Domenica 13 gennaio 2013 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Atalanta 2-0 13 gennaio 2013 - 3.503 - Campionato di Serie A 2012/13 - XX giornata - inizio ore 15.00
LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Ciani, Radu, Ledesma, Candreva (46' Floccari), Lulic (46' Cana), Hernanes, Mauri, Klose (80' Cavanda). A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Zauri, Stankevicius, Rozzi. Allenatore: Petkovic.
ATALANTA: Consigli, Raimondi, Stendardo, Canini, Brivio, Giorgi (80' Parra), Cigarini, Carmona, Bonaventura, Moralez (74' De Luca), Denis (80' Radovanovic). A disposizione: Frezzolini, Polito, Matheu, Cazzola. Allenatore: Colantuono.
Arbitro: Sig. Peruzzo (Schio) - Assistenti Sigg. Passero e Iannello - Quarto uomo Sig. Giordano - Assistenti di porta Sigg. Giacomelli e Fabbri.
Marcatori: 67' Floccari, 77' Brivio (aut).
Note: espulso all'83' Carmona per doppia ammonizione (proteste e comportamento non regolamentare). Ammoniti: Candreva, Ciani, Stendardo, Raimondi, Cigarini, De Luca. Angoli: 8-4 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t. 2' s.t.
Spettatori: 30.603 con 10.119 paganti e 20.484 abbonati.
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio-Atalanta 2-0. Ora la Juve è a 3 punti. Partita bloccata, ma ci pensa Petkovic: dentro Floccari, che porta in vantaggio i biancocelesti. L'autorete di Brivio chiude la gara".
Continua la "rosea": E ora la Lazio ci deve credere per forza. Per una serie di motivi, il primo dei quali è che la Juve pareggia a Parma ed è a soli 3 punti di distacco. Ma ce ne sono molti altri: i biancocelesti vincono anche in una giornata non particolarmente brillante e grazie, soprattutto, alla testardaggine del loro allenatore, che le prova tutte. Alla fine, dal mazzo, pesca il jolly vincente, Floccari, che sblocca il risultato e fa sognare i tifosi laziali. Marchetti supera il problema al costato e si presenta regolarmente al via: davanti a lui, visto l'infortunio di Dias, la coppia centrale è composta da Biava e Ciani; tanta qualità da centrocampo in su per la Lazio: Candreva, Hernanes, Ledesma, Mauri e Lulic sono chiamati a innescare la bomba Klose. Colantuono deve fare i conti con le assenze ed è costretto a chiamare subito in causa Canini e Giorgi, appena arrivati a Bergamo nel corso di questo mercato invernale: ben cinque i cambi rispetto alla formazione che ha perso l'ultima uscita a Verona contro il Chievo.
Bastano pochi minuti per far capire alla Lazio che non sarà una partita semplice: l'Atalanta non ha nessuna intenzione di incorrere nella quinta sconfitta consecutiva in trasferta e si chiude in 11 dietro la linea della palla, la squadra di Petkovic non riesce ad allargare il gioco e va costantemente a sbattere contro il muro eretto dai bergamaschi. Non a caso, bisogna aspettare ben 30' per la prima conclusione verso la porta - di Hernanes, dalla lunghissima distanza - che finisce praticamente in curva. E sarà l'unico tiro dei biancocelesti nel primo tempo. L'Atalanta è molto coperta, ordinata e attenta, ma non disdegna di ripartire ed infatti va per ben due volte vicina alla rete nel primo tempo: in entrambe le occasioni è Brivio l'insolito protagonista, ma sulla prima conclusione al volo all'altezza dell'area piccola è timido, sulla seconda (diagonale dal limite) trova la manona di Marchetti che devia e, poi, concede sportivamente il corner non visto dall'arbitro.
Petkovic non è ovviamente soddisfatto e già a metà primo tempo prova a ridisporre i suoi col 3-4-3: Konko sale a centrocampo e Candreva e Mauri avanzano in ausilio di Klose. Niente da fare, la mossa non dà gli effetti sperati ed allora il tecnico biancoceleste nell'intervallo ci va giù ancora più duro: entrano Cana e Floccari, fuori Candreva e Lulic, l'albanese va a comporre il terzetto difensivo insieme a Ciani e Biava (Radu avanza a sinistra), Floccari ha il compito di aiutare maggiormente Klose stretto nella morsa della difesa atalantina: il modulo tattico diventa il 3-5-2. E mai cambi furono più azzeccati: al 19', infatti, solo Denis sulla linea nega il vantaggio a Cana, ma 3' più tardi la difesa nerazzurra non può nulla su Floccari, che ribadisce in rete una respinta della traversa. Nell'occasione, però, evidente il tocco di mano dell'attaccante biancoceleste (giudicato involontario?) che tiene lì il pallone con il braccio destro prima di appoggiarlo alle spalle di Consigli. Veementi le proteste atalantine, gioco fermo per 3' e ammonizioni che piovono (Raimondi e Cigarini). L'Atalanta a quel punto è in confusione, coi nervi a fior di pelle e Colantuno fatica a calmare i suoi. Anzi, non ci riesce proprio, visto quello che combina Brivio al 32': innocuo cross dalla trequarti di Mauri, il difensore di testa buca Consigli. Partita finita e la Lazio può iniziare a sognare.
