Domenica 26 agosto 2012 - Bergamo, stadio Atleti Azzurri d'Italia - Atalanta-Lazio 0-1 26 agosto 2012 - 3.475 - Campionato di Serie A 2012/13 - I giornata - inizio ore 20.45
ATALANTA: Consigli, Bellini, Lucchini, Peluso, Brivio, Schelotto (67' Troisi), Cigarini, Biondini (90' Cazzola), Bonavantura (74' Parra), Moralez, Denis. A disposizione: Frezzolini, Polito, Matheu, Raimondi, Ferri, Manfredini. Allenatore: Colantuono.
LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias, Lulic, Ledesma, Mauri (80' Onazi), A. Gonzalez (84' Cana), Hernanes, Candreva (89' Scaloni), Klose. A disposizione: Bizzarri, Berardi, Cavanda, Rocchi, Floccari, Kozak, Zarate. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Gervasoni (Mantova) - Assistenti Sigg. Costanzo e Manganelli - Quarto uomo Sig. Tonolini - Assistenti di porta Sigg. Bergonzi e Melchiori.
Marcatori: 17' Hernanes.
Note: ammoniti Mauri, Lulic, Lucchini, Klose, Cana. Angoli: 7-5 per l'Atalanta. Recuperi: 1' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 18.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "La prima profezia di Hernanes. La Lazio passa contro l'Atalanta. Un gol del brasiliano al 17' del primo tempo regala i primi tre punti stagionali alla Lazio. Bergamaschi spenti e poco pericolosi".
Continua la "rosea": Basta un gol di Hernanes al 17' del primo tempo alla Lazio per conquistare la prima vittoria stagionale. Dopo 15' di sofferenza, la squadra di Petkovic trova la via della rete grazie ad un'ottima giocata di capitan Mauri e col passare dei minuti guadagna fiducia e convinzione. L'Atalanta, viceversa, dopo il gol subito, si spegne e non si riaccende più, nonostante Colantuono provi con ogni mezzo a rianimarla. L'Atalanta parte decisamente meglio, in particolare con Moralez, che si allarga a sinistra per accentrarsi e creare scompiglio nella difesa biancoceleste. All'11' va proprio così, ma Marchetti salva i suoi con uno splendido intervento. La squadra di Petkovic sembra spaurita, in totale confusione, e da un momento all'altro ti aspetti il vantaggio dei padroni di casa: invece, 6 minuti più tardi, Mauri trova spazio a sinistra e serve un pallone al miele a Hernanes, che deve solo appoggiare in rete a porta vuota. Da quel momento, i padroni di casa perdono le misure e non le ritrovano fino all'intervallo, la Lazio va al riposo in vantaggio e senza soffrire. Colantuono, probabilmente, si fa sentire negli spogliatoi, considerato che nei primi minuti della ripresa sembra di rivedere l'Atalanta convincente dello scorso anno, ma in realtà l'illusione dura davvero poco. La Lazio controlla e riparte e, quando lo fa, mette costantemente in difficoltà i nerazzurri: prima Gonzalez tenta la conclusione al volo dal limite che sfiora l'incrocio, poi tocca a Klose trovare lo spazio in area, ma impattare male al volo una conclusione tutto sommato agevole per uno come lui. Colantuono in panchina si sbraccia, si agita, tenta di trasmettere almeno un minimo di grinta, ma i suoi giocatori in campo non riescono a reagire. Il mister nerazzurro, allora, ci prova con i cambi: fuori Schelotto e Bonaventura e dentro Troisi e Parra per l'assalto finale. E se non altro il doppio cambio sortisce l'effetto di creare un po' di apprensione nella difesa laziale, in cui spicca un ottimo Marchetti: il portiere in uscita nega il pareggio prima a Denis e poi a Troisi. In realtà, però, la Lazio soffre il minimo sindacale su un campo difficile come quello di Bergamo e porta a casa tre punti per guardare con maggiore serenità al futuro dopo un precampionato pieno di dubbi.
Il Messaggero titola: "Atalanta-Lazio 0-1. Gol vittoria di Hernanes al 17'. Inizio sofferto, poi la rete del brasiliano su assist di capitan Mauri. Esordio e tre punti per Petkovic".
