25 novembre 2023 â Salerno, stadio Arechi - Campionato di Serie A, XIII giornata - inizio ore 15.00
SALERNITANA: Costil, Daniliuc (62' Fazio), Gyomber (46' Lovato), Pirola (86' Bronn), Mazzocchi, Coulibaly, Bohinen (62' Legowski), Bradaric, Candreva, Kastanos (72' Maggiore); Ikwuemesi. A disposizione: Fiorillo, Salvati, Sambia, Martegani, Botheim, Cabral, Simy. Allenatore: F.Inzaghi.
LAZIO: Provedel, Lazzari (62' Hysaj), Gila, Patric, Marusic, Guendouzi, Cataldi (80' Vecino), Kamada, Felipe Anderson (69' Isaksen), Immobile (69' Castellanos), Zaccagni (62' Pedro). A disposizione: Mandas, Sepe, Pellegrini, Ruggeri, Basic, Rovella. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Sig. Prontera (Bologna) - Assistenti Sigg. Baccini e Cecconi - Quarto uomo Sig. Pezzuto - V.A.R. Sig. Pairetto - A.V.A.R. Sig. Nasca.
Marcatori: 43' Immobile (rig), 55' Kastanos, 66' Candreva.
Note: ammonito al 32' Lazzari, al 42' Gyomber, al 54' Daniliuc ed all'84' Maggiore tutti per gioco falloso, al 64' il tecnico salernitano Filippo Inzaghi, al 79' Cataldi ed all'88' Fazio tutti per proteste, al 90'+3' Coulibaly e Vecino per comportamento non regolamentare. Angoli 4-9. Recuperi: 3' p.t., 6' s.t.
Spettatori: 16.700.
⢠Il Corriere dello Sport titola: "L'urlo dell'ex e Lazio a picco. Vantaggio di Immobile su rigore, Kastanos e Candreva la ribaltano. Prima vittoria per la Salernitana. Mai Sarri aveva perso 6 volte su 13 in Serie A: i biancocelesti sono irriconoscibili mentre Pippo Inzaghi esulta per i tre punti".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Un anonimo Sarri, senza onor di firma: mai aveva perso 6 partite su 13 in A. Sâè inchiodato da solo al muro delle responsabilitĂ . Ă una Lazio che rotola tristemente. Si è divertito Candreva, giovanotto che va per i 37, ad assestarle unâaltra ingrata bastonata da ex, a regalare la prima vittoria alla Salernitana e un grande sfizio a Inzaghi (Pippo). Il bellâAntonio ha camminato su rovine fumanti. Il gol del 2-1 è una sintesi angelica di raffinata balistica: ha mandato gambe allâaria Provedel (forse ingannato anche dal vento impetuoso) e steso i biancocelesti con una folgore da 30 metri. Uno come Candreva la Lazio oggi come oggi non ce lâha. Zaccagni e Felipe sono anime perse. Sarri si è presentato con una pattuglia sgangherata. Tiriamo in ballo gli assenti, parliamone pure. Era senza Luis Alberto (squalificato), Romagnoli e Casale (infortunati), in corsa ha perso Zaccagni (infortunio ad unâanca). Ma la sconfitta investe tutto e tutti. La filosofia della ricostruzione del centrocampo, lâallenatore, il gioco, i giocatori. Sono troppe le capriole di una stagione vissuta in sciagurato bilico. La Lazio, anche ieri, è stata incapace di difendere il vantaggio di Immobile (su rigore). Non si possono regalare spazi, episodi, situazioni, secondi tempi. Il gioco è diventato furore cieco, disordinato. Gli assenti non possono, e non devono, costituire lâunica unitĂ di misura. Lo dimostra la Salernitana. Inzaghi era senza Dia, Ochoa e Tchaouna. Voleva la partita perfetta, lâha avuta. Spirito di gruppo, fitti reticolati. Squadra coraggiosa.
L'avvio. C'erano una volta Milinkovic e Luis Alberto nella Lazio. Ieri câerano Guendouzi e Kamada con Cataldi regista. La partita non poteva nascere sotto auspici piĂš sinistri considerando anche la coppia di difesa Patric-Gila (non giocava da marzo). Il centrocampo era impresentabile. Guendouzi si sbatte, garantisce giocate rabbiose, non è illuminante. Kamada è un pesce fuor dâacqua, non solo da mezzala. Non che ci aspettassimo squilli di trombe, ma neppure prestazioni cosĂŹ avvilenti. Inzaghi ne ha approfittato. Sâè presentato con un 3-4-2-1 (seconda volta con la difesa a tre). Ha puntellato il centrocampo con Coulibaly e Bohinen. Kastanos e Candreva erano dietro Ikwuemesi. Kastanos partiva trequartista, sâabbassava per schermare Cataldi e per costruire. Candreva dominava le operazioni offensive. Nessuno dei due era limitato dai centrocampisti laziali nĂŠ la difesa si scomponeva per aggredirli. Nei primi venti minuti noia totale, poi è venuta fuori la Salernitana. Smanacciata di Provedel su cross velenoso di Candreva. Traversa ciclonica di Bohinen. Felipe ha provato a svegliare la Lazio accentrandosi dalla destra, tirando a colpo sicuro. Gyomber ha salvato immolandosi.
