3 ottobre 2019 - Roma, stadio Olimpico - Europa League – Fase a gironi, gruppo E - II giornata - inizio ore 21.00
LAZIO: Strakosha, Vavro, Acerbi, Bastos, Lazzari, Parolo, Cataldi (53' Milinkovic), Berisha (53' Luis Alberto), Lulic (82' Jony), Caicedo, Immobile. A disposizione: Proto, Luiz Felipe, Patric, Adekanye. Allenatore: S. Inzaghi.
RENNES: Mendy, Da Silva, Gnagnon, Morel, Traore, Grenier, Martin, Camavinga (71' Bourigueaud), Doumbia (82' Hunou), Tait (75' Raphinha), Niang. A disposizione: Salin, Léa Siliki, Maouassa, Gelin. Allenatore: Stéphan.
Arbitro: Sig. Boiko (Ucraina) - Assistenti Sigg. Volodin e Voytyuk - Quarto uomo Sig. Romanov.
Marcatori: 55' Morel, 63' Milinkovic, 75' Immobile.
Note: ammonito all'8' Cataldi ed al 40' Gnagnon entrambi per gioco falloso. Angoli 6-10. Recuperi: 0' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 8.000 circa, incasso non comunicato.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Milinkovic-Immobile e la Lazio si sveglia. Cade il tabĂą europeo. Rennes in vantaggio, poi il ribaltone. Vittoria in coppa dopo 11 mesi di digiuno".
Continua la "rosea": Mezzora di buona Lazio basta per ribaltare il Rennes, interrompere la serie nera in Europa e rimettersi in gioco nel girone di Europa League. Vittoria chirurgica, sofferta, ma tutto sommato meritata per la Lazio. La prima in coppa dopo undici mesi. L’ultima, l’8 novembre di un anno fa, era arrivata contro un’altra squadra francese, il Marsiglia. Segno che la buona tradizione di Simone Inzaghi con le formazioni transalpine (iniziata con il famoso poker di reti al Marsiglia in Champions quando giocava) non conosce soste. Pragmatismo. Il tecnico era reduce da cinque k.o. consecutivi in Europa League tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di questa. Una macchia terribile da sopportare per uno come lui. Eppure le scelte iniziali (appena quattro titolari confermati rispetto a domenica scorsa e squadra imbottita di seconde linee) sembrano far pensare il contrario. Si tratta invece di una scelta ponderata, anche se un po’ rischiosa. Inzaghi vuole risparmiare energie in vista del match di domenica a Bologna e decide così di sterilizzare la partita per un’ora e poi giocarsi tutto nella mezzora finale. Gli ingressi di Milinkovic e Luis Alberto, gli unici in grado di accendere la formazione biancoceleste, arrivano puntuali attorno al 10’ della ripresa, quando la partita è ancora sullo 0-0. Solo che il diavolo ci mette la coda, perché un minuto dopo l’ingresso dei due big i francesi passano in vantaggio grazie al colpo di testa di Morel su assist dell’ex romanista Grenier. E così il piano di Inzaghi sembra andare per aria.
Lo svantaggio ha invece il potere di svegliare la Lazio quanto e forse più degli ingressi dello spagnolo e del serbo. I biancocelesti si mettono a giocare, alzano il ritmo, trascinano il (poco) pubblico presente. Pareggia subito Milinkovic (su assist di Luis Alberto), completa la rimonta Immobile alla mezzora (imbeccato da Milinkovic). Luci e ombre. Massimo risultato col minimo sforzo. L’esatto contrario di quanto fatto a Cluj. Anche lì la Lazio giocò molto bene per mezzora, ma la prima anziché l’ultima e soprattutto spendendo troppo. Quella sconfitta, unita all’altra in fotocopia di tre giorni prima a Ferrara, ha prodotto un mutamento genetico nella Lazio. Che adesso, anziché aggredire gli avversari finendo la benzina troppo presto, gioca molto più guardinga. E vince. Nota stonata. Certo, qualcosa in più dalle alternative ai titolari ci si sarebbe aspettato nella prima ora di gara. La nota stonata della serata è questa (Berisha e Cataldi sono stati i più deludenti, ma così così anche i nuovi acquisti Lazzari e Vavro). Avrebbero tutti dovuto fare di più contro un Rennes molto ordinato, ma poco cattivo. I francesi, troppo timidi all’inizio, poi tardivi a capire che la Lazio 2 poteva essere aggredita di più, restano però in partita fino alla fine, sfiorando il 2-2 allo scadere con una punizione di Grenier. Per l’ex attaccante di Toro, Milan e Genoa Niang prima sconfitta contro quella Lazio contro cui in precedenza non aveva mai perso. A prevalere è stata la tradizione positiva di Inzaghi con le francesi e la sua voglia di interrompere la serie nera in Europa.
