18 febbraio 2017 - Empoli (FI), stadio Carlo Castellani - Campionato di Serie A, XXV giornata - inizio ore 20.45
EMPOLI: Skorupski, Laurini (78' Veseli), Bellusci, Costa, Pasqual, Krunic, Diousse, Croce (73' J. Mauri), El Kaddouri, Pucciarelli, Maccarone (71' Thiam). A disposizione: Pelagotti, Dimarco, Cosic, Zambelli, Barba, Buchel, Zajc, Tello, Marilungo. Allenatore: Martusciello.
LAZIO: Strakosha, Basta (85' Bastos), Wallace, Hoedt, Radu (78' Djordjevic), Parolo, Biglia, Milinkovic (57' Keita), Felipe Anderson, Immobile, Lulic. A disposizione: Borrelli, Vargic, de Vrij, Patric, Lukaku, Crecco, Tounkara, Murgia, Mohamed. Allenatore: S. Inzaghi.
Arbitro: Sig. Rizzoli (Bologna) - Assistenti Sigg. Di Liberatore e Di Iorio - Quarto uomo Sig. Longo - Assistenti d'area Sigg. Russo e Ros.
Marcatori: 67' Krunic, 68' Immobile, 80' Keita.
Note: ammonito al 2' Costa, al 60' Biglia, all'84' Diousse, al 93' Veseli tutti per gioco falloso. Angoli 1-9. Recuperi 0' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 9.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Mica tanto Immobile. La Lazio ribalta l’Empoli. La squadra di Inzaghi domina ma sbaglia, nella ripresa va anche sotto (capolavoro di Krunic) prima di rimontare meritatamente".
Continua la "rosea": AvrĂ anche un carattere complicato ma spesso fa la differenza. C’è la firma di Keita nel successo che permette alla Lazio di scavalcare almeno per una notte l’Inter. La settima rete del senegalese vale il 2Â-1 contro un Empoli in partita per quasi tutta la gara, e addirittura in vantaggio con un gol fantastico da trenta metri di Krunic. Una magia. Ma la Lazio di Inzaghi sta crescendo. Sta imparando a soffrire. Le reti di Immobile e di Keita arrivano con rimpalli favorevoli. Ma la squadra di Inzaghi è stata a lungo padrona della gara costruendo e sbagliando tante occasioni. Vincere queste partite è segno di maturitĂ . Quella che servirĂ a Biglia &co. per conquistare un posto in Europa e affrontare nel modo giusto la semifinale di Coppa Italia contro la Roma. A parte un paio di iniziative di Pucciarelli, solo Lazio nel primo tempo. La squadra di Inzaghi si appoggia molto a Felipe Anderson ma sfonda anche centralmente con le incursioni di Parolo e Milinkovic. Una supremazia che però non produce gol.
Un po’ per la bravura di Skorupski che, essendo di proprietà della Roma, trova stimoli speciali in questo "derby". Un po’ perché manca un pizzico di ferocia. Nel primo tempo la Lazio conclude 11 volte (7 in porta). Le occasioni più importanti sono per Immobile e Felipe Anderson. Ma l’Empoli, pur vacillando, resta in piedi. Da segnalare a inizio gara un triplo errore di Rizzoli che fischia un fallo inesistente a favore della Lazio, ammonisce l’incolpevole Costa e blocca un favorevole 3 contro 1 in contropiede per i biancocelesti. Se gli arbitri potessero già parlare nel dopo partita sarebbe curioso conoscere la sua versione su questo episodio. Si riparte e stavolta è l’Empoli ad avere una buona occasione. Ma El Kaddouri colpisce male da ottima posizione. La Lazio riprende velocemente il pallino del gioco. E Bellusci salva dopo una corta respinta del suo portiere anticipando il tocco vincente di Lulic. Al 12’ Inzaghi inserisce Keita per Milinkovic e arretra Lulic a centrocampo. Aggiungendo così potenziale offensivo. Le squadre cominciano ad allungarsi ed è l’Empoli che riesce a ripartire molto di più. Grazie anche al buon movimento di El Kaddouri tra le linee. La partita si accende nel cuore della ripresa.