Continua il quotidiano romano: Meglio di così, Vladimir Petkovic non poteva iniziare. La sua Lazio espugna il sempre difficile campo di Bergamo mostrando un calcio positivo, fondato sulla costruzione del gioco. Movimento senza palla, dai e vai continui, voglia di impostare l'azione sempre e comunque, senza paura di sbagliare. Non è un caso se il gol partita lo segna Hernanes, un centrocampista: il reparto, di qualità sopraffina, si esalta con gli schemi del tecnico bosniaco. Bene anche la fase difensiva, a parte un brutto quarto d'ora iniziale in cui l'Atalanta sballotta duramente i biancazzurri, tenuti a galla da un grande Marchetti. Passata la tempesta, la Lazio prende però il timone della gara e non lo lascia fino alla fine, rischiando pochissimo sulle occasionali ondate dei bergamaschi, che dopo l'arrembaggio iniziale si arrendono senza sfoderare il tradizionale spirito guerriero. Denis, troppo solo davanti, non può fare miracoli, anche perché appare lontano dalla miglior condizione. Colantuono in avvio sembra azzeccare il mix giusto per ubriacare la Lazio. Il tecnico propone il consueto 4-4-1-1 con l'ultimo arrivato Biondini in mediana, Petkovic risponde con un 4-3-3 che in fase difensiva diventa un abbottonato 4-5-1, con Candreva e Mauri pronti al ripiegamento sugli esterni. L'Atalanta scatta come si deve e mette subito i brividi a Marchetti: al 4' il colpo di testa di Brivio sbatte sul palo. Sul rimpallo Peluso centra la traversa, ma il gioco è fermo per fuorigioco. I bergamaschi mettono in crisi gli ospiti con un ritmo forsennato: al 10' Moralez salta Konko e spara verso Marchetti, che si salva alzando sopra la traversa. La Lazio si scuote tre minuti dopo con un tiro di Candreva centrale e con un colpo di testa insidioso di Mauri. È un doppio segnale d'allarme che l'Atalanta trascura: al 16' Mauri pesca bene in area Hernanes, che scatta sul filo del fuorigioco e mette dentro da due passi, in modo scoordinato ma efficace.
Una volta in vantaggio la Lazio si scioglie e al 21' sfiora il bis con un destro potente dell'incontenibile Mauri respinto con difficoltà da Consigli. L'Atalanta accusa il colpo ma al 31' sfiora il pari con una gran punizione di Moralez. Marchetti vola all'incrocio e gli nega la gioia del gol. Il portiere si ripete con una deviazione d'istinto sul tiro ravvicinato di Schelotto: il gioco era fermo per un fallo di Denis, ma il gesto tecnico è eccezionale. La ripresa si apre con un bel destro d'esterno al volo di Gonzalez che sfiora la traversa. L'Atalanta tenta di reagire, ma la Lazio mantiene il controllo delle operazioni: Klose spreca con un tiro fiacco il possibile raddoppio. Gli uomini di Petkovic con il passare dei minuti prendono il sopravvento del centrocampo, i nerazzurri sono costretti a rincorrere il pallone e finiscono con l'innervosirsi. La stanchezza si fa sentire e gli errori aumentano, il "tanque" Denis resta a corto di rifornimenti e finisce con l'impantanarsi. Colantuono toglie l'irriconoscibile Schelotto e inserisce l'elettrico Troisi, che riesce a dare un paio di scosse. Al 73' serve un nuovo balzo di Marchetti per negargli il gol. È l'ultimo spavento per Petkovic, che può gustarsi il suo primo successo in campionato.
La Repubblica titola: "Petkovic, buona la prima. Hernanes stende l'Atalanta. Un gol nel primo tempo del "Profeta" consegna i tre punti ai biancocelesti. Una vittoria meritata contro i nerazzurri apparsi ancora non in condizione. E quando ci provano, i bergamaschi trovano un Marchetti insuperabile".
L'articolo così prosegue: La Lazio di Petkovic prende forma e convince tutti vincendo meritatamente la prima partita del campionato su un campo ostico come quello di Bergamo. Decide un gol realizzato nel primo tempo da Hernanes su assist di Mauri. L'Atalanta è ancora fuori condizione anche se ci ha provato in alcune circostanze trovando però in Marchetti un baluardo insuperabile. Petkovic schiera un 4-1-4-1 con Lulic terzino sinistro, Ledesma davanti alla difesa e Klose unica punta. Dietro al tedesco Candreva, Gonzalez, Hernanes e Mauri. Colantuono risponde con il collaudato 4-4-1-1 dove Moralez supporta in attacco Denis e Peluso gioca difensore centrale perché Manfredini non è al meglio e siede in panchina. Subito titolare Davide Biondini, prelevato venerdì dal Genoa. Pronti, via e l'Atalanta parte come se mancassero 5' alla fine. I bergamaschi attaccano e sorprendono la Lazio ancora non disposta perfettamente in campo. Al 3' Peluso prende un palo dopo un corner, ma viene fischiato un offside a Schelotto. All'11' Konko perde Moralez, l'argentino penetra in area dalla sinistra e impegna Marchetti che si salva in corner con una bella deviazione. Dal quarto d'ora circa l'Atalanta si spegne. Merito anche della Lazio che si aggiusta in campo e non concede quasi più nulla ai padroni di casa. Padroni di casa che se in attacco qualcosa fanno vedere, traballano pericolosamente in difesa. Peluso da centrale non va e al 14' regala una palla a Candreva che l'esterno spreca calciando nelle mani di Consigli, con Klose liberissimo di ricevere palla. Al 16' pericoloso colpo di testa di Mauri con sfera sul fondo. Un minuto dopo arriva il gol che deciderà la gara: Klose serve Mauri sulla sinistra, sul filo del fuorigioco: tiro-cross del capitano laziale in area dove arriva Hernanes che devia in rete. La Lazio non molla e prova a raddoppiare con Mauri al 22' ma Consigli respinge la conclusione.