? Il Corriere dello Sport titola: "Segna sempre lui. Sì, è Immobilazio. Il Rennes passa con Morel. Il pari è di Milinkovic che poi offre a Ciro il pallone del rilancio in Europa. All’Olimpico l’ennesima prodezza dell’attaccante ribalta partita e destino".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Un colpo di testa in torsione proprio come Gigi Casiraghi, raggiunto a quota 10 gol nella classifica all time dei bomber europei della Lazio. Immobile ha firmato il sorpasso con una prodezza da grandissimo centravanti sul cross al bacio scodellato da Milinkovic. Il serbo, entrato all’8’ della ripresa, aveva avviato la rimonta e riacciuffato i francesi del Rennes, passati in vantaggio con un altro gol di testa realizzato, ironia della sorte, da Morel, piccolissimo difensore ex Marsiglia che Bielsa avrebbe voluto portare a Formello nell’estate 2016. Inzaghi è riuscito a spazzare via anche i fantasmi per tornare al successo in Europa League dopo quasi un anno, cinque sconfitte consecutive e il ko di Cluj. Si è rimesso in corsa nel girone tirando fuori la vera Lazio nella ripresa, quando ha inserito Milinkovic e Luis Alberto per trasformare il centrocampo, sino a quel momento balbettante e in difficoltà , a dimostrazione di come sia ancora complicato organizzare il turnover senza alterare il livello della squadra. Decisivo l’ingresso dello spagnolo, abile a servire l’assist del pareggio. Rimonta consumata nel giro di dodici minuti. Meglio, molto meglio, la Lazio dell’ultima mezz’ora.
Equilibrio. Rispetto al Genoa, Inzaghi ne aveva cambiati sette confermando anche Lulic nel blocco dei titolari accanto a Immobile, Acerbi e Strakosha. Non si fida ancora di Jony, poco adeguato al 3-5-2, e non voleva scoprirsi a sinistra. Simone aveva chiesto di gestire la palla per non consegnarsi ai contropiedisti del Rennes, chiuso dietro con una linea a cinque, ma pronto con Doumbia e Traorè (i due esterni) a rovesciarsi in avanti. E’ emersa subito la fisicità dei francesi. Lazzari soffriva nel corpo a corpo, il passo corto e veloce di Berisha non incideva, poca personalità in regia di Cataldi, condizionato dal giallo in avvio. L’ex romanista Grenier, l’astro nascente Camavinga e Martin mantenevano il controllo. Immobile e Caicedo si sono ritrovati isolati e senza rifornimenti. L’ex esterno della Spal ha scodellato un paio di cross insidiosi e poco altro. Inzaghi lo ha rimproverato per il buco in fase difensiva quando, in coppia con Vavro, si è fatto infilare da Niang. Sull’ex milanista è andato a chiudere Acerbi, toccando la palla con il braccio sinistro largo. Era rigore. L’arbitro ucraino Boiko ha sorvolato.
Doppio cambio. Brutto primo tempo. Ritmi lenti, Lazio mai pericolosa. Scontava la mancanza di qualità a centrocampo, dove il lavoro sporco di Parolo non poteva fare la differenza. C’è un abisso tra Milinkovic, Luis Alberto, Leiva e le alternative. Inzaghi non ha resistito e in avvio di ripresa ha richiamato Berisha e Cataldi, inconsistenti, per inserire il serbo e lo spagnolo. Non hanno avuto il tempo di entrare in partita. Milinkovic è stato scavalcato dalla punizione laterale di Grenier e alle sue spalle ha colpito Morel. Doppietta. La reazione della Lazio è stata immediata. Inzaghi ha invertito le posizioni dei tre difensori con Vavro centrale, Acerbi a sinistra e Bastos a guardia di Niang. Sono stati proprio i suoi due top player a confezionare la rimonta. Palla filtrante di Luis Alberto e girata di Milinkovic, centravanti aggiunto, per il pareggio. Il serbo, al trentesimo, ha inventato da destra un cross calibratissimo per Immobile. Ciro si è avvitato indovinando di testa l’angolo giusto. Novantaduesimo gol in carriera con la Lazio, sesto stagionale.
