Martedì 27 novembre 2012 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Udinese 3-0 27 novembre 2012 - 3.494 - Campionato di Serie A 2012/13 - XIV giornata - inizio ore 20.45
LAZIO: Marchetti, Cavanda, Biava, Ciani, Radu, Candreva (82' Lulic), A. Gonzalez, Ledesma (65' Cana), Ederson (46' Hernanes), Mauri, Klose. A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Diakite, Scaloni, Konko, Onazi, Rocchi, Floccari, Kozak. Allenatore: Petkovic.
UDINESE: Brkic, Coda (88' Heurtaux), Danilo, Domizzi (24' Angella), Pereyra, Willians (46' Ranegie), Allan, Badu, Armero, Maicosuel, Di Natale. A disposizione: Padelli, Pawlowski, Faraoni, Pasquale, Silva Moises, Reinthaler, Zielinski. Allenatore: Guidolin.
Arbitro: Sig. Calvarese (Teramo) - Assistenti Sigg. Grilli e Vuoto - Quarto uomo Sig. Giordano - Assistenti di porta Sigg. Guida e Pinzani.
Marcatori: 17' A. Gonzalez, 31' Klose, 59' Hernanes.
Note: Ledesma al 10' ha fallito un calcio di rigore. Ammoniti: Ledesma, Cana, Coda e Maicosuel. Angoli: 4-3 per la Lazio. Recuperi: 2' p.t., 2' s.t.
Spettatori: 20.000 circa.
La Gazzetta dello Sport titola: "La Lazio tritura l'Udinese. 3-0: Gonzalez, Klose, Hernanes. Gara a senso unico all'Olimpico: Ledesma si fa parare un rigore da Brkic, ma poi nel primo tempo segnano prima l'uruguaiano e poi il tedesco. Nella ripresa il Profeta, subentrato ad Ederson, arrotonda il risultato con una splendida punizione. Per i friulani traversa di Di Natale sullo 0-0 ".
Continua la "rosea": La Lazio domina l'Udinese, all'Olimpico. Finisce 3-0. Segnano Gonzalez, Klose e poi nel secondo tempo Hernanes. I biancocelesti non pagano dazio nemmeno al rigore sbagliato da Ledesma sullo 0-0. Troppo il divario tra le due squadre, tecnico e di gioco. La formazione di Petkovic stacca la Roma e si accoda al trenino di squadre che sgomita per l'Europa che conta di più, quella della Champions League. I romani sono a due punti dal terzo posto occupato in condominio da Fiorentina e Inter, la Juve capoclassifica è lontana sei punti. A distanza di sogno. L'Udinese, dopo aver chiuso anzitempo l'ennesima sfortunata campagna europea, in Europa League, si conferma protagonista di un campionato di sofferenza, in cui rischia di dover guardare più indietro che davanti, dopo le ultime scintillanti stagioni tra i confini nazionali. Le tante assenze per infortunio sono una giustificazione solo parziale alla mancanza di manovra e di atteggiamento propositivo. Di Natale meriterebbe più assistenza, perché è sempre in grado di fare la differenza.
La Lazio, con Ederson in campo al posto dell'acciaccato Hernanes, parte subito forte. Willians la combina grossa quando intercetta con la mano un tacco di Radu sugli sviluppi di un angolo. Rigore grande come un grattacielo. Ledesma va sul dischetto. Tira angolato, neanche troppo piano, ma non degna di uno sguardo Brkic, che si tuffa prima dalla parte giusta e intercetta il destro del playmaker biancoceleste. Ancora 0-0, dunque. Ma la Lazio domina un'Udinese troppo rinunciataria, che può puntare solo sulle prodezze dei singoli, e Di Natale non è fortunato quando colpisce la traversa con una splendida punizione. Però il gol lo segna la Lazio, logica conseguenza del predominio di gioco. Segna Gonzalez, con un sinistro violento, sfruttando l'assist di Mauri. La squadra di Petkovic sfiora il raddoppio con Candreva prima (ancora bravo Brkic) ed Ederson poi (manca la conclusione a porta spalancata dopo un'uscita stavolta difettosa di Brkic). Insomma, la retroguardia dell'Udinese, troppo statica, soffre come un ferito grave. E Klose, e chi sennò, è spietato e segna il 2-0 sottoporta, eludendo il fuorigioco e sfruttando il secondo assist di serata di un Mauri ispirato in rifinitura. È l'ottavo gol in campionato del centravanti tedesco, una sentenza, sottoporta.
