14 febbraio 2019 – Roma, stadio Olimpico - Europa League – Sedicesimi, andata - inizio ore 18.55
LAZIO: Strakosha, Bastos (57' Luiz Felipe), Acerbi, Radu, Marusic, Parolo (46' Cataldi), Leiva, Luis Alberto (44' Durmisi), Lulic, Correa, Caicedo. A disposizione: Proto, Badelj, Romulo, Patric. Allenatore: S. Inzaghi.
SIVIGLIA: Vaclik, Mercado, Kjaer, Sergi Gomez, Navas, Sarabia (83' Amadou), Banega, Vazquez, Escudero (75' Promes), André Silva, Ben Yedder (71' Munir). A disposizione: Juan Soriano, Gil, Rog, Mesa. Allenatore: Machìn.
Arbitro: Sig. Vincic (Slovenia) - Assistenti Sigg. Klancnik e Kovacic - Quarto uomo Sig. Kordež – Addizionali Sigg. Jug e Kajtazovic.
Marcatori: 22' Ben Yedder.
Note: ammonito al 31' Radu, al 44' Banega, al 60' Correa, al 90'+1' Mercado tutti per gioco scorretto. Angoli 2-5. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 20.000 circa.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio con troppi cerotti. Il Siviglia la maltratta. GiĂ senza Immobile e Milinkovic, i biancocelesti perdono altri pezzi e si arrendono alla superioritĂ degli andalusi: decide Ben Yedder".
Continua la "rosea": Come volevasi dimostrare, appena il Siviglia sente odore di Europa League si guarda allo specchio e mette il vestito buono. Aveva ragione Inzaghi: favoriti loro. E chi è favorito governa la sf?ida, appena può. Anche subito. Infatti: non c’è stata partita, anche nell’interpretazione del medesimo 3-5-2, e non solo perché il Siviglia ha tirato il doppio rispetto alla Lazio. Teoricamente lo stesso calcio, ma giocato a due velocità opposte e con benzina raff?inata in modo diverso. Male la Lazio, al di là di alibi indiscutibili: era già a pezzi - senza Immobile, Milinkovic e Wallace - e uno dopo l’altro ne ha persi altri tre, ovvero Luis Alberto, Parolo e Bastos. Bene quanto è bastato il Siviglia, che a un certo punto ha dato quasi l’impressione di fermarsi: ha trasudato calcio fino alla fine ma senza mai il colpo del k.o., rimasto nei cazzotti almeno due volte. Machìn voleva come minimo un gol, e senza prenderne: fatto, e gli è bastato così. A costo di lasciare il discorso qualificazione teoricamente aperto, aspettando il verdetto del Sanchez Pizjuan. Nel tre contro tre in mezzo al campo il mismatch è stato palese da subito: il tourbillon di movimenti del Siviglia in quella zona era regolarmente agitato da almeno 5 uomini, più o meno quelli portati in area ad ogni ripartenza.
Le armi andaluse erano note, illeggibile è stato il frullato di qualitĂ : il 3Â-1Â-4Â-2 di partenza, con evoluzione a cura di Banega catapulta davanti alla difesa e Sarabia vertice piĂą vicino a Ben YedderÂ-AndrĂ© Silva è stato da mal di testa per il radar di Leiva. Anche per il costante appoggio delle due punte agli inserimenti dei centrocampisti. Fuori giri il brasiliano, indebolita la sua diga, sfilacciata tutta la Lazio: un’apnea alleggerita solo da due lampetti di Correa murati da Kjaer. Senza mai un’ispirazione da Luis Alberto, braccato e tartassato da Banega, qualunque progetto offensivo della Lazio è rimasto idea: persa nell’incomunicabilitĂ Correa-ÂCaicedo, quando non abortita sul nascere. Mancava solo l’errore individuale irrimediabile per scatenare il contropiede perfetto del Siviglia, ed è arrivato al minuto 22, smascherando il buco centrale e il lato debole (il destro) della Lazio: palla persa da Lulic, percussione di Escudero, scarico a sinistra per Sarabia (quando si dice lo scambio di posizioni), assist per spalancare la porta a Ben Yedder.
L’impotenza della Lazio è stata fotografata da un tiro di Marusic troppo morbido per impedire il doppio salvataggio VaclikÂ-Kjaer e poi da una ripresa nella quale fino all’85’ (1Â-1 sfiorato da Leiva) sono stati due difensori, Luiz Felipe e poi Radu, gli unici ad affacciarsi in area avversaria. E il Siviglia? Alzato il piede dall’acceleratore, ogni tanto riaccendeva il flipper, quasi per inerzia: una ripartenza fotocopia del gol, a parti invertite (Sarabia per Escudero, con muro di Luiz Felipe), un salvataggio di Acerbi, un colpo di testa alto di AndrĂ© Silva, con chance finale sprecata da Vazquez. Per troppa sicurezza, a confermare un’impressione chiarissima: il Siviglia ha il biglietto per gli ottavi in tasca, e non sarĂ facile strapparglielo di mano.
