24 ottobre 2020 – Roma, stadio Olimpico - Campionato di Serie A, V giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Reina, Patric, Hoedt, Acerbi, Marusic (42' Lazzari), Akpa Akpro, Leiva (42' Escalante, 79' Andreas Pereira), Luis Alberto (79' Parolo), Fares, Correa (64' Muriqi), Immobile. A disposizione: Alia, Luiz Felipe, Vavro, Djavan Anderson, Caicedo. Allenatore: S. Inzaghi.
BOLOGNA: Skorupski, De Silvestri, Danilo, Tomiyasu, Hickey (89' Denswil), Schouten, Svanberg (72' Baldursson), Orsolini (81' Santander), Soriano, Sansone (81' Vignato), Palacio (72' Barrow). A disposizione: Da Costa, Paz, Calabresi, Mbaye, Dominguez, Kingsley, Rabbi. Allenatore: Mihajlovic.
Arbitro: Sig. Irrati (Pistoia) - Assistenti Sigg. Fiorito e Zingarelli - Quarto uomo Sig. Dionisi - V.A.R. Sig. Mazzoleni - A.V.A.R. Sig. Di Vuolo.
Marcatori: 55' Luis Alberto, 76' Immobile, 90'+2' De Silvestri.
Note: esordio in una partita ufficiale con la maglia della Lazio per Pepe Reina e Andreas Pereira. Ammonito al 30' Acerbi, al 58' Tomiyasy, al 60' Hoedt, al 67' Svanberg, al 71' Akpa Akpro tutti per gioco falloso. Angoli 8-9. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 500 circa in ragione delle vigenti norme anti-Covid 19.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Immobile supera Signori. Segna il gol 128, la Lazio va. Dopo il Dortmund, altra vittoria per la banda Inzaghi. Al Bologna non basta la rete nel finale di De Silvestri".
Continua la "rosea": Hai voglia a parlare di manovre, d'intensità , di schemi. Ci sono certe sfide che virano decisamente su una strada che non t’aspetti per un episodio, un colpo di genio. Per la mossa del fuoriclasse. Se volete, è il bello del calcio, è l’imprevedibilità del pallone che rotola e si ribella all’integralismo. Il Bologna perde una partita che ha dominato nel primo tempo e che deve rincorrere nel secondo perché ha subito la magia del Mago, al secolo Luis Alberto. Così, dopo la stupenda vittoria in Champions, la banda Inzaghi incerottata e priva di Milinkovic riprende il cammino anche in campionato. Niente a che vedere con la sfida con il Dortmund. Meno bellezza, di sicuro, meno sicurezza. Ma tante grazie ai suoi campioni. Con il mago va a segno anche Immobile, che supera Signori nei marcatori alla time biancocelesti (128 a 127) e adesso ha davanti soltanto un certo Silvio Piola (a 149). Il baby Bologna si può consolare con la prestazione, ottima all’inizio e più sfilacciata una volta andata in svantaggio. La partita. Sì, nel primo round il Bologna è stato molto più bello della Lazio. Ha comandato il gioco senza scoprirsi alle ripartente della Lazio. I due baby di centrocampo Svamberg e Schouten hanno sempre avuto la meglio su Leiva e compagnia. In particolare, Schouten era bravissimo a costruire dal basso e nello stesso tempo limitare la fantasia di Luis Alberto. La Lazio provava a reagire portando Acerbi molto alto per cercare di creare superiorità numerica. Con una manovra aggirante e precisa e repentine accelerazioni per gli attaccanti, la banda Mihajlovic ha creato parecchio. L’azione più bella porta la firma del più giovane e del più vecchio: gran diagonale di Hichey a fermare Immobile e lancio per Palacio che cavalcava fino all’area e sfiorava la traversa.
