Mercoledì 19 dicembre 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Siena 1-1 (d.t.s.) - 5-2 (d.c.r.) 19 dicembre 2012 - 3.499 - Coppa Italia 2012/13 - Ottavi di finale - inizio ore 15.00
LAZIO: Carrizo, Diakite (83' Rozzi), Cana, Ciani, Cavanda, Onazi (63' Ledesma), Hernanes, Brocchi (63' Mauri), Lulic, Floccari, Kozak. A disposizione: Bizzarri, Marchetti, Biava, Konko, Scaloni, Radu, A. Gonzalez, Klose. Allenatore: Petkovic.
SIENA: Farelli, Neto, Paci, Contini, Belmonte, Vergassola, D'Agostino (87' Rodriguez), Valiani (72' Bolzoni), Del Grosso, Reginaldo, Bogdani (55' Larrondo). A disposizione: Pegolo, Dellafiore, Verre, Felipe, Rosina, Rubin, Coppola, Mannini, Calaiò. Allenatore: Iachini.
Arbitro: Sig. Giacomelli (Trieste) - Assistenti Sigg. Giachero e Altomare - Quarto uomo Sig. Di Paolo.
Marcatori: 56' Cana (aut), 94' Ciani.
Sequenza calci di rigore: Mauri gol, Belmonte gol, Ledesma gol, Vergassola parato, Floccari gol, Larrondo parato, Kozak gol.
Note: ammoniti Del Grosso, Belmonte, Bolzoni e Larrondo. Angoli: 9 a 3 per la Lazio. Recupero: 0' p.t., 5' s.t..
Spettatori: 7.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Carrizo eroe di coppa. La Lazio elimina il Siena. I biancocelesti pareggiano al 95' e si qualificano ai rigori grazie al portiere: ora i quarti col Catania. Al novantesimo finisce 1-1 con Ciani che rimedia in extremis all'autogol di Cana".
Continua la "rosea": Avanti col fiatone. Quanta fatica deve fare la Lazio per avere ragione del Siena e centrare i quarti di finale di Coppa Italia. Ci sono voluti i rigori e soprattutto un super Carrizo che dagli undici metri ha ipnotizzato Vergassola e Larrondo. Il portiere argentino era stato determinante già nei centoventi minuti di gioco. E' lui il protagonista in una partita in cui la Lazio non sfrutta l'onda lunga del successo in campionato contro l'Inter e il conseguente terzo posto in solitario (complice anche la penalizzazione del Napoli). Anzi la squadra di Petkovic fa un deciso passo indietro, nonostante il segnale forte e chiaro del tecnico: la coppa è un obiettivo perché è solo vincendo che si diventa grandi. Invece la sfida contro il Siena conferma che il vero limite dei biancocelesti può essere la coperta corta con Zarate ormai auto-escluso e le seconde linee che falliscono l'occasione. Petkovic ripropone la difesa a tre e in attacco la coppia Floccari-Kozak concedendo un turno di riposo al bomber Klose. Il monito per Brocchi e compagni è quello di provare subito a fare la partita. Di fronte però c'è il primo Siena di Beppe Iachini che nei due giorni di ritiro nella Capitale si è limitato a piccoli correttivi confermando l'impostazione di Serse Cosmi. I toscani si difendono con ordine e anche se non riescono mai a pungere con ripartenze efficaci anestetizzano il gioco della Lazio. Lenta e prevedibile la manovra dei biancocelesti e così per la prima occasione bisogna aspettare la mezz'ora di gioco, quando Floccari con un bel sinistro impegna Farelli, che si salva in angolo. Il solo lampo di un primo tempo nel quale il Siena ha l'unica palla buona con Reginaldo, ma la difesa laziale si salva.
Al rientro dopo l'intervallo ci si aspetta il cambio di passo dei padroni di casa, invece è il Siena a trovare il vantaggio in maniera rocambolesca. Carrizo blinda Valiani, ma sulla ribattuta Ciani combina la frittata tirando addosso a Cana: la palla carambola in rete. Petkovic non ci sta e conferma le parole della vigilia in cui aveva parlato di partita da vincere assolutamente. E allora dentro Ledesma e Mauri per provare a raddrizzarla. Obiettivo centrato solamente in extremis, negli ultimi secondi del recupero quando Ciani trova il colpo di testa vincente che porta la gara ai supplementari. A quel punto sulla carta il Siena dovrebbe subire il colpo e recitare il ruolo di vittima sacrificale. Invece nei trenta minuti extra le occasioni buone capitano ancora sui piedi dei giocatori toscani, ma prima Reginaldo e poi Vergassola si fanno ipnotizzare da Carrizo che tiene in vita la Lazio. Il portiere argentino sale definitivamente in cattedra nella lotteria dei rigori: para i tiri di Vergassola e Larrondo, mentre Mauri, Ledesma, Floccari e Kozak sigillano la qualificazione ai quarti di finale. Ad aspettare i biancocelesti adesso c'è il Catania.
