Mercoledì 31 ottobre 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Torino 1-1 31 ottobre 2012 - 3.488 - Campionato di Serie A 2012/13 - X giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Bizzarri, Konko, Biava, Dias, Lulic, Candreva (85' Brocchi), A. Gonzalez (58' Cavanda), Cana, Mauri, Klose, Rocchi (74' Floccari). A disposizione: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Radu, Scaloni, Zauri, Stankevicius, Onazi, Kozak. Allenatore: Petkovic.
TORINO: Gillet, Darmian, Glik, Rodriguez, D'Ambrosio, Cerci (84' Birsa), Brighi, Gazzi, Santana (58' Stevanovic), Bianchi, Sgrigna (62' Meggiorini). A disposizione: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Verdi, Diop. Allenatore: Ventura.
Arbitro: Sig. Giannoccaro (Lecce) - Assistenti Sigg. Petrella e Grilli - Quarto uomo Sig. Giordano - Assistenti di porta Sigg. Massa e Merchiori.
Marcatori: 10' Glik (T), 57' Mauri.
Note: serata fresca con pioggia, terreno allentato. Ammoniti Rodriguez, Cana, Biava, Klose. Angoli: 5-1. Recuperi: 1' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 23.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Il Toro manca l'incornata. Mauri regala il pari alla Lazio. All'Olimpico i granata avanti con Glik, falliscono il raddoppio con Cerci e Santana, poi la squadra di Petkovic - senza Hernanes e Ledesma - pareggia nella ripresa".
Continua la "rosea": "Non mi interessano le assenze, chi andrà in campo darà il massimo. La rosa è ampia e mi dà garanzie". Il mondo del calcio offre spesso banalità assortite. Sarebbe troppo facile ricondurre l'1-1 della Lazio con il Torino alle assenze di Ledesma ed Hernanes. Ma Petkovic si ritrova di colpo senza i giocatori su cui ha costruito il suo progetto tecnico e tattico. E il gioco non può che risentirne. I granata si confermano squadra difficile da affrontare, in grado di difendere bene e di ripartire con esterni velocissimi. Il Torino prende così un buon punto, anche con qualche rammarico per aver sprecato il 2-0. Ma il pari è giusto, perché la Lazio nel secondo tempo ha prodotto un buon calcio, più con intensità che con lucidità. Petkovic ovvia alla mancanza dei due pezzi da novanta con un cambio di modulo. Si va col 4-4-2 e Rocchi affianca Klose in attacco. Per offrire più opzioni offensive. ll risultato è modesto: Cana non è un regista, Gonzalez dà il meglio quando ha accanto un giocatore dai piedi buoni. E l'impressione è che Rocchi faccia movimenti molto simili a quelli di Klose. Col risultato che il tedesco è frenato. Va a nozze il Toro, coi due mediani molto vicini alla linea a 4 e gli esterni Cerci (buona partita) e Santana chiamati a fare chilometri.
Se poi la Lazio va sotto alla prima occasione su palla inattiva, le cose si complicano parecchio. E' Glik a precedere Cana e a sbloccare di testa al 9'. E Ventura, che ha preparato una partita difensiva con la ricerca del contropiede, fa vedere ancora una volta che le sue difese funzionano. Gillet si conferma tra i migliori portieri del campionato salvando su Candreva. Mauri sfiora il palo di sinistro. Ma è una Lazio lenta, macchinosa e prevedibile. Che crea pochissimo. E' addirittura Cerci a divorarsi il 2-0 in contropiede sul finale di primo tempo, facendosi togliere la palla da Bizzarri. Migliorano le cose nella ripresa. Le squadre si allungano presto. Il Toro cala fisicamente, soprattutto in mezzo al campo. Ne guadagna lo spettacolo. Santana sbaglia la seconda occasione granata per il raddoppio, mentre sale di tono la Lazio. Rocchi si sbatte per aprire varchi, Candreva e Mauri giocano molti palloni. Ed è proprio su quest'asse che arriva il pari, con l'ex juventino che trova al limite dell'area Mauri, preciso nel sinistro che batte Gillet. Qui la Lazio cerca il massimo sforzo, con Rocchi che sbaglia un facile gol dopo aver saltato Gillet. Il finale offre poca lucidità: la Lazio chiude in avanti e crea qualche situazione interessante. Ma non fa male al momento di concludere. Si resta sull'1-1, con la Lazio che perde Klose, diffidato e ammonito nel finale, per la complicata trasferta di Catania.
Il Messaggero titola: "Lazio-Torino 1-1, brividi all'Olimpico. Glik di testa, pari di Mauri. Gli uomini di Petkovic, sotto di un gol dopo 10 minuti, riescono a recuperare e a sfiorare il vantaggio allo scadere".
