Mercoledì 26 settembre 2012 - Napoli, stadio San Paolo - Napoli-Lazio 3-0 26 settembre 2012 - 3.481 - Campionato di Serie A 2012/13 - V giornata - inizio ore 20.45
NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini (77' Aronica), Maggio, Inler, Behrami, Zuniga, Hamsik (83' Vargas), Pandev (69' Insigne), Cavani. A disposizione: Rosati, Uvini, Grava, Fernandez, Mesto, Dzemaili, Donadel, Dossena, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.
LAZIO: Marchetti, Konko, Ciani, Dias, Cavanda (57' Floccari), Candreva, Hernanes, Ledesma (76' Cana), Mauri (57' Ederson), Lulic, Klose. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Biava, Onazi, Stankevicius, Zarate, Rocchi, Kozak. Allenatore: Petkovic.
Arbitro: Sig. Banti (Livorno) - Assistenti Sigg. Di Fiore e Passeri - Quarto uomo Sig. Posado - Assistenti di porta Sigg. Damato e Romeo.
Marcatori: 20' Cavani, 32' Cavani, 64' Cavani.
Note: Cavani al 76' ha fallito un calcio di rigore. Ammoniti: al 6' Cavanda, al 12' Cannavaro, al 25' Konko, al 47' Hernanes per gioco scorretto, al 53' Pandev per comportamento non regolamentare, al 75' Ciani al 30' per gioco scorretto, all'87' Vargas per proteste. Calci d'angolo: 8-7. Recuperi: 2' p.t., 3' s.t.
Spettatori: 40.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "Cavani travolge la Lazio. Napoli in vetta con la Juve. Tripletta dell'uruguaiano, che sbaglia anche un rigore nella ripresa. Biancocelesti senza scampo, la squadra di Mazzarri è implacabile per furore a centrocampo e cinismo in contropiede".
Continua la "rosea": Questo Napoli, non c'è dubbio, è l'anti Juve. E il suo condottiero è Edinson Cavani, che con una tripletta stende la Lazio e supera, con 72 gol, Vinicio e Canè nella classifica dei marcatori degli azzurri in serie A. E sarebbe stato poker se nella ripresa l'uruguaiano non avesse calciato alle stelle il rigore del 4-0. La squadra di Mazzarri dunque demolisce la Lazio e aggancia i bianconeri in vetta con un grandissimo Cavani che smorza le velleità dei biancocelesti, belli fino al gol del 2-0, che di fatto ha spento la verve e la lucidità dei romani, alla seconda sconfitta consecutiva. Turnover limitato al minimo: troppo alta la posta in palio. Così Mazzarri schiera il miglior Napoli possibile con due sole novità: Gamberini per Aronica e Behrami per Dzemaili. Petkovic, dopo aver mescolato le carte contro il Genoa, torna ad affidarsi a Klose titolare come terminale offensivo del 4-5-1 della Lazio. Manca Gonzalez, fermato da un affaticamento muscolare, ma a centrocampo sale Lulic grazie alla guarigione di Konko, con Cavanda esterno basso a sinistra. Ciani confermato al centro della difesa: stavolta fa coppia con Dias; Biava va in panchina. Mauri in campo nonostante un piccolo problema a un ginocchio.