Al 22’ la squadra di Martusciello passa con un siluro da trenta metri di Krunic. Potenza e precisione ci sono tutte ma la sensazione è che Strakosha parta con un attimo di ritardo. Palla al centro e la Lazio pareggia. Il cross di Felipe Anderson è deviato proprio da Krunic. La palla si impenna e Immobile è bravo a rubare il tempo a Bellusci per fare centro: 13° gol in campionato per il bomber biancoceleste. La Lazio non si ferma, Inzaghi si gioca anche Djordjevic spostando Lulic nel ruolo di terzino sinistro. Per il bosniaco è la terza posizione sulla corsia di sinistra. Più jolly di così... Ed è proprio lui al 35’ a dare il via all’azione che decide la gara. Azione sviluppata da Felipe Anderson il cui cross viene respinto da Costa sui piedi di Keita che fa centro con la collaborazione dello stesso difensore dell’Empoli. Settima rete in campionato di Keita. La Lazio conquista tre punti preziosi. Con vista Europa.
Il Corriere dello Sport titola: "Che rimonta. E' tornata l'EuroLazio. Immobile e Keita rispondono al gran gol di Krunic. I biancocelesti sorpassano l'Inter".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Conta l'equilibrio, pesano ancora di più gli attaccanti. Hanno deciso nella ripresa due gol di Immobile e Keita, permettendo alla Lazio di rialzarsi di nuovo e di battere in rimonta l'Empoli. Festa grande per i millecinquecento tifosi biancocelesti, in delirio per il talento senegalese, sganciato da Inzaghi quasi al sessantesimo. Keita ha risolto con un guizzo a dieci minuti dal novantesimo dopo che Immobile aveva subito recuperato l'eurogol realizzato da Krunic. Rimonta e sorpasso pesantissimo. L'ultimo successo al Castellani risaliva al 2005. La Lazio così è rimasta nella scia dell'Atalanta e in corsa per l'Europa. E' stata una partita sofferta, perché la squadra di Inzaghi - solo con Immobile - fa troppa fatica negli ultimi sedici metri e perché rischiava di complicarsi dopo il missile di Krunic. La benzina era poca dopo le energie spese nel posticipo con il Milan. L'Empoli si era chiuso bene e impostato la solita partita intelligente. Martusciello è stato tradito dagli infortuni di Croce e Laurini e da due rimpalli sfortunati (di Krunic e Costa) sui due gol laziali.
La partita si era aperta con un clamoroso triplo errore di Rizzoli, al rientro dopo Juve-Inter. L'arbitro ha fermato Felipe lanciato a rete dopo una palla recuperata da Milinkovic su Costa in uscita dalla difesa. Inesistente il fallo del difensore dell'Empoli, persino ammonito. Anoora più inspiegabile perché non sia stato concesso il vantaggio al brasiliano, proiettato verso Skorupski. Quella è stata l'unica volta o quasi in cui l'Empoli ha concesso spazio nel primo tempo. Distanze cortissime, squadra compatta. pronta a mordere sulla seconda palla. La Lazio faticava a dare profondità alla manovra e cercava respiro solo a destra, dove spingeva Felipe e Basta gli correva dietro a cercare la sovrapposizione. Lulic era il terzo attaccante con un compito specifico, perché diventava interno sinistro scalando la marcatura su Krunic. Simone non voleva concedere superiorità ai quattro centrocampisti dell'Empoli con l'effetto di portare Milinkovic quasi trequartista a ridosso di Immobile. L'Empoli restava a guardia e quando possibile tentava il blitz, ma il sinistro di Pucciarelli sopra la traversa è stato l'unico tiro del primo tempo. La spinta della Lazio ha riempito la scena sino all'intervallo. Si è esaltato Skorupski, ancora di proprietà della Roma. L'anno scorso aveva respinto gli assalti di Klose, ieri ha messo in angolo tre tiri di Immobile e un destro potente di Biglia. L'occasione più limpida è stata fallita da Felipe, liberato da Milinkovic: tiro fiacco e centrale. Poi è stato Parolo, con uno dei suoi tipici inserimenti, a sfiorare il palo.
