Domenica 7 ottobre 2012 - Pescara, stadio Adriatico - Pescara-Lazio 0-3 7 ottobre 2012 - 3.484 - Campionato di Serie A 2012/13 - VII giornata - inizio ore 15.00
PESCARA: Perin, Balzano, Capuano, Terlizzi, Bocchetti, Blasi (46' Jonathas), Colucci, Cascione, Caprari, Vukusic (66' Abbruscato), Celik (56' Quintero). A disposizione: Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Soddimo, Bjarnason, Nielsen, Brugman. Allenatore: Stroppa.
LAZIO: Marchetti, Konko (60' Cavanda), Dias, Biava (85' Cana), Lulic, Candreva, A. Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Mauri, Klose (72' Floccari). A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Scaloni, Stankevicius, Zauri, Onazi, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. De Marco (Chiavari) - Assistenti Sigg. Crispo e La Rocca - Quarto uomo Sig. Marzaloni - Assistenti di porta Sigg. Damato e Abbattista.
Marcatori: 5' Hernanes, 25' Klose, 36' Klose.
Note: ammoniti Blasi e Quintero per gioco scorretto, Angoli: 8-2. Recuperi: 0' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 12.500 circa con 5.468 paganti e 6.962 abbonati per un incasso complessivo di euro 226.283,73.
La Gazzetta dello Sport titola: "Hernanes e doppio Klose. Lazio travolgente a Pescara. La squadra di Petkovic si impone 3-0 all'Adriatico. Magia del brasiliano su punizione, poi colpisce due volte il bomber. Abruzzesi disastrosi nei primi 45', più propositivi nella ripresa ma a risultato ormai acquisito".
Continua la "rosea": La Lazio torna a volare alto, altissimo. Dilaga a Pescara 3-0 con Hernanes e Klose (doppietta) nel ruolo di trascinatori e si ripropone in zona Champions, terza a 4 punti dalla Juve capolista. E il Pescara? Già finito l'effetto sorpresa che aveva portato i primi punti in Abruzzo, il pari a Bologna, le vittorie su Cagliari e Palermo? Tutto dimenticato. L'Adriatico stracolmo di affetto per i propri beniamini e carica agonistica per il "nemico" (calcistico, s'intende) laziale (scontri e dispetti tra tifoserie vecchi di 35 anni) non può far altro che fischiare la prova incolore e deprimente di Terlizzi e compagni. Difesa dormiente, centrocampo sempre in affanno e attacco abulico. Nessuna buona notizia per Stroppa. Al contrario Petkovic, comunque la veda, può e deve sorridere. La sua Lazio è cinica quando serve, veloce in contropiede ma soprattutto bella. Stroppa deve fare a meno di Weiss (squalificato) che qualche castagna dal fuoco l'ha tolta negli ultimi tempi agli abruzzesi. Petkovic invece non può utilizzare Ederson ed ha ormai messo fuori Zarate, neppure convocato. Ma i suoi non ne risentono minimamente, passano 5' e su punizione ecco la magia di Hernanes, al 4° gol in campionato. Klose non ci sta ad essere superato nella classifica cannonieri dal collega brasiliano e sfrutta alla perfezione un assist al bacio di Candreva che al 25' taglia in due la difesa avversaria. Facile dribbling su Perin in uscita e comodo 2-0.
Nel frattempo la reazione del Pescara era stata nulla. E nulla resta dopo lo 0-2 e così, logica conseguenza, arriva anche lo 0-3, ancora col tedesco che vola a 5 gol in campionato. Suo l'imperioso colpo di testa vincente al 36'. Il Pescara si limita a collezionare calci d'angolo - 5 - senza mai riuscire a rendersi pericoloso. Nella ripresa Stroppa ripresenta un Pescara più offensivo con Jonathas al posto di Blasi. Abruzzesi a trazione anteriore ed in effetti molto più propositivi anche se mai davvero pericolosi davanti a Marchetti. Il successore di Zeman mette dentro anche Quintero, le prova praticamente tutte ma i risultati sono modesti (Marchetti è costretto a qualche uscita coi pugni e ad una deviazione in angolo su un tiro di Abbruscato che tocca anche il palo) così il Pescara si siede accettando il verdetto del primo tempo. La Lazio non forza, non c'è motivo, e si gode i tre punti col minimo sforzo.
Il Messaggero titola: "Hernanes e Klose. Biancocelesti macchina da gol. Petkovic: "Possiamo andare lontano". Lazio padrona. Hernanes e la doppietta di Klose nel primo tempo stordiscono il Pescara. Che nella ripresa tenta di rientrare in partita, ma la Lazio non lascia spazi".