L'illusione. La Lazio era senza bussola, con Ciro costretto a venire incontro al pallone nonostante il permesso di Sarri a esimersi. Lâunico a imbeccarlo è stato Cataldi lanciando in profonditĂ . Immobile è stato placcato da Gyomber. Lâarbitro Prontera ha iniziato con le sviste. Niente rigore. Eâ stato il Var Pairetto a richiamarlo. Giallo per Gyomber e Ciro ha fatto centro. Prontera ha fatto di peggio. Fallaccio di Gyomber su Marusic, incredibile assoluzione. La Lazio si è imbestialita. Ma dallâintervallo è spuntata senza testa e cuore. Candreva e Kastanos hanno iniziato lo show. Da un colpo di testa del primo è nato il tap-in del secondo (1-1). Da uno schema su punizione, provocata da Kamada, è nato il 2-1. Sarri le ha provate tutte inserendo Castellanos, Pedro e Isaksen. Risultato: zero tiri nello specchio. Inzaghi, passando al 3-5-1-1, ha gestito i momenti finali nel delirio del popolo di Salerno.
⢠Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Sarri brancola. Si danna e si condanna. Minaccia il passo dâaddio. Non sa piĂš cosa fare, cosa dire, cosa pensare. Ă esploso allâArechi, facendo credere che potrebbe mollare. Se ci pensa davvero o se è un bluff per scuotere la Lazio si capirĂ nei prossimi giorni, sicuramente dopo il Celtic: "Se nei prossimi giorni valuterò che è colpa mia sarò il primo a prendere la decisione di andare via parlando con il presidente". Ă certo che si sente avvilito: "Qualcosa che non funziona câè. Se fossi sicuro che è solo colpa mia andrei via. Non capisco però dove possa essere la mia diversitĂ rispetto allo scorso anno, questâanno sono molto piĂš pressante, non ho mai parlato alla squadra cosĂŹ tanto". Sarri non si dĂ pace. Forse allena una Lazio inallenabile, imprescrutabile. Non è mai stata allâaltezza dellâanno scorso. Non si sa quanto durerĂ la sua riflessione, sempre che sia vera. Un messaggio a Lotito lâha mandato, è un suggerimento, non sarebbe contrario al ritiro: "Lotito? Non so quello che vuole fare. Io, se fossi il presidente, interverrei in maniera pesante, non sono fautore dei ritiri ma farei qualcosa per rompere lâinerzia. La squadra ha perso personalitĂ , iniziativa. Dopo il gol, nel secondo tempo siamo rientrati per gestire cinquanta minuti. Questo non rientra nelle nostre caratteristiche".
La delusione. Sarri ha usato parole forti: "A livello di mentalitĂ una prestazione sconcertante, tanti non stanno rendendo come lâanno scorso. O abbiamo perso la testa e la dimensione di quel che siamo realmente oppure è colpa mia, non me ne sto rendendo conto ma qualcosa è successo". Ha sempre cercato di trovare soluzioni, non ci riesce piĂš. Ă entrato nel tormentone ripetendo "il rendimento di tanti giocatori non è allâaltezza dellâanno scorso, forse è anche colpa mia. Dobbiamo prenderci le nostre responsabilitĂ ". Il calendario, gli arbitri. Niente alibi: "Certe prestazioni non si possono giustificare neanche con il calendario. Se la Lazio gioca cosĂŹ è inutile parlare di alta classifica, farĂ una tranquilla metĂ classifica". Lâattacco è sfiorito, non si tira: "Poche occasioni? Questo ci sta succedendo troppo spesso. Abbiamo trovato una squadra che ci concedeva ampi spazi quindi câerano i presupposti per essere pericolosi invece abbiamo fatto troppo poco. Ci si può appellare a duemila storie, come la mancata espulsione di Gyomber, lâarbitro non ha avuto personalitĂ e non può arbitrare a questi livelli. Ma non si possono racchiudere 90 minuti in questo. Queste gare lâanno scorso si vincevano serenamente".
L'anima. Sarri vede una Lazio senzâanima: "Noi eravamo spenti, la Salernitana ha preso tanti gol, è ovvio che mi aspettassi di piĂš. Se per perdere basta che si accenda la Salernitana, allora le sconfitte saranno molte". La Lazio lo spiazza: "Questa è una squadra che se parli di applicazione ti dĂ sempre la sensazione di averla. Non fa allenamenti in cui ti dĂ la sensazione di essere fuori di testa". Fuori casa è un disastro, 5 ko nelle ultime 7 uscite: "Nei due anni precedenti abbiamo fatto gli stessi punti in casa e fuori, questa è unâaltra nota stonata". Sarri ha ripetuto un concetto: "Non si può rientrare dallâintervallo senza giocare a calcio". MartedĂŹ il Celtic, Sarri ci sarĂ : "Spero sia un'altra storia, mi preoccupa la mentalitĂ della squadra in campionato". La Lazio si allenerĂ alle 11. Lâipotesi ritiro sarĂ vagliata oggi sempre che Lotito non lâabbia deciso stanotte. La Lazio, prima di partire da Salerno, ha avuto un confronto con alcuni rappresentanti della Curva Nord. Ă stata chiesta una scossa. Il viaggio di rientro è stato vissuto sullo stesso treno dei 500 ultras presenti allâArechi.