Lunedì 8 aprile 2013 - Roma, stadio Olimpico - Roma-Lazio 1-1 8 aprile 2013 - 3.521 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXXI giornata - inizio ore 20.45
ROMA: Stekelenburg, Torosidis, Marquinhos, Castan, Marquinho, Bradley, De Rossi (52' Destro), Florenzi (73' Dodò), Pjanic, Lamela, Totti. A disposizione: Lobont, Goicoechea, Taddei, Burdisso, Romagnoli, Perrotta, Tachtsidis, Lucca, Lopez. Allenatore: Andreazzoli.
LAZIO: Marchetti, A. Gonzalez, Cana, Biava, Radu (89' Stankevicius), Candreva, Onazi, Ledesma (70' Ciani), Hernanes, Lulic, Klose (60' Kozak). A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Mauri, Ederson, Crecco, Floccari, Saha, Rozzi. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Mazzoleni (Bergamo) - Assistenti Sigg. Stefani e Faverani - Quarto uomo Sig. Niccolai - Assistenti di porta Sigg. Romeo e Russo.
Marcatori: 16' Hernanes, 56' Totti (rig).
Note: espulso al 69' Biava per doppia ammonizione. Hernanes ha fallito un calcio di rigore al 49'. Ammoniti: Radu, De Rossi, Lulic, Lamela, Cana, Pjanic, Castan. Calci d'angolo: 6 -5. Recuperi 3' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 53.000 circa con 27.504 paganti per un incasso di euro 1.298.415,00 e 24.822 abbonati (quota euro 507.217,00).
La Gazzetta dello Sport titola: "Roma-Lazio 1-1, Totti l'uomo dei record riacciuffa Hernanes. Il brasiliano porta in vantaggio la Lazio, poi sbaglia il 2-0 e causa il rigore segnato da Totti che raggiunge Delvecchio e Da Costa come miglior marcatore nel derby. La Lazio resta in 10 ma resiste. Il punto lascia aperta solo la lotta per l'Europa League".
Continua la "rosea": Intenso, emozionante a tratti anche bello in campo, brutto e da cancellare fuori. Il derby romano va oltre le attese pur finendo con un pari che mancava da 6 anni. La Lazio ce l'ha in pugno sino a inizio ripresa, quando sbaglia il rigore del 2-0 e a quel punto subisce una Roma rinata attorno al solito, incommensurabile Totti, ancora protagonista assoluto. Un pari che lascia l'amaro in bocca a entrambe, che vedono sempre più distante la zona Champions e che rischiano a fine maggio (Inter permettendo) di giocarsi sempre all'Olimpico la Coppa Italia che vale l'Europa League. Rimane comunque la grande amarezza per una partita di calcio vissuta fuori come guerriglia urbana con diversi feriti e la zona fra il Flaminio e l'Olimpico oltraggiata dalle 6 del pomeriggio. Un'ambulanza coinvolta negli scontri e la tribuna Tevere mezza vuota per paura di incidenti, mostrano il livello d'inciviltà raggiunta che certe autorità provano a ignorare o minimizzare. Andreazzoli preferisce la difesa a 4 per non sprecare un centrale sull'unica punta avversaria e per non rischiare di lasciare il predominio sulle fasce. Petkovic alla fine preferisce il debuttante nigeriano Onazi, che rispetto a un Mauri non ancora in perfette condizioni garantisce maggiore copertura. E in effetti il giovane africano sarà una delle sorprese positive.
