29 luglio 2020 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, XXXVII giornata - inizio ore 19.30
LAZIO: Strakosha, Patric, Luiz Felipe (84' Vavro), Acerbi (87' Bastos), Lazzari (56' Marusic), Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony (56' Lukaku), Correa (84' Adekanye), Immobile. A disposizione: Proto, Guerrieri, Armini, Cataldi, D. Anderson, A. Anderson, Moro. Allenatore: S. Inzaghi
BRESCIA: Andrenacci, Sabelli, Papetti, Gastaldello (77' Semprini), Mateju, Spalek, Viviani, Tonali, Zmrhal, Ayè (88' Ndoj), Torregrossa. A disposizione: Alfonso, Cistana, Chancellor, Mangraviti, Ghezzi. Allenatore: Diego López
Arbitro: Sig. Massimi (Termoli) - Assistenti Sigg. Fiorito e Mastrodonato - Quarto uomo Sig. Guida - V.A.R. Sig. Di Paolo - A.V.A.R. Sig. Longo.
Marcatori: 17' Correa, 83' Immobile.
Note: ammonito al 42' Lazzari, al 50' Papetti, al 54' Tonali. Angoli . Recuperi: 2' p.t., 5' s.t.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Immobile è Scarpa d’oro. Ma non raggiunge Higuain. La Lazio batte il Brescia, Ciro sente la pressione e segna un solo gol: stacca Lewandowski, resta a -1 dal record del Pipita".
Continua la "rosea": Scarpa d'oro ipotecata, ma niente aggancio (per ora) a Gonzalo Higuain. Contro il Brescia la Lazio infila la terza vittoria consecutiva e resta in corsa per il secondo posto, ma il Ciro Immobile show riesce solo a metà. L’attaccante segna, stacca Robert Lewandowski e si ritrova solitario in testa alla classifica della Scarpa d’oro. Ma non raddoppia (pur avendo varie occasioni per farlo) e così avvicina soltanto, anziché eguagliarlo, il record di Higuain che con 36 reti (una in più delle 35 di Immobile) resiste come recordman della Serie A. Festa rinviata? Il bomber biancoceleste cercherà di compiere l’impresa sabato al San Paolo, proprio nello stadio in cui l’argentino, allora centravanti del Napoli, si prese il primato quattro anni fa. Se ci riesce sarà ancora più bello, ma Ciro avrebbe preferito chiudere la pratica subito (anche per tenere lontano CR7 che lo insidia sia per la classifica marcatori di A sia per la Scarpa d’oro). Il Brescia, già retrocesso e senza portiere titolare (Joronen prova a rientrare, ma non ce la fa) sembra l’avversario ideale per sistemare tutto. E invece la squadra di Diego Lopez tira fuori una prestazione di orgoglio che complica i piani di Ciro e della Lazio. E Lorenzo Andrenacci, il terzo portiere, estrae dal cilindro una prova da migliore in campo che nega alla squadra di casa la goleada e al suo centravanti la marcatura multipla.
Immobile paga anche l’ansia da prestazione. Si impegna tanto, gioca bene (suo l’assist con cui poco dopo il quarto d’ora Correa la sblocca, nono gol per il Tucu e nono assist per Ciro), ma davanti alla porta non è il solito cecchino implacabile. Si sblocca, il numero 17, solo a sette minuti dalla fine grazie a Correa che gli restituisce il favore con un assist al bacio. Rotto il ghiaccio il centravanti ci crede. Ma il poco tempo a disposizione, Andrenacci paratutto e un palo gli negano il raddoppio. Ciro può comunque gioire per aver staccato Valentin Angelillo e raggiunto Gunnar Nordahl, gli altri due super marcatori nella storia della Serie A. Brescia sul pezzo. Record rinviato per l’attaccante. Simone Inzaghi, invece, continua a fare incetta di primati. Con 202 panchine è ora in vetta alla classifica degli allenatori con più presenze nella storia del club, al pari di un certo Dino Zoff che supererà sabato a Napoli. Inoltre col successo di ieri migliora ulteriormente sia il record di punti (ora sono 78) sia quello delle vittorie (24). Numeri che la Lazio non aveva mai raggiunto nella sua storia. La vittoria sul Brescia non è mai in discussione, anche se la squadra lombarda resta in partita fino alla fine. Bravo Lopez a tenere i suoi sul pezzo nonostante la retrocessione matematica. Il 4-4-2 "mobile" (Jaromir Zmhral lo trasforma spesso in 4-3-3) occupa bene il campo e impedisce alla Lazio di sfruttare le fasce come fa di solito.
Davanti (a parte qualche iniziativa di Ernesto Torregrossa) si vede poco, ma il Brescia fa comunque una discreta figura almeno per due terzi di gara. Alla lunga viene fuori però il maggior tasso tecnico della Lazio. Che negli ultimi venti minuti sale in cattedra segnando il gol della sicurezza, colpendo due legni (uno con Immobile, l’altro con Luis Alberto) e creando altre occasioni da gol. A macinare gioco provvedono i soliti Milinkovic, Luis Alberto e il ritrovato Correa. Nella prossima stagione al clan dei "creativi biancocelesti" potrebbe aggiungersi David Silva. La trattativa per lo spagnolo del City (ora svincolato) procede spedita. Il d.s. Tare non smentisce l’interesse: "È un grande giocatore, so che gli piacerebbe fare nuove esperienze, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare". Che per uno abituato a pesare le parole come Tare è più di un indizio.