Lunedì 18 febbraio 2013 - Siena, stadio Artemio Franchi - Siena-Lazio 3-0 18 febbraio 2013 - 3.511 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXV giornata - inizio ore 20.45
SIENA: Pegolo, Teixeira, Terlizzi, Felipe, Belmonte, Vergassola, Della Rocca, Rubin, Rosina (78' Bolzoni), Sestu (60' Valiani), Emeghara (76' Bogdani). A disposizione: Farelli, Uvini, Paci, Verre, Mannini, Agra, Grillo, Pozzi, Reginaldo. Allenatore: Iachini.
LAZIO: Marchetti, Biava, Dias, Ciani (32' Pereirinha), Konko, A. Gonzalez, Hernanes, Lulic, Candreva (67' Saha), Floccari (78' Ederson), Kozak. A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Radu, Cana, Onazi, Rozzi. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Giannoccaro (Lecce) - Assistenti Sigg. Vuoto e Faverani - Quarto uomo Sig. Paganessi - Assistenti di porta Sig. Banti e Merchiori.
Marcatori: 6' Emeghara al 6', 23' Rosina, 61' Emeghara.
Note: ammonito al 17' Ciani ed al 64' Pereirinha entrambi per gioco scorretto. Calci d'angolo: 2-6. Recuperi: 3' p.t., 2' s.t.
Spettatori: 1.810 paganti per un incasso di Euro 17.070,38; abbonati 6.869 per una quota di Euro 47.386,25; totale spettatori 8.679, per un incasso di Euro 64.456,63.
La Gazzetta dello Sport titola: "Siena-Lazio 3-0, Emeghara si beve la banda di Petkovic, il Milan l'aggancia. Biancocelesti in confusione, i toscani agganciano il Pescara a 21. Tutto fin troppo facile grazie alla velocità dello svizzero-nigeriano (doppietta, 4 gol in tre gare). Di Rosina il 2-0. Disastro difesa laziale: 2 punti nelle ultime 5 gare per i romani".
Continua la "rosea": Costa cara l'Europa: dopo la Juventus, Inter e Napoli, anche la Lazio paga dazio e cade a Siena, campo stregato per i biancocelesti, a segno solo una volta al Franchi, nel 2006. Per il Siena (l'anno scorso vincitore 4-0) match facile grazie a una rivale del tutto inadeguata: confusionaria, balbettante e stanca mentalmente. Per la squadra di Petkovic un'occasione buttata via: il Milan l'agguanta a quota 44 punti; solo 2 punti nelle ultime 5 partite di A, mentre il Siena spera nella salvezza: 10 punti nelle ultime 5 gare, agganciato il Pescara a 21, il Palermo è superato. Petkovic cambia la Lazio (senza lo squalificato Ledesma e l'infortunato Mauri) come previsto, ma a sorpresa non è Dias, ma Radu (fermato dal torcicollo) a rimanere in panchina in un 3-4-3 con Candreva spostato davanti accanto a Floccari e Kozak. Iachini non cambia la squadra che ha pareggiato a Bologna, a parte Belmonte per l'infortunato Angelo. Tribuna zeppa di grandi campioni del passato venuti ad assistere al match da Coverciano, dove stanno seguendo il corso per allenatori: visti Materazzi, Filippo Inzaghi, Fabio Cannavaro, Zaccardo. E c'è anche Antonio Conte, che aveva ricevuto la panchina d'oro e ha approfittato per andare a trovare i vecchi amici del Siena - e prossimi avversari con la Juve -, accomodandosi in tribuna accanto a Valentina Mezzaroma.
Quanta confusione in casa Lazio, a inizio partita. Il Siena si trova di fronte una squadra nervosa e clamorosamente imprecisa negli appoggi, nei movimenti, nelle verticalizzazioni, nello schieramento sui calci da fermo. E a colpire i padroni di casa ci mettono appena 6 minuti, grazie all'uomo del momento, Innocent Emeghara, a segno nella terza partita a seguire dopo Inter e Bologna. Cross di Rubin che sfonda e in area è vincente il colpo di testa della punta bianconera che brucia Ciani. La velocità del nigeriano-svizzero fa impazzire Ciani e Biava, che non brillano affatto dietro. E la velocità, con Rosina sugli scudi, è l'arma del Siena che ha vita facile: raddoppio su ogni portatore di palla e ripartenze veloci nelle praterie lasciate da una Lazio sconclusionata. Facile, fin troppo facile dominare il campo. E il Siena a quel punto prova a chiudere col 2-0 il match. Di fatto di fronte non c'è un'avversaria e così arriva al 23' il raddoppio, dopo una serie di folate che lasciano nel panico i biancocelesti: ancora Emeghara che ruba palla, dà di tacco a Rubin, che sfonda a sinistra e mette in area, dove Rosina in agguato insacca bruciando ancora Ciani. Il francese non è in serata e al 32' Petkovic lo toglie per far entrare Pereirinha. La Lazio passa alla difesa a 4 con Konko e Lulic esterni. Di fatto è un 4-2-4, con Candreva e Pereirinha ali. Ma continua la serie di errori biancocelesti. Il Siena deve solo controllare, coprirsi e ripartire ingolfando il centrocampo. Quanto manca Ledesma...