La Repubblica titola: "Lazio inarrestabile, Floccari piega l'Atalanta. I biancocelesti vanno a soli tre punti dalla capolista Juventus. Partita sottotono contro i bergamaschi e decisa da una rete viziata da un fallo di mano. Il raddoppio è opera di un autogol di Brivio. Espulso Carmona nel finale".
L'articolo prosegue: La Lazio riapre il campionato andando a soli tre punti dalla capolista Juventus. Rispetto ad altre giornate però, oggi i meriti dei biancocelesti sono minimi. La squadra di Petkovic ha sofferto contro l'Atalanta dimostrando poche idee per un'ora abbondante di gioco e sbloccando il risultato solo grazie al subentrato Floccari che commette un palese fallo di mano prima di insaccare. Raddoppio grazie a un incredibile autogol di Brivio. Ma quello che conta nel calcio, si sa, sono i tre punti che in questo caso danno continuità di risultati alla Lazio e tengono aperto il sogno tricolore. Petkovic schiera un 4-4-1-1 con Ciani in difesa al posto di Dias e Candreva al posto di Gonzalez. In attacco Mauri a supporto di Klose. In porta c'è regolarmente Marchetti. Colantuono risponde con un modulo speculare: a centrocampo torna Carmona mentre giocano i nuovi arrivati Giorgi e Canini. La partita non è bella e non lo sarà mai fino al 90'. La Lazio non sfrutta le corsie laterali come di solito fa anche grazie all'accorta difesa dell'Atalanta che non disdegna di impensierire la difesa capitolina in varie circostanze. Petkovic cambia modulo dopo una mezz'ora circa di gioco portando la squadra a una sorta di 3-4-3. Ma i risultati non arrivano.
I bergamaschi invece ci provano. Giocano in modo ordinato, sicuramente con un atteggiamento difensivo che serve a chiudere gli spazi sulle corsie laterali. Ma soprattutto i nerazzurri ci provano, più della Lazio. Brivio al 23' calcia al volo trovando però solo una selva di gambe in area biancoceleste. Al 42' salvataggio di Ciani che di testa anticipa Moralez in corner. Al 44' cross dalla sinistra di Brivio e Moralez ci prova al volo sul secondo palo: pallone sul fondo. A inizio ripresa Petkovic presenta in campo Floccari al posto di Candreva e Cana al posto di Lulic. Sottotono nei primi 45' i due giocatori sostituiti. La squadra si schiera con un 3-4-1-2 con Hernanes dietro Floccari e Klose. La partita non decolla ancora e succede davvero pochissimo. L'unico che sembra avere voglia è Floccari, ex atalantino tra l'altro. Al 18' conclude dal limite e la palla, deviata, termina sopra la rete. Dopo il corner brividi in area ospite con uscita bassa di Consigli sullo stesso Floccari. La Lazio spinge adesso e al 19' salva sulla linea di porta Carmona dopo un colpo di testa di Cana. L'1-0 arriva al 22': Radu penetra in area dalla sinistra, fa un assist a Floccari che prende la traversa. Poi lo stesso Floccari controlla la sfera con la mano e insacca. Rete palesemente irregolare che nessun arbitro, nemmeno quella sul fondo, vede.
Piovono i cartellini gialli per proteste in casa Atalanta e la partita inevitabilmente si scalda. Al minuto 31' prima vera parata di Consigli che si oppone a un tiro dal limite di Konko. I nerazzurri alzano definitivamente bandiera bianca al minuto 32' quando Brivio di testa fa una incredibile autorete dopo un cross dalla fascia destra di Mauri. C'è il tempo di assistere all'espulsione per doppia ammonizione di Carmona e a una traversa di Hernanes al 44' su calcio di punizione. Dopo 2' di recupero arriva il fischio finale dell'arbitro Peruzzo che sancisce l'importante successo biancoceleste e riapre un campionato che non smette mai di sorprendere.
Il Corriere della Sera titola: "La Lazio batte l'Atalanta e insegue la Juve a -3. Vittoria dei biancazzurri grazie a un contestatissimo gol di Floccari e a un autogol di Brivio su cross di Mauri".