Poco prima, il Bologna era anche andato in gol rubando palla in mezzo, con Svamberg, annullato dal Var per un fallo di Schouten su Leiva. Ecco, il brasiliano, lento e fuori dal gioco anche per il lavoro di Soriano (3 gare in una settimana forse per lui sono troppe), era uno dei tanti punti deboli della Lazio. Per correre ai ripari, Inzaghi non ha aspettato nemmeno l’intervallo per cambiare lui e Marusic con Escalante e Lazzari. Nel secondo round la Lazio è apparsa più in gara ma la svolta, appunto, è arrivata al minuto 9 grazie a un errore sfruttato dal fuoriclasse. Danilo ha ritardato il rinvio, Luis Alberto gli ha rubato palla, è andato deciso verso l’area, ha fatto fuori Svamberg e ha tirato una sassata sotto la traversa. Il Bologna, demoralizzato, non ha avuto una grande reazione e si è avvicinata al pareggio solo con una punizione di Orsolini sulla traversa. Il colpo di grazia alla mezzora, quando Fares ha rovesciato in area una palla che sembrava persa per la zuccata di Immobile. Reina ha fatto il resto, dicendo no ai tiri dei subentrati Barrow e Vignato. Il gol al tramonto dell’ex De Silvestri è stata la magra consolazione per il Bologna. Rose e difetti. Mihajlovic comunque è sulla strada giusta: l’impianto c’è, il gioco pure. Bisogna lavorare sulle ingenuità e i difetti di una squadra giovane, anche se l’errore fatale è di un senatore, e sulla cattiveria sotto porta. Guardate lo score dei tiri delle due squadre. La Lazio ha qualche giocatore fuori uso, ma si è visto una volta di più che la coperta è corta. Inzaghi deve sperare che l’infermeria si svuoti e che poi restino sempre tutti in salute.
? Il Corriere dello Sport titola: "Sì, è una Lazio d'autore. Magia di Luis Alberto, raddoppio di Immobile che ringrazia Fares. Ma dopo il gol dell'ex De Silvestri finale con brividi e proteste. Dopo lo show di Champions, piegato il Bologna. Gioco ancora prevedibile, il carattere però è quello dei tempi migliori".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Un gioiello di Luis Alberto e il raddoppio di Immobile, come al solito decisivo. La Lazio si tira su in classif?ica senza bissare la serata stellare di Champions: ha vinto con pazienza, personalità e un f?ilo di gas, frugando risorse dalla panchina dentro un cantiere ancora aperto. E’ andata bene perché ha rischiato di subire la rimonta in pieno recupero, quando De Silvestri ha segnato e ha provato a riaprire il conto. Proteste rossoblù per un contatto tra Parolo e Soriano e per il contrasto aereo tra Santander e Acerbi. E’ la quarta sconf?itta in cinque giornate per il Bologna. Gioca senza raccogliere, sconta la mancanza di un centravanti da doppia cifra. L'eterno Palacio non può risolvere ogni volta e Barrow, sganciato negli ultimi venti minuti, morde se parte def?ilato. La traversa di Orsolinì, le parate di Reina sull’ex Atalanta, su Soriano e su Vignato quando la partita era segnata. Solo rimpianti per Mihajlovic. Giusto l’intervento del Var a cancellare il gol di Svanberg per un fallo di Schoutem su Leiva. Inzaghi sta ritrovando lo spirito della Lazio. Patisce ancora troppi infortuni. Ieri si è fatto di nuovo male Escalante, entrato bene al posto di Leiva. In crescita Muriqi, nel f?inale caotico si è visto anche Pereira. Devono tutti entrare in forma.
Pressione. Paradossale ma non sorprendente. La Lazio è diventata europea, perché non ancora studiata all’estero, meno decifrabile rispetto a quanto accade in Serie A, dove tutti sanno come bloccare la costruzione del gioco di Inzaghi. Può succedere di soffrire più di fronte al Bologna che al Borussia Dortmund. Buono l’impatto dei rossoblù, capaci di esercitare una pressione costante su Patric, Hoedt e Acerbi. De Silvestri ha preso subito una posizione altissima per contrastare Fares, Leiva era marcato da Soriano. Il timbro sull’avvio lo hanno messo Schouten e Svanberg, dominanti sulla linea mediana. Ispirati e pieni di energie, forse anche troppo. L’intervento falloso dell’olandese su Leiva è sfuggito all’arbitro Irrati, Reina è stato bruciato dal destro potente dell’ex Malmoe, ma è intervenuto il Var e il gol è stato annullato. Solo a sinistra. Inzaghi non era riuscito a recuperare Milinkovic e gli mancava la fascia destra, dove non poteva bastare l’applicazione di Akpa Akpro, uscito meglio alla distanza. Patric partecipava poco e Marusic si era nascosto. Ancor prima dell’intervallo, Simone ha sorpreso con un doppio cambio (forse dovuto a difficoltà fisiche) richiamando il montenegrino per Lazzari e sganciando Escalante in regia. Qualcosa di più la Lazio aveva combinato sulla corsia sinistra sfruttando le percussioni di Acerbi e Fares in combinazione con Luis Alberto, l’unico ad accendere la luce e tentare il tiro. Immobile era braccato da Tomiyasu e Correa risucchiato dai suoi stessi limiti: piroette fumose.