Continua il quotidiano romano: La Lazio incassa il primo pareggio del campionato, ma il sapore somiglia a quello della sconfitta, visti i risultati delle squadre che la precedono in classifica. Juve e Inter vincono, mentre il ko del Napoli a Bergamo è sfruttato in minima parte dai biancocelesti, quarti. Merito di un buon Torino, ma soprattutto demerito di una squadra che sembra aver perso la brillantezza delle prime giornate. Non smette di suonare il campanello d'allarme che aveva iniziato a farsi sentire con le due reti incassate dal Milan (anche se ininfluenti ai fini del risultato) ed era proseguito a Firenze. Il colpo di testa del difensore polacco Glik, al 10' del primo tempo, ha messo subito in salita la partita della Lazio, che solo al 12' della ripresa ha trovato l'1-1 con Mauri, alla prima rete in campionato. Alla fine è un pari giusto per quanto visto in campo, anche se i padroni di casa avrebbero meritato la vittoria ai punti vista l'applicazione con cui hanno affrontato la ripresa, giocata sotto violenti scrosci di pioggia. Ma il Torino di mister Ventura non è facile da cogliere impreparato e senza un paio di errori al momento di concludere (con Cerci e Santana) avrebbe potuto anche fare il colpo grosso.
Lazio macchinosa per tutta la prima frazione. In tribuna Sinisa Mihajlovic non sembra divertirsi. La manovra non decolla, spenta anche dall'ottima disposizione del Toro. La linea formata da Cerci, Sgrigna, Bianchi e Santana crea un argine a ridosso della metà campo granata, un pressing altissimo che appanna le idee biancocelesti, anche per l'assenza dei "cervelli" Ledesma ed Hernanes. Gonzalez appare sottotono, Cana non ha certo il piede da suggeritore, Mauri appare e scompare. Risultato, Rocchi e Klose di palloni giocabili ne vedono ben pochi e spesso spalle alla porta. La squadra di Ventura, con il suo inusuale 4-2-4, è ordinata, non particolarmente pericolosa in avanti ma, grazie al vantaggio trovato così presto con la testata di Glik direttamente su angolo, può permettersi di amministrare riducendo i rischi al minimo. I pericoli maggiori per la porta di Gillet vengono tutti dal piede di Candreva: un tiro da lontano bloccato facilmente dal portiere belga, un bel destro deviato in angolo. Ed un lancio per Mauri, che aggancia in area ma angola troppo il sinistro.
E nel minuto di recupero il Torino in contropiede si mangia il 2-0: D'Ambrosio ruba palla a Gonzalez e serve Sgrigna, palla per Cerci che invece di tirare subito cincischia, dando il tempo a Bizzarri di uscire. Ancora Cerci, una spina nel fianco sinistro della Lazio, impegna ancora Bizzarri in apertura di ripresa. Santana spreca di testa un bel cross di Sgrigna, colpendo con poca forza. Due occasioni sprecate, che la legge del calcio non perdona. Candreva, ancora lui, serve Mauri che angola un bel tiro, palo interno e Gillet battuto. Trovato il pari, la Lazio gioca il miglior quarto d'ora della partita. Ma né Rocchi (tiro al volo deviato da Rodriguez), né Mauri (rasoterra parato da Gillet) trovano il gol. L'ultimo applauso alla Nord lo strappa Klose (per altro evanescente) che, diffidato, si fa ammonire per essere certo di giocare il derby.
La Repubblica titola: "Lazio-Torino 1-1, Mauri risponde a Glik. I biancocelesti subiscono la partenza dei granata, in rete con il polacco su calcio d'angolo. Senza Hernanes e Ledesma, Candreva fa le cose migliori e ispira il gol di Mauri nella ripresa. Inutile il forcing finale: per Petkovic primo pareggio".
L'articolo prosegue: Alla Lazio non basta un tempo, il secondo, per capovolgere la brutta partenza contro il Toro di Ventura. Senza gli uomini che solitamente danno fantasia (Hernanes) e organizzazione (Ledesma) alla manovra, gli uomini di Petkovic, concedono in avvio 15' fatali ai granata. Campo pesante e pioggia battente non fermano Alessio Cerci, che crea subito scompiglio sulla corsia di destra. Su una sua iniziativa al 10' Sgrigna conclude con un tiro deviato in angolo. Sul cross dalla bandierina si avventa Glik, che incorna spedendo il pallone a fil di palo. Primo gol in A per il polacco: il secondo in due settimane dopo quello in Nazionale contro l'Inghilterra. I biancocelesti accusano il colpo, ma la manovra senza i due squalificati di Firenze è lenta e prevedibile. Il campo appesantito dall'abbondante pioggia che si è abbattuta su Roma fa il resto. Tocca allora a Candreva prendere per mano la squadra. Il centrocampista ci prova da solo dalla distanza, ma Gillet è attento e poi ispira per Mauri e Biava, ma i compagni non hanno il suo passo. Anzi gli uomini di Petkovic vivono un brivido in chiusura della prima frazione, con Cerci che in contropiede si ritrova solo davanti a Bizzarri. Il suo controllo è un po' pasticciato, ne approfitta da terra il portiere biancoceleste, che per due volte, gli sposta la palla dai piede. Lazio salva.