L'avvio pare giallorosso con Lamela che indirizza subito di testa in porta e poi inventa un numero sulla linea di fondo che manda in affanno i centrali difensivi. Ma la Lazio di Petkovic pare caricata a molla e passa con la più classica delle ripartenze. Lulic è bravo a leggere uno schema romanista su angolo, fa 60 metri di corsa palla al piede poi apre bene al centro dove Hernanes dai 25 metri finta di destro e poi con un sinistro a giro potente e preciso infila all'angolo di Stekelenburg. Molto bello. E il Profeta sale in cattedra facendo vivere 5' bruttissimi alla Roma. Il brasiliano in un batter d'occhio si fa trovare in area (tiro rimpallato) poi serve un assist a Lulic e conclude ancora da fuori. Stekelenburg è costretto a 4 parate non semplici e la Roma tarda a riprendersi. Solo alla fine del primo tempo riesce a impensierire la Lazio: dopo un numero di Florenzi è Totti a scagliare un destro potente ma non angolatissimo che Marchetti respinge con i pugni. La Lazio ha il colpo del k.o. quando a inizio ripresa Marquinhos addomestica ancora con un braccio il pallone in area. Sul dischetto va sicuro Hernanes (già 4 gol alla Roma, tre su rigore: un record) ma il brasiliano pur spiazzando Stekelenburg allarga troppo il piatto destro e la palla sfila fuori. Effetto adrenalinico per la Roma che Andreazzoli plasma col 4-3-3 togliendo un irriconoscibile De Rossi e inserendo Destro. Il primo a beneficiarne è Pjanic che parte da destra e punta in area Hernanes: fallo ingenuo e rigore. Col brasiliano che passa dagli altari alla polvere, incredibile. Dal dischetto Totti non perdona e a quota 9 gol raggiunge i migliori cannonieri dei derby, Delvecchio e Da Costa presenti in tribuna.
La partita gira, più emotivamente che tatticamente. Una potente punizione di Totti viene respinta come può da Marchetti, bravo a coprire il colpo di Florenzi che da pochi passi manca il sorpasso. Nel giro di pochi minuti Biava si fa prendere in contropiede per due volte e commette altrettanti falli da giallo che lo portano fuori partita: espulso al 24'. Petkovic, che ha già dovuto togliere Klose affaticato, inserisce Ciani centrale difensivo rinunciando a Ledesma. Ancora Totti fa saltare la curva sud con un tiro cross pericolosissimo che non trova la deviazione giusta. E poi con un angolo telecomandato sulla testa di Lamela che da un metro riesce incredibilmente ad alzare sulla traversa. Ancora Totti su punizione trova l'angolo, ma anche la presa ferrea di Marchetti che dice no. E finisce pari.
Il Corriere dello Sport titola: "Totti replica a Hernanes. Roma-Lazio finisce 1-1. Apre il brasiliano che poi sbaglia un rigore. Il capitano giallorosso pareggia dal dischetto. Espulso Biava".
Continua il quotidiano sportivo romano: Gol, rigori sbagliati e trasformati, un'espulsione e il cuore in gola fino alla fine. Sull'ottovolante del derby capitolino, Roma e Lazio riscoprono il sapore del pareggio (mancava da sei anni, aprile 2007) chiudendo sull'1-1 una gara dalle mille storie. Quella di Totti, che firma su rigore la sua nona rete nella stracittadina eguagliando il record in campionato di Da Costa e Delvecchio. O quella di Hernanes, che sblocca la gara con un sinistro da antologia ma poi rovina tutto sbagliando dal dischetto il possibile 2-0 e concedendo il rigore del pareggio romanista. Finisce senza vincitori anche la sfida tattica tra Petkovic e Andreazzoli. Più bravo il tecnico slavo nel primo tempo, abile a schierare una squadra equilibrata e con le idee chiare. Meglio Andreazzoli nella ripresa, quando ha avuto la lucidità di inserire Destro per De Rossi riordinando la squadra con un 4-3-3 più logico rispetto alla formazione iniziale. Si interrompe così la striscia di vittorie consecutive biancocelesti (tre), mentre anche questa volta deve rimandare la festa la dirigenza americana della Roma (tre ko e un pari in quattro derby) nonostante la presenza in tribuna del presidente portafortuna Pallotta.
La prima sorpresa della serata arriva da Andreazzoli, che sceglie la difesa a quattro con Torosidis e Marquinho esterni. Fuori Burdisso, al centro c'è la coppia brasiliana Castan-Marquinhos. In mezzo al campo il tecnico piazza la diga composta da Bradley, De Rossi e Florenzi, con Pjanic in appoggio a Lamela e Totti. Petkovic invece conferma le indiscrezioni della vigilia, rilanciando Klose unica punta dal 1' e piazzando Ledesma davanti alla difesa. Un 4-1-4-1 con Lulic e Candreva esterni e Onazi preferito a Mauri (reduce da un noioso infortunio alla caviglia destra) al centro. Mossa azzeccata del tecnico slavo, perché la Lazio aspetta corta e compatta l'errore avversario e dopo i primi dieci minuti di sofferenza colpisce. È il 13' quando De Rossi e Pjanic si fanno rubare palla sulla trequarti facendo partire il contropiede biancoceleste. Candreva prende palla sulla destra e da posizione defilata impegna Stekelenburg in angolo. La Roma perde sicurezza e sull'attacco successivo va sotto. Ripartenza velocissima della Lazio sugli sviluppi di un angolo romanista, Hernanes controlla e da venticinque metri batte Stekelenburg con un sinistro da applausi. Il gol stordisce la squadra di Andreazzoli mentre Klose e compagni prendono il comando del gioco sfiorando il raddoppio con Lulic (bel riflesso di Stekelenburg). Basti pensare che il primo serio tiro in porta dei giallorossi arriva nel recupero con Totti, ma Marchetti è prontissimo a deviare il potente destro da fuori area.
