28 novembre 2019 - Roma, stadio Olimpico - Europa League – Fase a gironi, gruppo E - V giornata - inizio ore 21.00
LAZIO: Proto, Bastos, Vavro, Acerbi, Lazzari, Parolo, Cataldi, Luis Alberto (80' Patric), Jony (74' Lulic), Correa, Adekanye (65' Caicedo). A disposizione: Guerrieri, Alia, Luiz Felipe, Falbo. Allenatore: S. Inzaghi.
CFR CLUJ: Arlauskis, Mike, Boli, Burca, Camora, Bordeianu (62' Deac), Djokovic, Culio, Peteleu (73' Susic), Omrani, Paun (65' Traoré). A disposizione: Fernandez, Pascanu, Golofca, Hoban. Allenatore: Petrescu.
Arbitro: Sig. Palabiyik (Turchia) - Assistenti Sigg. Olguncan e Satman - Quarto uomo Sig. Kalkava.
Marcatori: 25' Correa.
Note: ammonito al 45'+3' Djokovic ed al 67' Traore per gioco falloso, al 56' Adekanye per comportamento non regolamentare. Angoli: 5-7. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 3.000 circa, incasso non comunicato.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, Correa ti regala una speranza. El Tucu decisivo contro il Cluj: qualificazione difficile ma è ancora tutto possibile".
Continua la "rosea": Un lampo di Correa e la Lazio "fa pace" con l'Europa League. Successo striminzito e probabilmente inutile (anche se il discorso qualificazione resta aperto), ma comunque buono ad interrompere la striscia-monstre dei biancocelesti nella coppa europea (sette sconfitte nelle ultime otto gare) e a salvare almeno in parte la faccia. Il rimpianto. Ma la vittoria sul Cluj acuisce anche i rimpianti per una eliminazione (se eliminazione sarà ) che poteva e doveva essere evitata. La formazione romena (che con ogni probabilità sarà la seconda qualificata del girone insieme con il Celtic) non è certo squadra superiore alla formazione biancoceleste. Tutt’altro. Tanto che basta e avanza una Lazio rabberciata per batterla in un Olimpico deserto (appena 5 mila spettatori, una buona parte dei quali sono tifosi romeni). Inzaghi opera un turn over quasi integrale, mandando in campo solo quattro titolari (Acerbi, Lazzari, Luis Alberto e Correa) e facendo debuttare dal primo minuto il giovane Adekanye (che non dispiace). Una formazione senza troppe pretese che tuttavia mette da subito il marchio sulla partita e la conduce in porto solo con qualche affanno nel quarto d’ora finale. Il gol che decide la partita arriva a metà del primo tempo per merito di uno dei quattro titolari, Correa, che messo in azione da un tocco a seguire di Adekanye, semina mezza difesa romena e batte Arlauskis. L’argentino qualche minuto più tardi ha anche la palla del raddoppio, ma non la capitalizza al meglio.
Il tecnico dei romeni Petrescu, vecchia conoscenza del nostro campionato, si presenta con un abbottonassimo 5-3-2 (al Cluj basta un pari per qualificarsi) che finisce col rendere più agevole il compito della Lazio. I biancocelesti danzano sulla trequarti con ritmi non troppo elevati, l’ideale per le loro accelerazioni improvvise. Le note positive. Come da tradizione, la squadra di Inzaghi concede anche qualcosa: Bordeianu colpisce un palo dalla distanza poco prima dell’intervallo, ma è soprattutto negli ultimi venti minuti che i romeni si rendono pericolosi. Segnano pure, con il nuovo entrato Traore, che però è in evidente fuorigioco. E così Proto, alla prima presenza stagionale, può finalmente chiudere una partita in biancoceleste senza gol al passivo. Tra le note positive della serata, oltre al successo che fa comunque morale, ci sono le buone prove dei giocatori che finora sono stati impiegati di meno. Da Cataldi, che come play convince sempre di più, ai nuovi acquisti Jony e Vavro che danno segni di risveglio (specie il primo). Lo spagnolo sfiora anche il gol su punizione e si fa apprezzare pure in fase difensiva. Per la vittoria sono però più determinanti i titolari. Di Correa si è detto, l’altro elemento decisivo è Luis Alberto, che non avrebbe dovuto giocare e che invece Inzaghi schiera al posto di Berisha, che all’ultimo dà forfait. E il numero 10 sforna magie ancora una volta. Tutto inutile? Forse. Per passare il turno la Lazio tra due settimane dovrà vincere a Rennes e sperare che il Celtic (già sicuro del primo posto) vada a vincere a Cluj. Quanto meno difficile.
