Home cup match played on 22 November 2012.
Kicked off at 7:00 PM

Giovedì 22 novembre 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Tottenham Hotspur 0-0 Europa League - Fase a gironi, gara 5 gruppo J - inizio ore 19.00

LAZIO: Marchetti, Cavanda, Biava, Ciani, Radu, Ledesma, Mauri, A. Gonzalez, Hernanes (69' Ederson), Lulic (79' Candreva), Kozak (79' Floccari). A disposizione: Bizzarri, Scaloni, Onazi, Rozzi. Allenatore: Petkovic.

TOTTENHAM: Lloris, Walker, Caulker, Vertonghen, Naughton, Sigurdsson (64' Lennon), Sandro, Carroll (77' Dembelé), Bale, Dempsey (64' Defoe), Adebayor. A disposizione: Cudicini, Dawson, Huddlestone, Livermore. Allenatore: Villas Boas.

Arbitro: Sig. Teixeira Vitienes (ESP) - Assistenti Sigg. Calvo Guadamuro e Cabanero Martinez (ESP) - Quarto arbitro Sig. Fernandez Miranda (ESP) - Assistenti arbitrali aggiunti Sigg. Mateu Lahoz e Delgado Ferreiro (ESP) - Delegato Uefa Sig. Holopainen (FIN) - Osservatore arbitro Sig. Ivanov (RUS).

Note: serata limpida, temperatura mite, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Vertonghen e Floccari. Angoli: 9-5 per il Tottenham. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.

Spettatori: 20.000 circa.

La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio, 0-0 e qualificazione. Basta il pari col Tottenham. Gruppo J: la squadra di Petkovic gioca un'ottima partita, fallisce tante occasioni con Kozak, ma rimane in testa al girone e passa il turno grazie alla vittoria del Panathinaikos".

Continua la "rosea": Una Lazio solida, solo un po' sprecona con Kozak, fa 0-0 col Tottenham e si qualifica in anticipo di un turno grazie alla vittoria del Panathinaikos sul Maribor. Stavolta Petkovic si permette di limitare il turnover: c'è da archiviare la pratica Europa League in fretta e il turno di campionato con l'Udinese sarà solo martedì prossimo. Senza gli indisponibili Klose, Konko e Dias, il tecnico biancoceleste si affida al 4-5-1. Biava-Ciani blocco centrale, con Radu a sinistra e Cavanda sulla corsia opposta, a contenere Bale. In mezzo Ledesma, con Gonzalez ed Hernanes, Lulic sulla fascia, mentre Mauri deve fare l'elastico. Unico terminale offensivo Kozak. Villas Boas, reduce da un momentaccio di quattro sconfitte nelle ultime cinque gare, si affida alle accelerazioni di Bale e al tandem in avanti Adebayor-Dempsey. In panca Lennon e Defoe. Tra l'assalto ai tifosi inglesi di ieri notte e l'abbraccio al genio di Gascoigne, in tribuna per la sua Lazio e il suo Tottenham, la partita sembra quasi passare in secondo piano. Dopo 17 anni e mille peripezie, Gazza torna all'Olimpico per la sfida tra le due squadre delle quali ha vestito la maglia per 7 anni: dall'88 al '92 quella degli Spurs, dal '92 al '95 quella biancoceleste. In curva uno striscione recita in inglese: "Cuore di leone, testardo, talento puro, uomo vero. Sei ancora il nostro eroe", mentre Gazza abbracciato a Lotito si gode commosso l'affetto laziale.