Continua il quotidiano romano: La Lazio rifila tre schiaffi al Pescara e consolida il terzo posto. I biancocelesti vincono 3-0 all'Adriatico grazie ai soliti noti: Hernanes apre le marcature, Klose manda in archivio il match con una doppietta. La vittoria proietta i biancocelesti a quota 15 punti. Il Pescara, invece, si ferma bruscamente dopo un pareggio e due vittorie consecutive. La Lazio arriva all'intervallo già con la certezza dei tre punti. Dopo soli cinque minuti grazie a una magia di Hernanes su punizione: la conclusione a giro del brasiliano è imprendibile per Perin, 1-0. Il turn-over di Petkovic in Europa League dà i suoi frutti e Miro Klose si scatena contro gli abruzzesi, incapaci di imbastire una reazione degna del nome. Il bomber tedesco fa centro al 25' dopo una veloce azione di contropiede: sul passaggio in profondità di Candreva l'attaccante mette a sedere pure il portiere e deposita in rete il pallone del 2-0. Klose concede il bis dieci minuti dopo, quando sale in cielo a colpire su corner e infila di nuovo Perin. La squadra di Stroppa riesce a rendersi pericolosa solo sul calcio da fermo: al 38' Colucci ci prova su punizione, ma Marchetti alza in corner. Stroppa lascia negli spogliatoi Blasi e getta nella mischia Jonathas, subito pericoloso in avvio di ripresa: l'attaccante brasiliano prova ad approfittare di un disimpegno errato di Konko, ma viene anticipato da Marchetti. Entrano anche Quintero ed Abbruscato e il Pescara nella ripresa combina qualcosa in più, complice anche un fisiologico calo dei biancocelesti, ma il gol resta un miraggio anche per le parate di Marchetti. Il portiere biancoceleste fa buona guardia al 72' sulla punizione insidiosa di Quintero, poi dieci minuti più tardi si salva con l'aiuto del palo sul sinistro di Abbruscato. Nel finale ci prova ancora Quintero su punizione, ma la porta della Lazio resta inviolata. La gioia di Hernanes: "Nella ripresa non potevamo buttare via quanto di buono avevamo fatto nel primo tempo. Questa squadra non si pone limiti: vogliamo fare bene, centrare il salto di qualità per entrare definitivamente tra le grandi".
La Repubblica titola: "Pescara-Lazio 0-3, Hernanes e Klose show. I biancocelesti sbancano l'Adriatico, dominando i primi 45 minuti e amministrando i secondi: il brasiliano apre al 5' su punizione, il tedesco fa doppietta e archivia la pratica. Capitolini al terzo posto solitario in attesa del derby di Milano".
L'articolo prosegue: Senza storia. Pescara e Lazio viaggiano a ritmi diversi, con una qualità e una serenità imparagonabile: quasi non sembra lo stesso sport. I capitolini tornano all'Adriatico 20 anni dopo la magia di Gascoigne e lo sbancano nuovamente, con un'indiscutibile prova di forza che ribadisce la crescita della banda di Petkovic e frustra i recenti progressi del gruppo allenato da Giovannino Stroppa, che in quel dicembre del '92 era in campo con l'aquila sul petto e oggi si trova sulla panchina opposta. I padroni di casa, orfani del talento Weiss, vanno sotto dopo 5 giri d'orologio. Punizione dai 28 metri, il destro di Hernanes coniuga potenza e precisione: Perin parte in leggero ritardo e non può nulla contro la sassata a giro del "Profeta". Il brasiliano avrebbe la palla per il raddoppio già all'11' ma la sua conclusione dal limite è centrale. Il Pescara è frastornato, Mauri cerca di piazzare il colpo del ko al quarto d'ora: splendido mancino al volo sugli sviluppi di una punizione, fuori di un soffio. Il 25' è il minuto giusto per lo 0-2. Klose dà il via a un contropiede fulminante, apre per Candreva che di petto stoppa a seguire e chiude il gioco a due col tedesco, scattato in verticale. Controllo perfetto, finta sull'uscita di Perin, dribbling e pallone in rete a porta vuota: gol di un'eleganza regale. Al 30' l'ex Bayern Monaco frena involontariamente i suoi, sottraendo a Mauri l'occasione per il tris: si fa perdonare subito dopo.
