22 dicembre 2023 – Empoli, stadio Carlo Castellani - Campionato di Serie A, XVII giornata - inizio ore 18.30
EMPOLI: Caprile, Ebuehi, Walukiewicz, Luperto, Bastoni, Fazzini (62' Kovalenko), Grassi (76' Marin), Maleh (85' Gyasi), Cancellieri (62' Baldanzi), Cambiaghi, Maldini (76' Destro). A disposizione: Perisan, Berisha, Shpendi, Cacace, Ranocchia, Ismajli. Allenatore: Andreazzoli.
LAZIO: Provedel, Marusic, Patric, Gila, Pellegrini, Guendouzi, Rovella (78' Cataldi), Luis Alberto (25' Kamada), Felipe Anderson (78' Isaksen), Immobile (22' Castellanos), Zaccagni (78' Pedro). A disposizione: Sepe, Mandas, Casale, Hysaj, Vecino. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Sig. Marchetti (Ostia Lido) - Assistenti Sigg. Bresmes e Valeriani - Quarto uomo Sig. Ferrieri Caputi - V.A.R. Sig. Nasca - A.V.A.R. Sig. Mazzoleni.
Marcatori: 9' Guendouzi, 67' Zaccagni
Note: ammonito 15' Maldini, 26' Patric, 45'+2' Fazzini, 46' Rovella, 57' Bastoni. Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.
• Il Corriere dello Sport titola: "L'ha vinta Provedel. Una serie di parate strepitose protegge il gol di Guendouzi, poi Zaccagni chiude la partita. La Lazio si rilancia con un successo pesante, l’Empoli ci prova ma sbatte sul portiere biancoceleste. Sarri nei guai: infortuni per Immobile e Luis Alberto".
Prosegue il quotidiano sportivo romano: Si gridi ai miracoli di Provedel se la Lazio ha vinto ed è risalita, si gridi al suo angelo custode se ha difeso il vantaggio di Guendouzi sotto attacco totale e se ha potuto raddoppiare con Zaccagni. Si sarà impressionato Spalletti, bardato in tribuna. L’Empoli e Andreazzoli invece sono ancora lì a chiedersi come abbiano fatto a non segnare uno, due, tre gol. Se Provedel non avesse cavato fuori quei prodigi, quei balzi felini, quei voli d’angelo epici, quelle parate impossibili, lo 0-1 del primo tempo sarebbe stato pareggiato dopo la mezzora e ribaltato dopo l’intervallo (12 tiri dei toscani, 4 nello specchio, alla fine 21 totali, 7 nello specchio). Le parate sono da gallery, da "best saves". Sul bolide di Grassi (deviato da Guendouzi), Provedel in un baleno s’è lanciato in controtempo sul secondo palo arrivando sul pallone come solo lui sa. Sulla girata seguente di Maldini è stato un giaguaro. Nel secondo tempo era gol quello di Cambiaghi, Andrezzoli aveva esultato. Provedel, a manona sinistra aperta, l’ha messa in angolo. Ancora un prodigio su Maldini e su Fazzini da fuori. Al 17' st si contavano 6 tiri a 0 per l’Empoli, il 60 per cento di possesso palla, 4 angoli a 0. Quando Provedel racconta il suo sogno di portiere ricorda Lev Yashin, vicino di casa dei suoi nonni russi. Lo Yashin della Lazio è lui.
L'avvio. Mau era partito con Patric, Pellegrini e Luis Alberto. Andreazzoli cambiando il modulo (4-3-1-2), 5 uomini, il portiere (Caprile), scegliendo Walukiewicz, Bastoni, Maldini e Cancellieri con Cambiaghi. Maldini (trequartista) andava su Rovella. Le due punte, soprattutto Cancellieri, erano larghe. Ma la Lazio è riuscita a colpire in bello stile sfruttando le combinazioni Luis Alberto-Zaccagni e la voglia guerriera di Guendouzi. Il colpo del francese è nato da un pingpong. Gamba alta di Maldini su Felipe Anderson a centrocampo. Punizione, lungo giro palla (7 passaggi), Luis Alberto ha sorpreso Ebuehi. Salvataggi del nigeriano e di Grassi. I rimpalli hanno favorito Guendouzi. Fino al 20' pt la Lazio ha chiesto due rigori (Ciro e Zaccagni), ha sfiorato il raddoppio con Immobile (destro fiacco) e Guendouzi (muro di Caprile). Dopo il 20' doppio ko. Prima Immobile, fastidio al flessore destro. Era in lacrime davanti a Spalletti, s’è accasciato su un tabellone. Poi Luis Alberto, problema tendineo. Sarri ha inserito Castellanos e Kamada bruciando due slot, restandone con uno solo. Mors tua vita mea. E’ cambiata la partita dell’Empoli.