La musica non cambia nella ripresa, con Emeghara che manda in tilt con la sua velocità un centrocampo laziale evanescente e fa tremare la difesa balbettante. La trequarti senese è zeppa di giocatori, con Iachini che non smette mai di incitare i suoi caricati dal risultato e presenti in ogni parte del campo. In casa Lazio è un errore dopo l'altro: Hernanes si libera benissimo al tiro in area, ma la sua botta finisce in fallo laterale. Irriconoscibile, questa Lazio. E in questo nulla che si trova di fronte, il Siena sguazza grazie all'uomo del match: al 16' Emeghara piomba su un pallone nella trequarti laziale, brucia Biava e beffa Marchetti in uscita per un 3-0 meritatissimo. La Lazio più brutta del campionato? Probabilmente sì. Mai in partita nemmeno con la testa. Nella disperazione al 22' Petkovic toglie Candreva e mette dentro Saha: sul 3-0 c'è ben poco da proteggere. E poi al 33' anche Ederson, che appena entra colpisce la traversa. Ma il match a quel punto è chiuso e i tre punti sono nella cassaforte senese.
Il Corriere dello Sport titola: "Emeghara imprendibile. Il Siena travolge la Lazio. Finisce 3-0 per i toscani. Doppietta per l'attaccante e gol di Rosina. Biancocelesti raggiunti dal Milan al terzo posto".
Continua il quotidiano sportivo romano: Dopo il deludente pareggio del Napoli e le sconfitte di Juve e Inter, anche la Lazio paga l'impegno europeo: nel posticipo della 25ª giornata, i biancocelesti perdono 3-0 a Siena. Pessimo l'approccio alla gara della squadra di Petkovic: i due gol presi in poco più di venti minuti pregiudicano fin da subito il match. Protagonista della partita l'attaccante dei toscani Emeghara, doppietta e quarto gol in tre partite da titolare. Di Rosina la rete del momentaneo 2-0. La Lazio rimane al terzo posto, ma viene agganciata dal Milan e, oltre all'Inter ferma a un punto, vede avvicinarsi la Fiorentina, ora a soli due punti. Petkovic a sorpresa schiera la Lazio con la difesa a tre: fuori Radu, ci sono Biava, Ciani e Dias. Candreva dietro le punte Floccari e Kozak. Nel Siena Sestu e Rosina a supporto di Emeghara. Ed è proprio l'attaccante di origini nigeriane a sbloccare dopo appena sette minuti: cross di Rubin dalla sinistra, Emeghara anticipa tutti e di testa non lascia scampo a Marchetti. Male la difesa biancoceleste, soprattutto Ciani, che non segue l'avversario. La Lazio accusa il colpo. Dall'altra parte invece il Siena corre, pressa e costruisce gioco. E al 23' raddoppia: sempre Rubin crossa dalla sinistra, stavolta è Rosina che anticipa tutti (ancora in ritardo Ciani) e supera Marchetti con il sinistro.
Candreva, il migliore dei biancocelesti in questa fase, ci prova da fuori area: Pegolo in qualche modo respinge, la palla arriva a Kozak il cui tiro a botta sicura viene però respinto dalla difesa. Petkovic corre ai ripari ridisegnando la Lazio con la retroguardia a quattro: dentro Pereirinha, fuori un disastroso Ciani. Va meglio dietro, ma in avanti i biancocelesti continuano a combinare pochissimo. Il primo tempo si chiude così 2-0. La Lazio entra in campo con un piglio diverso. Poche idee, ma almeno i biancocelesti provano ad alzare il baricentro e a metterci un po' di determinazione in più. Il Siena, però, si chiude benissimo e davanti ha un giocatore che attraversa uno stato di forma mostruoso: Emeghara al 61' si butta su un suggerimento in avanti di Rosina e con la sua velocità beffa Biava e Marchetti in uscita. È il 3-0 e la doppietta personale per l'attaccante. La partita praticamente finisce qui. La squadra di Petkovic, dopo l'impegno di Europa League, non ha la forza di reagire con veemenza. Con orgoglio, però, si getta in avanti: stupenda la punizione di Hernanes parata da Pegolo. Bello anche il tiro di Ederson (entrato nella ripresa) che scheggia la traversa. Ma ormai la partita è irrecuperabile.