Finita la festa per Gascoigne, c'è da fare sul serio. Gli Spurs fanno subito paura ai biancocelesti con un inserimento di Bale che brucia Cavanda e infila in rete. L'arbitro Teixeira ferma l'azione per fuorigioco, ma la posizione è più che dubbia. A parte un altro tiro-cross di Bale che manda in crisi Marchetti, il Tottenham non produce altro. Adebayor, mai servito, non pervenuto. Tosta invece la Lazio, che alterna giocate da fuori e tagli velenosi. Dalla distanza buone le iniziative di Lulic e Ledesma, con Lloris che devia la conclusione del centrale sulla traversa. Altro capitolo per Kozak, volenteroso ma capace di tirare fuori tutto il repertorio che non dovrebbe. Al 27' il ceco calcia sicuro e Lloris, d'istinto, chiude lo specchio con la punta del piede, al 31' di testa non inquadra la porta da due passi, infine al 40' si lancia con foga nello spazio, ma il portiere lo anticipa ancora una volta. Proteste laziali proprio per questo intervento di Lloris, accusato di aver toccato la palla con le mani fuori dall'area di rigore.

Riparte più propositivo il Tottenham nella ripresa, mentre la Lazio fa più fatica a costruire nel primo quarto d'ora. Quando poi si presenta in avanti, c'è un Kozak decisamente impreciso: al 17' tra i piedi del ceco c'è una palla da spedire in rete facile facile, ma il suo destro è orribile. Villas Boas, nel frattempo, si ricorda improvvisamente di avere Lennon e Defoe e li butta dentro. La squadra di Petkovic, però, ritrova subito il filo del primo tempo e punta sulle incursioni in profondità, sull'asse Mauri-Kozak. Ederson – al posto di Hernanes, problema a un adduttore – si propone bene, mentre i due Spurs subentrati non si vedono, perciò il tecnico portoghese prova a dare vitalità ai suoi con l'ultimo cambio Dembelé. Petko risponde subito con Candreva e Floccari, per Lulic e Kozak, e anche se variano gli interpreti, i biancocelesti continuano a premere. Al 40' miracolo di Lloris sul colpo di testa violento di Ciani, al 48' siluro di Floccari che finisce fuori e alla fine un deludente Tottenham è graziato da una Lazio intensa a cui manca solo il gol.

Il Corriere dello Sport titola: "Lazio avanti in Europa: 0-0 col Tottenham. In un Olimpico a festa per il ritorno di Gascoigne, i biancocelesti prendono un punto decisivo per qualificarsi ai sedicesimi di Europa League: il Panathinaikos batte il Maribor e assicura il passaggio del turno agli uomini di Petkovic".

Continua il quotidiano sportivo: La Lazio fa festa all'Olimpico. Dopo la grande emozione e l'abbraccio con Paul Gascoigne prima del calcio di inizio contro il Tottenham la squadra di Petkovic conquista anche l'accesso ai sedicesimi di Europa League pareggiando per 0-0 contro gli inglesi ma meritando ampiamente i tre punti per le tantissime palle gol create. È comunque un punto d'oro per i capitolini che approfittando della vittoria del Panathinaikos contro il Maribor guadagnano l'accesso al turno successivo della competizione europea. Prima della sfida dell'Olimpico c'è stata l'intensa celebrazione per "Gazza" Gascoigne. L'ex centrocampista inglese è stato accolto prima della partita dall'ovazione dei 30.000 dell'Olimpico che nonostante l'orario non proprio favorevole hanno comunque onorato la gara con una cornice di pubblico di livello. L'ovazione sotto la Nord rimarrà nella storia della Lazio come uno degli episodi più belli e commoventi.