L'Udinese, dopo aver preso due schiaffi, più i tanti schivati, finalmente si scuote. Magari poteva provare a farlo prima. Comunque alza il baricentro, e pure il ritmo. Nulla di eccezionale, ma quantomeno dal 2-0 la Lazio non domina più, facendo un po' quello che vuole. I friulani incidono poco, ma provano a farsi pericolosi in mischia sui calci piazzati, ed il solito Di Natale crea una palla gol per i suoi, stavolta con la gentile collaborazione di Marchetti, che si fa sfuggire di mano una punizione non irresistibile. Coda si avventa sul pallone, ma lo mette fuori, sottomisura. All'intervallo, allora, si va sul 2-0 Lazio. Il brasiliano Hernanes, recuperato dell'ultimo momento, entra dopo l'intervallo, per un Ederson così così. E il Profeta lascia subito il segno sulla partita. Con una splendida punizione vincente, che sigla il definitivo 3-0. Sipario. La Lazio gestisce l'abbondante vantaggio e si tiene attaccata al treno dei desideri di alta classifica, l'Udinese interrompe la striscia di sei risultati utili consecutivi.
Il Corriere dello Sport titola: "Lazio show: -6 dalla Juve. L'Udinese travolta 3-0. Sblocca Gonzalez, raddoppia Klose. Nella ripresa Hernanes su punizione. Brkic para un calcio di rigore a Ledesma".
Continua il quotidiano sportivo: Sognare è possibile. La Lazio di Petkovic liquida 3-0 l'Udinese grazie ai gol di Gonzalez, Klose ed Hernanes tornando ad un passo dai vertici della classifica. Ora la zona Champions, difesa da Inter e Fiorentina, è a soli due punti e la vetta juventina a sei. Contro l'irriconoscibile squadra di Guidolin, i biancocelesti hanno dominato mettendo in mostra una invidiabile condizione di forma ed un gioco di ottima qualità. Ederson in campo ed Hernanes in panchina, è questa la prima novità della serata. Out Dias, Brocchi e Zarate, Petkovic schiera Klose come unica punta, con Candreva, Mauri e l'ex Lione pronti ad inserirsi negli spazi. Esterni difensivi Radu e Cavanda, preferiti a Konko. Al centro Ciani e Biava a completare il pacchetto arretrato. Dall'altra parte Guidolin punta su Maicosuel alle spalle di Di Natale, con Armero e Pereyra esterni. I bianconeri si piazzano con la classica collaudata difesa a tre, ma al primo episodio rischiano di andare sotto. Willians intercetta un colpo di tacco di Radu in area con la mano. È calcio di rigore, ma Ledesma si fa respingere il tiro da Brkic. La Lazio accusa il colpo psicologico e poco dopo è la traversa a salvare la porta di Marchetti su una punizione di Di Natale.
Dopo il lampo bianconero, però, da qui in avanti è solo Lazio. Al 17' Gonzalez, smarcato in area da Mauri, batte il portiere serbo con un bel destro sotto la traversa. Dopo l'infortunio di Domizzi, sostituito da Angella, Brkic salva su Candreva ma nulla può al 31' sul preciso piatto di Klose. Avanti 2-0, in avvio di ripresa Petkovic cambia. Fuori Ederson, dentro Hernanes. Anche Guidolin prova a dare una scossa ai suoi inserendo Ranegie per Willians, ma l'Udinese non riesce a reagire e viene travolta dall'entusiasmo biancoceleste. Klose va vicino alla doppietta, poi Hernanes mette la sua firma con una perfetta punizione dal limite. E' il gol che chiude definitivamente la partita. Ledesma rischia la seconda ammonizione e Petkovic lo sostituisce subito con Cana. Entra anche Lulic per [[Candreva Antonio|Candreva. Poi solo gli applausi dell'Olimpico fino al fischio finale.