? Il Corriere dello Sport titola: "La Lazio aggrappata al sogno. Una rete di Correa regala a Simone Inzaghi ancora 90’ di speranza. Biancocelesti dominatori per tre quarti di gara, brividi solo nel finale. Nonostante i tanti cambi emergono l’orgoglio e la forza di Parolo & c.".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Un gol di Correa, nel deserto dell’Olimpico, tiene la Lazio appesa a un filo in Europa League. L’ingresso ai sedicesimi resta complicato. Serviranno due risultati all’ultima giornata. Inzaghi dovrà vincere il 12 dicembre in Francia con il Rennes (ultimo) confidando nel sostegno divino del Celtic, già qualificato e sicuro del primo posto nel girone. Un successo degli scozzesi in casa del Cluj consegnerebbe la qualificazione ai biancocelesti in caso di arrivo ex aequo per effetto del gol segnato da Bastos nella partita d’andata in Romania. Alla squadra allenata da Petrescu, ex terzino del Foggia di Zeman, basterà un pari per tenere dietro la Lazio e chiudere al secondo posto. Ecco perché crescono i rimpianti di Lotito e Tare. Uscire in un girone così fragile, nonostante la priorità al campionato, non sarebbe decoroso per la tradizione e il percorso seguito dalla Lazio negli ultimi anni. Ora ci sarà persino il rischio di un biscotto tra Cluj e Celtic venendo meno la possibilità di risparmiare qualche titolare nell’imminenza delle trasferte di Cagliari e di Riad per la finale di Supercoppa con la Juve. Questa volta la Lazio ha vinto senza farsi rimontare: buon primo tempo, occasioni mancate per il raddoppio, solita ripresa piena di sospiri.
Prudenza. Petrescu ha cercato di bissare il copione dell’andata, attesa nei primi 45' e secondo tempo all’assalto. Dietro si era chiuso a doppia mandata, 5-4-1 con Peteleu e Camora sulla linea dei tre centrali (Burca, Boli, Mike) e altri due esterni dedicati alla fase difensiva come Paun e il vecchio Julio (segnò una doppietta undici anni fa alla Roma in Champions) sistemato a metà strada tra Acerbi e Jony. Così è stato semplice per Vavro prendere in consegna Omrani. Il francese, a segno già 7 volte in Europa League compresi i preliminari, aveva seminato il panico nell’ultima mezz’ora in Romania. All’Olimpico ha giocato dall’inizio e si è ritrovato, almeno sino all’intervallo, solo in attacco. La Lazio ha iniziato con l’atteggiamento giusto, non ha faticato a prendere il comando del gioco, illuminata da Luis Alberto, l’unico big inserito a sorpresa nel blocco dei titolari. Leiva, Milinkovic, Immobile non erano stati convocati e Inzaghi aveva perso in extremis Berisha. Alla classe dello spagnolo si aggiungevano la precisione di Cataldi e la sostanza di Parolo. Velocità . Petrescu ha cercato di sbarrare la strada con due giocatori a Jony, ma non aveva calcolato il gioco verticale della Lazio, capace di esaltare la velocità di Correa e Adekanye.
Prima da titolare per il ventenne soffiato da Tare al Liverpool. Velocissimo, un po’ leggero, ma con piedi delicati e bravo a suggerire il passaggio in profondità sfruttando il suo spunto. Non gli è mancato il coraggio per tentare il sinistro in corsa sul pallonetto di Cataldi, poi ha servito l’assist a Correa con un delizioso tocco di petto. L’argentino ha dribblato Boli e ha segnato in diagonale. A un sospiro dall’intervallo, invece, non ha ricambiato il favore. Luis Alberto lo aveva lanciato a rete, il Tucu con Arlauskis in uscita ha sparato fuori. Raddoppio divorato perché avrebbe potuto, ancora più facilmente, scaricare la palla su Adekanye e farlo segnare a porta vuota. Il Cluj non si era mai fatto vivo, tolto il palo colpito da Djokovic. Sofferenza. La partita si è aperta nella ripresa, quando i romeni sono saliti inevitabilmente a caccia del pareggio. Baricentro alzato di colpo con gli esterni più alti, una vera difesa a tre, l’ingresso di Deac e dello spilungone Traorè per aumentare il peso offensivo. Bastos, con Proto disteso a terra, ha tolto un gol fatto a Omrani. La Lazio non aveva più lo stesso ritmo e neppure il 70% di possesso palla. Inzaghi ha richiamato Adekanye per inserire Caicedo e aiutare la squadra a salire. Voleva un riferimento, ma l’ecuadoriano non è entrato con il furore esibito al Mapei. Sono entrati anche Lulic e Patric per Jony e Luis Alberto. Simone voleva coprirsi meglio a sinistra, dove Petrescu aveva sganciato Susic. Solo la velocità di Lazzari consentiva di alleggerire la pressione. Un gol annullato a Traoré per fuorigioco, una sassata di Omrani fuori di un soffio, tre parate di Proto, il colpo di testa fuori misura di Mike. Niente pareggio. Il Cluj si è arreso, ma potrà ancora giocarsi la qualificazione in casa e senza pressioni.
? Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
? Il sito web Uefa.com commenta così la gara:
Il primo gol stagionale in UEFA Europa League di JoaquĂn Correa tiene la Lazio in corsa per la qualificazione ai sedicesimi. All’Olimpico, la squadra di Simone Inzaghi supera 1-0 il Cluj grazie a un guizzo nel primo tempo del "Tucu", ma ora dovrĂ sperare in un favore dal Celtic per superare la fase a gironi. La prima chance ce l’hanno i Biancocelesti con Bobby Adekanye, ma il 20enne ex Liverpool calcia alto sullo splendido assist di Danilo Cataldi. Al 24’ la squadra di Inzaghi sblocca il risultato, con un’azione bellissima: Adekanye serve Correa, il Tucu fa centro con un sinistro a incrociare che non dĂ scampo a Giedrius Arlauskis. Il Cluj di Dan Petrescu risponde con Andrei Burca, che manda fuori di poco, poi Luis Alberto cerca il palo piĂą lontano con un destro a giro ma non trova lo specchio della porta. I campioni di Romania vanno vicinissimi al pareggio con Damjan Djokovic, ma il centrocampista croato centra il palo con un gran sinistro dalla distanza. I Biancocelesti hanno una grande chance per raddoppiare ancora con Correa, ma l’attaccante argentino manda incredibilmente a lato sul lancio di Luis Alberto. Nella ripresa Jony ci prova su punizione, ma il sinistro dello spagnolo termina di poco fuori. Silvio Proto, schierato tra i pali al posto di Thomas Strakosha, evita l’autorete su un avventato tocco di Francesco Acerbi, poi la squadra di Petrescu va di nuovo vicinissima all’1-1. Proto si salva sul diagonale di Adrian Paun, sul tap-in va a colpo quasi sicuro il francese Billel Omrani ma Bastos - con una provvidenziale scivolata - mette in corner. Inzaghi getta nella mischia Felipe Caicedo al posto di Adekanye, il Cluj trova il pareggio sugli sviluppi di un angolo ma il gol di Lacina TraorĂ© è annullato per la posizione irregolare dello stesso attaccante ivoriano. Il Cluj insiste alla ricerca del gol che significherebbe qualificazione, ma prima Omrani manda fuori di un soffio dalla distanza, poi Proto si oppone al tentativo del portoghese Camora. Entra anche Senad Lulic, al posto di Jony. La Lazio ci prova dalla distanza, ma la mira di Luis Alberto e Parolo non è quella dei giorni migliori. L'assalto finale del Cluj non produce risultati e la sfida si chiude sull'1-0: per centrare la qualificazione i Biancocelesti, il 12 dicembre, dovranno vincere in Francia contro il Rennes e sperare che il Celtic - giĂ ai sedicesimi come prima del girone - batta il Cluj in Romania.
? Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Ci pensa Joaquin Correa a mantenere la Lazio in corsa per la qualificazione. Con Immobile a riposo, ci pensa l’altro goleador di Inzaghi a risolvere la pratica Cluj. Un gol d’artista nel segno del suo repertorio di fantasia che sta scoprendo una nuova vena realizzativa. Primo sigillo stagionale in Europa League per l’argentino (nella scorsa stagione altri due centri, sempre all’Olimpico). Al Cluj Correa rifila il suo settimo gol stagionale. Che nella circostanza è un colpo chirurgico sulla partita ai fine del risultato. Praticamente a metà primo (25’) Correa indirizza la Lazio verso la strada dei tre punti. "Ora dobbiamo vincere contro il Rennes nell’ultima partita del girone, siamo contenti per la vittoria contro il Cluj – ha dichiarato l’attaccante biancoceleste al termine –. Oggi hanno giocato tanti ragazzi che avevano avuto poco minutaggio e hanno fatto bene. Un aspetto importante per il gruppo. Ha giocato bene Adekanye, sono contento per lui, è un bravo ragazzo e ci teniamo tutti. Adekanye sta imparando tanto, ci tiene e uno come lui, viste le tante partite, ci servirà ". Correa guarda con impegno alla sua crescita da goleador. "Il mio gol? Si tratta di una giocata difficile. Ora devo migliorare e continuare a fare bene per aiutare i miei compagni". I tre punti dell’Olimpico riaccendono le speranze di qualificazione della Lazio dopo le perplessità della vigilia. Il volto di [Inzaghi (II) Simone|Simone Inzaghi]] esprime la soddisfazione per una nuova opportunità da inseguire, confidando in un successo del Celtic a Cluj. "Il Celtic è riuscito a vincere all’Olimpico, sicuramente con un pizzico di fortuna, magari farà una buona gara anche in Romania – ha detto il tecnico della Lazio -. Noi faremo il nostro contro il Rennes. I ragazzi sono stati bravi ad approcciare la sfida di questa sera, ma nel primo tempo dovevamo fare un gol in più. Nella ripresa loro hanno inserito attaccanti in una squadra fisica, abbiamo sofferto un po’". La qualificazione è rientrata nel mirino. "Ci credo un po’ di più e cresce ancora di più l’amaro in bocca. Non avremmo meritato di giocarci tutto nell’ultima giornata. Questo ci aiuta a crescere. Ho dei giocatori di qualità , si sacrificano. Abbiamo trovato un giusto equilibrio, la squadra ha ancora ampi margini di crescita". Infine, gli infortunati. "Patric ha un problema al polpaccio e sarà da valutare per domenica. Berisha ha risentito alcuni fastidi e ho deciso di non portarlo in panchina".