? Il Corriere dello Sport online titola: "Europa League, Lazio-Siviglia 0-1: Ben Yedder gela l'Olimpico. Un gol in avvio dell'attaccante decide la sfida di andata dei sedicesimi: Inzaghi perde per infortunio Parolo, Luis Alberto e Bastos".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Una serata complicata, resa ancora più difficile dalla serie di infortuni che hanno messo in ginocchio una squadra già alle prese con un avversario ostico: la Lazio esce sconfitta dall'Olimpico, Ben Yedder infila il gol che fa tornare il Siviglia in Spagna con una vittoria pesante e preziosa in chiave passaggio del turno di Europa League, per la squadra di Inzaghi - già costretta a rinunciare a Immobile e Milinkovic-Savic - resta comunque la consolazione di aver ancora chances visto l'unico gol da recuperare il prossimo mercoledì al Sanchez Pizjuan. Siviglia che arriva da tre match senza vittorie, biancocelesti reduci da due successi consecutivi in campionato e dal passaggio in semifinale di Coppa Italia. Pronti via e Parolo spaventa Inzaghi, un problema che sembra costringere al cambio con Cataldi ma il centrocampista stringe i denti e resta in campo. Botta anche per Radu, si scalda Luiz Felipe ma anche per il romeno tutto ok. Occasione per la Lazio con Correa, fermato in area al momento di concludere, ma è il Siviglia a passare: contropiede rapidissimo che passa dai piedi di Banega, continua su Sarabia e finisce sul destro di Ben Yedder che sottomisura non perdona, è il 22'.
Parolo inventa per Correa due minuti dopo, conclusione respinta. Al 27' altra chance, Kjaer salva sulla linea dopo il tocco a botta sicura di Marusic che passa sotto le gambe di Vaclik ma con una deviazione che rallenta la sfera quel tanto che basta per permettere al difensore di spazzare via. Il primo tempo poi scorre via con un problema dietro l'altro per Simone Inzaghi, che prima si vede costretto a rinunciare a Luis Alberto (problema muscolare, dentro Durmisi) e poi è costretto a lasciare negli spogliatoi l'acciaccato Parolo, con Cataldi che inizia la ripresa. Ci prova Caicedo, palla sull'esterno della rete dopo un contatto sospetto Mercado-Correa a ridosso dell'area di rigore, ma continua la maledizione infortuni per la Lazio: Bastos ko, dentro Luiz Felipe al 57' che al primo pallone toccato sfiora il vantaggio. Il Siviglia si chiude e riparte tamponando le iniziative della Lazio, Acerbi è provvidenziale a salvare in area piccola la fucilata di Escudero poi è André Silva di testa a non inquadrare la porta. Entrano Munir e Promes a dare freschezza e velocità all'attacco spagnolo, ma è Leiva che va vicinissimo al pari all'85' con un destro dal limite rasoterra che sfiora il palo. Il Siviglia potrebbe anche raddoppiare nel finale, ma è Vazquez a fallire per leziosità il colpo del ko. Lazio ferita, ma ancora in partita: in Spagna però servirà l'impresa.
? Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
? Il sito web Uefa.com commenta così la gara:
Il Siviglia sbanca il campo della Lazio e si avvicina agli ottavi di finale di UEFA Europa League. Allo Stadio Olimpico, gli spagnoli stendono 1-0 i Biancocelesti grazie al gol realizzato nel primo tempo dall’attaccante francese Wissam Ben Yedder. I Rojiblancos prendono subito il sopravvento e in un paio di circostanze si affacciano nell’area avversaria; poi, al 22’, passano. L’assist di Pablo Sarabia per Ben Yedder è perfetto, l’attaccante francese deve solo spingere il pallone in rete per l’1-0. I Biancocelesti - senza Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic - potrebbero pareggiare con Adam Marušic, imbeccato da Felipe Caicedo, ma il difensore montenegrino si fa "ipnotizzare" da Tomáš VaclĂk prima che Simon Kjær allontani la minaccia. Il Siviglia ha un’altra occasione con AndrĂ© Silva, che entra in area sulla destra, ma Francesco Acerbi legge bene la situazione e allontana la minaccia. Inzaghi è costretto a rinunciare a Luis Alberto, sostituito da Riza Durmisi, poi a inizio ripresa Danilo Cataldi prende il posto di Marco Parolo. La Lazio ci prova con Caicedo e Luiz Felipe, entrato al posto di Bastos, poi il difensore brasiliano è provvidenziale con la sua scivolata su Sergio Escudero, lanciato a rete. Gli spagnoli premono, Acerbi salva in qualche modo su un bolide da fuori area mentre AndrĂ© Silva va vicino al raddoppio di testa. La squadra di Inzaghi ci prova, ?tefan Radu di testa e soprattutto Lucas Leiva hanno due buone occasioni ma non riescono a concretizzarle. Finisce 1-0 per il Siviglia, la squadra di Pablo MachĂn ha un piede e mezzo negli ottavi: mercoledì è in programma il ritorno al RamĂłn Sánchez Pizjuán.
? Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Simone Inzaghi non si abbatte davanti alla sconfitta e all'emergenza che ha ferito la Lazio. L’orgoglio lo spinge a non veder affatto compromessa la qualificazione. "Non è un risultato positivo, ma possiamo ancora qualificarci. Un pari sarebbe stato piĂą giusto, però si deve accettare la sconfitta. Secondo me è stata una partita alla pari, lo dicono anche i numeri", dichiara il tecnico biancoceleste. Le recriminazioni però si fanno sentire: "Abbiamo preso un gol da evitare, sapevamo delle loro ripartenze e ci hanno messo in difficoltĂ treÂ-quattro volte. A squadra schierata non ci hanno mai impensierito. Abbiamo avuto situazioni da sfruttare meglio, potevamo pareggiare con Marusic e con Correa. Nel secondo tempo, ci sono altre occasioni per noi, non solo con Luiz Felipe, mentre il Siviglia non ha mai impegnato Strakosha. Non abbiamo demeritato. E ho dovuto fare cambi forzati...". L’emergenza che ha colpito la Lazio nel corso della gara ha inciso su un match affrontato al via giĂ con le assenze pesanti di Immobile e Milinkovic. Inzaghi parla degli infortunati come in un bollettino medico, cerca spiragli e non scogli che possono arenare la sua Lazio. "Parolo dopo sei minuti è ricaduto sulla caviglia che è molto gonfia per una distorsione. Bastos ha un problema all’adduttore, come anche Luis Alberto. Dovremo poi valutare anche Berisha per un dolore al polpaccio nella rifinitura. Immobile recupera per Genova, Wallace e Lukaku ancora out, Milinkovic sarĂ da valutare. Ma ora dobbiamo pensare a fare meglio a Siviglia".
Lazio, si può fare. A Siviglia, la qualificazione potrebbe essere ancora alla portata della Lazio. Le parole di Joaquin Correa sembrano un urlo per scuotere l’amarezza dei biancocelesti dopo il k.o. dell’Olimpico: "Non dobbiamo stare giù, manca ancora la partita di ritorno, anche se lì non sarà facile. Dobbiamo fare il nostro calcio, non pensare a loro. Bisogna giocare meglio e cercare di segnare subito per mandare il Siviglia in confusione. Loro anche hanno sbagliato tante occasioni in cui potevano fare di più. Siamo ancora vivi, dobbiamo avere fiducia". L’attaccante argentino era uno degli ex di turno (con Luis Alberto e Immobile) e, come storia personale, ci teneva tantissimo alla sfida col Siviglia. "Mi ha fatto piacere rivedere tutti i miei ex compagni, da Banega a Vazquez. Speriamo di batterli lì". E torna sulla partita: "Loro giocano un calcio particolare, tanto possesso e ripartenze. Sono ripartiti bene e ci hanno fatto gol. Non siamo riusciti a pareggiare, è stata una partita difficile ma non è finita qui...". In tribuna c’era anche il c.t. dell’Argentina Lionel Scaloni a visionarlo, ma Correa preferisce spostare lo sguardo: "Io penso alla Lazio e a fare bene con la Lazio. Dobbiamo vincere la partita di domenica contro il Genoa". Pensa già a Siviglia pure Francesco Acerbi. "Dobbiamo andare in Spagna per dare tutto: se poi saranno più bravi gli altri stringeremo loro la mano. Potevamo fare qualcosa in più. Al ritorno sarà difficile ma abbiamo buone speranze. Dovremo stare più attenti, cercando di ribaltare la situazione con serenità e attenzione".
Il difensore riconosce le difficoltà della Lazio nel confronto con gli spagnoli: "Quando lasciavamo il palleggio a loro, non c’era spazio, facevano fatica. Quando attaccavamo noi e loro riuscivano a rubare palla, ripartivano velocissimi. Loro sono forti. Ma noi potevamo fare qualcosa in più. C’è mancato nel primo tempo un po’ di coraggio, loro sono bravi a palleggiare, potevamo dare qualcosa in più tutti. La ripresa è stata più equilibrata, abbiamo cercato il pareggio con Leiva e Radu. Sì, a Siviglia possiamo realizzare l’impresa". Non vuole assolutamente accettare l’idea di un verdetto già delineato Senad Lulic: "E’ stata una serata complicata? Per il risultato sicuramente, però credo sia ancora tutto aperto. Abbiamo perso per 1-0 ma si può recuperare. Era importante non rischiare troppo, prendendo altri gol diventava troppo complicata la sfida di ritorno. Il primo tempo lo abbiamo giocato, sono andati via 90 minuti, ce ne sono altri 90. Possiamo imporci a Siviglia". Il capitano biancoceleste vuol guardare solo avanti: "Non parlo delle assenze, questa è una squadra costruita per fare bene. C’erano degli infortunati ed era un’occasione per quelli che giocano meno per dimostrare di poter giocare dall’inizio. Ora arrivano due partite, quella di domenica a Genova e poi il ritorno in Europa League. Abbiamo una rosa ampia, tutti possono giocare. Poi vedremo gli infortunati a che punto saranno e quando rientreranno". In una serata grigia Lulic rianima i sogni della Lazio partendo dal campionato in vista della gara col Genoa: "Possiamo lottare per la Champions e lo faremo fino alla fine".