Parte la ripresa e la Lazio spreca la più grande delle opportunità possibili. Al 4' enorme ingenuità di Marquinhos che tocca la palla con un braccio in area. Mazzoleni indica il dischetto del rigore ma Hernanes sbaglia incredibilmente mandano la palla a lato di piatto destro. È la scintilla che accende l'Olimpico e scuote una Roma fin qui dormiente. Andreazzoli capisce il momento positivo e osa. Fuori un De Rossi zoppicante e poco ispirato, dentro Destro al rientro in campo dopo due mesi e mezzo. All'11' è ancora Hernanes il protagonista, questa volta nell'area biancoceleste. Il brasiliano ferma fallosamente Pjanic regalando a Totti il rigore dell'1-1 sotto la curva sud. Petkovic è preoccupato e inizia a cambiare. Esce un Klose affaticato, entra Kozak. Poco dopo ancora il capitano della Roma protagonista con una punizione da trenta metri che Marchetti non riesce a bloccare, sulla ribattuta Florenzi spreca. La Lazio è in difficoltà e al 24' rimane anche in dieci per la doppia ammonizione di Biava. Ciani entra al posto di Ledesma, mentre dall'altra parte Andreazzoli gioca la carta Dodò per Florenzi. Alla mezz'ora Lamela reclama un altro rigore per un dubbio contatto con Radu, poi a un metro dalla linea sbaglia di testa su cross di Totti. L'ultimo sussulto di un derby senza respiro.
Tuttosport titola: "Hernanes, poi Totti: finisce 1-1 il derby di Roma. Il brasiliano segna e poi fallisce un rigore sull'1-0, dal dischetto il pari del capitano giallorosso. Lulic e Radu ammoniti, salteranno la Juve".
Continua il quotidiano sportivo torinese: Le mille facce del derby. Una Lazio ordinata, pratica, capace di sbloccare il derby con una prodezza di Hernanes dalla distanza e disattivare ogni velleità della Roma per tutto il primo tempo, mostrando sul campo di meritare il vantaggio arrivando fino agli undici metri dal match point dopo tre minuti della ripresa. E una Roma che, a un passo dal baratro, ritorna in vita quando il penalty di Hernanes finisce a lato spostando l'inerzia della partita, riprendendo i rivali dal contrappasso del dischetto da dove Totti non sbaglia. E un'ultima mezz'ora con i biancocelesti in dieci per l'espulsione di Biava, con Totti, Lamela e Florenzi vicini alla stoccata decisiva, con le carte Destro, Dodò e Taddei lanciate sul tavolo verde da Andreazzoli per provare a far suo il derby. Nel mezzo, due gialli pesantissimi a Lulic e Radu che, diffidati, saranno squalificati per la partita contro la Juventus. Passa poco più di un quarto d'ora per il gol che apre la partita, un capolavoro di Hernanes che di sinistro infila il pallone sotto la traversa di uno Stekelenburg non irresistibile. La rete manda in confusione la Roma, che a centrocampo soffre l'organizzazione avversaria e non riesce a costruire una reazione degna di nota, rischiando anche di subire il raddoppio ad opera di Lulic. Destro si scalda, ma prima di entrare nella ripresa Marquinhos controlla tra spalla e petto un cross avversario in piena area e Mazzoleni decide per il rigore: è il Profeta ad andare sul dischetto per dare il colpo di grazia alla Roma, Stekelenburg spiazzato ma palla a lato e Roma che rinasce come una fenice, ricaricata dall'errore e dall'ingresso dell'attaccante per un De Rossi zoppicante e fuori dal match.