E' una partita bellissima e intensa fin dal primo minuto, con la Lazio che sfonda subito a destra con le sovrapposizioni fra Konko e Candreva che mettono in difficoltà Zuniga. E per il Napoli l'inizio è fatto soprattutto di affanno. Al 5' episodio chiave: calcio d'angolo, Klose insacca colpendo con la mano, l'arbitro Banti assegna il gol, De Sanctis si infuria e protesta, ma per poco. Perché il tedesco chiude la pratica ammettendo il fallo con l'arbitro. Gol annullato e applausi per l'attaccante laziale. E' una partita intensa e le due squadre se le danno di santa ragione. Ammoniti Cavanda e Cannavaro dopo appena 12 minuti. Mazzarri schiera il doppio mediano davanti alla difesa con Behrami a supporto di Inler e la Lazio sbatte sul muro. I padroni di casa invece sfondano ogni volta che ripartono, con Pandev che svaria da destra e sinistra e Hamsik che apre spazi a ripetizione per Cavani. Napoli spesso al tiro senza fortuna fino al gol del 20': Cavani riceve palla da Hamsik, approfitta dello spazio concesso da Ciani, si porta al limite dell'area e calcia: la deviazione dello stesso Ciani beffa Marchetti per l'1-0. A questo punto il Napoli aggredisce e riparte mettendo in crisi una Lazio poco lucida e colpita psicologicamente. Azzurri vicini al raddoppio con i suoi tre fuoriclasse davanti, ma anche con Maggio di testa servito da Zuniga. E al 32' arriva il raddoppio. Lazio tutta in avanti, difesa non schierata: Cannavaro con un lancio lunghissimo pesca Cavani solo soletto, che scappa e arriva fino al limite dell'area: botta in diagonale che piega le mani a Marchetti per il 2-0.
La Lazio prova a ragionare, ma gli errori a centrocampo, anche di uomini di garanzia come Ledesma e Candreva, favoriscono il Napoli che aspetta e riparte senza affanno. Anzi, è la Lazio che non riesce a respirare, con gli azzurri che si piazzano tutti dietro la linea del pallone, col solo Pandev davanti alla linea della palla e Cavani che ripiega generosamente. Non punge Lulic, apparso stanco, Hernanes è sistematicamente fuori misura in cabina di regia, Mauri è evanescente e Cavanda mette in crisi la sua squadra sulla fascia con errori di posizionamento ripetuti. Petkovic cambia e passa al 4-4-2: fuori Cavanda e Mauri, dentro Floccari ad aiutare Klose ed Ederson che va ad occupare il posto di Lulic, che retrocede. Gli ospiti accelerano il gioco e si fiondano in avanti, andando però vicini al gol solo con un colpo di testa di Klose, sventato da un grande tuffo di De Sanctis. La furia scomposta laziale stimola la ferocia della squadra di Mazzarri che ha praterie a disposizione. E così un lancio di Campagnaro al 19' pesca sul filo del fuori gioco Cavani che se ne va solissmo, si smarca dall'uscita di Marchetti e insacca per il 3-0. Il match è chiuso e Cavani è il padrone assoluto. Mazzarri mette dentro Insigne per Pandev, la Lazio spinge e pieno organico, ma senza costrutto e sbattendo sistematicamente su un centrocampo implacabile. E soprattutto regalando a Insigne, Cavani e Hamsik spazi infiniti. Su uno di questi Ciani atterra il baby attaccante e Banti fischia il rigore. Cavani potrebbe fare poker. Ma calcia alle stelle. Mancano poco più di dieci minuti alla fine: il tempo per vedere la Lazio continuare a sbattere vanamente su un centrocampo lucido e aggressivo. Insigne fa venire i brividi a ripetizione a Marchetti. Fino alla resa laziale. Con questo Napoli la Juve ha tanti motivi per essere preoccupata.
Il Messaggero titola: "Napoli-Lazio 3-0: tripletta di super-Cavani. Al 3' Klose devia in rete di mano, ma chiede subito scusa. Poi è dominio dei partenopei: il San Paolo sogna".