L'articolo prosegue: Vittoria, tre punti e polemiche. Grazie a un contestatissimo gol di Floccari, che tocca con la mano prima di mettere dentro, e a un goffo autogol di Brivio su cross di Mauri, la Lazio batte l'Atalanta conservando la seconda posizione in classifica e addirittura accorciando sulla Juve, ora solo a più tre. "Sono contento di aver dato una mano alla squadra", il commento beffardo di Floccari a fine gara. Entrambe le reti arrivano nel secondo tempo, nel primo il tecnico dei bergamaschi Colantuono riesce a incartare la partita della squadra biancoceleste che non solo non ce la fa a creare problemi dalle parti di Consigli, ma subisce costantemente le iniziative degli avanti atalantini, pericolosi con Bonaventura e Brivio. Poi, nell'intervallo, Petkovic cambia tutto: via gli spenti Candreva e Lulic, dentro Floccari e Cana, e passaggio alla difesa a tre. E i risultati si vedono subito, con la Lazio che torna padrona del campo. Dopo un salvataggio sulla linea da parte di Denis su colpo di testa di Cana e una traversa sforata da Floccari, al 22' arriva l'episodio che cambia la sorte del match: Radu va via sulla sinistra, crossa teso in area, arriva la deviazione di Brivio che colpisce la traversa e sulla ribattuta Floccari stoppa involontariamente con la mano e mette dentro. L'Atalanta protesta in massa, ma Peruzzo convalida. Dieci minuti (e molte polemiche) più tardi arriva il gol che chiude i conti: al 32' Mauri crossa dalla trequarti e Brivio, nel tentativo di anticipare Klose, di testa mette la palla nella propria porta. Dopo il 14° risultato utile consecutivo, e la quarta vittoria di fila in campionato, la squadra di Petkovic vede la Juve sempre più vicina.
Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:
Vlado Petkovic, allenatore della Lazio, dai microfoni di Sky commenta in modo pacato il 2-0 dei suoi all'Atalanta che lancia la squadra romana a -3 dalla Juve. Una partita giocata "male" nel primo tempo, come ammette il tecnico. "La nostra vittoria è meritata per quanto abbiamo fatto nel secondo tempo, certo non per il primo - afferma Petkovic -. Sul gol il tocco di mano di Floccari è involontario, non possiamo sempre essere noi nell'occhio del ciclone, gli errori ci stanno. Ma non possiamo sempre ammettere in campo quando c'è un episodio dubbio". Secondo il tecnico, da parte della Lazio "c'è miglioramento tecnico e tattico, ma anche fisico e mentale perché diamo sempre il tutto. Per aspirare a qualcosa di più dovremmo essere più costanti per tutta la partita. La ciliegina del mercato può anche non arrivare, non ci dobbiamo pensare, se qualcuno arriva deve dimostrare di essere migliore di questi qui, e non è facile".
"Quando vince si dice che la Lazio è sempre favorita, i meriti non si considerano. Chi ha visto la partita sa che la Lazio ha meritato". Il presidente della Lazio Claudio Lotito assicura che quella della sua squadra è una vittoria meritata ed il gol del vantaggio era regolare: "si tratta di capire se il fallo di mano era volontario o no, da regolamento quella dell'arbitro è una decisione giusta, prima c'era un rigore che non ci è stato dato e nessuno si è lamentato" spiega a Stado Sprint su Rai2. A tre punti da Juve? "Noi dobbiamo pensare alla Lazio, dobbiamo mantenere partita dopo partita umiltà e spirito di sacrificio e alla fine vedremo e si faranno i conti. Lo scudetto è un termine che noi non usiamo". Il presidente della Lazio chiude parlando dell'elezione del presidente della Lega Calcio: "Ci sono le condizioni per creare un clima di ripartenza della Lega, sono ottimista nel senso di responsabilità dei presidenti".
"Avevo la mano lungo il corpo e sono andato con il ginocchio, ma la palla era molto vicina: non so se l'ho toccata con la mano, forse l'ho sfiorata, ma il guardalinee era lì a due metri". Sergio Floccari, uomo decisivo nella vittoria per 2-0 della Lazio contro l'Atalanta, spiega così l'episodio del primo gol, contestato dalla squadra ospite per un suo tocco di mano prima del tiro. "Ho esultato poco? E' vero, ma il presunto tocco di mano non c'entra niente - ha spiegato l'attaccante biancoceleste ai microfoni di Sky - l'ho fatto perché a Bergamo ho passato due anni importanti. Comunque l'episodio non è chiaro, non è come quando un attaccante segna con la mano. E' andata così".
Per la Lazio è andata sicuramente bene, perché ora la vetta della classifica occupata dalla Juventus è distante solo tre punti: "La strada è ancora molto lunga - ha osservato Floccari - è troppo presto per tirare le somme, la Juventus è una squadra fortissima, ha grande qualità e continuità, ora sta attraverso una crisi di risultati ma non di prestazioni, perché anche contro la Sampdoria ha disputato un'ottima partita. Noi comunque dobbiamo continuare così, giocare partita dopo partita, cercare di migliorarci sempre, perché è troppo presto per mollare". Infine Floccari ha spiegato la propria soddisfazione per il gol: "Sono contento - ha confessato l'attaccante biancoceleste - ho lavorato per farmi trovare pronto nei momenti decisivi come questo e ci sono riuscito. Io sul mercato? La società ha fatto chiarezza e sono felice: quest'estate ho fatto una scelta consapevole sapendo di trovare meno spazio, ma far parte di una grande squadra vuol dire anche questo".