Al 56' Pjanic si beve Hernanes in area e il brasiliano passa dalle stelle alle stalle falciando l'avversario, regalando il rigore del pareggio a Totti (9 gol nei derby di campionato come Delvecchio e Da Costa). Poi è solo Roma, con l'uscita di Klose la Lazio si spegne completamente: Florenzi fallisce il tap in da due passi dopo una punizione di Totti non trattenuta da Marchetti, Biava si prende due gialli in pochi minuti e lascia i suoi in 10 (dentro Ciani per Ledesma e 4-4-1 di Petkovic) Lamela manda alto di testa quasi dentro la porta su un corner ancora del capitano giallorosso che, sfiancato dagli errori dei compagni, ci prova di nuovo personalmente su calcio piazzato trovando ancora Marchetti in presa. Finisce 1-1, finisce dopo tre derby la serie di vittorie biancocelesti, in attesa della semifinale di Coppa Italia tra l'Inter e i giallorossi che potrebbe regalare un'altra stracittadina in finale di Coppa Italia.
Dal Messaggero:
Il derby finisce con una festa a metà: 1-1. Lazio in vantaggio con Hernanes, poi la rete di Totti. I tifosi romani speravano che potesse valere per la Champions questo derby romano numero 140 in campionato, invece l'eventuale sconfitto avrebbe rischiato di rimanere fuori anche dall'Europa League. Così in questa giornata ancora una volta rovinata dalla violenza fuori dal campo, con il solito corollario di accoltellati, scontri, cariche e scene di guerriglia urbana, alla fine non ha vinto nessuno, e in entrambe le squadre ha prevalso la paura delle conseguenze ambientali di una sconfitta facendo in modo che tutto rimanesse come prima. All'insegna di un'"aurea mediocritas", come direbbe il presidente Lotito amante del latino, dalla quale prima o poi ci si dovrà scuotere, magari dando vita a un'esaltante finale di Coppa Italia, se ci arriveranno anche i giallorossi. Intanto la Lazio di un Hernanes gioia e disperazione dei suoi tifosi (ha segnato un bel gol di sinistro, poi ha sbagliato un rigore, lui che alla Roma ne aveva segnati già tre) cercherà l'impresa giovedì contro il Fenerbahce, tentando nello stadio vuoto di ribaltare una situazione che appare molto complicata. La Roma invece si consola con un Totti ancora una volta encomiabile per impegno e grinta, straordinario per condizione fisica e oggi pericoloso anche su punizione, come non sempre gli riesce. Per lui la 36/a stracittadina personale è stata l'occasione di segnare il 9/o gol in campionato alla Lazio, in modo da eguagliare un altro record, quello di Da Costa e Delvecchio (festeggiati prima dell'inizio) massimi goleador del derby romano. Ma un campione del genere avrebbe meritato un altro contesto, e non questo "Monday night" all'amatriciana tornato a essere ciò che era prima che questa sfida, all'era dei Franco Sensi e dei Cragnotti, cominciasse a valere per lo scudetto.
Nei primi dieci minuti di gioco la Lazio sembra in difficoltà perché non riesce a ragionare, poi ha il primo sussulto al 12' e da lì prende in mano il pallino del match: De Rossi perde la sfera, se ne impadronisce Klose che serve Candreva. La botta da destra del centrocampista è neutralizzata in corner da Stekelenburg, che compie un intervento decisivo. È il prologo al gol, che arriva al 16', dopo un numero in area laziale di Lamela su cui deve spazzare in angolo Gonzalez. Sul ribaltamento di fronte Hernanes viene lasciato solo dai difensori romanisti (Castan non scala su di lui), così ha tutto il tempo di aggiustarsi palla sul sinistro e di liberarsi al tiro per la bella conclusione che frutta l'1-0. Cinque minuti la Lazio sfiora il raddoppio: gran palla di Hernanes per Lulic che entra in area e calcia bruciando Castan: la botta è deviata da Stekelenburg in tuffo. Nell'ultimo minuto di recupero la Roma si rende finalmente pericolosa, grazie a una bella giocata di Florenzi che si beve Gonzalez e serve Totti: la botta del capitano è respinta in tuffo da Marchetti.