L'Empoli ha resistito ed è arrivato con il fiato grosso all'intervallo. Cinque angoli e una dozzina di tiri non sono bastati alla Lazio per sbloccare il risultato. Tanta, troppa fatica, perché Felipe e Lulic non sono attaccanti e non incidono in area. La lazio aveva anche poca brillantezza. Si vedeva dalle imprecisioni nel pallegio, il ritmo si è abbassato nella ripresa, aperta da un blitz di El Kaddouri: sporco il tiro dell'ex Napoli. Bellusci ha salvato su Lulic, ma il giro palla della Lazio era diventato lento e sterile. Inzaghi ha sganciato Keita, tutto il resto non girava, l'Empoli ha cominciato a venire su, difendeva con meno affanno di prima e una lunga azione ha innescato Krunic, lasciato libero da Biglia. Il bolide dai trenta metri del bosniaco era pieno di effetto e si è infilato all'incrocio. Un gol pazzesco, l'Empoli non ha avuto quasi il tempo di festeggiare. Reazione immediata. Dopo un minuto è arrivato il pareggio della Lazio. Il cross di Felipe è stato alzato di testa da Krunic, Immobile ha rubato il tempo a Bellusci e ha piazzato la zampata. Martusciello ha perso Laurini e Croce per infortunio, l'Empoli ha avvertito il contraccolpo e la Lazio ha ritrovato energie e si è lanciata alla ricerca del secondo gol. Inzaghi ha aggiunto Djordjevic per Radu. A dieci minuti dalla fine ecco il raddoppio firmato da Keita. Un altro cross di Felipe, Costa ha respinto la palla sui piedi del senegalese e poi ha toccato anche il suo tiro, finito sotto la traversa. L'Empoli era in ginocchio, la Lazio in festa e ancora in corsa per l'Europa.
Il Messaggero titola: "Lazio, tre punti di sofferenza. I biancocelesti vincono in rimonta ad Empoli: gol di Immobile e Keita. Successo strameritato ma la squadra continua a concretizzare troppo poco".
Prosegue il quotidiano romano: La Lazio torna a sorridere. I biancocelesti conquistano 3 punti d’oro in casa dell’Empoli, battuto per 2-1, tengono la corsa dell’Atalanta e scavalcano momentaneamente l’Inter. Immobile e Keita ribaltano la rete di Krunic che aveva rotto la monotonia della gara a metà del secondo tempo. Non è stata certo una passeggiata ma contava soltanto il risultato. Era fondamentale vincere e così è stato, anche a dispetto di un gioco meno scintillante di quello visto contro il Milan. Inzaghi ritrova le reti dei suoi attaccanti e sopratutto la convinzione per poter continuare a scalare la cima Europa. Alla fine Simone non ha voluto rinunciare a Milinkovic. Il provino della mattina era andato discretamente e così lo ha mandato in campo. Sergej è uomo fondamentale per il modulo dell’allenatore. Il gigante serbo si è messo spesso tra le linee dell’Empoli giocando praticamente da trequartista e poi allargandosi sulla sinistra. I toscani sono compatti e per aprire vie c’è bisogno spesso di cambiare modo di giocare ed è in questo che è determinante Milinkovic. Il centrocampista serbo però non sta al cento per cento e si vede, e non solo per la fascia a compressione sulla coscia destra.
I biancocelesti vanno in campo con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi perché l’Atalanta non sembra fermarsi più. Ma a fare paura è proprio l’Empoli, Pasqual pesca Pucciarelli in area che con una girata al volo sfiora la traversa. Nell’occasione Radu non è esente da colpe. La Lazio fatica a trovare spazi ed il gioco non è fluido, sugli esterni Anderson non ne azzecca una facendo venire i capelli dritti a Inzaghi che dalla panchina gli urla di tutto. Lulic pensa più a coprire e si butta poco dentro. Biglia è preso a turno e ha poca aria per respirare, in questi casi è Hoedt incaricato a dover impostare il gioca da dietro, ma l’olandese non ha al fianco de Vrij ed è meno sicuro a dirigere le operazioni. Simone chiedeva una Lazio più cinica, ma nel primo tempo il trend è stato sempre il solito: troppe palle gol sprecate. E pensare che l’Empoli ha regalato in continuazione palloni su palloni a metà campo. Nei 45 minuti iniziali i biancocelesti hanno creato addirittura 24 azioni offensive senza però segnare. Un dato che deve far riflettere. Nella ripresa Inzaghi toglie Milinkovic e manda in campo Keita per provare a cambiare la partita, ma la miccia che infiamma la gara l’accende Krunic che pesca un jolly da trenta metri, imparabile per Strakosha.