Il Corriere dello Sport titola: "Lazio ai quarti: Siena ko. Ai rigori è Carrizo show! Agli ottavi di Coppa Italia i biancocelesti rischiano l'eliminazione, vanno sotto con un autogol di Cana (56') ma pareggiano con Ciani al 95'. Ai supplementari il risultato non cambia e ai rigori passa la squadra di Petkovic per 5-2. Grande protagonista il portiere argentino che intercetta le conclusioni di Vergassola e Larrondo. Per i capitolini gol di Mauri, Ledesma, Floccari e Kozak".
L'articolo prosegue: La Lazio passa ai quarti di Coppa Italia ma quanta fatica per gli uomini di Petkovic che solo ai rigori trovano il passaggio del turno contro un Siena davvero caparbio. I padroni di casa rischiano tantissimo l'eliminazione, vanno sotto al 56' con un incredibile autogol di Cana, ma trovano il pareggio al 95' con un imperioso colpo di testa di Ciani. Ai supplementari i toscani sprecano un paio di occasioni buone e dal dischetto diventa protagonista Carrizo, ai margini in campionato ed Europa League ma assoluto protagonista in questo ottavo di finale: para le conclusioni di Vergassola e Larrondo e permette così alla squadra biancoceleste di accedere al turno successivo della Coppa dove affronterà il Catania. Dal dischetto infallibile la squadra di Petkovic: Mauri, Ledesma, Floccari e Kozak non si fanno distrarre da Farelli e così la Lazio si prende i quarti con il punteggio totale di 5-2.
Il Messaggero titola: "Lazio-Siena 5-2. Ai quarti con Carrizo, ma che fatica battere il Siena ai rigori. I biancocelesti soffrono, ma passano il turno grazie al gol di Ciani al 94° che li porta ai supplementari. Ora il Catania".
Continua il quotidiano romano: La Lazio batte il Siena ai calci di rigore e passa ai quarti di Coppa Italia. Incontrerà il Catania. Siena in vantaggio su autogol: Ciani colpisce Cana in un maldestro disimpegno e la palla finisce alle spalle di Carrizo. Poi il pari di Ciani strappato al 94°. Infine la serie dei rigori, dove la Lazio non sbaglia un tiro e passa ai quarti. Ma quanta fatica contro un Siena molto attento e ben messo in campo. Finisce 5-2 (1-1 dopo i tempi supplementari e 4-1 ai rigori). Salvata da un gol in pieno recupero e dalle parate di Carrizo, la Lazio si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia superando per 5-2 ai calci di rigore il Siena. La squadra di Iachini, al debutto sulla panchina dopo l'esonero di Cosmi, deve però mordersi le mani per un risultato gettato al vento sul più bello, quando il passaggio del turno sembrava ormai cosa fatta. A condannare all'eliminazione i toscani è l'imprecisione sotto porta e, soprattutto, il gol del pareggio trovato allo scadere dei tempi regolamentari dal difensore biancoceleste Ciani, bravo a riscattare così il maldestro tentativo di spazzare l'area da cui era nato l'autogol di Cana. Nei quarti, a gennaio, la Lazio affonterà il Catania. La partita dell'Olimpico, giocata davanti a meno di 5 mila spettatori anche a causa dell'inusuale orario pomeridiano (emblematico lo striscione stiamo lavorando esposto in Curva Nord), offre uno spettacolo tutt'altro che elettrizzante. Nel primo tempo le squadre (schierate con uno speculare 3-5-2) fanno di tutto per non farsi male, tanto che la sola occasione degna di nota è quella di Floccari alla mezz'ora su cui però si fa trovare pronto il portiere degli ospiti, Farelli.
