Away league match played on 21 September 2011.
Kicked off at 8:45 PM

Mercoledì 21 settembre 2011 - Cesena, stadio Dino Manuzzi - Cesena-Lazio 1-2 Campionato di Serie A 2011/12 - IV giornata - inizio ore 20.45

CESENA: Ravaglia, Comotto, Von Bergen, Rossi, Lauro (75' Martinho), Parolo, Colucci (60' Meza Colli), Guana, Eder (55' Ghezzal), Mutu, Candreva. A disposizione: Calderoni, Rodriguez De Miguel, Ceccarelli, Livaja. Allenatore: Giampaolo.

LAZIO: Marchetti, Stankevicius (64' Lulic), Dias, Diakite, Konko, Brocchi (87' Cana), Ledesma, A.Gonzalez, Hernanes (69' Matuzalem), Klose, Cisse. A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Sculli, Rocchi. Allenatore: Reja.

Arbitro: Sig. Celi (Campobasso) - Assistenti Sigg. Nicoletti e Tonolini - Quarto uomo Sig. Russo.

Marcatori: 14' Mutu, 48' Hernanes (rig), 54' Klose.

Note: ammonito al 34' Hernanes, al 47' Rossi, al 51' Parolo tutti per gioco scorretto, al 78' Comotto per proteste. Angoli: 5-4. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t. Esordio in serie A per Lorik Cana classe 1983 e Meza Colli.

Spettatori: 16.347

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, rimonta a Cesena. Non basta Mutu, decide Klose. Reja dopo le dimissioni respinte trova la prima vittoria (2-1) in questo campionato. Mutu porta in vantaggio i romagnoli, a inizio ripresa rispondono Hernanes su rigore e Klose, innescato da Cisse".

Continua la "rosea": Non basterà una vittoria a Cesena per cancellare il "disagio" e la "cornice marcia", ma Edy Reja passa da una possibile serata in poltrona alla prima vittoria in questo campionato. La sua Lazio, due giorni dopo le dimissioni rifiutate, passa a Cesena (e Giampaolo incassa invece il terzo k.o. di fila) grazie due lampi a inizio ripresa, che ribaltano il vantaggio iniziale di Mutu. Non impressiona, la squadra di Lotito, ma in fondo merita, perché i romagnoli prima indietreggiano a difesa del vantaggio, poi non costruiscono occasioni da pareggio. Klose, autore del gol partita, e Cisse sono tremendamente superiori all'attacco del Cesena, e sono troppo anche per la difesa imbastita intorno ai lunghi ma lenti Von Bergen e Rossi. Hernanes non è ancora Hernanes, ma almeno entra nel tabellino dei marcatori, con un rigore. E per la prima volta quest'anno la Lazio migliora nel secondo tempo, invece di sparire. Adrian Mutu non segnava da sei mesi: l'ultima rete, il 22 marzo, con la maglia della Fiorentina, alla Roma. Da allora sono cambiate molte cose. Dal clima teso in viola è passato alle coccole del presidente Campedelli: dopo un quarto d'ora della terza gara del Cesena inizia a ripagare la sua nuova squadra: lancio lungo di Colucci, difesa della Lazio piazzata male, stop e piatto comodo per battere Marchetti.

Il Cesena si affida troppo al vantaggio e retrocede, la Lazio ribalta tutto a inizio ripresa: subito (3') con un rigore di Hernanes, trasformato con qualche patema dopo il fallo di Rossi su Diakite (azione di corner), poi con un lampo di Klose. Cisse lo serve in velocità, lui taglia in diagonale e fa fuori mezza difesa, prima di battere d'esterno e esibirsi nella capriola celebrativa. E' il gol da tre punti, segnato da uno che in carriera ne ha fatti tanti. L'inizio di settimana orribile di Reja non porta a una rivoluzione tattica: il tecnico corregge l'assetto di centrocampo, piazzando tre uomini dietro a Hernanes, nelle speranza che il brasiliano torni il Profeta della scorsa stagione. Hernanes comincia male, e anche le due punte Cisse e Klose nel primo tempo finiscono spsso col dover cercare palloni giocabili troppo sugli esterni. E dire che quando entrambi trovano palla in area confermano di vedere la porta: serve un paratone di Ravaglia per dire di no a un destro di Klose, mentre Rossi evita la figuraccia al portiere salvando sulla linea un tocco d'esterno di Cisse. L'altra novità è costituita dall'inserimento di Stankevicius in difesa: va a destra, con Konko che si sposta a sinistra. Il lituano, però, sarà colpevole di tenere in gioco Mutu, sull'1-0, quando comunque è tutta la difesa a stare troppo alta. Il doppio lampo di inizio ripresa permette poi ai biancocelesti di gestire la partita: in questa fase se la cavano bene Dias e Diakite.