Continua il quotidiano romano: Se dal match del San Paolo doveva uscire il nome dell'anti-Juve, almeno per il momento non ci sono dubbi: Napoli batte Lazio 3-0, con una tripletta d'autore di Edinson Cavani (che spreca il rigore del poker) e dominio incontrastato dei partenopei, con gli uomini di Petkovic che escono ridimensionati dal San Paolo. Gli azzurri vincono così il primo degli scontri diretti al vertice della classifica ed agguantano nuovamente la Juventus. Ci vuole un Napoli feroce, esattamente come lo aveva immaginato e sognato in settimana l'allenatore Walter Mazzarri, per avere la meglio sulla squadra di Petkovic che conferma le difficoltà già mostrate domenica all'Olimpico contro il Genoa. I romani sono alla seconda sconfitta consecutiva e rimangono a quattro punti di distacco dalla coppia di testa. Mazzarri attua un turnover moderato, concedendo in difesa un turno di riposo ad Aronica, sostituito da Gamberini sulla fascia sinistra, ed a centrocampo a Dzemaili, al posto del quale gioca Behrami che risulta il migliore in campo dopo il mattatore Cavani. Petkovic preferisce Ciani a Biava al fianco del rientrante Dias, piazza Ledesma davanti alla difesa e ripropone in attacco Klose con Hernanes e Mauri a supporto. Il Napoli è furente e deciso come nei giorni migliori. Evidentemente la ramanzina settimanale di Mazzarri ai giocatori, dopo il deludente pareggio di Catania, deve aver fatto effetto. La Lazio, così come il suo allenatore aveva promesso, non bada solo a difendersi, ma gioca a viso aperto, senza tatticismi esasperati.
E quando la si mette sul piano del gioco il Napoli dimostra di avere sempre una marcia in più. Nella fase iniziale della partita la Lazio sembra comandare il gioco. In realtà il Napoli cede la zona centrale del campo agli avversari che attende pazientemente sulla trequarti del terreno di gioco, pronto a ripartire in velocità appena si creino i presupposti. Si può dire che i laziali cadano nella trappola che gli azzurri avevano evidentemente predisposto. Appena scattano le ripartenze dei partenopei il ritmo della gara diviene frenetico ed in più di una circostanza i tagli di Maggio e di Cavani vengono premiati da appoggi in verticale di Pandev o di un ispiratissimo Hamsik. Ma chi fa pendere l'ago della bilancia dal lato dei padroni di casa è, come al solito, nel momento topico della partita, Edinson Cavani. L'uruguaiano inventa a metà del primo tempo ed alla mezz'ora due gol con altrettante conclusioni di potenza che cambiano il volto della partita. La tripletta arriva a metà ripresa e nel finale l'uruguaiano spreca dal dischetto (rigore conquistato da un impressionante Insigne che sostituisce Pandev e gioca 20 minuti straordinari) il poker. La Lazio cerca di replicare, ma le azioni della squadra di Petkovic non riescono quasi mai ad incidere anche per la scarsa vena di Hernanes e di Mauri, tra i peggiori dei laziali. La difesa del Napoli regge senza grandi affanni. È nella ripresa, però, che si vedono i fuochi d'artificio. Il Napoli domina in lungo ed in largo e la Lazio scompare dal terreno di gioco. Gli uomini di Mazzarri potrebbero impartire anche una punizione più severa agli avversari ma l'imprecisione delle punte e qualche buona parata di Marchetti fanno concludere l'incontro sul 3-0. La sfida alla Juventus è definitivamente lanciata.
La Repubblica titola: "Napoli-Lazio 3-0, Cavani tripletta show. Una tripletta del bomber uruguagio lancia in vetta i partenopei, autori di una prova eccellente contro i biancocelesti, che pure erano passati in vantaggio in avvio di gara con Klose: il tedesco ammette il tocco di mano e si fa annullare il gol. Nel finale rigore sbagliato proprio da Cavani".
L'articolo così prosegue: Cinque turni sono pochi per parlare di anti-Juve? Probabilmente sì, ma il Napoli archivia il mezzo passo falso di Catania nel migliore dei modi: gli azzurri battono la Lazio per 3-0 e vanno ad agganciare i bianconeri in vetta, al termine di una gara condotta praticamente per 90 minuti contro un avversario a cui è riuscito poco o nulla, complice la grande aggressività della mediana partenopea, che ha avuto in Behrami uno strepitoso interprete. È anche la serata di Edinson Cavani, alla sua seconda tripletta in carriera contro i biancocelesti: l'uruguagio vola a quota 5 centri in campionato e dimostra che la sua squadra può fare corsa di testa. Gli ospiti partono all'attacco, prendono metri e vanno in vantaggio al 4'. Hernanes alla battuta del corner da destra, Klose anticipa De Sanctis e mette in rete. Damato e Banti non vedono nulla, i calciatori del Napoli sì: De Sanctis si scatena nelle proteste, il tedesco della Lazio ammette il mani e salva arbitro e assistente di linea, a confermare che non sempre quattro occhi giudicano meglio di due. La reazione partenopea è a firma Pandev: mancino del macedone all'ingresso in area, di poco a lato. La partita balla sul filo dell'equilibrio fino al minuto 19: Cavani riceve sulla sinistra, si accentra e spara col destro. Marchetti sarebbe sulla traiettoria, il petto di Ciani inganna l'estremo laziale e toglie il tappo al San Paolo. La Lazio accusa il colpo, al 27' Konko nega a Pandev il pallone del 2-0, che arriva inesorabile poco dopo la mezz'ora.