Tonico, creativo nel palleggio, strappava metri, giocava sul velluto. Ha iniziato a costruire, a lanciare in profondità per mezzali e punte. E’ cresciuto Maldini tra le linee. La Lazio ha iniziato a ballare. Rovella ha steso Ebuhei lanciato in contropiede (giallo). Provedel ha iniziato a svolazzare. Fazzini ha lanciato Cambiaghi, fermato da Patric (giusto il giallo e non il rosso). Andreazzoli ha sganciato Kovalenko e Baldanzi, che ha fatto da apripista alla Lazio. Guendouzi gli ha soffiato il pallone dopo un dribbling suicida. Ripartenza, scambi con Castellanos e Zaccagni. Caprile ha salvato due volte su Zaccagni, al terzo tentativo è crollato (0-2). Era il 22' st e tutti in una volta sono arrivati i tre tiri nello specchio del secondo tempo laziale. Una purga biblica per l’Empoli. I toscani si sono lamentati per una trattenuta di Guendouzi su Baldanzi. I gol, sfruttando contropiedi da manuale, ha iniziato a mangiarseli la Lazio con Castellanos e Kamada. Caprile sugli scudi. Provedel si è ripetuto su Destro. Aveva giocato qui sei anni fa in B, c’era anche Andreazzoli. Per Aurelio la Lazio è stregata dal 26 maggio 2013. Provedel ora è l'angelo di Sarri o forse un diavolo biondo.
• Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
La caccia alla vittoria (e alla fortuna), stavolta è stata più rabbiosa, veemente, determinata. Sarri è stato di parola, è ripartito proprio dalla prestazione con l'Inter per risollevare la Lazio dopo quell'amaro ko. A Empoli la squadra biancoceleste è stata a tratti arrembante, affamata di successo sin dal primo minuto.
Crescita. Entrambe le reti sono arrivate con "cattiveria", dopo vari tentativi all'interno della stessa azione. Anche se con qualche abbassamento di tensione in alcuni tratti di gara, lo spirito è stato diverso rispetto a quello visto nelle ultime settimane e il risultato è stato questo fondamentale trionfo al Castellani: "Era importante ritrovare punti - ha spiegato Sarri - e un minimo di fiducia, anche perché possiamo sicuramente fare meglio dal punto di vista qualitativo. Sotto questo aspetto abbiamo fatto bene due spezzoni di partita: quello iniziale è stato di buon livello, poi le due sostituzioni ci hanno scombussolato per diversi minuti. Dopo il gol del 2-0 ci siamo sciolti, la gestione del risultato è stata di spessore e il palleggio più qualitativo, anche in zone alte del campo. In mezzo a questi due momenti, però, abbiamo concesso troppo e ci ha salvati una parata strepitosa di Provedel. Dobbiamo fare meglio e avere più continuità anche nella fase difensiva. Con un po' più di tranquillità possiamo giocare il nostro calcio, che in questo momento esprimiamo solo a intermittenza. In ogni caso, nelle ultime 7 partite abbiamo messo insieme 4 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, quest'ultime arrivate con Atletico Madrid e Inter. Sarebbe bello poter vincere pure queste gare, ma sono ko che ci stanno".
Prestazione. Quello che si sarebbe risparmiato volentieri è dover fare i conti con le sostituzioni forzate di Immobile e Luis Alberto, entrambe prima dello scoccare della mezz'ora: "Per quanto riguarda Ciro, è convinto che si tratti di una vecchia cicatrice. Speriamo che sia così e non un nuovo infortunio. Luis Alberto è ormai un mese che soffre in zona pubica. Solitamente i suoi sono problemi più tendinei che muscolari, speriamo che anche stavolta sia così". Uno dei tanti aspetti positivi della giornata è invece la prestazione di Guendouzi, ancora una volta trascinatore (e goleador, come già accaduto in Coppa Italia): "Mattéo è sempre stato un giocatore da 2-4 gol all'anno, non tanti di più. Speriamo che in questa squadra trovi delle soluzioni per superare la media stagionale, ma l'importante è che continui a macinare chilometri a questi ritmi, con partecipazione a entrambe le fasi al 100%". La sua rete ha permesso di sbloccare la gara e indirizzarla sui binari giusti, quelli che hanno permesso di aggiungere tre punti a una classifica molto deficitaria rispetto alle aspettative iniziali: "Ecco perché come regalo di Natale vorrei un po' di punti. Al mercato non ci penso, mi tiro fuori. C'è un direttore sportivo che se ne occupa e storicamente la Lazio a gennaio si muove pochissimo. Non penso che stavolta sarà diverso".