Il Messaggero titola: "Lazio-Udinese 3-0. Champions a tiro. Prova di forza biancoceleste all'Olimpico. A segno Gonzalez, poi Klose e Hernanes: tanta Lazio in campo. E Ledesma sbaglia anche un rigore. Maglietta antirazzista, ma i soliti cori rovinano tutto".
Continua il quotidiano romano: La Lazio travolge l'Udinese e si porta a due punti dalla zona Champions. Gol di Gonzalez, Klose e Hernanes. Ledesma sbaglia un calcio di rigore. La Lazio vince facile, torna a respirare l'aria dell'alta classifica (-2 punti dal secondo posto) e soprattutto sfata il tabù Udinese che per ben due volte gli ha impedito nell'ultimo biennio di entrare in Europa dalla porta principale. Una prova convincente, quella dell'11 di Petkovic - che rinuncia all'inizio al profeta Hernanes per far posto a Ederson - favorita però, è il caso di dirlo, da un'Udinese irriconoscibile. Molli, lenti, scontati, i bianconeri si calano perfettamente nel clima della partita feriale, cui contribuisce anche lo scarso pubblico (circa 20mila presenti). Merito però di una Lazio che dopo il supercatenaccio allo Juventus Stadium 10 giorni fa e il pareggio a reti inviolate contro il Tottenham in Europa League affronta la gara col piglio giusto.
La partita all'inizio sembra bloccata con un centrocampo foltissimo e ben 9 uomini a giostrare in mezzo al rettangolo di gioco. Moduli (4-1-4-1 per Petkovic, 3-5-1-1 per Guidolin) che all'inizio offrono pochi spunti al contropiede. Candreva, giocatore in leasing dalla società friulana, è la spina nel fianco della difesa, con Mauri tornato agli antichi splendori. La partita potrebbe prendere subito la sua piega dopo 10 minuti complice uno sconsiderato tocco di mano di Willians in area al termine di uno bel tacco di Radu: è rigore ma Ledesma perpetua la tradizione dei portieri friulani para-penalty, dopo Handanvic, tocca a Brkic ipnotizzare l'argentino. Un erroraccio che potrebbe avere conseguenze più gravi pochi minuti dopo quando Di Natale su una delle rarissime sortite bianconere coglie la traversa su punizione. L'Udinese sorniona punta al bis della partita contro la Roma ma la Lazio è ben più cinica e al 17' sblocca la gara al termine di una splendida combinazione Ledesma-Mauri che Gonzalez finalizza al meglio. A rendere ancora più complicate le cose in casa Guidolin contribuisce l'infortunio di Domizzi che esce per far posto ad Angella, l'eroe di Verona (autore di una doppietta contro il Chievo). L'Udinese a metà primo tempo sembra già alle corde ma la Lazio non ne approfitta subito. Le occasioni si sprecano ma senza concretezza. Almeno fino alla mezzora, quando sull'ennesimo svarione difensivo bianconero, Klose si trova un'autostrada davanti e non sbaglia: 2-0 e ottavo sigillo in campionato. Il raddoppio almeno ha il merito di distogliere i bianconeri dal torpore anche se il colpo di testa di Danilo da solo l'impressione del gol. La partita scorre lenta e l'unico sussulto lo regala uno striscione esposto dalla curva Nord in difesa di Antonino Speziale e Daniele Micale condannati per l'uccisione dell'ispettore Filippo Raciti. Subito dopo si leva un coro da una parte della tifoseria biancoceleste "As Roma juden club", che il resto del popolo biancazzurro cerca di coprire con i fischi. Oltre che con la maglietta "No racism" che la squadra del presidente Lotito indossa in campo, dopo aver avuto l'ok della Lega.