Difesa capitolina disposta in maniera pessima, Konko e Dias non salgono e tengono in gioco Cavani sul lancio di Cannavaro: diagonale destro potente ma centrale, Marchetti si lascia piegare le mani per il raddoppio. In chiusura di frazione Maggio ha sulla testa il pallone del 3-0 ma spreca il cross di Hamsik, mettendo sopra la traversa. L'unico vero sussulto laziale arriva al 17' della ripresa, quando Konko mette in mezzo un cross che solo l'abilità di Klose può rendere pericoloso: colpo di testa nell'angolino basso, De Sanctis dice no in tuffo. La Lazio rimane spaccata in due, complice l'assetto scelto in avvio da Petkovic: Hernanes e Mauri ai fianchi di Ledesma, per un centrocampo privo di intermedi di gamba che inevitabilmente arranca contro l'aggressività napoletana. Come nel primo tempo, il 19' è il minuto chiave. Lancio lungo su punizione a mettere Cavani solo davanti a Marchetti, l'uruguagio salta il portiere e col mancino insacca a porta vuota per la sua tripletta. Tanti, stavolta, i dubbi sulla posizione dell'attaccante, che nemmeno i replay televisivi chiariscono, anche se il sospetto di offside resta forte. Al 28' Hamsik si presenta a tu per tu con Marchetti, imbeccato splendidamente dal neo-entrato Insigne, ma calcia sul corpo del portiere dopo essersi fatto quasi rimontare da Ledesma. Mazzarri ha risposte importanti dal giovane cresciuto nel vivaio: è lui a ottenere il rigore del potenziale 4-0, facendosi atterrare da un frastornato Ciani. Sul dischetto va Cavani, il poker "non entra": penalty calciato in curva. Nel finale Insigne, Vargas e Zuniga cercano di arrotondare ulteriormente il punteggio, senza riuscirci: si resta sul 3-0, Napoli a quota 13 a insinuare qualche tarlo nelle menti bianconere, capitolini a cercare di capire cosa non ha funzionato.
Tratte dal Messaggero, alcune dichiarazioni post-gara:
Dopo un avvio di stagione quasi perfetto, il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic deve far fronte alla seconda sconfitta consecutiva in campionato. Un netto 3-0 a Napoli su cui sembra avere le idee chiare: "Siamo stati poco attenti su certe situazioni - spiega Petkovic ai microfoni di Mediaset Premium -, sul primo gol c'è stata una deviazione nostra e sul secondo abbiamo fatto un errore imperdonabile. Sul terzo invece c'era un chiarissimo fuorigioco. Ma non usciamo di certo ridimensionati: non siamo meno forti di nessuno, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Dobbiamo creare ottimismo ed energie positive per ripartire - aggiunge poi il tecnico -, non ci sono alibi né scuse, dobbiamo rigirare le partite dalla nostra parte. Forse dopo i successi ci siamo svuotati un po' e abbiamo subito l'aggressività del Napoli. Klose ha ammesso il fallo di mano? Troppo bravo. E' stato un uomo vero" conclude Petkovic riferendosi al gol annullato dopo soli tre minuti di gioco.