Petkovic conferma lo schieramento iniziale anche in avvio di ripresa. Davanti la spalla di Klose, è il rientrante Rocchi. Il capitano combatte e trova anche i movimenti giusti ma non è fortunato nella battuta finale per due volte, innescato da Konko supera Gillet, ma conclude sull'esterno della rete. In un'altra occasione su una palla a spiovere in area, centra Rodriguez in spaccata. Ha una mira perfetta invece Mauri al 57': il centrocampista riceve al limite dell'area, ancora da Candreva e fa un passo prima di concludere con un diagonale di sinistro che non lascia scampo a Gillet. E' il pareggio meritato per la squadra di Petkovic, che però vorrebbe il bottino pieno. Ci prova, come detto Rocchi, ma senza fortuna e ancora Candreva tenta uno spunto vincente, mentre Klose, pur generoso, guadagna un'ammonizione che gli farà saltare la prossima. Il Toro ribatte con Cerci e Bianchi che esaltano l'esperienza di Biava. Ma, complice anche la stanchezza per un campo pesantissimo, il risultato non cambia. Per i biancocelesti primo pareggio in campionato: non è la medicina che Petkovic sognava, ma il Toro dell'Olimpico si conferma squadra temibile in trasferta, dove resta imbattuta.
Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
La pioggia bagna le polveri della Lazio e la squadra biancoceleste non va oltre l'1-1 col Torino. Vladimir Petkovic conosce così il primo pareggio stagionale in campionato. "Abbiamo subito un gol evitabile su palla ferma e abbiamo giocato con troppa paura e poco convinti. E quando si subisce un gol così su palla ferma è difficile tornare in partita – spiega l'allenatore bosniaco -. Non eravamo molto lucidi ma poi nel secondo tempo abbiamo giocato alla grande". Un po' di rammarico c'è soprattutto per le occasioni sprecate. "Lì dobbiamo segnare perché a questi livelli si paga caro e in un paio di contropiedi abbiamo rischiato di subire gol. Peccato, siamo stati poco cinici", le sue parole. Sulla coppia d'attacco Rocchi-Klose, invece: "Rocchi dopo tanto tempo ha giocato e ha avuto tre-quattro occasioni, sono contento del suo contributo. Klose invece ha approfittato della presenza di una seconda punta per cercare più gli spazi". Il tedesco, diffidato, è stato comunque festeggiato dalla Nord al momento dell'ammonizione che gli farà saltare la partita di Catania per tornare nel derby con la Roma. "Guardando troppo in là potrebbe essere positivo ma abbiamo prima il Catania e vorremo prendere punti lì e ci mancherà". In Sicilia non potrà contare neanche su Matuzalem, un ricambio prezioso ma da questa estate fuori squadra. "Probabilmente farebbe comodo, ma al momento non è dentro la nostra rosa. Finirà la punizione? Non è il momento per parlarne", glissa il bosniaco. "Dovevamo vincere però in queste partite quando non riesci a fare gol perdi anche con un contropiede – rileva Stefano Mauri, tornato al gol dopo l'arresto a fine maggio per la vicenda del Calcioscommesse -. Perciò prendiamo questo punto e guardiamo già a domenica dove dobbiamo vincere. Non siamo inferiori a nessuno".
Da La Repubblica:
"Quando si subisce un gol evitabile, su una palla ferma, è difficile tornare in partita. Abbiamo tentato di fare bene e nel secondo tempo abbiamo giocato meglio". Vladimir Petkovic analizza così, ai microfoni di Mediaset Premium, la prova della sua Lazio contro il Torino. "Abbiamo sprecato tante chiare occasioni" - è il rammarico dell'allenatore biancoceleste - "è un segnale che dobbiamo far bene. Perché gli errori possono costare caro. Abbiamo tentato tutto il possibile ma non siamo riusciti a vincere". Una battuta anche sulla prova di Rocchi. "Bella partita, ha avuto occasioni. Peccato non sia riuscito a sfruttarle. La Lazio è una squadra che può ambire a traguardi prestigiosi? Deve farlo - conclude il tecnico - ci manca tanto per diventare una grande squadra ma siamo a buon punto. Dobbiamo essere più cinici e cattivi. Alla fine non si può piangere, si deve lavorare. Dobbiamo rimanere ottimisti per fare bene sin dalla prossima partita". Sulla stessa linea l'autore del pareggio, Stefano Mauri. "Nel primo tempo abbiamo giocato ma c'erano pochi spazi. Poi il Torino è calato e abbiamo creato molto. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta". Il centrocampista commenta così, ai microfoni di Mediaset Premium, il primo pareggio dei biancocelesti. "Dovevamo vincere, qui in casa" - ammette il centrocampista -, "dopo aver creato tante palle gol. E' vero che in queste gare quando non riesci a segnare rischi di perderle. Prendiamo un punto e guardiamo alla prossima partita, dobbiamo vincere. Abbiamo dimostrato che non siamo inferiori a nessuno. Abbiamo fatto male col Napoli. Non giochiamo 90' ad alti ritmi ma non è facile. Siamo alla pari di tutti e siamo più forti di tante altre squadre", afferma il giocatore.