stata una partita che ha snaturato la credibilità del sistema sportivo". Non usa perifrasi il presidente della Lazio, Claudio Lotito, intervenuto a "Serie A Live" su Premium Calcio, per commentare le condizioni di gioco all'Olimpico di Torino. "Al di là del Torino, che alla fine ha vinto con merito - ha concluso Lotito -, non è stato uno spettacolo di calcio e sport, ma si è pensato di più alla propria incolumità".
Dalla Gazzetta dello Sport:
L'espulsione di Ciani non l'ha digerita e la delusione è tanta. Vladimir Petkovic e la sua Lazio tornano a casa a mani vuote da Torino. "Ma devo fare i complimenti ai miei ragazzi - ci tiene a dire il tecnico biancoceleste - Hanno fatto un'ottima gara, con tanto sacrificio, tanta qualità, non abbiamo meritato questa sconfitta. Il campo? Ma noi non decidevamo niente, abbiamo saputo dall'arbitro che si giocava e lo abbiamo fatto, abbiamo dato tutto e penso che abbiamo fatto una buona gara. Il gol di Jonathas? Sapevamo che il Torino avrebbe cercato di provocare delle punizioni perché lì sono forti..". Classifica alla mano, il terzo posto dista 7 punti e, soprattutto, c'è da registrare l'aggancio della Roma. "Ma noi alla qualificazione Champions ci crediamo sempre. Vogliamo migliorare e cercare di vincere, speriamo nella prossima partita di essere più fortunati con certi episodi". La sosta per le nazionali arriva comunque al momento giusto. "Peccato che tanti andranno via per gli impegni con le rispettive selezioni, ma abbiamo 15 giorni durante i quali cercheremo di recuperare gli infortunati. La sosta arriva al momento giusto". Arrabbiato invece Claudio Lotito: "Sono molto meravigliato che la partita non sia stata rinviata: si è giocato su un campo impraticabile, dove i giocatori rischiano di farsi male. È stata una partita che ha snaturato la credibilità del sistema sportivo, al di là del Torino che alla fine ha vinto con merito. Non è stato uno spettacolo di calcio e sport".