Tuttosport titola: "Il Siena stende la Lazio. Emeghara-Rosina show. I biancocelesti battuti nettamente 3-0 dai bianconeri: doppietta del nigeriano (7', 60') e gol di Rosina (23'). Conte studia i prossimi avversari della Juve in tribuna".
L'articolo prosegue: Il Siena stende la Lazio 3-0. Risultato a sorpresa al Franchi con i padroni di casa assoluti protagonisti contro una Lazio davvero irriconoscibile. Partita davvero strabiliante per Emeghara che non solo mette a segno una doppietta spettacolare (7', 60') ma serve anche un assist perfetto a Rosina che al 23' sigla il momentaneo 2-0. Nulla da fare per i biancocelesti che non riescono a reagire al colpo a freddo del nigeriano e si lasciano sommergere dalla maggiore voglia di vincere dei toscani. Petkovic affronta la partita schierando la difesa a tre, ma Ciani viene annichilito da Emeghara e Rosina e dopo 23' la Lazio è sotto 2-0. A quel punto il tecnico dei capitolini prova a salvare il salvabile: fuori il francese e dentro Pereirinha e ritorno allo schieramento a quattro in difesa ma lo stravolgimento tattico non crea scossoni alla partita che vede dominare in lungo e in largo la squadra di Iachini. Solo Candreva con un tiro dalla distanza impegna Pegolo ma quello sarà l'unico intervento dell'estremo difensore dei toscani nel primo tempo.
Nella ripresa i biancocelesti provano a reagire, ma ancora Emeghara è una sentenza con la sua velocità e il 3-0 è la logica conseguenza di una squadra assolutamente svuotata e forse affaticata (così come Juve, Napoli ed Inter) dalle fatiche di Coppa. Nei minuti successivi il Siena si rilassa e la Lazio torna pericolosa con Hernanes e Ederson (al rientro dopo tre mesi di assenza) ma Pegolo in entrambe le occasioni si salva con interventi prodigiosi. Con questo ko la Lazio resta a 44 in classifica, raggiunta dal Milan al terzo posto. Ora la lotta per la Champions è davvero entusiasmante con i rossoneri che sembrano favoriti su tutti. In zona salvezza il Siena sale a quota 21 aggaciando il Pescara e staccando il Palermo ultimo a 19. La salvezza però è lontana a quota 25.
Il Messaggero titola: "Petko mai in partita. Brilla Emeghara: è doppietta".
Continua il quotidiano romano: Non è Balotelli, ma numeri alla mano rischia di strappargli il ruolo di colpo migliore del mercato di gennaio. Innocent Emeghara, ventiquattrenne nigeriano naturalizzato svizzero, è l'uomo su cui il Siena spera di costruire la rimonta salvezza. Contro la Lazio l'attaccante arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Lorient ha messo a segno una doppietta: rispetto al collega milanista ha una presenza in più, ma il bottino di quattro reti, tutte su azione, lo sta rivelando all'attenzione dell'intero campionato. Finisce 3-0, quasi come lo scorso anno, quando il Siena vinse segnando una rete in più. Che le coppe europee siano un accumulo di tossine nei muscoli dei giocatori appare chiaro: dopo i ko di Juventus e Inter, anche la Lazio, reduce dalla trasferta di Moenchengladbach, vive una serata amara. Ora l'aggancio del Milan al terzo posto (con 44 punti) è reale. Che sarà una serataccia la Lazio lo capisce presto. Passano appena sei minuti e Rubin dalla sinistra pennella per Emeghara nel cuore dell'area: Ciani è in ritardo, Marchetti non può nulla, il Siena è avanti di un gol alla prima occasione. Il 3-5-2 di Petkovic fa acqua soprattutto sulle fasce dove Konko e Ciani non fermano mai i rispettivi avversari. Il francese fa in tempo a collezionare un giallo per un fallo su Rosina e un'altra mancata chiusura ancora sul trequartista bianconero che sfrutta l'ennesimo traversone di Rubin per infilare il 2-0.
Dopo mezz'ora Petkovic lo toglie, passando al 4-4-2 con l'arretramento di Lulic e l'ingresso in campo di Pereirinha. La reazione dei biancocelesti è sterile, approssimativa, confusionaria. Candreva ci prova con un paio di conclusioni dal limite, ma la prima finisce a lato, l'altra è ben neutralizzata da Pegolo. Kozak e Floccari, il tandem scelto per l'occasione, non punge mai. Nella ripresa il canovaccio della partita cambia di poco: la Lazio si sistema in pianta stabile nella metà campo del Siena anche perché i bianconeri arretrano il baricentro. Ma le occasioni latitano: al Siena basta invece il guizzo di Emeghara, bruciante su Biava, per il tocco a scavalcare Marchetti che chiude il conto. Il resto è solo attesa del fischio finale. Aria cupa in casa Lazio: due punti nelle ultime cinque partite sono pochi e fanno suonare il campanello d'allarme. In tribuna, tra gli altri, anche il tecnico della Juventus, nonché ex allenatore del Siena, Antonio Conte. Si sarà compiaciuto nel vedere la sua ex squadra eliminare dalla corsa scudetto una diretta concorrente. Ma forse anche un po' preoccupato: il prossimo avversario della Juve è proprio il Siena di Emeghara.