Al fischio di inizio i biancocelesti scendono in campo con il classico 4-1-4-1 con Kozak al posto di Klose e Cavanda schierato in vece di Konko. In panchina c'è spazio per il giovane Rozzi mentre resta ancora fuori l'argentino Zarate sempre più lontano dalle gerarchie di Petkovic. Gli inglesi rispondono con Bale esterno a sinistra con Dempsey e Adebayor in attacco. In avvio è subito il Tottenham a rendersi pericoloso con il gallese che trova il vantaggio: Carroll lancia perfettamente il compagno e dopo aver superato Marchetti l'esterno appoggia facilmente in rete. Sembra fatta ma l'arbitro spagnolo Teixeira Vitienes annulla per posizione irregolare. In realtà il replay mostra il giocatore degli Spurs in linea con la difesa. Al 16' è la Lazio a farsi pericolosa con Lulic: Radu si libera sulla sinistra e crossa al centro per il bosniaco che però spedisce alto sopra la traversa. Pochi minuti dopo è Ledesma a provare la conclusione, ma Lloris con un guizzo da ghepardo devia sulla traversa sventando il vantaggio biancoceleste. Al 22' torna a farsi pericoloso il Tottenham: Bale da posizione defilata sulla destra prova il tiro a giro sul secondo palo ma Marchetti, sorpreso in un primo tempo, recupera ottimamente la posizione deviando sopra la traversa. Al 27' però si materializza l'occasione più grande per Lazio in questo primo tempo: Kozak si invola solo davanti alla porta ma ancora una volta Lloris salva la squadra di Villas Boas con un tocco di piede che manda la sfera in corner. Passano due minuti e ancora una volta l'attaccante ceco è servito in area di rigore da un cross di Cavanda ma il suo colpo di testa finisce di poco a lato. Almeno in questa fase è un monologo biancoceleste, il Tottenham si abbassa troppo e ancora Kozak ha la palla giusta per beffare una difesa inglese molto distratta: Ledesma trova la profondità ma il sostituto di Klose non mostra la stessa freddezza del tedesco sotto porta e si fa ipnotizzare dall'estremo difensore francese che anticipa Kozak toccando il pallone al limite dell'area di rigore e respingendo lo stesso, ma con i piedi, appena fuori dai 16 metri.

Nella ripresa non ci sono cambi per le due squadre che riprendono la contesa con gli stessi 22 del primo tempo. Il Tottenham in avvio prova ad imporre il suo ritmo ma è solo un fuoco di paglia prima dell'arrembaggio biancoceleste. Al 61' è ancora Kozak a mancare in maniera incredibile il gol: solo davanti al portiere, all'interno dell'area di rigore, con Lloris già steso a terra, angola troppo il pallone con il destro e mette fuori strozzando in gola l'urlo dell'Olimpico. Dopo tre minuti arrivano i primi cambi per Villas Boas: fuori Carroll e Dempsey e dentro Lennon e Defoe. Le sostituzioni non cambiano però lo spartito della sfida che vede i padroni di casa alla disperata ricerca del gol vittoria che darebbe la matematica certezza della testa del girone. Al 66' ancora Kozak viene lanciato in profondità, ma il suo tiro viene bloccato a terra da Lloris. Al 69' primo cambio anche per Petkovic che getta nella mischia Ederson al posto di Hernanes. Al 72' ci prova Ledesma su punizione, ma la sua parabola a giro finisce fuori di pochissimo oltre l'incrocio dei pali. Al 77' ultimo cambio per il tecnico degli Spurs: Dembélé prende il posto di Sigurdsson ma ancora una volta la novità tattica non crea problemi a Biava-Ciani che prendono senza problemi le misure agli inglesi. Al 79' arrivano altri due cambi per la Lazio: fuori Kozak e Lulic dentro Candreva e Floccari. All'81' è proprio l'ex Juve a mettersi in evidenza: direttamente da calcio d'angolo: il centrocampista prova il tiro direttamente dalla bandiera, ma la conclusione finisce alto di poco sopra la traversa. All'85' biancocelesti ancora vicini al gol: Ciani trova il tempo giusto sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma il suo colpo di testa imperioso viene fermato solo dal prodigioso intervento di Lloris che salva letteralmente la propria porta. Al 92' ultimo sussulto all'Olimpico: Floccari prova la conclusione dai 20 metri, ma la conclusione finisce di pochissimo a lato. È l'epilogo: Lazio-Tottenham finisce 0-0.

Con questo punteggio i biancocelesti salgono dunque a 9 punti e conquistano matematicamente la qualificazione grazie alla contemporanea vittoria del Panathinaikos contro il Maribor (Vitolo su rigore al 67'). Solo all'ultima giornata si deciderà chi fra Lazio e Tottenham (a quota 7) passerà come prima nel girone, ma oggi è festa completa insieme ovviamente al vero protagonista della serata, Paul Gazza Gascoigne.