? Il Messaggero titola: "Lazio una vittoria con la testa. Arrivano all’Olimpico i primi tre punti per i biancocelesti che rimontano il gol del Rennes con Milinkovic e Immobile".
Prosegue il quotidiano romano: Inutile girarci intorno: la Lazio non può prescindere da alcuni giocatori. La vittoria contro il Rennes per 2-1 ne è la palese dimostrazione. Per un’ora le riserve fanno fatica a contrastare i francesi e subiscono per larghi tratti il gioco della squadra di Stephan. Quando Inzaghi decide poi di cambiare assetto, mandando dentro Luis Alberto e Milinkovic, la musica cambia e la Lazio ribalta il risultato conquistando una vittoria importantissima ai f?ini della qualif?icazione. Il serbo e determinante nel male e nel bene: sbaglia sul vantaggio francese poi segna il gol del pari e serve a Immobile l’assist del successo. Curiosità : Sergej e Luis Alberto hanno servito 9 assist nelle ultime 8 gare. Un successo che vale doppio visto che il Rennes resta a un solo punto nel girone. I ragazzi di Inzaghi agganciano il Cluj a quota tre ad un solo punto dal Celtic prossimo avversario dei biancocelesti. Giuste correzioni. L’approccio della Lazio non è certo dei migliori. Inzaghi cambia otto giocatori rispetto alla gara vinta domenica contro il Genoa e la differenza si vede. Senza Milinkovic, Leiva e Luis Alberto il centrocampo va in sofferenza. Soprattutto perché in quella zona i francesi hanno grande f?isicità e buona tecnica. Impressionante il sedicenne Camavinga (da rivedere il coast to coast che fa nel secondo tempo). Il Rennes gioca in ripartenza sfruttando la velocità di Niang che in più di una occasione mette in diff?icoltà la difesa laziale. I francesi reclamano per un rigore non concesso per mani di Acerbi in area.
Il terzetto arretrato è lo stesso di Cluj. Inzaghi stavolta però chiede un sacrif?icio in più a Lazzari e Lulic di coprire. Non è un caso che quest’ultimo sia stato preferito a Jony più bravo ad attaccare che a difendere. Anche in avanti i biancocelesti accusa qualche problema di troppo. Immobile e Caicedo sono poco supportati e le uniche azioni nascono da iniziative individuali. Mancano i rifornimenti dei centrocampisti. Per questo Inzaghi dopo meno di un'ora toglie un Berisha totalmente fuori dal gioco e Cataldi per Luis Alberto e Milinkovic. Decide tutto Sergej. Il cambio, per assurdo, premia il Rennes. Ennesimo gol subito dalla Lazio su calcio da fermo. Stavolta è proprio Sergej a bucare l’intervento di testa regalando così il gol a Morel. Il serbo, però, si riscatta poco dopo realizzando il gol del pari. Milinkovic è lesto ad approf?ittare di una bella palla servita da Luis Alberto. Al di là della sbavatura a freddo i due innesti danno più solidità e qualità in mediana. Il Rennes gioca parecchio sulla velocità dei suoi esterni e per questo Inzaghi cambia anche in difesa mettendo Vavro al centro e dirottando Acerbi a sinistra sulla corsia su cui i francesi insistono di più in fase d'attacco. Ma come detto protagonista della serata è Milinkovic che pennella un assist perfetto per la testa di Immobile: il decimo in Europa con la maglia biancoceleste. Raggiunto Casiraghi ed è a un solo gol da Chinaglia. Successo fondamentale. Bravo Inzaghi a correggere in corsa una formazione sbagliata all’inizio. Ha ragione lui: la Lazio le f?inali le sbaglia raramente.
? Il sito web Uefa.com commenta così la gara:
La Lazio batte in rimonta il Rennes e ottiene una vittoria importantissima per il suo percorso in UEFA Europa League. Allo Stadio Olimpico, nella seconda giornata del Gruppo E, i Biancocelesti vincono 2-1 e si riscattano dopo la sconfitta contro il Cluj: Sergej Milinkovic-Savic e Ciro Immobile rispondono al vantaggio realizzato da Jérémy Morel. Il primo squillo è di Immobile, ma il destro al volo dell’attaccante della nazionale - sugli sviluppi di un corner - termina alto, anche se non di molto. Il Rennes tiene bene il campo e al 32’ prova una giocata con Flavien Tait: il destro del centrocampista, deviato, sfila a lato. La partita è comunque avara di emozioni, la logica conclusione è un primo tempo che termina a reti inviolate. Nella ripresa la formazione francese ha subito una grande occasione con Eduardo Camavinga, ma la conclusione in spaccata del centrocampista congolese non trova lo specchio della porta.
