Sabato 9 febbraio 2013 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Napoli 1-1 9 febbraio 2013 - 3.509 - Campionato di Serie A 2012/13 - XXIV giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, Candreva, A. Gonzalez (90' Saha), Ledesma, Hernanes (72' Cana), Mauri (18' Lulic), Floccari. A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Ciani, Pereirinha, Kozak, Rozzi. Allenatore: Petkovic.
NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Mesto (55' El Kaddouri), Behrami (47' Insigne), Inler, Zuniga (83' Calaiò), Hamsik, Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Britos, Rolando, Maggio, Donadel, Armero, Radosevic. Allenatore Mazzarri.
Arbitro: Sig. Orsato (Schio) - Assistenti Sigg. Di Liberatore e Manganelli - Quarto uomo Sig. Padovan - Assistenti di porta Sigg. Di Marco e Gervasoni.
Marcatori: 11' Floccari, 87' Campagnaro.
Note: esordio in serie A e in una competizione ufficiale con la maglia della Lazio per Luis Saha. Serata fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Mesto, Insigne, Ledesma, Hernanes, Radu, Dias, Campagnaro e Cana. Angoli 9-5 per la Lazio. Recuperi: 5' p.t., 4' s.t.
Spettatori: 45.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio-Napoli 1-1, esulta solo la Juve. Floccari gol, Campagnaro si inventa il pari. Super Floccari porta in vantaggio la squadra di Petkovic, che spreca più volte il 2-0. Traverse di Cavani e Inler, poi nel finale gran gol di Campagnaro. Nel recupero ancora Floccari: traversa! L'Olimpico applaude, ma a gioire è Conte che allunga su Mazzarri".
Continua la "rosea": Cavani? No. Hamsik? No. E' Hugo Campagnaro a trovare a 4' dalla fine il prezioso gol dell'1-1 all'Olimpico con la Lazio. Con un gesto tecnico all'altezza dei due fuoriclasse che l'italo-argentino, a fine contratto, saluterà a fine stagione. Finisce in parità una partita emozionante fino alla fine, in cui la Lazio ha da recriminare qualcosa in più. La squadra di Petkovic, che manca più volte il 2-0, soffre solo nel finale e nel recupero potrebbe ancora vincere. Da elogiare anche il Napoli, che dopo una serata complessivamente negativa, porta via un punto che alla fine peserà. Gli azzurri, molto più imprecisi del solito, fanno una gran fatica a costruire. Viene premiato il coraggio di Mazzarri, che finisce la partita con Hamsik mediano e in campo contemporaneamente Cavani, Pandev, El Kaddouri, Insigne (positivo il suo ingresso al posto dell'infortunato Behrami) e Calaiò. Petkovic lascia Saha in panchina e gli preferisce Floccari. Scelta eccellente. L'ex Atalanta finalizza la miglior partenza dei suoi con un controllo in area e gol di sinistro, dopo una bella giocata di Konko a destra. Bel gol, ma la difesa del Napoli, Cannavaro su tutti, non è impeccabile. Mazzarri, che preferisce Gamberini a Britos e conferma Mesto, stavolta abulico, a destra, assiste perplesso all'inizio dei suoi. Sbaglia l'approccio il Napoli, che va sotto e potrebbe prendere il secondo se Candreva non venisse neutralizzato da De Sanctis e Floccari non stampasse sul palo un gran destro da fuori area.
E' in difficoltà il Napoli: Inler e Behrami sono scolastici, Pandev si vede poco e Zuniga è l'unico a provare qualcosa sugli esterni pur soffrendo Candreva. Proprio una giocata tra il colombiano e Cavani, col Matador a far tremare la traversa di testa, è l'unica vera occasione del Napoli nei primi 45'. Troppo poco. Petkovic, che dopo 18' perde Mauri, tiene dietro la Lazio. Che, come spesso le accade, difende bene. Il tema della ripresa è costante: il Napoli attacca ma crea poco. Almeno fino alla mezz'ora. Quando il pressing laziale perde efficacia. Petkovic leva anche Hernanes per Cana, ma la squadra fa più fatica a ripartire. Non che davanti a Marchetti succeda chissà cosa. Anzi, è Lulic a divorarsi il 2-0 dopo un erroraccio di Cannavaro. Marchetti si deve aiutare con la traversa sul missile da fuori di Inler. Ma prende gol solo sulla gran girata di Campagnaro, dal corner successivo. Una vera prodezza. Senza cui la partita sarebbe facilmente finita 1-0. Il finale, come spesso accade con le squadre stanche e lunghe, è la parte più gustosa. Pandev stuzzica Marchetti, poi Floccari trova la traversa da due passi su cross di Candreva. E qui si poteva fare meglio. Meriterebbe la vittoria la Lazio. Ma questo Napoli è squadra vera: anche nelle serate non brillanti fa risultato. Mica poco.