La Repubblica titola: "Lazio-Tottenham 0-0, biancocelesti qualificati. I romani dominano per larghi tratti, senza però riuscire a sbloccare contro i londinesi. Il pari vale oro per la contemporanea sconfitta del Maribor ad Atene che sancisce il passaggio del turno".

L'articolo così prosegue: Esistono anche 0-0 divertenti. Il merito è tutto della Lazio di Vlado Petkovic, che porta a scuola un disorientato Villas-Boas ma non riesce a strappare un successo che sarebbe stato più che meritato: la vittoria avrebbe blindato il primo posto nel Gruppo J di Europa League. I capitolini centrano però l'obiettivo "minore" di giornata, vale a dire il prezioso passaggio ai sedicesimi di finale. Lo fanno dopo 90 minuti scintillanti e sotto gli occhi di Paul Gascoigne, fantasista capace di infiammare, a distanza di 17 anni dalla sua ultima uscita sul prato dell'Olimpico, la tifoseria laziale. Il Tottenham si presenta a Roma per cercare di ribaltare la classifica del girone: è un tentativo che rimane sulla carta, visto che gli Spurs si rendono pericolosissimi al 5' con Bale e poi spariscono alla distanza. Il baby Carroll imbuca per il gallese, scappato a Cavanda sul filo del fuorigioco: dribbling ai danni di Marchetti e 0-1 a gioco già fermo, l'assistente di Teixeira segnala un offside complesso da giudicare anche in sede di riproposizione. È la Lazio che fa la partita, complice una formazione in gran parte composta dai titolari: fuori solo gli infortunati Konko, Dias e Klose, nonché Candreva. Lulic, sostituto per l'occasione dell'ala romana, al 16' calcia in curva una buona assistenza di Radu. Al 18' Ledesma spara da fuori area, la risposta di Lloris è efficace solo per aiuto divino: smanacciata poco convinta e pallone che colpisce l'incrocio dei pali. Si riaffaccia il Tottenham al minuto 22: tiro-cross di Bale, Marchetti alza sopra la traversa.

Affondare nella retroguardia londinese è semplice: basta verticalizzare. È il 27' quando lo fa Cavanda, trovando Kozak a tu per tu con Lloris: diagonale destro del ceco, respinge con i piedi il francese. Alla mezz'ora è Mauri a innescare il centravanti: colpo di testa di poco a lato. Il duello Kozak-Lloris infiammerà l'intera gara: al 40' serve un'uscita monstre dell'ex estremo del Lione per negare la gioia all'attaccante. La ripresa non muta la situazione: al 16' Gonzalez pressa Sandro e gli sfila la sfera, Kozak vince il contrasto con Caulker e da pochi metri mette a lato con il destro. Il ceco è bravissimo al 21': stop a seguire, pallone protetto col fisico e conclusione sul primo palo, Lloris dice nuovamente no. Villas-Boas prova a giocarsi le carte Lennon e Defoe, il monologo biancoceleste resta tale: Ledesma cerca di sublimarlo su palla inattiva, fuori di un niente il suo destro a giro. Gli ultimi due tentativi sono di Ciani - imperioso stacco sugli sviluppi di un angolo, ancora monumentale Lloris - e di Floccari: la botta secca del 99 laziale colpisce il palo di sostegno. La buona notizia arriva da Atene: il Panathinaikos, battendo il Maribor, lancia la Lazio ai sedicesimi. Resta da maledire solo il punteggio, lo 0-0 che nega la certezza del primo posto.