Il Cesena infila la terza sconfitta di fila di questo difficile inizio di campionato. Ha la colpa di rintanarsi troppo dopo il vantaggio iniziale, affidandosi a contropiede che non sempre riescono. Candreva come esterno d'attacco è a dir poco spaesato, Eder quasi sempre inconcludente. Quando poi la squadra di Giampaolo deve recuperare il suo possesso palla non si trasforma mai in occasioni da gol. Se l'attacco non funziona troppo, la difesa non dà troppe certezze: Rossi e Von Bergen vanno in difficoltà sulle accelerazioni di Klose, e non solo. La nota positiva è la prestazione di Ravaglia: il giovane portiere classe 1988 evita almeno due gol in più al passivo: ottima la parta sul colpo di testa di Cisse. Giampaolo lancia anche l'esordiente Mezza Colli in attacco, ma i guai per lui potrebbero non essere finiti: sabato c'è la trasferta di San Siro contro il Milan.

Da Il Messaggero:

Lazio, grinta e cuore: 3 punti a Cesena. Sotto per un gol di Mutu, ribalta il risultato nella ripresa, dopo un primo tempo da dimenticare: segnano Hernanes e Klose. La Lazio scaccia i fantasmi e con un secondo tempo tutto grinta e cuore rimonta il Cesena e porta a casa tre punti preziosissimi, centrando la prima vittoria in campionato. Dopo il gol di Mutu, sul solito errore della difesa, Reja sembrava avviato a un'altra brutta serata: squadra poco reattiva, qualche lampo in avanti, poco per un Cesena quadrato. Altra musica nella ripresa: un rigore di Hernanes appena ripartiti e un numero di Klose, tutto nel giro di cinque minuti, ribaltano la partita e schiariscono l'orizzonte biancoceleste. A quel punto la Lazio ha controllato, continuando in crescendo. L'esatto opposto di quanto visto all'Olimpico contro il Genoa. Il Cesena rimane a quota 0.

Reja cambia modulo, spostando Cisse dalla fascia al fianco di Klose. Al 14' Cesena in vantaggio con il primo gol in maglia bianconera di Mutu: l'ex viola approfitta di un errore della difesa, che sale male (Stankevicius), e insacca su assist di Colucci. Al 19' è Klose a rispondere con un gran destro in girata che obbliga Ravaglia al miracolo, palla in angolo. Al 30' è Cisse a tirare una palla velenosa verso la porta del Cesena, Ravaglia resta sorpreso, salva Rossi sulla linea. Al 38' tiro di Hernanes, non difficile la parata del portiere. Nel secondo tempo rigore per la Lazio: fallo di Rossi su Diakite, Hernanes trasforma. Due minuti dopo Ravaglia si supera tirando fuori dalla porta un colpo di testa di Cisse. Al 53' il portiere nulla può contro Klose, che si infila al centro su assist di Cisse e infila nel sacco. Due cambi per la Lazio: prima Lulic per Stankevicius, poi Matuzalem per Hernanes. All'86' è l'ora del debutto di Cana, che rileva Brocchi.

Da La Repubblica:

Lazio trasformata. A Cesena ribalta e vince. I capitolini invertono il trend di inizio stagione, vanno sotto (Mutu) e rimontano grazie alle reti di Hernanes (dal dischetto) e Klose per l'1-2 finale: dimostrazione di compattezza per i biancocelesti, che si stringono attorno a Reja dopo le dimissioni di inizio settimana.

Edy Reja sfida la matematica. E vince. La Lazio espugna Cesena dimostrando che a volte, cambiando l'ordine degli addendi, il risultato può mutare. Perché i capitolini giocano, come nelle altre gare di inizio stagione, sostanzialmente soltanto un tempo. Stavolta la corsa viene concentrata dal 20' della prima frazione al 10' della ripresa, ma arriva l'agognato successo in campionato, ai danni di una formazione, quella bianconera, apparsa forse fin troppo attenta a rispettare il compitino dopo il vantaggio per meritare di portare a casa l'intera posta in palio. Dopo il burrascoso inizio di settimana, con le dimissioni presentate e respinte, Reja al Manuzzi rinforza la mediana: niente più 4-2-3-1 ma un 4-4-2 con il centrocampo a rombo, sicuramente più congeniale agli elementi che scendono in campo. Giampaolo rilancia il tridente visto col Napoli - Eder e Candreva al servizio di Mutu - e raccoglie i frutti sin dall'avvio. Cronico problema difensivo per gli ospiti: fuorigioco tentato su palla scoperta, stavolta a sbagliare è Stankevicius, all'esordio dal primo minuto con Konko dirottato a sinistra. Vita comodissima per il numero 10 rumeno del Cesena, che stoppa di petto prima di battere Marchetti con il piatto destro.