Altra marcia. La Lazio è tornata in campo nella ripresa con un ritmo e un passo diversi, forse anche perché il Bologna non aveva più la stessa energia e intensità per pressare. Era diventato molto più semplice avvicinarsi all’area. Danilo in scivolata ha salvato su Akpa Akpro, ma qualche minuto dopo si è fatto scippare il pallone da Luis Alberto. Irresistibile la percussione dello spagnolo, ha evitato in dribbling il recupero di Svanberg e poi con un destro potentissimo ha piegato le mani di Skorupski. La partita è rimasta in equilibrio. Orsolini ha centrato la traversa su punizione, Inzaghi ha inserito Muriqi per Correa e Mihajlovic ha tolto Sansone (mai visto) per Barrow. Da un cross di Lazzari, spizzato dal kosovaro, è arrivato il raddoppio. Rapidissirno Immobile, di testa, a capitalizzare la rovesciata di Fares: centoventottesimo gol con la Lazio, buono per assorbire il guizzo di De Silvestri e arrivare in fondo respingendo il tentativo di rimonta del Bologna.
? Il Messaggero titola: .
Prosegue il quotidiano romano:
? Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
I tre punti contro il Bologna portano un bel sospiro di sollievo a Simone Inzaghi. Dopo il successo sul Borussia Dortmund in Champions, è arrivata anche la prima vittoria interna della Lazio in campionato. "Abbiamo speso tanto martedì. Stasera era una partita difficile, ma abbiamo fatto una grandissima prova a livello mentale e fisico - ha dichiarato il tecnico biancoceleste - . Nel primo tempo le due squadre se la sono giocata, ma poi l’abbiamo spuntata noi. Avevo dei problemi di formazione, Marusic e Leiva su tutti, ma abbiamo resistito bene". La sua Lazio sta prendendo forma anche attraverso l’apporto dei rinforzi. "Sono soddisfatto dei nuovi ma l’unico problema è che li ho avuti tardi. Muriqi ha superato il Covid, mentre Hoedt, Fares e Pereira sono arrivati alla fine del mercato. Il rinforzo che più si è integrato è Escalante. Hoedt invece già ci conosceva ed è avvantaggiato in questo senso. Leiva, Luis Alberto e Milinkovic sono i titolari, Sergej non è riuscito a fare la rifinitura e non l’ho convocato. Leiva ha un problemino, è un generoso ma non riusciva ad essere fluido. Chi ha giocato però mi ha dato tutto e sono felice. Ora avremo tre trasferte in sette giorni, il calendario è fitto e dobbiamo cercare di recuperare più giocatori possibili".
Ciro da record. Si illumina il viso di Simone Inzaghi appena viene citato Ciro Immobile, che ha siglato il gol del raddoppio. "Immobile parla con i gol e con le prestazioni da anni, è un valore importante per tutto il calcio italiano. Sono sicuro che tornerà a segnare anche in Nazionale, fa la fortuna della Lazio e la farà anche dell’Italia". Con la rete al Bologna Immobile si è sganciato da Signori: ora a quota 128 gol, il secondo nella classifica assoluta dei bomber laziali è tutto suo, dietro Silvio Piola (159). "Sono felice - ha detto il bomber della Lazio -. Porto tutto il mio entusiasmo perché so che posso fare bene e migliorare. Siamo stati bravi a finalizzare le occasioni create. Dovevamo fare punti anche in campionato per muovere un po’ la classifica dopo la bella partita di Champions. Luis Alberto? Non so se era arrabbiato nell’esultanza, era super carico. Ci spronava a dare di più come impegno. Sono molto sono soddisfatto anche di lui".