E poi è lo stesso Krunic a deviare di testa un cross di Anderson. La palla va a Immobile che è lesto ad evitare la marcatura di Bellusci e a battere Skourpski. Tutto in un minuto. Inzaghi si mette 4-2-4. E’ la svolta perché pochi secondi dopo è Keita a segnare il gol del definitivo 2-1, decisiva la deviazione di Costa. A risultato ottenuto il tecnico cambia ancora e mette i suoi con la difesa a 5. Punteggio blindato e vittoria in cassaforte. Un solo punto nelle ultime 4 per l’Empoli. Ma il risultato i toscani lo avevano ottenuto già tra venerdì e ieri pomeriggio. Grazie alle contemporanee sconfitte di Crotone e Palermo, i toscani hanno 8 punti di vantaggio proprio sui rosanero terzultimi. La salvezza non è così lontana. La Lazio ritrova un successo fondamentale dopo il pareggio beffa contro il Milan di lunedì. Inzaghi sorride e sa che la strada è ancora lunga e difficile, ma sa anche che questa squadra può togliersi grandi soddisfazioni.
Tratte da Il Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
Una vittoria che mancava da oltre 10 anni, in uno stadio che evoca sempre tristi ricordi e che il missile di Krunic sembrava rinverdire ancora una volta. Quasi fosse una maledizione. Invece Simone Inzaghi è riuscito a esorcizzare i fantasmi che allignavano sugli spalti e riportare la Lazio in linea con l’obiettivo europeo. Un successo dettato dal cuore e voluto con pervicacia, grazie a una reazione immediata al gol dei toscani. La Lazio è ripartita per un viaggio che sarà lungo e difficile ma nel quale i biancocelesti vogliono sedersi in prima classe. L’allenatore elogia subito la prova della squadra. "I ragazzi sono stati bravi a reagire al gol subito, non si poteva perdere un incontro dominato, soprattutto nel primo tempo. Purtroppo, pur tirando tante volte, lo avevano chiuso in parità e questa rappresenta l’unica nota stonata della serata. Succede spesso poi che, quando vai sotto, diventa complicato riprendere in mano la partita. Noi ci siamo riusciti, con grande determinazione e merito. Sapevamo che vincere a Empoli non sarebbe stato facile e il campo ha confermato il nostro pensiero. Siamo un gruppo giovane, da tempo giochiamo un ottimo calcio ma dobbiamo segnare di più".
Inzaghi spende belle parole per il senegalese, autore della rete che ha deciso il match. "Ho visto nello spogliatoio come abbia accettato con serenità l’esclusione. E’ stato concentrato e propositivo entrando subito bene nella partita. Keita è un talento puro e, pur avendo giocato meno, ha già segnato sette gol. Questo vuol dire che sarebbe già arrivato in doppia cifra. Riesce a fare bene sia che giochi dall’inizio, sia che entri a partita in corso: per noi è un’arma importante da sfruttare". Un successo pesante, che arriva a stemperare la delusione per il pareggio casalingo contro il Milan. Il tecnico rivendica la bontà del periodo che sta attraversando la squadra. "Sono almeno cinque giornate che la Lazio si esprime alla grande, giocando gare di ottimo livello, come contro l’Empoli. Sì, sono soddisfatto dei tre punti che ci consentono di restare agganciati alle posizioni più importanti della classifica. Abbiamo trovato un avversario organizzato e ben messo in campo, che ci ha creato più di un problema però la Lazio voleva vincere e l’ha fatto con il piglio della formazione di rango che sa quello che vuole. Certo, dopo lo svantaggio, ho avuto un attimo di apprensione, per fortuna il pareggio è arrivato subito e poi abbiamo ribaltato il risultato. Sono proprio soddisfatto per questa prova, che ci voleva per riprendere in fretta il cammino in campionato".
Lulic è stato uno dei migliori della sfida dello stadio Castellani: "L’importante è essere tornati a portare i tre punti a casa, era questo il nostro obiettivo. Ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo vinto di grinta e di squadra. Abbiamo dimostrato che sappiamo reagire. Una reazione di grande carattere". L’esterno ha elogiato anche Immobile arrivato a quota 13gol: "Ciro ha fatto una rete bellissima, anche in quello si sono viste le nostre qualità . Un successo davvero importante per noi. Certo, dovevamo segnare prima, abbiamo avuto diverse occasioni: nel primo tempo dovevamo realizzare almeno un paio di gol, ma siamo riusciti a interpretare bene la gara. In settimana l’avevamo preparato benissimo. Giocare contro l’Empoli è sempre difficile perché ha un buon calcio". Dopo una vittoria così per la Lazio un giorno di vacanza utile a smaltire le tossine prima di un infernale tour di force tra campionato e coppa. La ripresa è fissata per domani, quando saranno valutate le condizioni di Milinkovic, Basta, Patric e deVrij. Procede bene, invece, il recupero della distorsione al ginocchio di Marchetti.