Al 18' Lauro va via bene sulla sinistra ma il suo cross trova Guana impreparato: mancino alto. I padroni di casa, di fatto, si fermano qui. E' Klose a suonare la carica. Al 20' l'ex Bayern inventa una girata di destro che costringe Ravaglia agli straordinari. Il portiere del Cesena, quando scocca la mezz'ora, si salva per miracolo. Ledesma cerca e trova Cisse, il francese non ci pensa due volte e con l'esterno colpisce al volo: l'estremo sfiora soltanto, Rossi salva sulla linea. Serve l'avvio di ripresa alla Lazio per portare a casa il bottino pieno. Dopo due minuti Diakite, salito in area sugli sviluppi di un angolo, viene placcato proprio da Rossi: penalty ineccepibile, sul dischetto va Hernanes che trasforma non senza patemi. Destro incrociato (poco) che passa sotto il corpo di un Ravaglia che maledice la sfortuna, prima di tenere in piedi i suoi per almeno altri 5 giri d'orologio. Colpo di testa di Cisse, il portiere classe '88 vola a togliere la sfera dall'incrocio. Non basta: al 9' deve capitolare. Il centravanti francese si mette al servizio di Klose, servito con un tocco in verticale. Il taglio destra-centro ricalca quello che beffò Nesta alla prima, Rossi rimane sulle gambe e non può che ammirare l'esterno destro del tedesco. Quello che vale tre punti, e restituisce la Lazio a Reja. La squadra è col mister, non c'è dubbio.

Tratte dal quotidiano romano, alcune dichiarazioni post-gara:

Reja: "Cornice marcia? Non parlavo dei tifosi". Il tecnico dopo il successo di Cesena torna sulla polemica di inizio settimana. "Alcuni quotidiani cercano costantemente di creare casi, non vogliono bene alla Lazio. Chi paga ha il diritto di contestare se lo ritiene necessario. Oggi bella prestazione, stiamo ritrovando gamba e convinzione". Hernanes: "Giochiamo per noi e per l'allenatore, dovevamo vincere e ci siamo riusciti".

"Giochiamo per l'allenatore e per noi stessi, oggi avevamo bisogno di vincere e fare bene". E' la squadra a tenere saldo Edy Reja sulla panchina della Lazio: le parole di Hernanes al fischio finale ne sono la riprova. "Da quando abbiamo cominciato la stagione ci mancava il successo, volevamo una partita come questa. In campo si sono viste grinta e corsa, per questo è arrivato il risultato. Non sono al meglio, ho bisogno di giocare e di prendere ritmo così come tutta la squadra. Sto cambiando il mio modo di stare in campo, voglio attaccare gli spazi ma devo abbassarmi di più per toccare spesso il pallone. Non è questione di modulo, solo di abitudine alle partite".

Spazio dunque alle parole del grande vincitore della serata, Edy Reja. "Volevamo fare una gara importante, mi auguro non sia l'unica. Dobbiamo dare continuità, spero che questo risultato ci dia fiducia. Nel secondo tempo abbiamo lottato e sofferto ma la prova di squadra è stata positiva, soprattutto in difesa c'è stata una sola esitazione, anche se fatale. Sono contento per la reazione, dopo l'1-0 non era facile. Andare sotto e reagire così, giocando un buon calcio, è un bel segnale. Se i ragazzi si sacrificheranno come oggi i risultati arriveranno. Il cambio di modulo? Stiamo provando, oggi ho messo due cursori perché mi aspettavo difficoltà contro i tre del Cesena, abbiamo rischiato poco. Dispiace per il gol, era da evitare. Quello che contava era la prestazione, è arrivato anche il risultato e quindi meglio così. Siamo tonici, cresceremo gradualmente. Stiamo ritrovando convinzione nei nostri mezzi, non ho mai dubitato di questa squadra. Si parla poco del nostro mercato, il presidente ha portato giocatori importanti. Hernanes? Ha fatto benissimo nel primo tempo, gli manca un po' il passo da metà campo in avanti, non ha brillantezza. Oggi sul sintetico non era facile, è un terreno molto veloce e non è semplice calcolare il rimbalzo".

Inevitabile lo sfogo dopo il "caso" di inizio settimana. "Non c'entra niente la tifoseria, ho esternato un'opinione relativa alla cornice: ho manifestazione di grande affetto dal pubblico. C'è una parte che vuole destabilizzare questo ambiente, si parla tanto del rapporto tra me e la squadra, si costruiscono polemiche tra me e il presidente. La Lazio fa notizia quando ci sono questi problemi. Si cerca sempre di trovare l'aspetto critico. Non vedo perché lo si debba fare sempre, ci sono quotidiani che cercano questo tipo di atteggiamento. Non sono tifosi della Lazio, i veri sostenitori sono altro. Quelli che aiutano l'allenatore e se c'è bisogno lo fischiano, tutti vorremmo vincere. Mi danno fastidio le critiche a priori nei confronti miei e della squadra: sembra che qualcuno goda delle nostre problematiche. Come sarò accolto? Non mi importa, chi paga ha il diritto di apprezzare o meno quello che vede".

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