Diverso il discorso nella ripresa, col Siena bravo e fortunato a passare in vantaggio (11' minuto) grazie a un colossale errore della difesa biancoceleste: ottima respinta di Carrizo su Valiani, Ciani prova a spazzare ma rinvia sul corpo di Cana provocando una rocambolesca autorete. La Lazio subìto il gol accusa il colpo e si espone al contropiede degli ospiti con Larrondo (entrato al posto di un inconsistente Bogdani) e Belmonte che però non riescono a trovare il raddoppio. Petkovic annusa il pericolo e prova a correre ai ripari, inserendo al 18' sia Mauri che Ledesma, ma la scossa tarda ad arrivare. Anzi, è ancora il Siena a rendersi pericoloso con Reginaldo e Larrondo. Quest'ultimo, al secondo minuto di recupero, avrebbe anche la palla per chiudere definitivamente il discorso qualificazione, ma calcia addosso a Carrizo. La parata dell'argentino è fondamentale visto che, proprio all'ultimo assalto, la Lazio trova il pareggio col colpo di testa vincente di Ciani su cross di Cavanda. Il Siena, trascinato ai supplementari, cerca comunque fino all'ultimo di regalare a Iachini il successo al debutto in panchina, ma prima Reginaldo e poi Vergassola sprecano incredibilmente davanti alla porta di Carrizo. Il portiere, all'esordio stagionale (così come Diakite), suggella quindi la sua ottima prestazione ai calci di rigore parando i tiri dal dischetto di Vergassola e Larrondo, e trascinando la Lazio al passaggio del turno.
Tratte dalla Gazzetta dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
Superato il grande spavento, la Lazio può sorridere e guardare oltre anche in Coppa Italia. Il tecnico bosniaco Vladimir Petkovic, analizza il match vinto solo ai rigori col Siena. "Era importante passare il turno, con tanta fatica, ma ci siamo riusciti. Nel primo tempo ci siamo complicati le cose, abbiamo giocato troppo poco pulito, mentre nella ripresa abbiamo aperto il campo, dove anche i calciatori entrati hanno dato la scossa per poter dominare l'avversario. Complimenti al Siena che non ha demeritato, sono stati concreti, a noi è mancato spesso l'ultimo passaggio ma per fortuna ci abbiamo creduto fino alla fine. Carrizo? Ha meritato con il suo comportamento un'occasione, mi fa piacere la sua ottima prestazione. Con le sue parate ha dato una scossa ai compagni verso una vittoria importante".
Dal Corriere dello Sport:
Con le sue parate Juan Pablo Carrizo fa volare la Lazio ai quarti di Coppa Italia. Ma per liquidare il Siena del neo allenatore Giuseppe Iachini, la squadra di Vladimir Petkovic ha dovuto aspettare la fine della roulette dei calci di rigore (5-2, il risultato). "Era importante passare il turno, con tanta fatica, ma ci siamo riusciti - riconosce il tecnico bosniaco su Lazio Style Channel -. Nel primo tempo ci siamo complicati un po' le cose, abbiamo giocato troppo poco pulito, mentre nella ripresa abbiamo aperto il campo, dove anche i calciatori entrati hanno dato la scossa per poter dominare l'avversario. Complimenti al Siena che non ha demeritato - aggiunge il biancoceleste -, sono stati concreti, a noi è mancato spesso l'ultimo passaggio ma per fortuna ci abbiamo creduto fino alla fine". Inevitabile non rendere merito al portiere argentino, al debutto stagionale, che si è fatto comunque trovare pronto nonostante sia stato chiuso finora da Marchetti e Bizzarri. "Ha meritato con il suo comportamento un'occasione, mi fa piacere la sua ottima prestazione. Con le sue parate ha dato una scossa ai compagni verso una vittoria importante", spiega Petkovic. "Per me è andata bene...veramente - rileva l'estremo difensore -. Diciamo che oggi mi è stata data una possibilità e l'ho sfruttata al massimo. Voglio ringraziare la mia famiglia, che mi è sempre restata vicina. Il lavoro alla fine paga e l'unica cosa che sò fare, è impegnarmi. Ringrazio anche l'allenatore e la società che per oggi si sono fidati di me". Si gode il passaggio del turno, il patron Claudio Lotito: "È una vittoria sofferta ma meritata. La squadra fino all'ultimo non voleva soccombere, ha dimostrato carattere - le sue parole -. Ho detto a Ciani: hai fatto 1 a 1. Uno lo ha determinato facendo andare il pallone addosso a Cana e un gol lo ha realizzato". La prossima gara di Coppa Italia sarà il 9 gennaio, giorno in cui la Lazio compirà 113 anni: "Speriamo di fare un grande regalo ai nostri tifosi e alla societa, ma c'è tanto tempo, adesso pensiamo alla Sampdoria. Non sarà facile, cambiando allenatore vorranno far bene. Rossi, poi, conosce molto bene la nostra squadra", avverte Petkovic. Avrà da lavorare in ottica salvezza, invece, il senese Iachini, ma la prova di oggi gli dà ulteriore forza per risalire la china in campionato. "Ho trovato una squadra in ottima condizione fisica - le sue parole -, vuol dire che il mio precedessore ha lavorato bene. Il modulo? Non è importante, conta la mentalità, la stessa con cui dobbiamo scendere in campo col Napoli".