Simone Inzaghi decide un doppio cambio: fuori Danilo Cataldi e Valon Berisha, dentro Milinkovic-Savic e Luis Alberto. A passare, però, è la formazione guidata da Julien Stéphan. Punizione "al bacio" di Clément Grenier, un passato nella Roma, e colpo di testa sul secondo palo di Morel, "dimenticato" dalla difesa di casa: 1-0 per i francesi. La Lazio prova a reagire con le conclusioni di Caicedo, Luis Alberto e Marco Parolo, ma sono tentativi velleitari. Dall’altra parte, invece, è ancora Camavinga a mettere i brividi al pubblico di casa con una conclusione di poco imprecisa. Al 63’, con una fiammata, i Biancocelesti pareggiano. Assist di Luis Alberto e splendido sinistro di prima intenzione di Milinkovic-Savic, che si insacca all’angolino: Édouard Mendy non può nulla. L’inerzia della gara si sposta e a un quarto d’ora dalla fine la Lazio perfeziona la rimonta. Cross di Milinkovic-Savic e fantastico avvitamento di testa di Immobile, con il pallone imparabile per il portiere avversario. E' il gol che regala ai Biancocelesti un successo che mancava da ben cinque gare in UEFA Europa League e li rilancia nel Gruppo E, dove ora sono secondi alle spalle del Celtic.
? Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Grazie campioni, grazie Milinkovic e Luis Alberto. Lo dice Immobile per il gol. Lo dice Inzaghi per la vittoria, dopo averli chiamati d’urgenza dalla panchina: "Milinkovic il nostro uomo più importante? E’ sicuramente uno dei nostri giocatori migliori, ha fatto un ritiro straordinario, a metà agosto ha avuto un problemino, sta tornando a pieno regime. Dobbiamo alzare l’asticella, per ciò che abbiamo prodotto finora in campionato e in Europa. Abbiamo una carenza di punti, vanno recuperati". Gli orizzonti europei si sono schiusi, c’è stato il rischio che si chiudessero: "E’ tutto aperto. Adesso ci aspetta il doppio confronto con il Celtic, ci giocheremo tutto". Simone non può dirlo, ma Sergej e Luis sono mezza Lazio se non di più: "Parliamo di due giocatori importantissimi, ci devono aiutare. Ho tolto Cataldi perché era ammonito. Ho inserito Milinkovic perché ha più fisicità di Berisha. Entrambi, però, avevano svolto i loro compiti, mi danno tutto in allenamento, bisogna accompagnarli".
Inzaghi è stato veloce a cambiare, non ha potuto fare altro: "Milinkovic ha fatto un bel gol, ma al di là di chi giochi non dobbiamo mai perdere le nostre caratteristiche, dobbiamo mantenere una buona costruzione. E’ da qui che parte tutto. Ci siamo riusciti nel secondo tempo, anche lo spostamento di Acerbi, che con il sinistro è bravo, ci ha aiutato. Siamo andati bene con Milinkovic che si alzava. Siamo contenti perché abbiamo vinto". Con Cataldi e Berisha il centrocampo è stato terra di conquista: "Dovevamo fare meglio in costruzione, abbiamo trovato poco le punte, loro ci aspettavano. Ultimamente abbiamo giocato spesso contro squadre come il Rennes. Dovevamo essere più bravi e pazienti, le mezzali dovevano stare dietro le loro linee. Abbiamo vinto una partita importante". Inzaghi ha cambiato sette uomini, certe scelte sono forzate: "Abbiamo giocato la sesta partita in poche settimane, adesso ci aspetta il Bologna. Il turnover è necessario, la crescita della squadra passa attraverso la crescita di tutti. Devo saper distribuire le forze, la rosa mi segue. Devo capire di volta in volta chi inserire". Lazzari è in crisi, Vavro ha giocato meglio da centrale: "I nuovi stanno accelerando i tempi di inserimento. L’allenamento è una cosa, la partita un'altra. La crescita deve passare anche dalle partite".