Ciro e Luis di nuovo insieme. Ciro e Luis di nuovo fuori. E’ durata poco più di venti minuti la loro partita. Prima è finito ko Immobile, poi il Mago. Ciro spera che si tratti solo di un fastidio provocato da una vecchia cicatrice al flessore destro, va escluso lo stiramento. Luis potrebbe avere accusato un problema tendineo, se lo trascina da tempo, e non un infortunio muscolare. E’ da vedere. Entrambi sono a rischio per il Frosinone. Ciro ha provato a tranquillizzare tutti, ma solo gli esami sveleranno le sue condizioni: "Sono cose che fanno parte del calcio, ero tanto dispiaciuto perché ci stavamo divertendo, mi dispiace anche per Luis. Aspettiamo di vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni, faremo gli esami. Spero che sia una vecchia cicatrice che mi ha dato un po’ fastidio per il freddo, se è quello non è nulla di serio". Il capitano ha voluto parlare per certificare l’unione del gruppo nonostante qualche scossa interna: "Abbiamo parlato tanto durante la settimana. Ci siamo riuniti per dare una scossa alla stagione. Serviva un magia da parte di tutti per tirare fuori il meglio e metterlo a disposizione della squadra. Siamo felici per la prestazione e per la vittoria. Vogliamo risalire la classifica. Le voci? Sono cose che ci danno fastidio. Facciamo di tutto per raggiungere i risultati. Non so come possa venire fuori qualcosa che riguarda lo spogliatoio. Per questo sono venuto io a parlare. Voglio dare un segnale forte".
Vittoria sofferta. Di più, tribolata: "Questo è uno step importante per noi. Ora dobbiamo dare continuità . La partita con l’Inter ci ha dato una mano per avere fiducia. In queste settimane abbiamo lavorato tanto sulla testa". Ciro resta, non pensa all’Arabia: "Ci vuole rispetto per quello che sono e che sono stato per questa maglia e per questa squadra. Io ho passato i miei migliori anni qui e lo sto facendo ancora con tanto entusiasmo. Il nostro è un gruppo davvero forte e unito, poi ci sono delle incomprensioni che fanno parte del campo. Siamo stati tutti vicini a Mattia (Zaccagni, ndi) per la perdita del nonno e la vittoria la dedichiamo a lui". Ciro è tornato più volte sulle voci di mercato: "Il direttore Fabiani prima di parlare di mercato ha parlato con me, sa quali sono le mie intenzioni. Quando deciderò di andare via non lo dirà nessun altro e non lo farò con un post". Ha difeso Castellanos: "Taty è intelligente, lo vedo quotidianamente e mi vede quotidianamente. Vede quello che faccio, il mio comportamento e come cerco di approcciare a ogni allenamento e partita. Quando ha bisogno di qualcosa ne parliamo sempre, se starò fuori dovremo usufruirne al 100% e so che sarà più tranquillo e farà gol sicuramente".
Zaccagni. Terzo gol in campionato, secondo in tre gare dopo Verona. Sta tornando il vero Zaccagni: "Mi sento meglio dopo i due infortuni. Sto cercando la condizione massima per dare il meglio di me alla Lazio". Sugli infortuni di Ciro e Luis: "Sono due giocatori fondamentali per noi, speriamo di non averli persi per troppo tempo e di recuperarli per le prossime partite". Anche Zaccagni è intervenuto sulle voci di spogliatoio: "Cercano di dividerci ma noi restiamo uniti". La dedica per il nonno scomparso giovedì: "E’ stata una giornata particolare per me. Dedico questo gol a lui". La conferma nel post: "Per me una giornata difficile, spero che tu sia orgoglioso di me. Per te nonnino".