Il sito web Uefa.com commenta così la gara:

La S.S. Lazio non riesce a battere il Tottenham Hotspur FC ma festeggia con un turno d'anticipo la qualificazione ai sedicesimi di UEFA Europa League. All'Olimpico, sotto gli occhi di Paul Gascoigne, i Biancocelesti pareggiano 0-0 contro gli inglesi nella quinta giornata del Gruppo J, ma accedono alla fase successiva grazie al successo del Panathinaikos FC sull'NK Maribor. Alla squadra di Vladimir Petkovic serviva una vittoria per garantirsi matematicamente qualificazione e primo posto del girone. L'obiettivo è stato centrato a metà, malgrado una buona prestazione che la Lazio non ha saputo capitalizzare per la scarsa incisività in fase offensiva. Il prossimo 6 dicembre, in Slovenia contro un Maribor già eliminato, i Biancocelesti cercheranno di mantenere il primato del Gruppo J, per essere teste di serie nel sorteggio; gli Spurs di André Villas-Boas, invece, dovranno ottenere un risultato positivo contro il Panathinaikos per passare ai sedicesimi. Petkovic cambia per cinque undicesimi la squadra che ha pareggiato 0-0 sul campo della Juventus. In difesa Luis Cavanda e Michaël Ciani sostituiscono Abdoulay Konko e André Dias, a centrocampo Antonio Candreva e Cristian Brocchi lasciano il posto a Senad Lulic e Stefano Mauri; in attacco, invece, Libor Kozák rileva l'indisponibile Miroslav Klose.

Dalla parte opposta Villas-Boas modifica in quattro elementi la formazione reduce dal ko nel derby londinese contro l'Arsenal FC. William Gallas cede il posto a Steven Caulker, in mezzo al campo Aaron Lennon e Tom Huddlestone sono rimpiazzati da Gylfi Sigurdsson e Thomas Carroll; davanti è l'americano Clint Dempsey e non Jermain Defoe il partner di Emmanuel Adebayor. Dopo cinque minuti, la Lazio rischia subito grosso. Carroll buca la difesa con una verticalizzazione per Gareth Bale, che aggira Federico Marchetti e mette dentro: l'arbitro, però, annulla per fuorigioco del gallese. I padroni di casa, con il passare dei minuti, si svegliano dal torpore iniziale. Lulic prova il tiro dalla distanza ma spedisce alto, pericoli decisamente maggiori li crea al 19' il destro dalla distanza di Cristian Ledesma che un incerto Hugo Lloris smanaccia sulla traversa. La squadra di Villas-Boas ha una fiammata, prima con Bale che con un tiro-cross impegna Marchetti, poi con Caulker che di testa non trova lo specchio. Le occasioni migliori, però, sono dei Biancocelesti. Al 27' Cavanda affonda sulla destra e, complice l'errore di Caulker, libera Kozák davanti a Lloris: il portiere della nazionale francese si salva di piede. Neanche cinque minuti e l'attaccante ceco ha un'altra chance, ma il suo colpo di testa su cross di Mauri termina a lato.

A Giuseppe Biava, invece, manca il guizzo giusto sullo spiovente di Ledesma. La Lazio insiste, ma Lloris è ancora bravo nell'uscita su Kozák lanciato a rete. Nella ripresa i ritmi si abbassano decisamente, ma al quarto d'ora è ancora il sostituto di Klose, dopo aver vinto un rimpallo con Caulker, a sprecare una ghiotta opportunità. Villas-Boas, invece, cambia: fuori Sigurdsson e Dempsey, dentro Lennon e Defoe. Kozák è impreciso, ma in tutti i pericoli creati dalla Lazio c'è lui: al 65' si porta avanti bene il pallone sul tocco di Mauri, ma Lloris blocca a terra il suo tiro in spaccata. Anche Petkovic cerca risorse dalla panchina e getta nella mischia Ederson, che entra al posto di Hernanes. Ledesma ci prova su punizione, ma non inquadra lo specchio. I Biancocelesti cambiano ancora: Candreva e Sergio Floccari rimpiazzano Lulic e Kozák, mentre Moussa Dembélé rileva Carroll. L'ultima chance è per Ciani, ma Lloris è bravissimo sul suo colpo di testa sotto misura. Finisce 0-0, come nella prima giornata a Londra e come sabato scorso contro la Juventus; ma la Lazio brinda a una qualificazione meritata.

Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:

"Era importante tornare a giocare così bene, dopo aver stentato con la Juventus: oggi abbiamo dimostrato di poter mettere in crisi anche avversari come il Tottenham". Vladimir Petkovic è più che soddisfatto al fischio finale di Lazio-Tottenham: capitolini qualificati nonostante la mancata vittoria. "Ci è mancato soltanto il gol, abbiamo avuto 5-6 chiare occasioni ma faccio i complimenti ai ragazzi per quello che hanno fatto nei 90 minuti". Il mister biancoceleste non si sbilancia. "Non so fin dove potremo arrivare, di sicuro vogliamo fare bella figura, provando a vincere ogni partita. Sarà così anche in casa del Maribor, è importante ottenere il primo posto che occupiamo dall'inizio. Andando avanti nel torneo dipenderà anche dagli avversari che incontreremo. I cambi di oggi? Puntiamo forte su tutte e tre le competizioni, stiamo facendo bene ruotando 26 giocatori". Hernanes ha lasciato il campo nella ripresa, Petkovic spiega il cambio. "Spero che il fastidio all'adduttore non sia preoccupante, l'ho tolto per precauzione. La presenza di Gascoigne? È stata bellissima, complimenti a Gazza e al nostro meraviglioso pubblico". Parla anche Stefano Mauri, autore di una buona prestazione: "Aver passato il turno è importante, lo è anche arrivare primi per non incontrare squadre forti che scendono dalla Champions: vogliamo centrare questo obiettivo. Su qualche calcio piazzato abbiamo rischiato, ci teniamo stretti il punto". Il centrocampista risponde con grande serenità alla domanda sul calcio scommesse: "Ormai sono abituato agli interrogatori, sono al quarto: scendo in campo tranquillo ed è lì che rispondo. Gascoigne? Il tributo che la nostra gente gli ha riservato dimostra che uomo è".

Dal Messaggero:

"Sembrava che la palla non volesse proprio entrare, ma abbiamo anche rischiato di perderla, quindi ci teniamo stretto questo punto. E grazie al Panathinaikos siamo qualificati, ora cercheremo di vincere la prossima per essere primi nel girone". Così il centrocampista della Lazio Stefano Mauri interpellato sugli ultimi sviluppi del calcioscommesse (Mauri è stato convocato due giorni fa in Procura Federale), il vicecapitano della Lazio ha detto di essere "abituato agli interrogatori, sono al quarto: io però sono tranquillo e rispondo in campo".

Dalla Gazzetta dello Sport:

Un pari, un punto e la qualificazione per i sedicesimi di Europa League conquistata con un turno d'anticipo. Vladimir Petkovic è soddisfatto, in particolare della prestazione dei suoi: "Era importante tornare a giocare così dopo che con la Juventus avevamo un po' stentato - afferma - Oggi abbiamo dimostrato di poter giocare meglio anche con avversari come il Tottenham, che abbiamo messo in difficoltà. È mancato solo il gol, abbiamo avuto 5-6 chiare occasioni, ma faccio i complimenti ai ragazzi per quello che hanno fatto nei 90 minuti". La Lazio prosegue la sua marcia: "Vogliamo fare bella figura, provare a vincere ogni partita e sarà così anche a Maribor, dove vogliamo assicurarci il primo posto che occupiamo dall'inizio. Poi dipenderà dalle difficoltà del momento, dagli avversari che avremo, ma possiamo giocarcela contro tutti". Belle parole anche sulla festa per Gascoigne: "E' stato bellissimo, complimenti a Gazza e a questo meraviglioso pubblico", commenta il tecnico. In merito al turnover, Petko ha le idee chiare: "In realtà lo abbiamo fatto, solo che non è evidente per chi non ci segue da vicino. Abbiamo fatto bene fino ad ora ruotando 26 giocatori. Per me non ci sono dubbi, puntavamo e puntiamo su tutte e tre le competizioni". Sul piccolo infortunio di Hernanes, uscito a metà ripresa per un problema muscolare, il mister biancoceleste è fiducioso: "Spero che non sia preoccupante, non dovrebbe essere niente di grave, l'ho tolto per precauzione".

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