Hernanes da destra calcia un angolo col mancino, sintomo del suo straordinario ambidestrismo: Klose sul secondo palo ha il tempo per rientrare verso l'area piccola e staccare sulla testa di Terlizzi, schiacciata che vale la doppietta personale e l'allungo definitivo. Il finale di tempo è infiammato dal palpabile nervosismo di Blasi, che entra in ritardo su Candreva e non si becca il rosso solo a causa delle mancate sanzioni ricevute in avvio di gara. Stroppa legge lo stato emotivo del suo centrocampista e lo lascia negli spogliatoi dopo l'intervallo, provando la carta Jonathas. Mancano 45 minuti, un'eternità: dicono poco o nulla. Al 7' Mauri spreca un contropiede, al 23' un sinistro di Hernanes termina alto di un soffio. Lazio con le marce basse e il pilota automatico, Petkovic richiama il diffidato Klose e dà spazio a Floccari. I nuovi entrati Quintero e Abbruscato impensieriscono due volte un distratto Marchetti, quest'ultimo scheggia il palo, sprecando la palla gol più nitida creata dal Delfino in 90 minuti. Lo 0-3 è lo specchio fedele del dominio laziale e si trascina fino al triplice fischio di De Marco: troppa Lazio per questo Pescara.
Tratte dal Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
"Abbiamo disputato un primo tempo da grande squadra, nel secondo abbiamo gestito il risultato e le energie: stiamo facendo bene, ogni vittoria porta felicità, ma chiede altre vittorie". Vladimir Petkovic è soddisfatto dopo la vittoria della Lazio per 3-0 sul campo del Pescara. "La Lazio senza Klose ha già dimostrato di essere un'ottima squadra, certo campioni come lui servono in squadre che hanno ambizioni importanti come noi", dice ai microfoni di Mediaset il tecnico alludendo all'attaccante, tenuto a riposo in Europa League. "Questa Lazio può arrivare lontano, ma per farlo dobbiamo ancora migliorare senza porci particolari obiettivi futuri: il nostro obiettivo è il presente, quindi vincere partita per partita". Petkovic parla anche dell'esclusione di Zarate: "È per scelta tecnica, dipende da lui se vuole mettersi a disposizione, io spero di recuperarlo perché voglio un gruppo compatto". "Sono davvero soddisfatto della prestazione della Lazio. Sul campo del Pescara non era facile, ma ho visto che la squadra aveva la mentalità giusta e ha controllato la gara fin dall'inizio". Il presidente biancoceleste, Claudio Lotito commenta così il successo a Pescara. "Dopo l'impegno di giovedì in Europa League non c'è stata una flessione, anzi la risposta è stata ottima - prosegue Lotito -, l'intero collettivo si è dimostrato determinato e umile. Devo dire che Petkovic ha valorizzato il ruolo di ogni giocatore e, facendo tesoro dell'esperienza tecnologica acquisita all'estero, ha potuto dosare allenamenti personalizzati e collocare ciascuno nel ruolo più adatto".
Dalla Gazzetta dello Sport:
Vladimir Petkovic vola con l'Aquila. Terzo posto a -4 dalla Juventus capolista ma soprattutto la certezza che la mini-crisi (Genoa e Napoli) è già passata. Dopo il 2-1 col Siena arriva il 3-0 di Pescara, dimostrazione di forza evidente. Il tecnico bosniaco non si nasconde: "Abbiamo disputato un primo tempo da grande squadra, nella ripresa invece abbiamo gestito. Sul piano mentale quella della Lazio è stata una grande partita. Bisogna continuare a giocare sempre così, essendo cinici e colpendo quando capita l'opportunità". L'allenatore biancoceelste non si accontenta: "Tentiamo di migliorare giorno dopo giorno. Non siamo ancora al 100%, restiamo coi piedi per terra e cerchiamo sempre di far meglio lavorando duro perché i margini di miglioramento ci sono". Zarate fuori, perché ? "Il gruppo è più importante del singolo, spero però di recuperare tutti, sia chi è infortunato sia chi non è stato convocato per scelta tecnica". Giovanni Stroppa non può che essere amareggiato dopo lo 0-3 subito dal suo Pescara all'Adriatico contro la Lazio: "Conoscevamo la forza della Lazio, una squadra di grande qualità, ma dovevamo scendere in campo con un atteggiamento diverso: oggi sembravamo un pugile suonato". Nessuna giustificazione per la netta sconfitta: "Il gol di Hernanes in apertura ci ha frastornati ed è una cosa strana perché spesso quando siamo andati sotto quest'anno abbiamo reagito. Nella ripresa ci abbiamo provato, ma non siamo stati ordinati come avrei voluto. Problemi in difesa? I gol sono nati da palle perse davanti: bisogna migliorare un po' tutto, non soltanto la fase difensiva".