Tratte dal Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
Se fino ad ora la Lazio, pur steccando qualche partita di troppo, aveva sempre mostrato una certa capacità di interpretare al meglio le idee di Petkovic, a Siena sono mancati in un colpo solo risultato e gioco. La Lazio non vince dal 13 gennaio, sfida casalinga contro l'Atalanta. Che è successo allo squadrone di Petko? "Siamo stati molto poco concentrati sul primo e sul secondo gol, poi è diventato tutto più difficile, il Siena ci ha dominato e non siamo mai stati in partita", così, chiaro e limpido, come sempre Petkovic, appena salito dallo spogliatoi, dove ha avuto un fitto colloquio con la squadra, per cercare di capire i primi perché e soprattutto come mai i suoi ragazzi non hanno ascoltato le sue direttive relative all'approccio della partita. "Non c'è stato bisogno di alzare la voce con i giocatori - dice - l'importante che adesso si faccia un po' di sostanza e che da giovedì in poi si reagisca". E ancora a rimuginare la disfatta di Siena. "Non si possono subire due reti così. Non ci siamo mai stati in campo, sono un po' preoccupato. Se guardo il lato positivo, siamo aggrappati ancora al terzo posto e dobbiamo essere ottimisti".
Voleva un approccio migliore, Petko. "Ci scusiamo con quelli che ci hanno guardato, ma questa non è la vera Lazio. I ragazzi sono intelligenti, adesso bisogna eliminare gli errori, mi auguro che dalle prossime partite torni la voglia essere la squadra di prima". Qualche responsabilità se la prende anche lui, più per ruolo che per vera convinzione. Abbandonare il 4-1-4-1 non è stata una bella idea, ad esempio. "Quando le cose non vanno, evidentemente qualche errore è stato commesso e io mi assumo le responsabilità del caso. Quanto al sistema di gioco, sono stato obbligato a puntare su quella formazione, venivamo da una trasferta di coppa. A proposito: in futuro magari si potrà fare qualcosa per migliorare i calendari". La difesa a tre non convince? "Speravo di attaccare il Siena per vie centrali. Ma dopo quell'inizio è stato tutto molto più complicato. Ho provato a cambiare in corsa, ma non è servito. Le assenze? Non c'entrano, altre volte abbiamo giocato bene e vinto anche quando sono mancati calciatori importanti. Dopo questa sera non è il caso di accampare scuse, meritiamo solo bastonate. Bisogna chiedere scusa e ripartire. Non mi resta che fare i complimenti al Siena per come ha interpretato la gara e come l'ha meritata di vincere. Se conoscevo Emeghara? Sì, certo e avevo preparato tutti i miei ragazzi, che erano preparati sui pregi e sui difetti". "Ho sempre detto ai miei che gli ingredienti per portare a casa la vittoria sono: lo spirito di sacrificio, la determinazione, lo spirito di gruppo, ma soprattutto l'umiltà. Perché non bisogna sottovalutare nessuno", le parole di Lotito dette prima della partita. Vanno bene anche dopo.
Dal Corriere dello Sport:
Vladimir Petkovic non cerca scuse dopo il 3-0 subito contro il Siena: "Il primo gol era evitabile, siamo stati poco concentrati - dice ai microfoni di Sky Sport - Allo stesso modo nel secondo gol, poi la partita è diventata difficile. Non ci sono scuse, dobbiamo guardarci negli occhi, siamo dispiaciuti per quello che è successo. Dobbiamo scusarci con chi ci ha guardato, questa non è la vera Lazio. Inutile ora alzare troppo la voce, i giocatori capiscono da soli. Però non basta capire, spero che nelle prossime partite ci sia il carattere e la voglia di vincere". Petkovic ha scelto a sorpresa la difesa a tre: "Dopo una sconfitta come questa, anche io mi prendo le colpe. Per certe cose sono stato obbligato, pensavo potessimo essere più produttivi, ma i primi due gol hanno cambiato le carte in tavola. Emeghara? Lo conoscevo, ho spiegato benissimo le sue caratteristiche alla squadra. Sapevamo tutto, ma purtroppo non abbiamo fatto niente". A fine partita nervi tesi tra tifosi della Lazio e Konko. Il giocatore ha avuto un battibecco con alcuni sostenitori biancocelesti, che probabilmente hanno contestato la sua prestazione. L'esterno ha risposto gesticolando vivacemente e poi è stato portato via da Marchetti.