17 febbraio 2022 – Oporto, stadio Do Dragao - Europa League – Play-off, andata - inizio ore 21.00
PORTO: Diogo Costa, Joao Mario (88' Bruno Costa), Mbemba, Pepe, Zaidu, Otavio, Grujic (46' Galeno), Uribe, Fabio Vieira (46' Vitinha), Toni Martinez (69' Evanilson), Pepe (88' Eustaquio). A disposizione: Claudio Ramos, Fabio Cardoso, Marcano, Taremi, Francisco Conceicao, Ruben Semedo, Borges. Allenatore: Conceicao
LAZIO: Strakosha, Marusic, Luiz Felipe, Patric, Radu (72' Hysaj), Milinkovic, Leiva (68' Cataldi), Luis Alberto (83' Basic), Pedro (83' Cabral), Felipe Anderson, Zaccagni (83' Moro). A disposizione: Reina, Furlanetto, Floriani M., Kamenovic, Akpa Akpro, Andrè Anderson, Romero. Allenatore: Sarri
Arbitro: Sig. Gözübüyük (Olanda) - Assistenti Sigg. van Zuilen e V - Quarto uomo Sig. Manschot - V.A.R. Sig. van Boekel - A.V.A.R. Sig. Higler – Delegato UEFA Sig. Stefanski (Polonia) - Osservatore arbitro Sig. Deaconu (Romania)
Marcatori: 23' Zaccagni, 37' Toni Martinez, 49' Toni Martinez.
Note: esordio in una competizione ufficiale con la maglia della Lazio per Jovane Cabral. Ammonito al 4' Grujic, al 39' Milinkovic, al 45' Fabio Vieira, al 72' Galeno, al 73' Evanilson, al 78' Zaccagni . Angoli . Recuperi: 2' p.t., 4' s.t.
? La Gazzetta dello Sport titola: "Lazio ribaltata dal Porto. Ma all’Olimpico si può fare. I biancocelesti avanti con un gol da rapace di Zaccagni, poi Martinez mette il turbo. La qualificazione è aperta".
Continua la "rosea": Battuta, ma in partita fino alla fine e soprattutto con un risultato che lascia assolutamente aperto il discorso qualificazione in vista della gara di ritorno che si giocherà tra una settimana all’Olimpico. La Lazio torna da Oporto con una sconfitta di misura che conferma i progressi evidenziati ultimamente dalla squadra di Sarri (al netto del 4-0 rimediato in Coppa Italia dal Milan) e che rende ancora possibile il sogno di proseguire l’avventura europea. Contro il Porto dell’ex biancoceleste Sergio Conceicao la formazione romana gioca a viso aperto e si esprime a tratti anche meglio dei più quotati avversari. Peccato che la fase difensiva dei sarriani resti il loro inguaribile tallone d’Achille. Così a cavallo dei due tempi il Porto riesce a ribaltare una gara e portare a casa una vittoria che le dà un piccolo ma importante vantaggio per il match di ritorno, nel quale ai portoghesi andranno bene due risultati su tre.
Spartito giusto. «Hanno perso solo tre partite, e due con il Liverpool», aveva detto alla vigilia della gara Sarri a proposito del Porto. Nella prima mezzora la Lazio sogna ad occhi aperti di poter infliggere alla formazione di Conceicao la quarta sconfitta stagionale. Nonostante le assenze pesanti di Immobile, Lazzari ed Acerbi, infatti, la Lazio si cala nella partita con lo spirito e gli atteggiamenti giusti. Squadra compatta, reparti che si aiutano tra loro, palleggio fitto senza disdegnare la costruzione dal basso e poi le improvvise ripartenze. L’assenza di Immobile, paradossalmente, dà una mano ala Lazio perché il tridente leggero (Pedro, Anderson e Zaccagni si scambiano spesso di posizione) non dà punti di riferimento alla difesa del Porto e finisce per confonderla. La Lazio è più propositiva, il Porto non sa come prenderle le misure. Il vantaggio della squadra di Sarri arriva, logico, a metà del primo tempo. Luis Alberto finge il cross lungo per servire poi Zaccagni rasoterra sul primo palo. L’ex giocatore del Verona piomba come un falco sul pallone anticipando di tacco difensore e portiere per la sua prima marcatura europea. La formazione romana non si ferma lì, continua a sciorinare il suo calcio e va vicina anche al raddoppio con Milinkovic. Che si libera al tiro con la sua solita classe, ma poi conclude senza la necessaria cattiveria consentendo a Diogo Costa di respingere.
Esperienza Porto. È la sliding door della partita. Il Porto, scampato il pericolo, si rimbocca le maniche e riparte. la Lazio invece perde l’ispirazione ed anche le misure tra i reparti. la squadra si allunga e viene infilata sulle fasce, in particolare su quella destra dove Joao Mario impazza e Otavio gli regge il gioco. ma anche sulla sinistra il Porto non è da meno, soprattutto con Pepe’ nel primo tempo e poi con Galeno nella ripresa (quando Pepè si sposta a destra). Il gol del pareggio, prima dell’intervallo, e poi quello del sorpasso a inizio ripresa sono la logica conseguenza del cambio di spartito. Cross di Joao Mario in entrambi i casi per la doppietta di Martinez (di testa il primo gol, girata di destro il secondo). La Lazio accusa il colpo e il Porto, rinfrancato anche dai cambi di Conceicao (dentro Vitinha e Galeno per gli ammoniti Grujic e Vieira) pigia sull’acceleratore sfiorando anche la terza rete, sempre con Martinez. La Lazio, però, tiene botta, non si scompone come altre volte le era capitato. Resta in partita con la testa prima ancora che con le gambe. E nel finale rimette la testa fuori, sfiorando il 2-2 con Milinkovic, Zaccagni e Anderson. Il doppio confronto col Porto è ancora tutta da giocare.