La ripresa si apre con un possibile colpo di scena: il cross di Lulic è intercettato da Marquinhos con il braccio, è rigore che Hernanes, finora sempre a segno dal dischetto contro i "cugini", spreca calciando malamente a lato di piatto. Non sbaglia invece Totti, che trasforma il penalty concesso alla Roma all'11' per un netto fallo di Hernanes (ancora lui...) su Pjanic che era appena entrato in area. Il capitano segna l'1-1, e va a esultare quasi con rabbia sotto la Sud e poi la parte laterale bassa della Monte Mario, dove ci sono dei tifosi rivali. Poi le due squadre si allungano e il match sale di intensità, la Roma reclama per un rigore di Radu su Lamela non visto da Mazzoleni che nel finale sorvola anche su una caduta in area di Lulic in pieno recupero. Il più bravo è Marchetti che, con la Lazio in dieci per l'espulsione di Biava (doppio giallo) salva il risultato con un doppio intervento su punizione di Totti e tap-in di Florenzi. Ultimo sussulto di una giornata da non ricordare, per ciò che è successo in campo e soprattutto fuori.
Da La Repubblica:
Finisce pari all'Olimpico una gara complessivamente equilibrata. Meglio i bianconcelesti nel primo tempo, chiuso avanti per una rete del brasiliano Hernanes. Nella ripresa lo stesso centrocampista sbaglia un rigore, quindi ne causa uno che il capitano giallorosso (record di gol nella stracittadina) non sbaglia. Nel finale Lazio in dieci per l'espulsione di Biava.
Finisce 1-1 il derby numero 140 in Serie A tra Roma e Lazio, posticipo della 12esima giornata di ritorno. Reti di Hernanes e di Totti su rigore, con il "Profeta" che, prima dell'1-1, aveva fallito un altro penalty. I giallorossi, che avevano perso le ultre tre stracittadine, non sfruttano nella ripresa l'espulsione di Biava. Inizio più convincente della Roma, Lamela e Totti sembrano ispirati ma è Stekelenburg ad essere impegnato, al 13', da Candreva. Tre minuti dopo, la Lazio va in vantaggio con una prodezza balistica di Hernanes, un sinistro che si inscacca nel sette. I giallorossi accusano il colpo, i biancocelesti invece sfiorano il raddoppio al 20' con una conclusione in allungo di Lulic, sventata da Stekelenburg. La squadra di Andreazzoli si risveglia nel finale e, in pieno recupero, Marchetti respinge coi pugni un destro da fuori di Totti. Dopo 4' della ripresa, Mazzoleni accorda un rigore alla Lazio per un tocco di mano braccio in area di Marquinhos su cross di Lulic. Hernanes si incarica della battuta e calcia fuori. Esce De Rossi zoppicante (dentro Destro) e, all'11', penalty anche per i giallorossi: Hernanes atterra in area Pjanic, Totti non perdona e sigla l'1-1 con la sua 227esima rete in campionato. Al 19' doppio intervento di Marchetti, che dice no ad una punizione di Totti e al successivo tap-in di Florenzi, mentre al 24' Biava colleziona il suo secondo giallo, lasciando così la Lazio in dieci. La Roma alla mezzora invoca un altro penalty per un contatto in area tra Radu e Lamela, Marchetti al 40' blocca una punizione velenosa di Totti. Finisce così sul pari, un risultato che consente alla Lazio di superare l'Inter e restare quinta solitaria a quota 51 punti, mentre la Roma rimane settima a 48.
Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Petkovic vede il bicchiere mezzo pieno per la Lazio, anche se voleva vincere ancora il derby dopo quello d'andata. "Stavamo bene in campo, abbiamo dominato la gara. Sorpresi soltanto da qualche loro palla lunga e oggi hanno segnato solo su palla ferma e non hanno creato granché se non nei calci piazzati. Peccato, perché quel rigore ha cambiato la partita. Ma anche in 10 abbiamo creato qualcosa. Peccato. Lulic e Candreva hanno dato quantità e qualità al nostro gioco. Non abbiamo lasciato spazi, bravi ad anticipare e a ripartire. Ho tolto Ledesma in 10 perché pensavo anche di colpire in avanti. Klose? Si vedeva che non giocava da due mesi. Ma ha tenuto mentalmente la Roma in apprensione. Con Kozak abbiamo avuto più dinamismo". Il tecnico pensa già a giovedì: "Ci crediamo contro il Fenerbahce, dipenderà dal nostro approccio. Ora devo valutare come affrontare questa gara, visto che mi mancheranno Onazi e Mauri". E poi ci sarà pure uno stadio vuoto. Per Petkovic altri problemi in campionato perché si ritroverà con Biava, Lulic, Radu squalificati (gli ultimi due erano diffidati): contro la Juve sarà dura allestire una difesa. "Ma noi non disperiamo anche per la Champions. Finché i numeri ci danno speranza".
