Lunedì 25 febbraio 2013 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Pescara 2-0 25 febbraio 2013 - 3.513 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXVI giornata - inizio ore 21.00
LAZIO: Marchetti, Konko (5' Pereirinha), Cana, Dias, Radu, Candreva (81' Ederson), A. Gonzalez (66' Onazi), Ledesma, Hernanes, Lulic, Floccari. A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Biava, Kozak, Saha. Allenatore: Petkovic.
PESCARA: Pelizzoli, Balzano, Cosic, Bocchetti, Capuano, Zauri, Rizzo, Cascione (87' Sculli), Bjarnason, Abbruscato (60' Caprari), Celik (71' Caraglio). A disposizione: Perin, Bianchi Arce, Modesto, D'Agostino, Vukusic. Allenatore: Bergodi.
Arbitro: Sig. Romeo (Verona) - Assistenti Sigg. Barbirati e Meli - Quarto uomo Sig. De Pinto - Assistenti di porta Sigg. Rocchi e Irrati.
Marcatori: 29' Radu, 35' Lulic.
Note: serata fredda, terreno di gioco in buone condizioni. Nessun ammonito. Angoli 3-2 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 20.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio-Pescara 2-0, gol di Radu e Lulic per il terzo posto. Controsorpasso Champions sul Milan in attesa dello scontro diretto a San Siro: assedio biancoceleste risolto da due gran tiri dalla distanza: Radu (primo gol in A, col sinistro) e Lulic (botta col destro dopo discesa personale)".
Continua la "rosea": La Lazio chiude la pratica Pescara e torna finalmente a vincere in campionato dopo oltre un mese di astinenza. Una vittoria importante perché ora il Milan è sotto di due punti, i biancocelesti sono terzi da soli in attesa della sfida di San Siro sabato prossimo. Due grandissimi gol, di Radu e Lulic, hanno chiuso un match che la squadra di Petkovic ha sempre tenuto in pugno. E finalmente la Lazio vince anche senza Klose in campo. Per il Pescara è apnea: un solo punto nelle ultime sette partite. Pronti, via e la sorpesa è del Pescara, con Bergodi che schiera in porta Pelizzoli e non Perin: scelta tecnica e forse scaramantica. In una partita e mezza giocata zero gol presi e un rigore parato... Due squadre in campo con l'obbligo di vincere: la Lazio perché in campionato non lo faceva dal 13 gennaio e con cinque partite con due soli punti conquistati. Il Pescara è disperato e arriva a Roma senza Weiss, Blasi e Zanon squalificati e Sforzini, Togni e Quintero infortunati, con D'Agostino ancora acciaccato e in panchina. Anche Petkovic non sorride: dopo 5 minuti Konko si infortuna in un contrasto a centrocampo al ginocchio destro (un mese out?) e c'è subito un cambio necessario. Entra Pereirinha. Il Pescara prova a sorprendere i padroni di casa e per 10 minuti si gioca di fatto nella metà campo laziale. Bravo Abbruscato, coi movimenti senza palla, che dà profondità alla squadra e tiene dietro Dias e Cana, bene Celik a giocare fra le linee. Ma la Lazio, guidata da un Ledesma eccellente, sposta col passare dei minuti il baricentro sempre più su, fino a chiudere il Pescara nella sua trequarti senza soluzione di continuità. I cross di Candreva, Hernanes e Lulic non bastano per arrivare a un battagliero e mobile Floccari, così la Lazio buca la difesa ingolfata del Pescara con due gran tiri dalla distanza. Al 29' con il sinistro di Radu, mai in gol in serie A e quest'anno per la prima volta a segno con la Lazio già in Europa League (col Maribor) e in Coppa Italia (col Catania). Sei minuti dopo numero di Lulic, che prende palla a centrocampo, inventa una delle sue sgroppate e poco fuori dell'area scaglia un destro imparabile per Pelizzoli. Lulic non segnava all'Olimpico da un anno (9 febbraio 2012, Lazio-Cesena 3-2).