Il Corriere dello Sport titola: "Lazio-Napoli, che show. Finisce 1-1: Juve a +5. Allo stadio Olimpico apre le marcature Floccari, risponde Campagnaro a pochi minuti dalla fine".
Continua il quotidiano sportivo romano: Lazio e Napoli si dividono la posta in palio. Finisce 1-1 all'Olimpico, tra mille emozioni, traverse, pali, rovesciamenti di fronte, occasioni sprecate e salvataggi incredibili che rendono onore alla seconda e terza forza del campionato. Nel primo tempo la squadra di Petkovic va in vantaggio con Floccari ma poi nella ripresa si fa rimontare a tre minuti dalla fine da un tiro al volo di Campagnaro che non lascia scampo a Marchetti. A condire il big match dell'Olimpico due legni clamorosi di Floccari, partita super la sua, e anche le due traverse centrate da Cavani ed Inler. La Lazio con questo punto sale a 44 in classifica mentre il Napoli si porta a 50, a cinque punti dalla Juve sempre più sola in vetta. Stasera Conte avrà sicuramente sorriso per il risultato finale. In avvio Petkovic ritrova dal primo minuto Hernanes (al rientro con il caschetto dopo il forte colpo alla testa subito in Lazio-Juve) e Gonzalez che nonostante la contusione allo zigomo rimediata con l'Uruguay è riuscito a recuperare. Unici assenti ovviamente Klose (ai box per l'infortunio al ginocchio destro) e Brocchi (operato in settimana al piede). Saha invece, ultimo arrivato in casa biancoceleste trova subito la panchina. Anche il Napoli quasi al gran completo: Mazzarri sceglie la coppia Pandev-Cavani supportata da Hamsik come jolly fra i reparti. Ancora fuori Maggio, dentro Mesto. In difesa Campagnaro al posto di Britos. In panchina Insigne.
In partenza la Lazio si schiera a 3 in difesa, con Konko e Radu molti alti. Il segnale di Petkovic è chiaro: attaccare da subito. E infatti subito Hernanes al 2' prova la conclusione di sinistro ma la palla finisce di poco a lato. Al 6' ancora Lazio pericolosa sugli sviluppi di un corner: Radu prova il tocco di prima sul primo palo ma la sua conclusione è imprecisa e finisce sul fondo. Un minuto dopo è ancora Candreva a tentare dalla distanza ma il suo destro è troppo alto e non impensierisce De Sanctis. La Lazio preme tantissimo e il pressing asfissiante genera parecchi patemi alla difesa azzurra che fatica a far circolare il pallone. Di fatto il Napoli è costretto al contropiede per la grande pressione dei capitolini. All'11' arriva inevitabile il vantaggio della Lazio: Hernanes lancia Candreva sulla fascia, che appoggia in verticale per Konko che a sua volta crossa perfettamente per Floccari il quale, lasciato tutto solo in area di rigore, ha tutto il tempo di stoppare di petto e poi appoggiare in rete alle spalle di De Sanctis con un bel sinistro di prima.
Il Napoli non ci sta e al 13' risponde con Hamsik: lasciato troppo libero dalla difesa della Lazio lo slovacco arriva al limite dell'area e conclude di potenza ma il tiro è troppo centrale e Marchetti blocca in due tempi. La Lazio però è viva e con Candreva va vicinissima al raddoppio in due occasioni. Prima l'ex Juve prova la conclusione su punizione, ma De Sanctis salva e poi ancora il centrocampista della Nazionale si ripete (assist perfetto di Mauri) ma il suo destro ad incrociare è deviato in corner dall'estremo difensore azzurro. Al 18' Petkovic è però costretto al primo cambio: fuori proprio Mauri per una distorsione alla caviglia e dentro Lulic. Una vera tegola per la Lazio considerando soprattutto il modo incredibile che ha portato al ko del capitano dei biancocelesti (messo male il piede sul campo per andare a recuperare la palla in rete dopo il gol). Al 25' episodio da moviola in area di rigore biancoceleste: in due occasioni Mesto e Gonzalez sembrano toccarsi, ma mentre sul primo episodio Orsato fa giocare, nella seconda opportunità invece il fischietto di Schio fischia fermando il gioco, ma non assegna il rigore al Napoli bensì commina il giallo per simulazione all'esterno. Al 28' altra occasione per il Napoli che alza notevolmente i ritmi: Zuniga prende il pallone sulla fascia sinistra, rientra al centro e prova il destro. Marchetti prova a distendersi ma la sua respinta finisce sui piedi di Pandev che ricrossa al centro per Cavani ma l'uruguaiano è anticipato in corner da un intervento prodigioso di Lulic. Al 34' la Lazio torna a farsi vedere in attacco: Gonzalez imbecca perfettamente Floccari al limite dell'area, l'ariete prova la conclusione a giro sul secondo palo e solo il montante dice di no al raddoppio della Lazio. Al 36' altra azione arrembante degli uomini di Petkovic: Candreva si invola sulla fascia, uno-due con Floccari e palla in mezzo all'area, ma la difesa del Napoli si salva in affanno in corner. Un minuto dopo è ancora Floccari a gettare nello scompiglio la retroguardia azzurra, ma Cannavaro salva tutto allontanando il pericolo. Al 39' occasionissima per il Napoli: Zuniga crossa al centro per Cavani il quale stacca imperioso di testa e incorna a botta sicura ma il pallone prima incoccia sulla traversa e poi sbatte in campo mezzo metro prima della linea che delimita la porta. Non è gol.