Copione identico nella ripresa, anche se Guidolin cerca di dare una mano allo spaesato Di Natale, affiancandogli Ranegie. Per i padroni di casa, Petkovic inserisce Hernanes per uno spento Ederson. E il biglietto da visita del profeta non si fa attendere: punizione perfetta del numero 8 biancoceleste che Brkic nemmeno vede: al 59' è 3-0. Lo spettacolo sul campo è davvero scarso, ma più per demerito dell'Udinese che di una Lazio ormai appagata, e così ci pensa ancora la Nord ad offrire spunti alla cronaca, con uno striscione che prende le distanze dalle polemiche razziste post-Tottenham e attacca i "giornalisti terroristi".
Tratte dal Corriere dello Sport, alcune dichiarazioni post-gara:
"Stasera abbiamo disputato una grande partita, non era facile tenere quel ritmo dopo il rigore sbagliato. Invece, ci siamo riusciti per tutti i 90 minuti. Abbiamo lasciato poco spazio all'Udinese". Così, dai microfoni di Sky, l'allenatore della Lazio "Vlado" Petkovic dopo il successo per 3-0 sull'Udinese. Ora, vista l'andatura alterna di chi è davanti, la Lazio può sognare? "Noi sogniamo solo di migliorare ulteriormente - risponde Petkovic -. Se continuiamo così possiamo giocare sempre per vincere". Intanto nelle prossime sei partite la Lazio ne giocherà 4 in casa, "ma noi - precisa il tecnico della Lazio - pensiamo gara dopo gara. È questa la mentalità mia e della squadra. Cercheremo di fare sempre il massimo". Lazio e Fiorentina sono le due squadre che giocano meglio? "Non lo so. L'importante è che i miei ragazzi abbiano sempre fame per segnare un gol in più e non subirli". C'è una scommessa con Lotito in caso di traguardo prestigioso? "No, io non vivo di promesse". Perché Hernanes non ha un rendimento continuo? "Penso che in queste 14 gare sia stato abbastanza continuo - risponde Petkovic -. Ha margini di miglioramento, e oggi ha dato un grosso contributo. Si è rivista la Lazio brillante di un mese fa, ci siamo ripresi, abbiamo fatto una buona sequenza dopo la vittoria nel derby, un pareggio a Torino e adesso siamo tornati a vincere in casa. Era quello che volevamo per poter raggiungere quelle che erano sopra. Dobbiamo continuare così, lavorando e cercando sempre di migliorare".
È un Hernanes, eletto miglior giocatore della partita, visibilmente soddisfatto quello che, intervistato da Sky, commenta il netto successo della Lazio sull'Udinese. I biancocelesti erano particolarmente motivati per il fatto che, nella scorsa stagione, era stata proprio l'Udinese a soffiar loro il posto in Champions League? "Petkovic forse questa carica non la sentiva tanto - risponde Hernanes -, perché è arrivato quest'anno e non ha sofferto con noi. Ma noi, non potevamo non fare bene contro di loro. Per due anni ci hanno mandato fuori dalla Champions League e oggi nella nostra testa è come una rivincita".
Dalla Gazzetta dello Sport:
"Abbiamo fatto una grande prestazione. Non era facile dopo il rigore sbagliato, ma ci abbiamo creduto, abbiamo tenuto un ritmo alto per 90' e abbiamo lasciato all'Udinese poco spazio. Una vittoria meritata". Lo ha detto l'allenatore della Lazio, Vladimir Petkovic, ai microfoni di Sky Sport al termine della partita vinta per 3-0 sull'Udinese. "Non abbiamo subìto gol - prosegue Petkovic -, e se continuiamo così possiamo giocare con tutti per vincere. La mia filosofia è guardare partita per partita, ora pensiamo al Parma e cercheremo sempre di fare il massimo".