Il Pescara non ha più nessuna remora e non ha alternative ad attaccare, scoprendosi nella ripresa. Alla Lazio, che potrebbe colpire in contropiede, manca però la verve e il cinismo di Hernanes, impreciso ed abulico per lunghi tratti. La Lazio appare padrona del campo e punge di continuo con azioni corali, grazie a Candreva e Lulic che spingono sulle fasce e tagliano verso il centro agevolati dal lavoro di un Floccari e un Gonzalez inesauribili. Il Pescara non riesce per lunghi tratti ad uscire dalla sua metà campo, con raddoppi continui di marcatura da parte dei laziali in ogni parte del campo. Bergodi al 15' decide di togliere Abbruscato prigioniero di Dias e Cana, per un Caprari più aggressivo e di fatto subito scatenato perché capace di non dare punti di riferimento alla difesa laziale. Il Pescara ravviva la sua azione correndo qualche rischio: al 19' Floccari solo soletto calcia su Pelizzoli divorandosi il 3-0. Gonzalez colpito al ginocchio esce per prudenza e lascia per Onazi. La Lazio rallenta e prova a gestire il vantaggio, coi pescaresi che si dannano per impensierire i padroni di casa, correndo spesso a vuoto per il campo. Entra Caraglio per Celik: Bergodi le prova tutte, ma al 29' è Floccari a sbagliare il suo secondo gol incespicando al limite dell'area dopo un bel taglio di Onazi. Spinge, il Pescara, nei dieci minuti finali, ma senza costrutto. Alla fine è giusto così: la superiorità della Lazio è apparsa esagerata.
Il Corriere dello Sport titola: "Lazio terza da sola, Pescara battuto 2-0. La squadra di Petkovic supera 2-0 il Pescara grazie alle reti di Radu e Lulic. Abruzzesi spenti, tutto facile per i biancocelesti".
Continua il quotidiano sportivo romano: La Lazio di Petkovic torna a sorridere in campionato. I biancocelestri riassaporano contro il Pescara il dolce gusto del successo che mancava da cinque giornate. All'Olimpico finisce 2-0 ma il risultato poteva essere ben più ampio. Una gara dominata dai padroni di casa dall'inizio alla fine, suggellata da due gol, quelli di Radu e Lulic, da vedere e rivedere per la loro bellezza. Con questo successo la Lazio torna al terzo posto in classifica, staccando di due punti il Milan (prossimo avversario dei biancocelesti a San Siro) e avvicinandosi al Napoli, ora distante cinque lunghezze. La Lazio prende subito in mano il pallino del gioco, costringendo il Pescara sulla difensiva. Unico brivido per Petkovic è l'infortunio che costringe Konko all'uscita dal campo dopo quattro minuti di gioco. Al suo posto entra Pereirinha. Cambia poco. In campo la Lazio domina. Ledesma prova a spaventare Pelizzoli - schierato da Bergodi al posto di Perin - con un tiro da distanza siderale: palla oltre la traversa. Floccari prova il gol spettacolare con una rovesciata in area abruzzese a lato di poco. Sono le prove per il vantaggio biancoceleste che si concretizza al 29' grazie al gol da incorniciare di Radu che indovina un siluro calciato dal limite dell'area che lascia di sasso il portiere ospite. Il vantaggio è figlio di una partita che la Lazio gioca in serenità, forte di un dominio territoriale mai in discussione. All'Olimpico c'è troppo poco Pescara per spaventare la terza forza del campionato. Arriva così il raddoppio firmato da Lulic, protagonista di una botta dai 25 metri che si insacca alle spalle di un Pelizzoli stavolta non irresistibile. Cascione prova a rimettere in corsa il Pescara ma il suo tiro dal limite è da dimenticare. Finisce così un primo tempo a senso unico. La ripresa per la Lazio è normale amministrazione. Floccari sciupa due ghiotte occasioni per mettere il suo nome a referto, Hernanes si va vedere dalle parti di Pelizzoli con un paio di spunti degni dei suoi, il neo entrato Onazi regala ottime impressioni a società e tifosi. Il Pescara non è pervenuto. Bergodi cerca di rianimare i suoi inserendo Caprari ma ottiene solo un pizzico di dinamismo in più. Per Marchetti la partita è una vacanza. Finisce 2-0. La Lazio è tornata.