"Noi non condividiamo queste azioni. Purtroppo manca la cultura di tifare con passione ma nell'ambito del comportamento civile, eppoi noi non siamo neanche gli organizzatori della manifestazione". Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, intervenuto a SkySport nel prepartita sugli incidenti avvenuti prima del derby Roma-Lazio. Lotito poi svela un retroscena: "Questa mattina ho fatto un appello ai tifosi, perché c'è questa cultura sbagliata di considerarli nemici e non avversari, manca lo spirito del terzo tempo come nel rugby, quando finito l'evento ci si scambiano i saluti. Purtroppo c'è ancora tanta gente dotata di scarsa intelligenza che non lo capisce". Alla domanda se ha incontrato il suo collega giallorosso, James Pallotta, risponde: "Non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, forse questa sera avrò l'opportunità di farlo, ma non mancherà occasione di farlo".
Federico Marchetti alla fine si tiene stretto il pareggio nel derby: "Siamo stati bravi a portare a casa un risultato. Nelle difficoltà ormai siamo abituati. Peccato, il Profeta Hernanes ci ha abituati bene e ci sta che si sbagli. Abbiamo ritrovato la brillantezza, per questo sono fiducioso, a cominciare dalla prossima battaglia col Fenerbahce. C'è la consapevolezza di poter riuscire a ribaltare lo 0-2. Il rigore sbagliato ha cambiato la partita. Loro erano in difficoltà palese e noi abbiamo accusato dal punto di vista mentale".
Dal Corriere dello Sport:
"Abbiamo dominato, dopo l'espulsione di Biava abbiamo rischiato qualcosa su qualche loro palla lunga ma senza perdere il controllo. La Champions? Finché c'è speranza ci crediamo. Ora però dobbiamo riposarci e pensare al ritorno di Europa League". Vladimir Petkovic, ai microfoni di Sky Sport, ha commentato così l'1-1 nel derby romano, dicendosi comunque soddisfatto della prova dei biancocelesti. "I miei hanno giocato una bella partita - ha detto il tecnico svizzero - e anche con lo svantaggio numerico siamo stati sempre bravi ad anticipare, a non farci schiacciare. Certo il rigore sbagliato da Hernanes ha cambiato un poco le cose, ma io preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno".
Da La Repubblica:
Vladimir Petkovic vede il bicchiere mezzo pieno dopo il pari con la Roma: "Abbiamo dominato la gara, sorpresi soltanto dai lanci lunghi. Sapevamo che la Roma sta facendo bene sulle punizioni e anche oggi ha segnato su calcio da fermo", spiega. "Fino al 90' volevamo sorprendere e trovare il gol della vittoria. Purtroppo è finita solo 1-1, ma vedo il risultato come un bicchiere mezzo pieno. La Champions? Finché ci sono possibilità ci crediamo fino in fondo". I singoli, Lulic e Candreva: "Hanno fatto molo bene con tanta qualità e quantità. Poi è normale che subire un po' dopo il rigore sbagliato. Si dà la possibilità all'avversario di avere il morale più alto. Loro, però, sono stati pericolosi solo su palle lunghe o su calci piazzati". E' un Petkovic comunque soddisfatto, anche della prova di Klose acciaccato: "Faccio i complimenti ai ragazzi, hanno fatto una bella partita. Ora dobbiamo pensare solo a giovedì. Klose si vedeva che non stava bene, speravo che uno forte come lui potesse trovare l'occasione giusta. Ha tenuto comunque la Roma sulla corda, poi con Kozak abbiamo avuto più corsa e dinamismo". Infine sul ritorno di coppa contro il Fenerbahce: "Ci dobbiamo credere fino alla fine, l'unico problema è che devo trovare i giocatori per completare la squadra".