Se il tecnico Mazzarri aveva strigliato la squadra dopo il brutto pari di Catania, stasera ha avuto le risposte che chiedeva: "Per competere con le grandi tutte le partite vanno affrontate allo stesso modo e devi arrivare sempre per primo sulla palla - spiega ai microfoni di SkySport - Stasera non solo il trio d'attacco, ma tutta la squadra ha fatto una grande gara di sacrificio e qualità, dopo i 10 minuti iniziali. Dopo Catania mi sono arrabbiato. Cosa ci manca per lottare per lo scudetto? La continuità di rendimento - aggiunge Mazzarri -. Cavani è stato eccezionale, ma io penso già alla Sampdoria. Con tanti ragazzi giovani c'è il rischio che si rilassi, se non entri in campo con lo spirito giusto oggi fai brutte figure con tutti. Bravo lui, ma bravo anche chi ha fatto le regole, ossia l'introduzione della prova tv che, di fatto, riduce la possibilità di errori e "trucchi": così l'allenatore del Napoli sull'episodio di inizio partita, il gol segnato di mano da Miro Klose, prima convalidato dall'arbitro e successivamente annullato anche con l'avallo del centravanti tedesco.
"Non so se sia una lotta a due con la Juve per lo scudetto, è prestissimo per dirlo. L'unica cosa che sappiamo è che abbiamo un bel gruppo e un ottimo staff. Speriamo di continuare così come abbiamo fatto questa sera". Edinson Cavani cerca di "fare il pompiere" dai microfoni di Mediaset Premium, dopo aver segnato tre reti (e sbagliato un rigore) nella sua grande notte al San Paolo. "Io qui sto benissimo - dice l'attaccante -, l'ho detto dal primo giorno, non ho cambiato mai il modo di pensare. Ho fatto la cosa giusta, ora bisogna solo da il massimo per questa squadra e questa città. Sono felice per i tre gol, ma qui quello che conta è l'obiettivo di squadra - conclude Cavani -. Siamo tutti contenti perché abbiamo disputato una grande partita e c'è tanta voglia di far bene, anche da parte di chi sta fuori. Bisogna sempre dare il massimo".
Dalla Gazzetta dello Sport:
Amarezza profonda per Petkovic dopo lo 0-3 incassato a Napoli: "Non sono contento di quanto abbiamo fatto. Non mi sono piaciute diverse cose successe in partita. Siamo entrati bene in campo, abbiamo creato molto ma solo fino al secondo gol, che era evitabile. Il terzo non lo voglio nemmeno commentare. Dobbiamo pensare che siamo più forti e dobbiamo dimostrarlo sul campo. Il gesto di Klose? Giusto, ma dopo il bel gesto ci siamo sgonfiati".
Dal Corriere dello Sport:
"È stato giusto che Klose lo dicesse; ma dovevamo sfruttare quell'occasione come qualcosa di positivo, e invece piano piano ci siamo spenti". Il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, commenta così la sconfitta a Napoli. "Eravamo partiti bene - ha aggiunto a Sky - Poi abbiamo preso il primo gol in modo sfortunato, e lì dovevamo reagire. Invece abbiamo preso il secondo gol che si poteva assolutamente evitare. Sono convinto - ha anche detto ai microfoni della Rai l'allenatore della Lazio - che dobbiamo credere di non essere inferiori a nessuno".
Il Corriere dello Sport del 28 settembre 2012 riporta una dichiarazione del campione tedesco in riferimento alla vicenda del gol annullato: "La palla mi è finita sulla mano e per me è stata la cosa più normale del mondo dirlo all'arbitro". L'attaccante della Lazio, Miroslav Klose, ha commentato così, al sito della federcalcio tedesca dfb.de, il gesto di fair play che lo ha visto protagonista nel corso di Napoli-Lazio. Nei primi minuti del match, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il calciatore aveva realizzato un gol con la mano e l'arbitro Banti aveva assegnato la rete alla squadra capitolina. Il direttore ha poi cambiato idea proprio grazie all'ammissione dell'attaccante tedesco. Per il suo fair play Klose ha incassato anche i complimenti del presidente della Fifa Sepp Blatter.