Il Messaggero titola: "Lazio-Pescara 2-0. Olimpico in festa con Radu e Lulic. La Lazio torna terza, sorpasso al Milan. E sabato all'Olimpico è scontro diretto con i rossoneri".
Continua il quotidiano romano: La Lazio si impone 2-0 contro il Pescara, nel posticipo della 26esima giornata di Serie A. I biancocelesti, passano in vantaggio con Radu al 29' del primo tempo con un gran tiro dalla distanza. Il raddoppio arriva al 35' della prima frazione di gioco con Lulic ancora con una conclusione da fuori area. Con questo successo la Lazio sale al terzo posto in classifica con 47 punti, mentre il Pescara resta al penultimo posto con 21 punti. Dopo cinque turni, contro il pallido Pescara la Lazio ritrova la vittoria in campionato e risale al terzo posto in classifica, zona Champions. Con 47 punti scavalca il Milan (45) che affronterà sabato prossimo al Meazza e per questo il successo vale ancora di più. Per arrivare ai tre punti - che mancavano dal 13 gennaio, a spese dell'Atalanta - ai biancocelesti basta un buon primo tempo e due grandi conclusioni dalla distanza, prima con Radu e poi di Lulic. Dopo la qualificazione agli ottavi di Europa League, Hernanes e compagni posano un altro mattone di una stagione preziosa. L'avvio della Lazio era stato però timoroso, anche per l'atteggiamento aggressivo degli avversari. A complicare i piani di Petkovic dopo 5 minuti si ferma Konko, fuori per un problema al ginocchio destro. Al suo posto Pereirinha. Il Pescara tiene almeno quattro uomini a difesa dell'area, con il rinforzo di un paio di centrocampisti quando la palla è tra i piedi dei laziali. Un "muro" contro il quale sbattono a turno i tentativi di Floccari (bella rovesciata al 13', a lato di poco) ed Hernanes (destro alto al 19'). L'altra faccia della medaglia scelta dal tecnico Bergodi è che Celik e, soprattutto, Abbruscato lottano sempre da soli contro un nugolo di maglie celesti. Consumandosi in sfiancanti corse nel tentativo di raggiungere qualche pallone giocabile, ma sempre anticipati. Unica parata di Marchetti su un tiraccio di Abbruscato all'11'.
La diga pescarese a ridosso dei 16 metri però funziona. Allora, visto che con il fioretto della manovra non si passa, i giocatori di Petkovic passano alle armi pesanti. Al 29' Radu riceve una palla all'indietro da Lulic e scocca un sinistro che impietrisce Pelizzoli, tra i pali al posto di Perin per scelta tecnica. Il romeno festeggia la prima rete in serie A. Sei minuti dopo il "missile" lo spara Lulic, al termine di un'azione personale. Botta sotto la traversa e la linea Maginot del Pescara si squaglia.
L'intervallo non porta consiglio a Bergodi, che insiste con lo stesso atteggiamento rinunciatario, invece di tentare la carta D'Agostino per rivitalizzare un attacco sterile. Il Pescara non vince ormai da sette partite, in cui ha raccolto solo un punto (a Palermo) ed ha incassato 18 reti. Al 15' finalmente qualcosa si muove in panchina. Esce Abbruscato per Caprari, scuola Roma e quindi fischiatissimo. Ma è la Lazio ad andare vicino al 3-0, quando Radu lancia Floccari (19'). Questa volta Pelizzoli c'è. Un paio di fiammate pescaresi si consumano in sterili abbozzi di contropiede che non sfociano mai in tiri. Un brivido a Marchetti lo procura Dias nel finale, scivolando sull'attacco di Bjarnason che per un attimo gli soffia la palla. Ma il brasiliano è bravo a rientrare e sventare il pericolo. Già prima del triplice fischio dell'arbitro Romeo (partita facile, nessun ammonito) la Lazio può cominciare a pensare alla trasferta di Milano, in cui entrambe le squadre si giocano una bella fetta della stagione.
Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Petkovic non può che sorridere per la vittoria in campionato dopo 43 giorni di astinenza. E per la prima volta senza Klose. Adesso c'è il Milan all'orizzonte per la Lazio e la pratica Pescara è stata archiviata senza problemi: "Prima di tutto questi tre punti sono importanti - dice il tecnico biancoceleste - perché necessari per ripartire e ricominciare una serie positiva dopo un periodo sfortunato. Siamo di nuovo terzi da soli in classifica. Noi favoriti per la Champions? Non dico niente, però ribadisco quanto ripeto da inizio campionato: ci sono sei-sette squadre da vertice. Ora sono contento. Sicuramente potevamo fare di più, ma va bene per lanciare questa sfida al Milan, alla quale arriviamo più sereni e convinti". Petkovic prosegue: "Adesso ce l'andiamo a giocare a Milano. Abbiamo recuperato due punti su diversi avversari, Napoli compreso. Adesso dobbiamo mantenere questo trend perché a questo punto basta davvero poco per vedersi superati. La Lazio viaggia a fari spenti e vogliamo continuare così. Mi dispiace che questa squadra ha fatto tanto bene senza trovare la giusta considerazione. Noi vogliamo competere con obiettivi molto alti. La difesa? Ogni tanto anche io faccio qualche guaio facendo giocare la difesa a tre. Ma adesso dobbiamo continuare a credere in noi stessi e non mollare più niente". Una Lazio stradominante, contro un Pescara apparso di caratura inferiore, e due gol da applausi. Per Radu il primo in serie A con dedica alla compagna in dolce attesa: "Sì, avevo già segnato in Coppa e in Europa, ora in campionato. Così ho dedicato un gol a mio padre, mia madre e mia moglie che è incinta. E' il terzo gol quest'anno, spero di fare anche tripletta vincendo campionato, che è difficile, Coppa Italia ed Europa League, che sono traguardi più raggiungibili". Felicissimo anche Lulic, apparso il tritasassi apprezzato nella scorsa stagione e autore di un gol da favola: "Oggi secondo me abbiamo fatto un gran primo tempo e un secondo tempo così così. Ma l'importante è vincere. Siamo ancora lì, al terzo posto, ora abbiamo una settimana per preparare la partita contro il Milan. Contro squadre piccole come il Pescara che si chiudono bene è sempre difficile trovare spazi, oggi per fortuna nel primo tempo abbiamo fatto benissimo. Sicuramente nel calcio ci sono momenti più e meno belli, oggi sono felice per questo gol ma soprattutto per la vittoria".
Dal Corriere dello Sport:
La Lazio torna a vincere in campionato e scavalca il Milan al terzo posto alla vigilia dello scontro diretto con il Milan: "Abbiamo ottenuto questi tre punti che erano necessari per ripartire e ricominciare una serie positiva e staccare tutti gli altri, tornando in terza posizione", dice il tecnico della Lazio a Sky Sport. Si sente di dire che la Lazio è la favorita per il terzo posto? "E' dall'inizio che ripeto che ci sono sei, sette squadre che lottano per le prime posizioni e si è confermato anche adesso, così sarà fino alla fine. Sicuramente con quello che abbiamo fatto fino ad ora posso essere contento, sicuramente potevamo fare di più, ma per questo era importante lanciare la sfida contro il Milan in modo giusto. Con tre punti possiamo andare a giocarcela più tranquilli a Milano". C'è l'obiettivo di guardare anche più in alto? "Ogni settimana cambiano le carte sul tavolo, anche oggi abbiamo recuperato due punti sugli avversari, l'importante è avere continuità iniziando da oggi e per le prossime partite perché poi un passo falso può costare caro". Meglio continuare a ottenere risultati sottotraccia? "Noi andiamo a fari spenti dall'inizio e dobbiamo continuare così. Fino ad ora abbiamo fatto bene e ora dobbiamo essere bravi a convincere tutti quanti che possiamo competere anche per obiettivi molto alti".