L'Atalanta non fa più male; unica eccezione un calcio di punizione a giro di Moralez al 32' che Marchetti salva da campione. La ripresa vede in campo gli stessi 22 interpreti del primo tempo. L'Atalanta ha poche idee e si affida troppo spesso a inutili lanci lunghi. La Lazio aspetta gli avversari dietro la linea della palla e così controlla agevolmente il vantaggio. Anzi, sono i biancocelesti a osare ancora: al minuto 6 gran tiro al volo dai 20 metri di Gonzalez con palla di poco alta sopra la traversa. Al 10' bel diagonale rasoterra dal limite di Konko, ma pallone debole e sul fondo. Dopo 22' di non-gioco, Colantuono finalmente cambia qualcosa: esordio in A per l'australiano James Troisi che rileva uno spento Schelotto. Poco dopo è il turno di Facundo Parra al posto di Bonaventura. Al minuto 31 salva ancora Marchetti: punizione di Brivio deviata dalla barriera; palla sui piedi del neo entrato Troisi, defilato a destra, che conclude. E il portiere biancoceleste devia in angolo. Al 34' arriva il primo cambio di Petkovic, dovuto a stanchezza: fuori Mauri e dentro Onazi. A seguire dentro anche Cana per Gonzalez. La partita non ha più molto da dire: siamo a inizio stagione e la benzina per l'Atalanta è finita da tempo. La Lazio difende con ordine e conquista i primi tre punti del suo torneo alla faccia del mercato "statico" di Lotito e dei troppi contestatori agostani.
Tratte dal Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
E' un Petkovic raggiante, quello che si presenta davanti ai microfoni di Sky dopo la vittoria a Bergamo contro l'Atalanta grazie a un gol di Hernanes. "Sono contento, l'importante è rimanere con i piedi per terra. Sinceramente mi aspettavo un po' di più. La squadra ha sofferto, ma ha anche creato: si avvicina sempre di più alla mia idea, è stata una vera squadra. Ho visto una Lazio - dice Petkovic - che ha sofferto nei primi 15-20 minuti per due motivi: è difficile giocare fuori casa con un pubblico caloroso ed entrare in partita dopo un match giocato giovedì (con il Mura 05 nei preliminari di Europa League, ndr). Una volta entrati in gioco abbiamo fatto un bel calcio, abbiamo pressato l'avversario. Salvo ultimi 10 minuti, in cui cercavano di attaccarci ripetutamente con palloni alti. Ma la Lazio ha meritato la vittoria". Buona la prima, e la Lazio sembra avere dunque tutte le carte in regola per migliorare: l'obiettivo di Petkovic è "portare la squadra con le mie idee più in alto possibile. Le nuove idee con le vecchie hanno portato a un buon risultato, a un bel gioco. Sono molto contento".
Dal Corriere dello Sport:
Vladimir Petkovic si gusta il successo all'esordio, che ha spazzato via in un colpo solo lo scetticismo che lo circondava. "Sono contento, ma l'importante è restare con i piedi per terra. Stasera la squadra ha giocato, sofferto e creato - dice il tecnico bosniaco - quello che ho visto si avvicina alla mia idea di calcio: ci sono stati progressi, qualcosa inizia a vedersi. Ma mi è piaciuto soprattutto il carattere nei momenti di difficoltà. Colantuono dice che la Lazio ha pensato a difendersi? Ognuno la vede alla sua maniera. Nei primi 15 minuti abbiamo sofferto, ma ce l'aspettavamo visto che giocavamo su un campo difficile, davanti a un pubblico caldo. Ma una volta preso in mano il gioco credo che abbiamo fatto vedere un buon calcio. Alla fine abbiamo meritato di vincere". Stefano Colantuono, appunto, la vede in maniera diversa. "Nel primo quarto d'ora siamo andati benissimo, poi dopo il gol subito abbiamo un po' rallentato. Ma ci sta, anche perché in agosto non si può essere al top. Poi abbiamo comunque fatto la partita, la Lazio era rintanata in 40 metri di campo. A livello di prestazione non ho nulla da rimproverare alla squadra. Il gol ha cambiato la gara, una volta sotto era difficile raddrizzarla. Quando abbiamo trovato la zampata è stato bravissimo Marchetti a negarci il gol".