Al 47' anche Mazzarri è costretto a cambiare per infortunio: Behrami accusa un problema alla caviglia e al suo posto il tecnico di Livorno inserisce il giovane Insigne rimodulando il Napoli con tre attaccanti. Al 48' proprio il nuovo entrato viene subito ammonito per un fallo di mano al limite dell'area e sugli sviluppi Hernanes sfiora il 2-0 con una conclusione a giro che però De Sanctis devia ancora in corner. Dopo 49' e 30 secondi Orsato fischia la fine di un bellissimo primo tempo. Ad inizio ripresa nessun cambio per i due tecnici che proseguono con gli schieramenti che hanno concluso il primo tempo. Al 48' episodio in area di rigore e gol annullato per la Lazio: sugli sviluppi di un corner la palla arriva a Biava che di testa mette in rete ma la sua posizione è nettamente irregolare e Orsato fa bene ad annullare. Al 49' arriva anche l'ammonizione per Ledesma che nel tentativo di fermare la ripartenza del Napoli atterra irregolarmente Insigne. Al 53' Mazzarri prova a cambiare ancora e aumenta il potenziale offensivo del Napoli: fuori Mesto e dentro El Kaddouri per dare più spinta sulle fasce. Al 57' altro giallo per la Lazio per un fallo di Hernanes a centrocampo su Zuniga. Non passano neanche 30 secondi e anche Radu si fa ammonire per un fallo da dietro su Pandev.
Al 60' è il Napoli a sfiorare il pari con Inler che con un grande tiro dai 30 metri sfiora il palo alla destra di Marchetti. Al 68' è ancora Insigne a seminare il panico nella difesa della Lazio e dopo aver saltato tre giocatori è Dias a metterlo giù e a prendersi il cartellino giallo da Orsato. Al 70' è invece Campagnaro a finire sul taccuino dell'arbitro per un duro colpo ai danni di Lulic. La partita si fa dura e quindi Petkovic asseconda questa situazione giocando al 72' la carta Cana al posto di Hernanes in evidente debito di ossigeno. Al 75' altra occasione per la Lazio: Lulic si invola verso la porta di De Sanctis e riesce anche a superare l'estremo difensore azzurro ma il tocco è troppo lento e Campagnaro salva prima che la palla finisca in rete. Al 77' Dias viene colpito duro durante un disimpegno ma dopo qualche attimo di paura il giocatore riesce ad alzarsi e a rientrare in campo. Al 79' ultima sostituzione per Mazzarri: fuori Zuniga e dentro Calaiò per un Napoli ultra offensivo con 4 punte e due rifinitori. Gli azzurri aumentano così la pressione e all'80' Cana rimedia un altro giallo assolutamente evitabile per un fallo inutile a centrocampo su Inler.
