8 maggio 2021 – Firenze, stadio Artemio Franchi - Campionato di Serie A, XXXV giornata - inizio ore 20.45
FIORENTINA: Dragowski, Milenkovic, Pezzella, Cáceres, Venuti, Castrovilli (90' Martinez Quarta), Pulgar, Bonaventura (73' Amrabat), Biraghi, Ribery (85' Kouame), Vlahovic. A disposizione: Terracciano, Rosati, Martinez Quarta, Malcuit, Barreca, Maxi Oliveira, Eysseric, Callejon, Kokorin, Montiel. Allenatore: Iachini
LAZIO: Reina, Marusic, Acerbi, Radu (75' Akpa Akpro), Lazzari (63' Luiz Felipe), Milinkovic, Leiva (63' Cataldi), Luis Alberto (75' Muriqi), Lulic (63' Pereira), Correa, Immobile. A disposizione: Alia, Strakosha, Musacchio, Patric, Parolo. Allenatore: S. Inzaghi
Arbitro: Sig. Maresca (Napoli) - Assistenti Sigg. Costanzo e Passeri - Quarto uomo Sig. Ghersini - V.A.R. Sig. Aureliano - A.V.A.R. Sig. Di Vuolo.
Marcatori: 33' Vlahovic, 89' Vlahovic.
Note: ammonito al 5' Venuti, al 28' Acerbi, al 44' Vlahovic, al 58' Pezzella, al 60' Leiva, al 66' Marusic, al 74' Luiz Felipe, all'88' Iachini, al 90' Cataldi, al 90'+1' Caceres, al 90'+6' Akpa Akpro. Espulso al 90'+5' Pereira per doppia ammonizione. Angoli . Recuperi: 0' p.t., 6' s.t.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Vlahovic salva la Viola. Lazio, Champions lontana. Doppietta del serbo che sale a 21 gol e la Fiorentina allunga. Biancocelesti poco lucidi e sotto ritmo: Inzaghi si arrende".
Continua la "rosea": Decide Vlahovic. Ancora lui. Un Duemila che tra poche settimane diventerà uno dei calciatori più corteggiati del mercato. La doppietta del gioiello serbo consente alla Fiorentina di battere la Lazio 2 a 0 e di conquistare tre punti-salvezza. Il talento Dusan, con le ventuno reti stagionali aggancia Lukaku al secondo posto nella classifica dei cannonieri ed entra nell’Olimpo dei grandi bomber stranieri viola. Nella storia della Fiorentina solo quattro centravanti stranieri hanno superato quota venti: il leggendario Petrone, Uccellino Hamrin e il Re Leone Batistuta. Da oggi, con la salvezza praticamente acquisita entrerà in campo il presidente Commisso per cercare di convincere il suo pupillo Vlahovic ad allungare il contratto e a sposare il futuro progetto della Fiorentina. Non sarà una partita facile. Il Duemila serbo non è più solo oggetto di desiderio in Italia ma è entrato nel mirino dei grandi club Europei. Nella scia di Dusan altri grandi protagonisti in viola. Uno in particolare Franck Ribery. Sempre nel cuore della gara, capace di far ammonire due avversari e di aiutare la squadra nei momenti difficili. Anche per lui c’è un futuro da scrivere. La Lazio, invece, si allontana forse in maniera definitiva dalla zona Champions. Immobile e compagni non sono stati capace di far pesare la differenza di valori tecnici. Soprattutto nel secondo tempo hanno attaccato senza lucidità.
Fisionomia chiara. La partita prende subito una fisionomia tattica chiara: tanto possesso palla della Lazio e Fiorentina che si affida alle ripartenze. Il problema è che la squadra di Simone Inzaghi gioca sotto ritmo. Un continuo titic-titoc in attesa dell’imbucata di uno degli attaccanti. Una scelta che permette a Pezzella e compagni di creare una solida Linea Maginot davanti a Dragowski. E quando all’11’ i biancocelesti liberano Correa per la più comoda delle occasioni da gol il portiere polacco compie un vero miracolo. È più brillante e pericolosa la Fiorentina. Bonaventura e Castrovilli bruciano un paio di buone occasione e Marusic compie un formidabile recupero su Vlahovic. Al 33’ la formazione di Iachini passa in vantaggio. Accelerazione di Castrovilli, assist da fondo campo di Biraghi e per Vlahovic è un gioco da ragazzi appoggiare il pallone dentro. La Lazio sbanda. Radu e Lulic sono in costante affanno. Al 40’ Ribery sempre in partita, sempre geniale, ipnotizza la difesa avversaria e consegna un pallone al bacio per Pulgar. È quasi un rigore in movimento ma la conclusione del cileno viene corretta in angolo.
Nessun varco. La squadra biancoceleste inizia la ripresa con lo stesso atteggiamento. Ma con più aggressività. Non è facile però per Immobile e compagni trovare varchi contro una squadra che si difende bene, con ordine. Simone Inzaghi prova a cambiare pelle alla Lazio inserendo contemporaneamente Luiz Felipe, Pereira e Cataldi. Ma la Fiorentina conquista campo minuto dopo minuto. Ribery è un appoggio prezioso per i compagni. E Vlahovic impegna ancora Reina con un sinistro violento ma centrale. È una Fiorentina che gestisce il vantaggio con grande autorevolezza. La Lazio, invece, non ha lucidità nell’ultimo passaggio. Non va oltre una girata di testa centrale del nuovo entrato Muriqi. Realizza invece il definitivo 2 a 0 la Fiorentina con un colpo di testa di Vlahovic su angolo di Pulgar. Dusan sale al cielo e realizza il gol che per la Fiorentina vale la salvezza. Per la Lazio solo il rimpianto di una partita decisiva giocata male.