All'85' il momento chiave della partita: Lulic lanciato solo verso De Sanctis sbaglia clamorosamente il colpo del ko: involato verso la porta azzurra non approfitta del vantaggio e prova la conclusione dal limite sprecando malamente l'occasione del 2-0. A quel punto il Napoli ci crede e si riversa completamente nella metà campo avversaria. All'86' gli azzurri vanno vicinissimi al pareggio ma il tiro di Inler viene deviato da Marchetti sulla traversa, finendo poi in corner. Sugli sviluppi, all'87', arriva il gol dell'1-1 del Napoli: la palla tagliata dalla bandierina finisce a Campagnaro che di prima intenzione trova il gol del pareggio con un tocco al volo di destro che non lascia scampo a Marchetti. La partita diventa tesissima entrambe le squadre vogliono vincere, ma prima Marchetti dice no al Napoli con un'altra parata decisiva e poi la traversa nega ancora la vittoria alla Lazio con il colpo di testa di Floccari che centra in pieno il palo. Finisce così, 1-1, senza altri sussulti. Per la Lazio il rammarico di aver gettato al vento tre punti che sembravano ormai conquistati, per il Napoli la gioia di aver recuperato una partita che sembrava ormai persa. La Juve è però l'unica a sorridere: ora il vantaggio sugli azzurri è di 5 punti e di 11 sui capitolini. La fuga dei bianconeri è ormai una realtà.
Tuttosport titola: "Napoli, 1-1 con la Lazio. E La Juve vola a +5. Floccari all'11' porta in vantaggio i biancocelesti, ma Campagnaro trova il pari all'87'".
L'articolo così prosegue: Un punto per uno, la Juve ringrazia e va in fuga, a +5 sul Napoli e +11 sulla Lazio terza. All'Olimpico è una battaglia vera tra le inseguitrici della capolista. E tra i due litiganti il terzo gode. L'Aquila Olimpia dà spettacolo prima del match, ma a volare veramente in questo sabato di campionato è solo la Juve. Il Napoli scende in campo imbambolato, forse condizionato dal risultato della Juve contro la Fiorentina. La Lazio invece ha tanta voglia di riscatto dopo gli ultimi risultati negativi, soprattutto dopo la sconfitta col Genoa arrivata al 93' domenica scorsa e lo fa vedere. I biancocelesti corrono tantissimo, pressando su ogni pallone. Dopo 11 minuti trovano un vantaggio meritato con il solito Floccari che continua a non far rimpiangere più di tanto Klose. Il Napoli è irriconoscibile, non reagisce, ma ha il merito di non andare al tappeto e nel finale trova il gol del pareggio con una grande giocata di Campagnaro. La squadra di Mazzarri resta l'anti Juve, anche se la Juve ora è più lontana. Petkovic deve rinunciare a Klose, ma recupera Hernanes che scende in campo con un caschetto protettivo alla testa. Il Napoli scende in campo in ciabatte e la Lazio nei primi venti minuti fa quello che vuole. Il gol di Floccari all'11' sembra inevitabile. L'attaccante biancoceleste, tutto solo in area, può controllare e battere De Sanctis con troppa facilità. Per la verità il tiro non sembrava nemmeno imprendibile. La Lazio passa in vantaggio, ma perde Mauri che si infortuna clamorosamente durante l'esultanza per il gol: al suo posto entra Lulic. Mazzarri incredulo cerca in tutti i modi di scuotere la squadra, che sembra già alle corde e non dà nessun segnale di risveglio. Dopo solo sei minuti Floccari sfora il raddoppio, questa volta De Sanctis è bravo a deviare in angolo. Il Napoli si vede per la prima volta al 27' con Cavani che viene anticipato di un soffio da Lulic sottoporta. Poi è ancora uno scatenato Floccari a mettere paura a De Sanctis, con un tiro da fuori che batte sul palo interno ed esce. La Lazio pareggia i conti con la sfortuna al 38' quando una gran botta di Cavani batte sulla traversa interna e cade a pochi centimetri dalla linea di porta.
La Lazio rientra in campo con lo stesso atteggiamento: tanta corsa e pressing per mettere in difficoltà il Napoli. E in effetti la squadra di Mazzarri non riesce a giocare ed è molto imprecisa nei passaggi. A dare una scossa al match, dopo più di 20 minuti di noia è Insigne, subentrato nel primo tempo a Behrami infortunato. Il folletto del Napoli semina il panico nella difesa biancoceleste con un paio di giocate personali da campioncino. La Lazio col passare dei minuti abbassa il ritmo e non riesce più a uscire, ma è pericolosa in contropiede: Lulic supera De Sanctis in uscita, Campagnaro salva con qualche affanno. A dieci minuti dalla fine Mazzarri si gioca il tutto per tutto inserendo Calaiò per Zuniga. È un Napoli a trazione anteriore con quattro punte. All'85 ancora Lulic fallisce un match point facile facile tutto solo davanti a De Sanctis dopo un retropassaggio sbagliato di Cannavaro. E allora, secondo i dettami dell'infallibile legge del calcio, Campagnaro punisce la Lazio con una girata splendida su calcio d'angolo all'87'. In pieno recupero Floccari di testa colpisce la traversa, davanti a De Sanctis. Il destino è segnato: finisce 1-1. E la Juve ringrazia.
Tratte da La Repubblica, alcune dichiarazioni post-gara:
A sei giorni dal ko per mano del Genoa, Vladimir Petkovic ritrova il sorriso: il tecnico biancoceleste, più che rammaricarsi per la vittoria sfumata nel finale della gara col Napoli, appare rincuorato per la prestazione della Lazio. "Ci è mancata la lucidità per chiuderla, ma avremmo meritato di vincerla - dice Petkovic nel post-gara dell'Olimpico - è stato bravo il Napoli a punirci: questa partita è stata uno spot per il calcio. Faccio tanti complimenti alla mia squadra, ci siamo ritrovati e abbiamo fatto una grandissima partita con tanto sacrificio - riconosce l'allenatore della Lazio - abbiamo giocato un buon calcio, avremmo meritato la vittoria, ma devo fare i complimenti al Napoli per il pareggio. Questa gara è stata un vero spot per il calcio: ci è mancata la lucidità, la voglia di chiudere la partita. Abbiamo avuto più occasioni per chiuderla, non ci siamo riusciti e dopo siamo stati castigati. Nel secondo tempo abbiamo abbassato il baricentro, il Napoli ha messo la terza, la quarta e poi la quinta punta. Noi dovevamo essere più cattivi e chiudere la partita. Anche dopo il gol del pareggio, avremmo potuto segnare...".
"Già dal primo tempo abbiamo iniziato con i nostri attaccanti ad aggredirli, li abbiamo messi in difficoltà - sottolinea Petkovic, sottolineando il pressing attuato dai suoi - siamo stati più bassi come squadra e non abbiamo lasciato spazio agli avversari. Noi in corsa per lo scudetto? Io credo che la mia squadra possa vincere contro chiunque: non dipende solo da noi, noi dobbiamo fare il massimo per vincerle tutte e sperare che quelle davanti perdano punti. Dobbiamo trovare ancora un po' di lucidità e dobbiamo entrare in campo ad ogni partita con tanta fame di vincere". Il presidente Lotito è deluso per i tre punti sfumati ma ottimista per il gioco: "Questo fa parte di quei fattori imponderabili che determinano i risultati. Fa parte del gioco. Nella vita conta chi la butta dentro. Paradossalmente hanno giocato con quattro attaccanti e poi alla fine ha fatto il gol un difensore. Questo fa capire come va il calcio". Nessun commento sul gol mancato da Lulic sull'1-0: "Non sta a me giudicare, ma serve un po' più di cinismo, abbiamo perso con squadre più deboli di noi, non è questione di mancanza di giocatori. Voglio una squadra più pugnace e prima o poi questa mentalità alla squadra gliela trasmetterò".
Dalla Gazzetta dello Sport:
Mastica amaro Vladimir Petkovic dopo l'1-1 col Napoli. La sua Lazio meritava di più: "Complimenti alla Lazio. Abbiamo giocato una partita di grande sacrificio, di grande calcio e con tante occasioni. Avremmo potuto e meritato di vincere. Ma anche il Napoli ha fatto una bella partita, che è stata davvero spettacolare. Potevamo chiuderla più volte, anche con Lulic prima di prendere gol. Ma lì non c'è stata la giusta lucidità e siamo stati invece castigati. Abbiamo avuto tante possibilità, dovevamo essere più cattivi. La mia squadra ha la possibilità di vincere contro chiunque: poi a fine anno vedremo i punti in classifica". Molto lucida l'analisi di Walter Mazzarri: "Complimenti alla Lazio, che ha ci ha aggredito e messo in difficoltà. È un punto importantissimo anche perché sul campo della Lazio non è facile vincere. Siamo partiti piano e credo sia stato un problema determinato dal fatto che molti dei miei giocatori erano andati via con le nazionali e sono tornati un po' frastornati. La Lazio ha avuto meno giocatori in Nazionale, venivano da due sconfitte e avevano più convinzione e cattiveria. Insigne? Ha fatto bene così come hanno fatto bene anche altri. Tutti hanno fatto questo contributo. Il gol di Campagnaro? Ha tirato fuori il jolly oggi. Meno male! Le quattro punte? Penso di averlo fatto altre volte. L'episodio su Mesto nel primo tempo? Il rigore ci poteva anche stare". Ora si guarda all'Europa League e alla gestione degli uomini: "Sappiamo che giovedì ci aspetta una partita durissima, ma credo che noi abbiamo migliorato nei doppi ruoli. Giocatori come Armero e Rolando sono affidabili e spero ci diano un grande contributo".